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martedì 22 aprile 2014

Sentinelle del Territorio. Commento alla delibera "Linee programmatiche per la pianificazione urbanistica"

Stemma della città di Pinerolo
Torniamo ad occuparci di Urbanistica perché, come abbiamo scritto sin dall'inizio, "(...) può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli indirizzi,  il “progetto generale” che guida e determina il carattere di una amministrazione locale".
Riportiamo quindi il commento delle Associazioni  e dei gruppi che partecipano al Forum pinerolese per l’Urbanistica e il  Paesaggio  alla delibera approvata lo scorso 25 marzo 2014, e vogliamo sottolinearne un passo : "(..) le azioni sinora condotte ( dall'Amministrazione) appaiono ben lontane dalla cosiddetta “urbanistica partecipata”: il coinvolgimento concreto e reale delle comunità al momento progettuale e decisionale partendo dall’analisi delle situazioni esistenti, dall’individuazione di obbiettivi rispettosi della vocazione dei territori, obbiettivi condivisi dalla comunità e “sostenibili”, sia dal punto di punto di vista economico che ecologico". 

panorama di Pinerolo

Commento del forum pinerolese alla delibera 
"Linee programmatiche per la pianificazione urbanistica"

Il 25 marzo scorso il Consiglio Comunale di Pinerolo ha approvato le “Linee programmatiche per la pianificazione urbanistica”, documento la cui bozza era stata presentata alla Cittadinanza nel dicembre 2013. Anche le Associazioni e i gruppi che partecipano al Forum pinerolese per l’Urbanistica e il  Paesaggio avevano fatto pervenire proprie osservazioni a quel documento. Fra le Osservazioni presentate, ci pare essere stata realmente accolta solo quella riguardante il Piano Particolareggiato della collina: come richiesto dalle Associazioni, nel documento è stato esplicitato il mantenimento dei vincoli più gravosi in caso di contrasto tra gli strumenti comunali e quelli provinciali.Le altre osservazioni da noi presentate sono state ignorate nella sostanza. In particolare:
  •  Non è stata quantificata, al di là delle dichiarazioni di principio, la quota di riduzione della capacità edificatoria rispetto al piano regolatore vigente e la conseguente riduzione del consumo di suolo. Inoltre non è stata esclusa l’individuazione di nuove aree residenziali.
  •  In relazione alle cosiddette “valorizzazioni immobiliari”, le Associazioni chiedevano fossero definiti criteri oggettivi che provassero l’esistenza di reali condizioni di interesse pubblico”  nel momento in cui si adottassero varianti urbanistiche puntuali e “permessi di costruire in deroga alle attuali destinazioni d’uso del PRG. Inoltre, si chiedeva di favorire il ricorso allo strumento della “variante” anzicchè i “permessi di costruire in deroga” previsti dalla LR106/2011.
  •  Nella delibera approvata viene ribadita la necessità di reperire una nuova area industriale. Al contrario, le Associazioni chiedevano di verificare la possibilità di riportare in città alcune delle attività di tipo terziario ( uffici, servizi) che – impropriamente!- sono state insediate nell’area industriale della Porporata. Si chiedeva inoltre di evitare ulteriore consumo di suolo agevolando l’insediamento di piccole/medie industrie nelle aree produttive dismesse, già presenti sul territorio. La previsione di una nuova area industriale ci pare ingiustificata e da doversi considerare solo in conseguenza di specifici e reali progetti, o proposte industriali, che possano assicurare un cospicuo e sostenibile sviluppo occupazionale.
  • Nella delibera approvata nulla di concreto anche sul tema della mobilità sostenibile. Le Associazioni chiedevano l’adozione delle soluzione già prospettate nel lavoro condotto dagli uffici comunali con l’ Associazione Salvaciclisti: un progetto  che stimolava soluzioni nuove nel campo dell’ accessibilità e dell’attraversamento dello spazio cittadino.
  • Le Associazioni richiedevano una maggior attenzione al verde cittadino, con la realizzazione di una “fascia verde” attorno al centro abitato a salvaguardia delle residue zone agricole, per riportare in luce le cascine storiche, per valorizzare e salvaguardare i cosiddetti “coni visivi” e il paesaggio della città.
  • Nel capitolo “obiettivi”, la delibera approvata introduce il tema del cosiddetto “miglioramento della qualità degli ingressi in città “. Le Associazioni paventano che sotto quelle parole si celi piuttosto l’alibi per individuare, ri-definire, nuove e grandi aree a destinazione commerciale.
A seguito di quanto esposto, pensiamo che le linee programmatiche approvate dal Consiglio Comunale risultino generiche e poco incisive. Ancora una volta manca l’idea, la visione, della Pinerolo “a venire”. Inoltre, se da un lato abbiamo inizialmente apprezzato la dichiarazione  dell’Amministrazione di voler adottare il metodo del confronto nell’affrontare un tema fondamentale quale è tratteggiare la Città “ a venire”, le azioni sinora condotte appaiono ben lontane dalla cosiddetta urbanistica partecipata , pratica a nostro parere fondamentale per indirizzare eticamente le “pre-visioni” e il carattere della città futura. Alla necessità di prevedere la partecipazione concreta delle comunità al momento progettuale e decisionale fanno oramai riferimento i migliori e più moderni strumenti di gestione dei territori: partire dallanalisi delle situazioni esistenti; individuare obbiettivi rispettosi della vocazione dei territori, obbiettivi condivisi dalla comunità e “sostenibili”, sia dal punto di punto di vista economico che ecologico.
Questi alcuni dei “fondamenti” necessari per iniziare il processo della revisione - anche “culturale”- dell’attuale Piano Regolatore: un Piano ipertrofico, non rispondente alla realtà attuale,  frutto di una idea meramente speculativa del bene comune “Territorio-Paesaggio”.  Pinerolo ha bisogno di un progetto che ne difenda e ne rivitalizzi la sua Bellezza.

Le Associazioni e i gruppi del forum pinerolese sull'Urbanistica e il Paesaggio  

mercoledì 12 marzo 2014

Sentinelle del territorio: "Osservazioni al documento programmatico dell’Amministrazione relativo alla pianificazione urbanistica"

Sentinelle del Territorio:
L’urbanistica ci pare un tema importante in quanto, a nostro parere, può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli indirizzi,  il “progetto generale” che guida e determina il carattere di una amministrazione locale”. 
presidio LIBERA "Rita Atria" Pinerolo
Lo scorso 18 dicembre 2013 , l'Amministrazione di Pinerolo aveva presentato un Documento Programmatico sulle linee guida dell'urbanistica della città.
Le Associazioni e i gruppi che partecipano al Forum pinerolese per l’Urbanistica e il  Paesaggio avevano replicato con un documento di cui riportiamo un estratto.

Questa sera, allle ore 21.00  è previsto un secondo incontro nel quale si vedrà come e se l'Amministrazione avrà recepito le osservazioni giunte anche da altre associazioni ( fra queste Italia Nostra) e da alcuni gruppi politici della Città ( tra questi, il gruppo Progetto per Pinerolo)



Osservazioni al documento programmatico dell’Amministrazione
relativo alla pianificazione urbanistica

Le Associazioni e i gruppi che partecipano al Forum pinerolese per l’Urbanistica e il  Paesaggio ritengono utile e positiva la scelta dell’ Amministrazione di avviare un confronto sui temi della pianificazione territoriale e urbanistica al fine di ampliare la partecipazione dei cittadini.(...)
Avremmo tuttavia preferito che si intraprendesse –finalmente!-  l’iter di studi e di confronti indispensabili per dare vita ad un nuovo ed aggiornato strumento di gestione urbanistica del territorio, vista la necessità condivisa da molte forze politiche di  “avviare le procedure per un nuovo Piano Regolatore…”, come si leggeva addirittura nel programma di mandato dell’attuale Sindaco. La predisposizione di una “variante”, per quanto generale, fa temere che prevalga una logica improntata ad “aggiustamenti”,  volti a soddisfare i “desiderata”, le molteplici esigenze e richieste pervenute da cittadini e professionisti interessati a modifiche puntuali, senza che queste azioni si  inscrivano in un disegno-progetto generale, organicamente compiuto a favore della intera comunità. Al di fuori di un “progetto organico”, senza criteri preliminari che ne definiscano ambiti e modalità,  anche l’applicazione della legge 106/2011 e di altri principi di pratica urbanistica - quali la “perequazione” e la “compensazione edilizia”- mettono  “a rischio” quel che resta della programmazione e della gestione del territorio. 
Già nella redazione dell’ attuale PRG era emersa più la volontà di assecondare gli interessi della speculazione immobiliare  che non la capacità di previsione e di indirizzo “etico” della città: lo  testimonia il vistoso scostamento, il sovra-dimensionamento, che si è rivelato tra le previsioni insediative del Piano stesso e la realtà dei fatti.
Vogliamo allora esprimere alcune osservazioni che nascono proprio dal rilievo strategico che la “variante ponte”  dichiara di voler assumere.(...); pensiamo che uno strumento che ambisca a “contenere elementi che anticipino  i contenuti del futuro PRGC” debba partire e fondarsi su alcuni elementi  oggettivi, premesse indispensabili ad ogni altra considerazione:  
a)      una analisi più dettagliata dell’ esistente e dello scostamento tra quanto realizzato e le previsioni del vigente PRGC:
b)      una verifica dell’identità del territorio per confrontare, valutare e stabilire, linee di relazione e di indirizzo sostenibile
c)      la chiara determinazione delle scelte ritenute essenziali sulla base dei punti precedenti

Se non si analizzano i dati esistenti, la realtà esistente,  se non si precisano i contorni del “progetto” futuro, risulta troppo vaga la dichiarazione  di “limitare al massimo, per quanto possibile, l’ulteriore consumo di suolo agricolo o non antropizzato”; così come inutile pare sottolineare più volte, quasi a preventiva scusante, l’ovvio limite delle “poche risorse economiche disponibili
Chiediamo dunque che le premesse del documento programmatico siano integrate ( rivalutate) con  alcuni dati significativi :
  • andamento demografico della popolazione pinerolese
  • analisi di massima sulla composizione per classi di età
  • elementi di analisi sulle attività produttive e loro andamento e le previsioni di rilancio, ove identificabili.
  • patrimonio edilizio esistente e dati certi sulle unità abitative non occupate
  • elencazione delle aree residenziali autorizzare e non attuate , con relative previsioni insediative
  • elencazione di massima delle aree sicuramente individuabili come “degradate, dismesse, da riqualificare”
Ancora in relazione alle premesse  del documento, facciamo notare come il principio di limitare il consumo di “ suolo agricolo o non antropizzato” non si pone affatto in antitesi con un possibile rilancio del comparto edilizio, per il quale  tuttavia occorre perseguire decisamente altre strade che non siano la semplice realizzazione-addizione di altra edilizia all’organismo della città. Come viene sottolineato da molti  esperti,  come si deduce anche dai dati economici forniti da Unioncamere, occorre puntare su innovazione, qualità e bellezza, eccellenze dei territori. Sono questi i punti qualificanti, e più volte ribaditi, per il rilancio del nostro Paese e da perseguire affinché l’economia  dei vari settori abbia concrete speranze di risollevarsi dalla crisi strutturale che viviamo. Nel governo e nell’indirizzo del territorio, noi pensiamo che si debba agire nelle seguenti direzioni:
  • salvaguardare il paesaggio,  riducendo drasticamente –o azzerare- il consumo di suolo, soprattutto nelle aree di maggior pregio paesaggistico ( l’area di Monte Oliveto, l’area pre-collinare e collinare)
  • riqualificare il patrimonio edilizio esistente
  • rivitalizzare gli  immobili esistenti, sottoutilizzati o inutilizzati, attraverso la ri-destinazione a  nuove e sostenibili  funzioni
  • richiedere contenuti di alto livello nella qualità architettonica-urbanistica dei progetti edilizi e nella qualità costruttiva  degli edifici
  • incentivare l’applicazione delle tecniche volte al risparmio  energetico
  • operare nel principio della  sostenibilità e riciclo dei materiali costruttivi
(...) Da ultimo sottolineiamo la necessità di rendere efficace e reale la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini nel processo analitico e decisionale, anche in vista della preparazione del futuro PRGC. Occorre  predisporre la creazione di “processi partecipativi” (interviste, questionari, tavoli di lavoro…)”,  già sperimentati in molti enti locali -anche di piccole e medie dimensioni- che superino il semplice binomio già previsto dalle norme “presentazione pubblica, osservazioni”. Lo abbiamo sottolineato in altri documenti e qui lo ribadiamo: è necessario dare vita a quella forma di “urbanistica partecipata” nella quale le comunità vedano finalmente concretizzati piani di gestione e di sviluppo sostenibili, volti alla tutela dei “beni comuni”, degli interessi dell’intera comunità, e non di categorie o soggetti particolari.

Pinerolo 20/01/2014


                                                    …


lunedì 2 settembre 2013

Sentinelle del Territorio: "Osservazioni alla delibera di variante urbanistica"

Dopo la pausa agostana, riprendiamo il nostro impegno nel cercare di  essere anche Sentinelle del Territorio.
Come avevamo scritto il 17 luglio scorso, importanti decisioni riguardanti il settore dell'urbanistica erano state assunte in quei giorni dall'Amministrazione comunale di Pinerolo. Li ricordiamo: la delibera riguardante l'area della P.M.T; la delibera di valorizzazione ( vendita!) dell'area dei cosiddetti "Portici Blu"; il "Social Housing " in via Vescovado. 
Insieme alle associazioni pinerolesi che si interessano dell’urbanistica e del territorio,  avevamo già espresso la nostra opinione sull’area della PMT (e sulla applicazione della legge 106/2011) in una Lettera Aperta al Sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero, lettera a cui il Sindaco avevano poi replicato ( qui la risposta del Sindaco e di altri).


Vogliamo ritornare ora alla delibera riguardante la “valorizzazione” ( che è vendita!) dei “Portici Blu”. 
Scrivevamo che ci parevano criticabili due aspetti: il mancato coinvolgimento della cittadinanza su decisioni e temi importanti per la Città e la tempistica delle decisioni adottate, per il fatto che “(…)proprio a ridosso delle ferie agostane, la cittadinanza, i cittadini responsabili, erano "invitati" a presentare -entro 15 giorni dalla pubblicazione della delibera adottata- "le osservazioni" addirittura ad una variante urbanistica importante quale quella relativa all'area dei "Portici Blu": ovvero sull'idea di un secondo "grattacielo" a Pinerolo”.  
Tuttavia osservazioni alla delibera sono state prodotte e presentate grazie al lavoro svolto da “due cittadini responsabili”, Giorgio Gardiol e Paolo Bertolotto,  rappresentanti dell’ «Osservatorio 0121», aderente al Forum nazionale «Salviamo il paesaggio – Difendiamo i territori». 
Alleghiamo il testo integrale delle “Osservazioni alla deliberazione di Consiglio comunale di Pinerolo n. 36 del 2-3 luglio 2013. Nel testo, ci siamo permessi di evidenziare i passaggi che a noi paiono più significativi per agevolare la lettura di un documento necessariamente complesso.
Le associazioni pinerolesi che partecipano al forum sull’urbanistica, anche noi del presidio Libera “Rita Atria” , pur esprimendo pareri diversi, concordano su un principio: non si deve intervenire su “un luogo” come quello dei Portici Blu - un luogo pubblico e in una zona critica del tessuto urbano cittadino- con l’intento precipuo di massimizzare ipotetici introiti derivanti dalla vendita di un’area pubblica. 
Trasformata quell’area in area edificabile, massimizzandone i volumi edificabili, ecco sorgere la sagoma del “secondo grattacielo” a Pinerolo: “(…) un edificio “capace di lasciare un segno forte sul paesaggio cittadino”. Questo è quanto si legge nel documento tecnico allegato alla delibera. 
La città di Pinerolo davvero necessita di un “secondo grattacielo”?

Il nostro parere
L’eventuale, possibile, intervento sulla piazzetta dei “Portici blu”, a nostro parere poteva certo costituire l’occasione per un indire un concorso pubblico di idee, ricercando partecipazioni di alto profilo. Concorso di idee che tuttavia muovesse dallo scopo di giungere ad una migliore qualificazione e connotazione di quel luogo (non già dalla necessità di pareggiare "formalmente " un bilancio economico). Se volumi edificabili potevano essere consentiti, questi dovevano essere subordinati alla necessità di preservare il carattere di “luogo pubblico”, di “piazzetta”: luogo che da respiro a quella parte del tessuto urbano cittadino e che suggerisce momenti di aggregazione, di sosta, occasione di  commercio o di spazio espositivo. Questo il carattere che  i “Portici Blu” hanno assunto da quando quello spazio è stato reso fruibile ed è divenuto “luogo” della comunità..
Condividiamo quindi i contenuti e le osservazioni del documento presentato da Giorgio Gardiol e Paolo Bertolotto e ne vogliamo ribadire le conclusioni: (…) Il PRGC di Pinerolo, con questa variante, porta a 54.605 gli abitanti insediabili, mentre gli abitanti rilevati al censimento 2011 erano 34.854. Il totale delle abitazione è di 20.284 e di queste almeno 4.000 risultano oggi “non occupate”, o sfitte(…) La variante dei «Portici blu» non risponde in alcun modo al problema che si è evidenziato del diritto all’abitare e della casa dei cittadini. La trasformazione della «piazzetta dei Portici blu» in edifici residenziali e commerciali contraddice il diritto ai servizi collettivi sempre affermato come centrale nella politica amministrativa della città.(…)” Il territorio, le città e le risorse naturali che consentono la vita associata sono beni comuni non negoziabili. Le istituzioni pubbliche, attraverso le forme della partecipazione attiva della popolazione, ne sono i custodi e i garanti nel quadro delle specifiche competenze(…).
Facciamo nostro l'invito di Giorgio Gardiol e Paolo Bertolotto, rivolto alla cittadinanza , Al Sindaco e agli amministratori, di partecipare ad un confronto pubblico da tenersi proprio nella piazzetta dei "Portici Blu" la sera del prossimo 20 settembre 2013

martedì 23 luglio 2013

Sentinelle del territorio. Pubblichiamo la risposta del Sindaco Buttiero alla "Lettera Aperta" delle associazioni e dai gruppi che si occupano dell'urbanistica e della gestione del territorio.

Sentinelle del territorio. Pubblichiamo la risposta del Sindaco Buttiero alla "Lettera Aperta" a lui indirizzata dalle associazioni e dai gruppi che si occupano dell'urbanistica e della gestione del territorio. 
Questa sera si svolgerà la riunione dei firmatari la "Lettera Aperta": sarà l'occasione per confrontare le opinioni  a riguardo di quanto scrive il Sindaco Eugenio Buttiero. Ma ancor più pressante sarà il lavoro  che i cittadini pinerolesi dovranno svolgere dal 2 al 16 agosto prossimo (!?!), per presentare eventuali osservazioni alla variante urbanistica adottata dall'amministrazione pinerolese: quella relativa ai cosiddetti "Portici Blu", ovverosia il secondo "grattacielo" a Pinerolo!
Trasparenza e "tradizione ferragostana"del vecchio adagio: "il mattone non dorme mai"!

Gentilissimi,
ho letto con attenzione lo scambio di mail intercorse in questi giorni e la lettera inviata da alcune associazioni.
Non mi metto a ribadire un universo di questioni, di cui molte, direi troppe, sono questioni pluridecennali reiterate nei dibattiti politici: sono sempre le stesse. E’un catechismo un po’ vecchiotto.
Sono trascinato nell’esprimere un mio pensiero e alcune riflessioni.
Partirei dalla citata "trasparenza".
Per noi, componenti di questa Amministrazione comunale, è una condizione di base e non esclusiva di qualcuno. Abbiamo mai negato un confronto, uno scambio di idee o un approfondimento a chi lo ha chiesto nei modi e nei tempi opportuni?
La trasparenza ci vuole. E, aggiungerei, da parte di tutti. Da chi amministra, dai cittadini, dalle associazioni, da chi vuole farsi interprete di esigenze e necessità del territorio.
Farei poi una precisazione e credo di fare cosa gradita nel commentare solo alcune affermazioni per evitare di rispondere punto su punto in merito ad alcuni contenuti riportati da mail e lettere.

Questa Amministrazione, eletta democraticamente dai cittadini pinerolesi, si è presentata alla Città con un dettagliato programma. Al suo interno sono contenuti  i progetti strategici, gli obiettivi e le attività che ci siamo posti di voler realizzare in questi cinque anni. Certamente, visti i tempi attuali di grave crisi, non sempre è possibile dare seguito a ogni contenuto in tempi preventivati;comunque si provvederà contestualizzando il più possibile le necessità. Ci stiamo mettendo tutta la determinazione e l'impegno per o fare in modo che il programma votato dalla maggioranza dei pinerolesi e le esigenze sopravvenute trovino applicazione.
E questo vale anche per l'urbanistica.
Si cita la CP7, la PMT e altro. Tutti punti chiaramente indicati nel programma. Dunque nessuna novità, anzi, obiettivi raggiunti da questa Amministrazione.
Saremo sempre disposti ad ascoltare la voce di chi propone riflessioni e di chi ci invita a riflettere sul futuro della Città. Senza però mai dimenticare che è nostro preciso compito quello di rappresentare TUTTI i cittadini.
Dunque l'ascolto è fondamentale, i processi partecipativi sono indispensabili, ma ricordando a ciascuno che dobbiamo lavorare seguendo un programma preciso: il programma di mandato e non mi risulta che fino ad ora ci stiamo discostando.

Sono poi sempre particolarmente colpito dalle richieste di attenzione e di ascolto che, pur arrivando da interlocutori diversi, presentano forti comunanze, chiare terminologie comuni e richiami agli stessi temi(e questo mi pone qualche interrogativo.)
Segno che c'è bisogno di un approfondimento, di capire le vere ragioni che portano a tracciare riflessioni così simili, così chiaramente ispirate da uno stesso fattore comune.
Comunque una cosa chiara va detta: la cementificazione selvaggia non è il nostro obiettivo, e fino ad oggi non si è verificato.
Fatte queste necessarie precisazioni, voglio riprendere con convinzione quanto già asserito da diversi componenti della Giunta.
Questa amministrazione non pone al primo posto solo l'urbanistica che ultimamente riscontro che provoca un particolare interesse. Può comunque esserci una scala di priorità in questi tempi difficili, di quello che viene prima e quello che viene dopo.
Ci sono però temi che hanno e devono avere quanto meno la stessa attenzione da parte di chi si dice attento alle sorti della nostra Città.
Oggi ci sono contesti diversi rispetto al passato, è cambiato il modo di lavorare, è cambiata la Pubblica Amministrazione, sono cambiate (e quanto, ahi noi) le risorse a disposizione dei comuni e i problemi.

Commenti ad alcune affermazioni

- (Lettera aperta) Il progetto di “Social-Housing” di via Vescovado
- (Sindaco) Il Social-Housing si tratta di una opportunità per il disagio sociale,  che si attua attraverso un finanziamento ed  un protocollo di intesa con la Regione Piemonte che va incontro al disagio abitativo, non occupa nuovi suoli,recupera un fabbricato nel centro storico,dove esiste un piano particolareggiato.
Il discorso dei costi eccessivi è frutto di strumentalizzazioni.Direi un esercizio di fantasia poco utile e non corrispondente.
   
- (Lettera aperta) Tutto questo mentre,oramai alla metà del mandato amministrativo, le competenze dell’assessorato all’Urbanistica continuano ad essere mantenute dal sindaco….
- (Sindaco) Per opportuna conoscenza comunico che non sono ancora a metà mandato(qualcuno questo lo diceva già un anno fa). A metà mandato mancano ancora 4 mesi e più. Il fatto che io abbia mantenuto l’assessorato all’urbanistica ad alcuni dispiace e lo so, ma altri sono di diversa
opinione. Parliamo di contenuti più che di chi detiene le deleghe.

- (Lettera aperta) A nulla sono valsi gli inviti ad una maggiore riflessione e cautela , provenienti anche da esponenti dello stesso partito di maggioranza su propri temi...............................
- (Sindaco) Gli inviti degli esponenti di maggioranza sono stati accolti,  condivisi e votati. Non so dunque a che cosa ci si riferiscano affermazioni così generiche.

- (Lettera aperta) Qual è ”lo stato di fatto” del PRG della città di Pinerolo?
- (Sindaco) Lo stato di fatto del PRG di Pinerolo è ben noto e la conoscenza non è ad appannaggio esclusivo di qualcuno.

- (Lettera aperta) La legge 106/2011 e P.M.T.
- (Sindaco) Forse la 106/2011 non è a tutti nota. A mio parere, e non solo mio ma anche di molti specialisti del settore, contrariamente a quanto sommariamente espresso è un atto dovuto (forse non piace ma la legge è così). Peraltro non promuove l’utilizzo di nuovi suoli semmai li migliora. Nel caso in specie consente opportunità di lavoro ed occupazione e possibilità di ulteriore sviluppo occupazionale nella ex Buroni e sistema una viabilità alquanto pericolosa e si amplia di molto le aree aservizi della collettività. Non mi pare poco,ma forse queste attenzioni risultano difficili da parte di chi ha vissuto un altro mondo del lavoro e oggi non deve più confrontarsi con le difficoltà dei giovani.

- (Lettera aperta) L’edilizia e stata lo strumento spesso utilizzato dalle mafie per il riciclaggio di denaro sporco.
- (Sindaco) La preoccupazione è legittima, ma fortunatamente non tutti coloro che hanno operato e  operano in edilizia sono stati o sono dei mafiosi. Anche altri comparti devono destare preoccupazione e attenzione. Detto questo comprendo la preoccupazione, ma allo stato attuale, personalmente non ho riscontro in merito a Pinerolo. Se così fosse e ne venissi a conoscenza non esiterei un attimo a fare la mia parte e comunicarlo alle autorità competenti.Non scordiamoci comunque che nel comparto edilizio operano muratori,manovali ,fabbri,ferraioli vetrai, piastrellisti,impiantisti,decoratori,ecc.. quasi tutti imprese di consistenza famigliare ed altri con un limitato numero di personale  che sommandoli sono migliaia,(con un significativo indotto) Oggi questi non hanno più lavoro e nemmeno protezioni sociali.  

Chiudo con questa constatazione generale.
 Nella lettera ho riscontrato spesso  parole come "sembrano, ci pare, andrebbero,ecc…"che fanno parte di una vecchia liturgia .
Le cose sono o non sono. Se tutti iniziassero a ragionare così, il nostro Paese inizierebbe a migliorare. Serve concretezza non dubbia filosofia.
 Dobbiamo essere capaci, tutti, di renderci conto che occorre ragionare con altri parametri, con altri metodi, senza che nessuno si consideri un marziano.
 Avviamo volentieri un percorso di confronto, di trasparenza, da parte di tutti.
 Sono certo che assieme supereremo i problemi, partendo sempre dagli impegni programmatici di questa amministrazione presi con la Città,

Il Sindaco - Eugenio Buttiero

mercoledì 17 luglio 2013

SENTINELLE DEL TERRITORIO: LETTERA APERTA AL SINDACO DI PINEROLO

In queste ultime settimane, il tema dell'urbanistica a Pinerolo è tornato prepotentemente alla ribalta: l'area della P.M.T., primo esempio di applicazione delle "infausta" Legge  106/2011. Successivamente, altre due decisioni:  la delibera di valorizzazione ( vendita!) dell'area dei cosiddetti "Portici Blu" e il cosiddetto "Social Housing " in via Vescovado. 
A nostro parere sono criticabili due aspetti: da un lato, il mancato coinvolgimento della cittadinanza su decisioni e temi importanti per la Città. Dall'alto la tempistica dei fatti accaduti: proprio a ridosso delle ferie agostane, la cittadinanza, i cittadini responsabili, sono "invitati" a presentare -entro 15 giorni dalla pubblicazione della delibera adottata- "le osservazioni" addirittura ad una variante urbanistica importante quale quella relativa all'area dei "Portici Blu": ovvero sull'idea di un secondo "grattacielo" a Pinerolo.  
Riteniamo che il tema meritasse davvero altri tempi e altri metodi decisionali
Ne riparleremo presto!



LETTERA APERTA AL SINDACO SULLE RECENTI SCELTE URBANISTICHE

Le associazioni, i gruppi, i cittadini  che si interessano della città di Pinerolo hanno seguito con attenzione e preoccupazione gli ultimi atti dell’amministrazione e in particolare: la autorizzazione a costruire in deroga al PRGC sull’ area ex PMT;  la delibera contenente la “valorizzazione” dei “Portici Blu”; il progetto di “Social-Housing” di Via Vescovado.
Singoli provvedimenti, alcuni di peso rilevante, che tuttavia non sembrano ricondurre ad alcun progetto unitario e  coerente circa il futuro assetto della città. Tutto questo mentre, oramai alla metà del mandato amministrativo, le competenza  dell’Assessorato all’Urbanistica continuano ad essere mantenute dal Sindaco Eugenio Buttiero e la revisione del vigente Piano Regolatore continua ad essere una “chimera”: da tutti evocata e promessa -in campagna elettorale- ma da nessuno ancora intravista. Né si hanno informazioni sulla cosiddetta “Variante ponte”, citata dal Sindaco come primo passo  -fruttuoso e rapido- per muovere in tal senso.
Le decisioni dell’amministrazione sembrano addirittura contraddire, nel metodo adottato, quanto era previsto  dal programma di mandato  del Sindaco Buttiero, laddove si scriveva: “(…) L’impegno è in particolare, di promuovere forme di consultazione e di dibattito pubblico, prima di adottare decisioni su temi qualificanti e fortemente coinvolgenti l’opinione pubblica, in primo luogo dando attuazione alle forme di partecipazione già previste nello Statuto comunale …..”.
A nulla sono valsi  gli inviti ad una maggiore riflessione e cautela, provenienti anche  da esponenti autorevoli dello stesso partito di maggioranza e proprio su temi “fortemente coinvolgenti l’opinione pubblica” quali, ad esempio, il provvedimento di “valorizzazione” (vendita!) dell’area dei “Portici Blu”.
Da oggi, vogliamo far sentire la nostra voce: proporremo riflessioni e analisi sulla città di Pinerolo, come cittadini che vogliono sentirsi responsabili della loro città e offrire il loro contributo alla comunità.
Una premessa: ci pare che chiunque si proponga di gestire razionalmente ed efficacemente un territorio e una comunità, definirne “un progetto possibile”, debba muovere dall’analisi di quello che per un progettista -ma anche per un amministratore- è il rilievo, la conoscenza dello “stato di fatto”.
Qual’ è “lo stato di fatto” della città di Pinerolo?
Notizie utili possiamo ricavarle dalle risposte ad un questionario che l’associazione nazionale “Salviamo il Paesaggio” ha proposto a tutti i comuni italiani. Anche il comune di Pinerolo ha finalmente fornito le risposte richieste e da queste emergono, a nostro avviso, dati importanti. Ne riportiamo alcuni:
a)      adottato nel 1998, il vigente Piano Regolatore Generale Comunale prevedeva un numero di “abitanti teorici”, insediabili nelle aree edificabili generate, pari a circa 55.000. A distanza di oramai 15 anni, i dati Istat disponibili dicono che gli abitanti di Pinerolo sono  36.000
b)      Il numero delle abitazioni presenti sul territorio pinerolese è di 20.284 e di queste almeno 4.000 risultano  oggi “non occupate”, o sfitte.
c)      l’attuale PRGC mette a disposizione cubature “a destinazione residenziale”, cioè destinate agli abitanti residenti, pari a mc 6.485.760 Per capirci: poiché per ogni abitante occorre garantire almeno un vano di mc. 80( secondo le norme urbanistiche)  da quella cifra  deriva che gli abitanti insediabili a Pinerolo potrebbero essere in  totale  addirittura 80.000!
Alla luce di tutto questo è evidente quanto l’attuale PRGC pinerolese risulti sovra-dimensionato, apparendo purtroppo figlio di quella logica aberrante che vedeva nella predazione dei territori, a favore della rendita e della speculazione edilizia, il suo tratto caratteristico.
Ribadiamo quindi la necessità di una immediata revisione del PRGC,  operando un significativo ridimensionamento dei volumi edificabili previsti; auspichiamo una politica di deciso orientamento alla salvaguardia dei suoli liberi e al recupero del patrimonio edilizio esistente; ma –anzitutto- chiediamo l’immediata apertura di un confronto pubblico su questi temi, al fine di rendere possibile e reale il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte determinanti per il futuro di Pinerolo.

La Legge 106/2011 e   P.M.T.

In relazione alle recenti scelte dell’ amministrazione,  ci pare opportuno partire da alcune considerazioni sull’ intervento di maggiori dimensioni, l’area ex P.M.T., area alla quale sono state applicate le norme previste dalla Legge  106/201. Una norma da molti ritenuta “infausta” e che, in sintesi, “semplifica” le procedure per il cambio di destinazione d’uso delle aree.

A nostro avviso la scelta compiuta dall’ amministrazione è criticabile anzitutto in quanto l’area interessata non ricade nelle situazioni previste dalla legge citata: non si tratta di un’ area urbana degradata, né dimessa o in dismissione; né viene prevista una totale rilocalizzazione della attività produttiva esistenti nell’area stessa.

Approvando l’iter relativo al “permesso di costruire in deroga” per l’ area suddetta non ci pare siano state adeguatamente motivate neppure le ragioni della “pubblica utilità” dell’ intervento, condizione essenziale affinché la deroga sia concessa. A nostro parere, non può essere oggettivamente considerata  di “pubblica utilità” l’azione di una azienda privata che intraprenda una speculazione edilizia realizzando abitazioni private. Nella delibera adottata dall’Amministrazione non vi è traccia neppure di un impegno dell’azienda a mantenere precisi livelli occupazionali.
E allora: qual’è la pubblica utilità di aggiungere aree edificabili in una città che ne ha già in eccesso? A chi giova?

Nel progetto adottato si prevede la compresenza di attività produttiva  e di edifici residenziali. Tuttavia non è chiaro come possano essere rispettate norme fondamentali quali, ad esempio, quelle riguardanti la tutela dall’inquinamento acustico.
La L. 106/2011, descrivendo le condizioni in cui si deve applicare l’iter del “permesso di costruire in deroga” non trasforma affatto questa scelta in un “atto dovuto”, come alcune parti hanno sostenuto, compreso il Sindaco Buttiero. Il “permesso di costruire in deroga”, costituendo una “eccezione” alle normali procedure, è infatti subordinato alla responsabilità del Consiglio Comunale poiché devono essere comparati due diversi interessi pubblici: quello che è connesso all’ordinato, razionale, sviluppo del territorio (in accordo con la pianificazione urbanistica) e quello (eventuale) connesso alla razionalizzazione e riqualificazione degli ambiti degradati.

Pertanto, a nostro avviso il progetto relativo all’area PMT  non presentava le caratteristiche necessarie all’ applicazione della Legge 106/2011 .
Riteniamo doveroso che il Consiglio Comunale  chiarisca al più presto, e in primo luogo a cittadini, quali sono i criteri di valutazione che intende seguire su questa delicata materia. Una applicazione “selvaggia” della L. 106/2011 provocherebbe infatti un ulteriore aumento delle cubature edificabili, già eccessive rispetto alla popolazione esistente. Il risultato conseguente di un eccesso di offerta abitativa, lo insegnano le leggi di mercato, determinerebbe di certo un ulteriore svilimento del valore patrimoniale delle abitazione dei pinerolesi.
Infine: non dimentichiamo che, anche in Piemonte, l’edilizia è stata lo strumento spesso utilizzato dalle mafie per il riciclaggio del “denaro sporco”. Siamo certi sia preoccupazione di tutti, in primo luogo degli amministratori pinerolesi, che in Pinerolo non si creino situazioni di terreno fertile per “infiltrazioni” e situazioni di opacità, simili a quelle che hanno colpito cittadine e comunità a noi vicine e che il Processo Minotauro, in corso a Torino, sta drammaticamente portando alla luce.
Per coloro  fossero interessati ad approfondire gli argomenti tecnici trattati, si allega una scheda più dettagliata.










SCHEDA TECNICA : Legge 106/2011 e circolare Giunta Regionale 9 maggio 2011

I dati prima riportati sembrano avere avuto poco peso nelle decisioni della amministrazione pinerolese, giacchè vigoroso impulso a nuove edificazioni pare emanare adesso dalla applicazione Legge 106/2011 sulla quale avevamo espresso preoccupazioni nella nostra lettera aperta “Dove ci porterà il Ponte?”. Chiariamo ulteriormente il nostro pensiero esaminando quelli che, a nostro parere, sono gli  aspetti più importanti e critici legati all’area della PMT  e alla applicazione della legge citata.

1) Applicabilità delle norme contenute nella legge
L’applicazione della legge in esame riguarda situazioni e contesti circoscritti quali: “la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente”; “la riqualificazione di aree urbane degradate, con presenza di funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici o incompiuti”; “la riqualificazione di edifici a destinazione non residenziale dismessi o in via di dismissione ovvero da rilocalizzare”.
Nel caso della P.M.T. osserviamo:
a) non si tratta della riqualificazione di un area degradata, in quanto l’area industriale P.M.T. di per sé non lo è; la riqualificazione, qualora fosse questo il caso, è solo parziale non essendo estesa a tutto il perimetro dell’area P.M.T.
b) per quanto riguarda il concetto diri-localizzazione”, nel caso PMT  questa è solo parziale, in quanto una area produttiva permane e questo suscita anche dei dubbi sulla sua compatibilità con la nuova destinazione residenziale prevista. Così come depone poco oggettivamente a favore dell’applicabilità della legge,a nostro parere, dire che in caso di mancata valorizzazione dell’area la ditta sarebbe costretta a chiudere e quindi dismettere gli edifici.

2) Motivazioni di interesse pubblico addotte nel seguire la procedura
Per dare concreta attuazione alla norma, la Regione Piemonte individua come elemento cardine lo strumento edilizio delpermesso di costruire in deroga” ( in deroga agli strumenti urbanistici vigenti). I Consigli Comunali, il soggetto politico, hanno quindi la responsabilità  gravosa di dover determinare ambiti e discrezionalità entro i quali accogliere progetti che, secondo le norme urbanistiche vigenti, non potrebbero essere di fatto accolti. L’amministrazione è quindi chiamata a motivare fortemente le ragioni di una deroga ( “l’eccezione”)  allo strumento urbanistico vigente ( “la regola”). A contrappeso della discrezionalità riconosciuta ai Comuni, si deve infatti considerare il pregiudiziale carattere di “pubblica utilità” ( l’art. 14 del DPR 380) a cui il progetto in deroga deve rispondere, e seguire quindi la legge di riferimento in materia .
La delibera della PM sembra del tutto carente su questo punto, tenuto conto che l’interesse pubblico non può essere solo quello di razionalizzare un’area degradata. Ne può essere oggettivamente considerata “pubblica utilità” l’azione di una azienda privata che intraprenda una speculazione edilizia realizzando abitazioni private! Né tantomeno può essere “pubblica utilità”sottostare al  “ricatto occupazionale” avanzato da una azienda. Nella delibera adottata, l’azienda privata PMT non è chiamata ad assolvere né a rispondere di nessun impegno in tal senso.

3) Rispetto delle norme di settore
I progetti adottati nell’ambito della L. 106/2011 devono rispettare comunque norme fondamentali ed espressamente previste (Circolare Regionale, comma 11). In particolare: le norme antisismiche; di sicurezza; antincendio; igienico-sanitarie; quelle relative all'efficienza energetica; le norme relative alla tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, nonché le disposizioni contenute nel Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.L. 22 gennaio 2004, n. 42).
Per quanto riferibile alle norme igienico sanitarie andrebbero anche rispettate le norme in materia di inquinamento acustico (Legge 447/95 e della L.R. 52/00): riferimenti importanti considerando che il progetto prevede nuove abitazioni all’interno di un contesto caratterizzato dalla permanenza della fabbrica P.M.T.; della ferrovia e di una  strada di una certa rilevanza come Via Martinat.
Se si fosse operato con una Variante urbanistica si sarebbe anche dovuto valutare il divieto di accostare destinazioni la cui relazione presenta criticità, quella residenziale e produttiva, se non frapponendo “zone cuscinetto”  di almeno mt. 50 di larghezza.
Nella Delibera relativa alla P.M.T. non vi è traccia di questi aspetti!

4) Natura di “atto dovuto” del “permesso di costruire in deroga”.
In Consiglio Comunale il Sindaco si espresso in termini perentori: “Le leggi si subiscono!”. Ergo: il Consiglio Comunale, obbligatoriamente, dovrà accogliere ogni progetto presentato negli ambiti di applicazione della legge Legge 106.
Davvero il “permesso di costruire in deroga” è un atto dovuto?
Le valutazioni portate avanti dall’ANCI, e riprese anche dagli amministratori di Pinerolo, si fondano sulla pretesa che, essendo la L. 106 una legge di “semplificazione e di stimolo alle attività economiche”, il legislatore ha voluto sancire il “pubblico interesse” di qualsivoglia cantiere venga attivato, quale contributo concreto alla crescita economica e occupazionale del Paese.
Ci permettiamo di dire che se una legge venisse adottata in questi termini travolgerebbe interamente il principio della pianificazione urbanistica e del governo del territorio, in contrasto - inaccettabile!- con le disposizioni contenute addirittura nella Carta Costituzionale ove si enuncia che …..
Non solo. E’errato affermare che il “permesso di costruire in deroga” sia atto dovuto: si tratta invece di un atto “eccezionaleperché ha come  fondamento l’interesse pubblico, interesse che deve essere motivato e giustificato da parte dell’amministrazione! Atto dovuto - e per questo rilasciato esclusivamente dai tecnici-dirigenti comunali- è invece un normale “permesso di costruire” in quanto mero atto ricognitivo di presupposti che, se verificati, configurano un diritto ad edificare.
Pertanto, il Consiglio Comunale è chiamato in causa dalla Legge 106/2011 proprio perché deve comparare due diversi interessi pubblici: quello che è connesso all’ordinato, razionale, sviluppo del territorio (in accordo con la pianificazione urbanistica) e quello che è connesso alla razionalizzazione e riqualificazione degli ambiti degradati. Nella Legge 106 non vi è affatto riferimento alla necessità che si aprano “più cantieri possibili”!

Conclusioni

Il nostro parere è che, nel caso della PMT, la logica della Legge 106/2011 pare addirittura tradita in quanto l’area non è particolarmente degradata, né lo sono gli edifici in essa presenti, e soprattutto perché si va a sostituire un insediamento produttivo,  potenziale generatore di un beneficio economico generale e allargato, con la semplice apertura di cantieri edilizi che hanno una portata economica limitata e comunque ristretta a pochi operatori.
Siamo sicuri che la logica della 106 non sia quella di consentire l’apertura di nuove attività economiche, in deroga ai PRGC, piuttosto che sostituirle per fare nuovi condomini?



Italia Nostra 
Legambiente
presidio Libera "Rita Atria " Pinerolo
Forum nazionale “Salviamo il Paesaggio Difendiamo i territori”
Osservatorio 0121
ASPE
Associazione “Stranamore”
Associazione “Salviamo i Tumpi”

Associazione Ecologista per la Sostenibilità

mercoledì 14 novembre 2012

Il presidio “Rita Atria” incontra l'arch. Luca Barbero, capogruppo del PD nel Consiglio Comunale di Pinerolo.


Sentinelle del territorio. Le vicende urbanistiche della città di Pinerolo.

L’urbanistica ci pare un tema importante in quanto, a nostro parere, può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli indirizzi, il “progetto generale” che guida e determina il carattere di una amministrazione locale.


  1. (dal min. 1.50): Perché non è stato ancora posto in discussione l’attuale Piano Regolatore Generale di Pinerolo, da tutti considerato -a parole- superato e sovradimensionato ?
  2. (dal min. 6.20): Nel quadro tratteggiato si inserisce la Legge 106/2011 e la circolare regionale che ne precisa i criteri di attuazione. Vuoi dare un giudizio su questa legge?
  3. (dal min. 10.50): Quali sono i punti fondamentali, l'asse portante, della circolare regionale che dovrebbe fornire gli strumenti di indirizzo alle amministrazioni? Tutto questo considerando che nella proposta di delibera presentata sul tema dal gruppo "Progetto per Pinerolo" si  legge: "(...) una sua applicazione non regolamentata rischia di generare disparità di trattamento, squilibri urbanistici e di originare plusvalenze a beneficio degli operatori che non portano alcun ritorno alla collettività”.
  4. (dal min. 15.05): L'area della PMT: le nuove aree residenziali che si vengono a generare dal cambiamento di destinazione d'uso chiesta dalla ditta, vanno a sommarsi a quelle previste dal PRG , le sostituiscono o diventano complementari?
  5. (dal min. 17.40): La preoccupazione che emerge anche dalla relazione presentata al sindaco di Pinerolo dalla sezione pinerolese di italia Nostra è che si inneschino processi di speculazione edilizia che vadano ad aumentare il numero delle abitazioni in Pinerolo, laddove dati ufficiosi parlano di circa  4.000 alloggi sfitti...
  6. (dal min. 21.14): Nella seduta della Commissione Urbanistica a cui abbiamo assistito, la maggioranza politica di Pinerolo ha espresso chiaramente l’intenzione di volersi esprimere su di un caso “particolare e specifico”, l’area della PMT, prima ancora che sia definito il quadro regolamentare generale sull'applicazione della legge, correndo così il rischio di apparire parziale nei confronti di un "caso specifico". Perché questo è avvenuto?
  7. (dal min. 25.00): Qual'è la differenza sostanziale fra "variante" ( al PRG) e "permesso di costruire in deroga" ( al PRG)?
  8.  (dal min. 26.20): Le semplificazioni permesse dal "permesso di costruire in deroga" non fanno si che questo permesso rischi di diventare una sorta di "contratto privato" fra l'imprenditore e l'Amministrazione, evitando i tavoli di confronto che dovrebbero servire a mediare e a coinvolgere anche la cittadinanza?
  9.  (dal min. 32.20): Da parte dell'Amministrazione, esiste l'obbligo di aderire alla proposta dell'imprenditore di operare con gli strumenti della legge 106/2011?
  10. (dal min. 35.05) Quali sono a vostro parere gli strumenti coi quali l’amministrazione può vincolare le aziende al mantenimento occupazionale a medio termine, dal momento che sembra essere questo spesso l’oggetto del patto fra impresa e collettività?
  11. (dal min. 39.10):  Ci è parso interessante il quesito posto alla maggioranza da un consigliere dell’opposizione:  quello proposto dalla PMT, e gli altri interventi abbozzati,  sono “progetti virtuosi” per la città di Pinerolo?” La Pinerolo che abbiamo "a cuore" ha davvero bisogno di questi interventi? 
  12. (dal min. 42.25): Nella circolare indirizzata alle amministrazioni vengono sottolineati due aggettivi importanti per le trasformazioni che si andrebbero a ipotizzare. gli aggettivi sono i seguenti: "compatibile" e "complementare". Vuoi spiegarci di cosa si tratta e che cosa implicano i due termini?
  13. (dal min. 48.15): Le edificazioni permesse dalla legge 106/2011, edificazioni ancora solo "in fieri", non corrono il rischio di far decadere il valore economico-commerciale del patrimonio edilizio esistente? E' stato considerato questo aspetto?
  14. (dal min. 51.41): Siamo un presidio di Libera. Vorremmo allora riproporre una domanda che avevamo posto a Marco Gaido e a Massimiliano Puca, promotore e presidente della neo-nata Commissione Consiliare Speciale: “Poichè l'urbanistica  e l'edilizia, come governo e utilizzo del territorio da parte di una amministrazione, sono purtroppo da sempre i settori che maggiormente hanno risentito dell’infiltrazione mafiosa, per il riciclo del "denaro sporco" e come posta per il "voto di scambio", ritieni che l'urbanistica e l'edilizia del territorio di Pinerolo siano settori da “attenzionare”?
  15. (dal min. 54.19): quali gli strumenti e gli atteggiamenti di cui dovremmo dotarci, noi cittadini e voi amministratori, per evitare quanto accaduto in territori a noi vicini? ( il riferimento è a quanto emerso dalle Operazione "Minotauro" e "Maglio" sulla presenza della 'ndrangheta in Piemonte)
  16. (dal min. 57.10): Una domanda secca: come mai il Sindaco Buttiero conserva ancora la delega all'Urbanistica?
  17. (dal min. 59.00): Massimiliano Puca ha parlato più volte dell’attuale maggioranza del Consiglio Comunale di Pinerolo come del “partito del cemento”. Questa definizione è solo una battuta? oppure: sulla base di quali ipotesi questa battuta può essere "tirata fuori"? 
  18. (dall'h. 1.01.09): Confermi quindi l'impegno dell'Amministrazione sui principi contenuti nel documento programmatico e riguardanti il consumo del suolo, la tutela del Paesaggio, del territorio? sentite questo come un impegno pressante e presente nella vostra pratica amministrativa? E poi: secondo noi, tema importante è quello del "conflitto di interessi che potrebbe verificarsi in determinate situazioni...
  19. (dall'h. 1.03.45): Come amministratori, vi sentite responsabili della tutela della Bellezza della città di Pinerolo...poichè, come sostenevano gli antichi Greci, l'Estetica viene prima dell'Etica?
  20. (dall'h. 1.05.425): La domanda conclusiva. Hai Tu delle domande da porre al presidio "Rita Atria"?