lunedì 27 marzo 2017

Lettera dei rappresentanti i lavoratori della PMT

Ieri pomeriggio, in occasione della visita di Pietro Grasso al Museo Nazionale della Cavalleria di Pinerolo, i rappresentanti dei lavoratori della PMT hanno consegnato al Presidente del Senato una lettera per ribadire la loro condizione "ingiusta". Una condizione di ingiustizia, quella dei lavoratori della PMT,  determinata da leggi che in questi ultimi anni hanno troppo spesso portato ad un riduzione dei diritti dei lavoratori lasciando invece inalterati, intoccabili, privilegi inaccettabili. 
Invitiamo ad una attenta lettura del comunicato dei lavoratori.
Così abbiamo scritto in occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA dello scorso 21 marzo ( leggi qui): "(...) Emblema di ingiustizia è la vicenda legata al "lavoro" che, quando è perduto, in Italia rischia di diventare “dramma” dal momento che manca ancora uno strumento quale il cosiddetto “reddito di dignità” ( o di cittadinanza) che consenta a ciascuno di poter condurre una vita dignitosa, per se stesso e la propria famiglia, anche nell'eventualità di interruzione del lavoro. Interruzione o perdita del lavoro che, purtroppo, può trascinare a condizioni di difficoltà , addirittura diventare causa di povertà che oggi significa anzitutto la negazione della una vita civile, sociale, culturale. Le cosiddette “nuove povertà” hanno questo aspetto crudele: “cancellano” gli individui dalla società, rendendoli “fanstasmi”. Rimarrà nella memoria dei pinerolesi l'immagine dei lavoratori della PMT che , nel primo giorno di protesta davanti ai cancelli della fabbrica, hanno indossato un cappuccio bianco, recando il cartello “I fantasmi della PMT”. 
Per questo, a raccontare le ingiustizie dei tempi che viviamo, abbiamo invitato le ragazze profughe ospitate da qualche settimana a pinerolo ed i rappresentanti della PMT. 
In una società giusta non esistono "fantasmi". Questo è per noi Memoria. Questo è per ni impegno.


 Lettera dei rappresentanti i lavoratori della  PMT
“Al Presidente del Senato Dr. Pietro Grasso
Al Ministro del Lavoro Dr. Giuliano Poletti
Oggetto: situazione PMT Pinerolo
On. Presidente, cogliamo l'occasione della Sua presenza per sottoporre alla Sua attenzione il caso della PMT, storica Azienda del pinerolese con 180 dipendenti che produce macchine per cartiere e che il 31 gennaio 2017 è fallita, con un acquirente disponibile ad impiegare una parte dei lavoratori. Nelle settimane scorse abbiamo avuto interventi contraddittori da parte dei funzionari del Ministero del Lavoro, quindi, cogliendo questa occasione, ci rivolgiamo a Lei con questa lettera affinché sia portavoce diretto presso il Ministro del Lavoro per avere una risposta chiara e definitiva al problema che le stiamo sottoponendo. La "sospensione" dei lavoratori di PMT, determinata dall'assenza di Ammortizzatori sociali per il caso specifico, ha determinato un grave problema di assenza di sostegno al reddito dei 180 lavoratori e delle loro famiglie per un periodo (sino ad oggi) di due mesi. Serve una normativa che riconosca la Cassa Integrazione per i casi, come quello PMT, in cui, pur essendoci il fallimento, ci siano aziende acquirenti disponibili a riassorbire tutto o parte del personale. Nei casi come la PMT, in cui la sospensione è in corso dal 1° febbraio, occorre che la nuova normafiva tenga conto della fase transitoria e quindi riconosca la Cassa Integrazione per i mesi già trascorsi senza sostegno al reddito e senza contribuzione. Quindi chiediamo che la normativa riconosca, in questi casi, la Cassa Integrazione sino al perfezionamento dell'acquisizione dell'Azienda, prevedendo una durata massima. Questo si rende necessario e utile in quanto l'assenza di Ammortizzatori sociali nei casi in cui vi sia un'acquirente determina un gravissimo problema legato alle professionalità esistenti e di conseguenza, al proseguimento dell'attività lavorativa con la nuova Azienda in quanto i lavoratori sospesi e senza retribuzione, che sono il "patrimonio professionale" dell'impresa, cercano di ricollocarsi "svuotando" di fatto l'Azienda delle professionalità necessarie. Per questo chiediamo di intervenire con la massima urgenza per dare una risposta ai lavoratori di PMT ma anche a tutti coloro che si verranno a trovare nella medesima situazione. “
Pinerolo, 26 marzo 2017
Le RSU PMT FIM e FIOM
Per la FIM CISL Pinerolo, Cristina Maccari
Per la FIOM CGIL Pinerolo, Pino Lo Gioc

domenica 26 marzo 2017

Anche a Pinerolo la Giornata della Memoria e dell'Impegno nel Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie

Anche quest'anno, il 21 marzo è stata celebrata la Giornata della Memoria e dell'Impegno nel Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie, promossa da LIBERA e Avviso Pubblico e giunta alla sua XXII edizione.
Nell'edizione appena pubblicata, il giornale VITA DIOCESANA ha voluto porre in prima pagina una riflessione del presidio LIBERA "Rita Atria" sulla celebrazione della Giornata svoltasi anche a Pinerolo. Significativamente, accanto all'articolo sulla Giornata l'appello di mons. Debernardi, Vescovo di Pinerolo: (...) "giungano a Roma le voci dei disoccupati".
L'invito contenuto nella Lettera che mons. Debernardi ha voluto indirizzare ai partecipanti alla Giornata dello scorso 21 marzo rivela, semplicemente e chiaramente, il  senso della Giornata stessa: "Tutti contro le mafie; tutti per costruire una società giusta, libera e solidale! (qui la lettera di mons. Debernardi). 



“Luoghi di speranza testimoni di bellezza”.
La manifestazione nazionale  Giornata della Memoria e dell'Impegno nel Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie si è svolta quest'anno a Locri, in terra di Calabria, la regione ove nasce la 'ndrangheta, l'organizzazione criminale oggi più potente e pericolosa. In questo modo LIBERA ha voluto dimostrare vicinanza concreta a coloro che, in quella terra, operano contro mafie e corruzione, facce della stessa medaglia. Importante anche il tema-manifesto di questa edizione:“Luoghi di speranza e testimoni di bellezza”. Ce l'ha insegnato Peppino Impastato: Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, (...)”. In una terra come la Calabria, dove l'abusivismo edilizio e la devastazione del paesaggio avviene spesso col fine di riciclare il “denaro sporco” della 'ndrangheta, avere la forza di agire come “cittadini responsabili”, difendendo e tutelando il bene comune paesaggio, significa davvero contrastare culturalmente e concretamente le mafie, la 'ndrangheta. Ma l'insegnamento di Peppino Impastato vale per tutti i territorie e tutte le comunità, anche al Nord.
Come avvenuto negli scorsi anni, anche il presidio LIBERA “Rita Atria” ha celebrato la GIORNATA a Pinerolo. E mai come quest'anno, a nostro parere, il tema “Luoghi di speranza e testimoni di bellezza”, le sue motivazioni, paiono confortare il progetto culturale che il presidio ha cercato di costruire in questi sei anni di attività. A partire dal “fare memoria” (conoscere e comprendere i meccanismi che hanno permesso situazioni e avvenimenti), a partire dalla verità -scomoda- “scoperta" da Rita Atria -"(...) la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci"- arrivare all'impegno negli atti della vita sociale e culturale della nostra comunità. Da qui il nostro impegno a difesa del territorio e del pasesaggio di Pinerolo ( ad esempio ricordiamo la difesa del paesaggio di Monte Oliveto, “battaglia” condotta insieme ad altre associazioni pinerolesi); l'attenzione che abbiamo rivolto all'Ingiustizia sociale ( le riflessioni a partire dal "pensiero mafioso", le riflessioni sul "reddito di dignità", le vecchie e nuove povertà); gli incontri con le ragazze ed i ragazzi nelle scuole pinerolesi, grazie alla sensibilità dei docenti che si sono interessati alla nostra attività.
Pertanto, non si deve guardare a questa GIORNATA come ad un momento di mera commemorazione: facciamo Memoria delle Vittime Innocenti per l'insegnamento che deriva dalla loro vita, impegnandoci per far sì che si avvicini la realizzazione degli ideali, dei principi, per il quali hanno speso le loro vite: più giustiza e più dignita, a partire da coloro che sono i più deboli. Significative le parole che il Vescovo di Pinerolo, mons. Debernardi ha indirizzzato ai partecipanti alla Giornata:   "Tutti contro le mafie; tutti per costruire una società giusta, libera e solidale!
La Giornata della Memoria a Pinerolo ha avuto due luoghi di svolgimento differenti, ciascuno importante per le differenti “fasce di età” di coloro che erano coinvolti: nella prima mattinata, insieme al procuratore Ciro Santoriello, abbiamo incontrato le classi terze della Scuola media “G. Puccini” per rifletterere insieme ai più giovani sul tema del “pensiero mafioso” ( ottenere quello che non ci meritiamo, seguendo “le scorciatoie”, la furbizia). Al termine della riflessione, gli studenti delle medie sono stati raggiunti da alcune clasi elementari dell'Istituto Comprensivo “Lauro” per vivere da protagonisti, tutti inseme, il momento della Lettura dei nomi delle Vittime Innocenti. La lettura è avvenuta proprio dinanzi a”L'Albero di Falcone”, piantato lo scorso maggio 2016 nel cortile della scuola “G. Puccini”.
Il secondo luogo della nostra Giornata è stato il Teatro Incontro dove proprio in questi giorni è in scena lo spettacolo di Guido Castiglia “Una storia disegnata nell'aria. ..per raccontare di Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino”. Lo spettacolo narra della vicenda e del significato della storia di Rita Atria, una delle figure di più altro valore nella lotta culturale contro le mafie. 
Alla fine dello spettacolo, il palcoscenico del teatro è divenuto il secondo “luogo” della nostra GIORNATA, protagonisti questa volta le ragazze ed ai ragazzi del Liceo Scientifico “M. Curie” .Ed è stato proprio badando a quanto avveniva sul nostro territorio che ci è sembrato giusto porre all'attenzione dei giovani l'essenza del "problema mafioso”. ncora una volta, “facendo memoria: nella sua ultima lettera, scritta proprio la mattina del 19 luglio 1992, Paolo Borsellino ci spiega cosa sono le mafie, essenzialmente: ingiustizia!
Due vicende che riguardano la comunità di Pinerolo, a nostro parere, palesano allora l'ingiustizia dei tempi che viviamo e su cui abbiamo voluto richiamare l'attenzione e dare significato e fondamento alla nostra GIORNATA: il fallimento della fabbrica PMT; l'arrivo a Pinerolo di 17 ragazze profughe, ospitate nei locali offerti dalle Suore Giuseppine e seguite dalla Cooperativa Dua Valata. I lavoratori della PMT, le ragazze profughe: abbiamo definito le storie e le vite di queste donne e questi uomini come “i fantasmi di Pinerolo”. Questi i due temi sui quali abbiamo incentrato gli incontri che avuto quest'anno con le ragazze ed i ragazzi di alcune scuole superiori pinerolesi.
Emblema di ingiustizia è la vicenda legata al "lavoro" che, quando è perduto, in Italia rischia di diventare “dramma” dal momento che manca ancora uno strumento quale il cosiddetto “reddito di dignità” ( o di cittadinanza) che consenta a ciascuno di poter condurre una vita dignitosa, per se stesso e la propria famiglia, anche nell'eventualità di interruzione del lavoro. Interruzione o perdita del lavoro che, purtroppo, può trascinare a condizioni di difficoltà , addirittura diventare causa di povertà che oggi significa anzitutto la negazione della una vita civile, sociale, culturale. Le cosiddette “nuove povertà” hanno questo aspetto crudele: “cancellano” gli individui dalla società, rendendoli “fanstasmi”. Rimarrà nella memoria dei pinerolesi l'immagine dei lavoratori della PMT che , nel primo giorno di protesta davanti ai cancelli della fabbrica, hanno indossato un cappuccio bianco, recando il cartello “I fantasmi della PMT”.
Ingiustizia è il secolare sfruttamento a cui è sottoposto il continente africano e il cosiddeto “terzo mondo” da parte del ricco mondo occidentale; ingiustizia acuita da classi politiche locali spesso corrotte e colluse con coloro che da quelle terre ricchissime e dalle sue genti continuano a strappare ricchezze e guadagni immorali. Ingiustizia è quindi il dramma della violenza indotta e provocata dalle migrazioni a cui sono costrette intere popolazioni per sfuggire da guerre e miserie. Sappiamo bene come anche questo dramma sia divenuto fonte di guadagno per le mafie. Dalla gestione della traversata per giungere presso le coste italiane, i “barconi” sui quali in migliaia depongono la tenue speranza di un futuro migliore, alla tratta degli esseri umani che vede molte donne costrette alla prostituzione, una volta giunte in Italia, in Europa; alle motivazioni criminali di alcune organizzazioni ( associazioni o cooperative che poco o nulla hanno dello spirito umanitario e di servizio che dovrebbe animarle e che spesso si accaparrano la “gestione” dei migranti). Basta per tutti la frase intercettata nell'ambito dell''indagine cosiddetta “Mafia Capitale”, allorquando Salvatore Buzzi, presidente di una delle più potenti cooperatice romane, non sapendo di essere intercettato dichiara :“Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno”.

E alloraTutti in piedi ad applaudire LA SPERANZA ED IL LAVORO

Le ragazze profughe, erano presenti quattro di loro, e i rappresentanti della PMT ci hanno così offerto testimonianze toccanti e profonde che ci auguriamo possano servire a smuovere le coscienze ed a stimolare volontà di impegno per una crescita morale e culturale della nostra comunità. PINEROLO CONOSCE E ACCOGLIE! Così abbiamo scritto facendo riferimento all'immagine simbolo di quel momento e di questa nostra GIORNATA: le ragazze rivolte con la schiena al pubblico, a nascondere il volto per motivi di sicurezza, e i rappresentanti della PMT che indossano il cappuccio bianco : “i fantasmi di Pinerolo” che vogliamo conoscere e accogliere affinche non ci siano “fantasmi” a Pinerolo!
Infine, tutti insieme, a leggere i nomi delle Vittime Innocenti delle mafie. Questa è stata per noi al Giornata della Memoria e dell'Impegno nel Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie….
Questo per noi è Memoria. Questo per noi è Impegno.

Arturo Francesco Incurato
referente presidio LIBERA "Rita Atria" Pinerolo

lunedì 20 marzo 2017

"Giornata della Memoria e dell'Impegno in Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie"."Pinerolo conosce e accoglie"

Domani 21 marzo anche a Pinerolo celebreremo la XXII edizione nazionale della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie". 

Anche a Pinerolo, come in tanti luoghi d’Italia verranno letti, uno per uno, tutti i nomi delle Vittime Innocenti: persone che non vogliono semplicemente essere ricordate, ma che chiedono di vedere realizzati gli ideali e le speranze per le quali hanno speso la vitaLe parole-manifesto di quest'anno "luoghi di speranza testimoni di bellezza" vogliono poi sottolineare l’importanza di saldare la cura dell’ambiente e dei territori con l’impegno per la dignità e la libertà delle persone, esercitando al contempo le nostre responsabilità di persone, di cittadini, di abitanti della Terra. 

Per questo motivo siamo felici di confermare la partecipazione alla GIORNATA delle ragazze profughe giunte a Pinerolo nelle settimane passate e di una rappresentanza degi lavoratori della PMT"PINEROLO CONOSCE E ACCOGLIE" Questo vorremmo fosse il pensiero morale a fondamento della nostra comunità


Questo per noi è Memoria e Impegno. per questo vi invitamo ad unirvi a noi per contrastare mafie e "pensiero mafioso". 


Gli appuntamenti previsti per la GIORNATA a Pinerolo:
  • ore 8.30, presso la Scuola media "F. Brignone", succursale Abbadia Alpina: il procuratore Ciro Santoriello ed il presidio LIBERA "Rita Atria"  incontrano le classi medie e le classi quarte le quinte della scuola elementare "Lauro".
  • ore 10.00, presso la Scuola media "F. Brignone", succursale Abbadia Alpina: lettura dei Nomi delle Vittime Innocenti delle mafie
  • ore 10.00 presso il Teatro Incontro: Una storia disegnata nell'aria...per raccontare di Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino" spettacolo di e con G. Castiglia 
  • ore 11.00 presso il Teatro Incontro: Lettura dei Nomi delle Vittime Innocenti delle mafie, con la partecipazione delle ragazze profughe giunte e accolte a Pinerolo e dei lavoratori della PMT
  • ore 20.45: presso il Salone dei Cavalieri: proiezione del film "GOMORRA" (di M. Garrone), proiezione organizzata dal gruppoScout "Noviziato Abbadia Alpina Pinerolo2"; riflessione proposta dal presidio LIBERA "Rita Atria" Pinerolo


venerdì 17 marzo 2017

XXII Giornata della Memoria e dell'Impegno in Ricordo delle Vittime Innocenti delle Mafie

Promossa dall'Associazione Libera e “Avviso Pubblico”, il prossimo 21 marzo 2017 si celebrerà la XXII edizione nazionale della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie". Sono oltre 800 nomi: cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali. Morti per mano delle mafie perché colpiti inermi, senza colpa alcuna; morti per mano delle mafie perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere. “Ma da questo terribile elenco - sottolinea Libera - mancano tantissime altre vittime, impossibili da conoscere e da contare”.
Simultaneamente a quanto accadrà a Locri, località simbolo scelta quest'anno, anche a Pinerolo e in tanti luoghi d’Italia verranno letti, uno per uno, tutti i nomi delle Vittime Innocenti: persone che non vogliono semplicemente essere ricordate, ma che chiedono di vedere realizzati gli ideali e le speranze per le quali hanno speso la vita.
Le parole-manifesto di quest'anno "luoghi di speranza testimoni di bellezza" vogliono poi sottolineare l’importanza di saldare la cura dell’ambiente e dei territori con l’impegno per la dignità e la libertà delle persone, esercitando al contempo le nostre responsabilità di persone, di cittadini, di abitanti della Terra. 
Questo per noi è Memoria e Impegno. per questo vi invitamo ad unirvi a noi per contrastare mafie e "pensiero mafioso".

Gli appuntamenti previsti per la GIORNATA a Pinerolo
  • ore 8.30, presso la Scuola media "G. Puccini" - Abbadia Alpina: il procuratore Ciro Santoriello ed il presidio LIBERA "Rita Atria"  incontrano le classi medie e le classi quarte le quinte della scuola elementare "Lauro".
  • ore 10.00, presso la Scuola media "G. Puccini" - Abbadia Alpina: lettura dei Nomi delle Vittime Innocenti delle mafie
  • ore 10.00 presso il Teatro Incontro: Una storia disegnata nell'aria...per raccontare di Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino" spettacolo di e con G. Castiglia 
  • ore 11.00 presso il Teatro Incontro:  lettura dei Nomi delle Vittime Innocenti delle mafie 
  • ore 20.45: presso il Salone dei Cavalieri: proiezione del film "GOMORRA" (di M. Garrone), proiezioine organizzata dal gruppoScout "Noviziato Abbadia Alpina Pinerolo2"; riflessione proposta dal presidio LIBERA "Rita Atria" Pinerolo





mercoledì 8 marzo 2017

8 marzo. Non abbiamo abbastanza per festeggiare quando c'è tanto per cui ancora lottare

Per la prima volta dopo molti anni, l'8 marzo torna ad essere soprattutto una giornata di lotta: manifestazioni, cortei, sit in e proteste in tutte le città italiane. E in 50 Paesi del mondo aderisioni e manifestazioni a sostegno dello sciopero globale delle donne. 

A Pinerolo, noi oggi vogliamo ricordare e lottare, per "i fantasmi" di Pinerolo: le donne e gli uomini della PMT, ancora senza certezze su quello che sarà il futuro della fabbrica e quello delle loro famiglie, a cui ancora oggi non vengono assicurati i cosiddetti "ammortizzatori sociali. E poi vogliamo ricordare altri "fantasmi": ancora una volta parliamo delle ragazza profughe ospitate da qualche settimana a Pinerolo, presso la Casa madre delle Suore Giuseppine


Auguri alle donne e agli uomini che non fanno festa perchè c'è ancora tanto per cui dover lottare.
Auguri alle donne che, "nel nostro mondo", 
scelgono di vivere il loro essere donna 
con responsabilità e consapevolezza.
Auguri più grandi alle donne "di altri mondi"
dove non sanno che questa è la "Giornata della Donna"
ed hanno per traguardo la fine del giorno
per avere un altro giorno da vivere.
Perchè non è un fim...e devi scegliere da che parte stare!


Alle Donne , a noi tutti.
"(...) Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare. Forse, se ognuno di noi prova a cambiare , forse ce la faremo. " 
 Rita Atria - Erice 5 giugno 1992

Non è un fim...e devi scegliere da che parte stare!


Non è un film quello che scorre in torno 
che vediamo ogni ogni giorno che giriamo distogliendo lo sguardo.
Non è un film e non sono comparse le persone disperse 
sospese e diverse tra noi e lo sfondo, 
e il resto del mondo che attraversa il confine 
ma il confine è rotondo si sposta man mano che muoviamo lo sguardo 
ci sembra lontano perché siamo in ritardo, perenne, costante, ne basta un istante, 
a un passo dal centro è gia troppo distante, 
a un passo dal mare è gia troppo montagna, 
ad un passo da qui era tutta campagna. 
Oggi tutto è diverso una vita mai vista 
questo qui non è un film e non sei protagonista,
puoi chiamare lo stop ma non sei il regista 
ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista.

Questo non è un film e le nostre belle case non corrono il pericolo di essere invase, non è un armata aliena sbarcata sulla terra, 
non sono extraterrestri che ci dichiaran guerra, 
son solamente uomini che varcano i confini, 
uomini con donne vecchi con bambini, poveri con poveri che scappan dalla fame 
gli uni sopra gli altri per intere settimane come in carri bestiame 
attraverso il deserto rincorrono una via in balia dell'incerto per rimanere liberi costretti a farsi schiavi 
stipati nelle stive di disastronavi 
come i nostri avi contro i mostri e i draghi 
in un viaggio nell'inferno che prenoti e paghi 
sopravvivi o anneghi questo il confine 
perché non è un film non c'è lieto fine.

Questo sembra un film di quelli terrificanti
dalla trasilvania non arrivano vampiri ma badanti,
da santo domingo non profughi o zombie,
ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi
dalle filippine colf e pure dal bangladesh
dalla bielorussia solo carne da lap dance
scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri
loro son le prede, noi siamo i mostri
loro la pietanza, noi i commensali
e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali
pronti a divorare a sazietà
pronti a lamentarci per la puzza della varia umanità
che ci occorre, ci soccorre, ci sostenta
questo non è un film ma vedrai che lo diventa
tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare 
i buoni vincon sempre, 
scegli da che parte stare.

Scegli da che parte stare, 
dalla parte di chi spinge, 
scegli da che parte stare, 
dalla parte del mare

Scegli da che parte stare, 
dalla parte del mare

Scegli da che parte stare, 
dalla parte del mare


mercoledì 1 marzo 2017

La questione Bello Figo- Caffaratto": Abbiamo scansato il “trash” perchè ci preoccupa “il trend”!

Replichiamo all'articolo comparso su l'Eco del Chisone in edicola lo scorso 15 febbraio! In quell'articolo il vice-direttore Alberto Maranetto tirava in ballo il presidio LIBERA "Rita Atria" a proposito della questione che ha visto opposti ( sia pure a debita distanza) il rapprer ghanese Bello Figo ed il consigliere comunale della Lega Nord Gualtiero Caffaratto. 
La vicenda ha addirittura avuto un colpo di coda nella seduta del Consiglio Comunale dello scorso 22 febbraio: il consigliere Caffaratto è arrivato a chiedere le dimissioni del sindaco Salvai, reo di aver minacciato "verbalmente" lo stesso consigliere ritenendolo "responsabile " di eventuali disordini che si fossero verificati durante il concerto di Bello Figo. Concerto che, come oramai sappiamo tutti, è stato annullato.
Coloro che avranno la pazienza di leggere la nostra replica scopriranno come e perchè continui a poco importarci di quella questione giacchè, grazie a F. M. Dostoevskij abbiamo scoperto che era solo "pubblicità"! I pazienti lettori avranno chiaro che "Abbiamo scansato il trash perchè ci preoccupa il trend". Ovviamente abbiamo inviato la nostra replica al vice-direttore Maranetto. 
Pubblichiamo il testo  della replica nella sua versione integrale!



"Abbiamo scansato il trash 
perchè ci preoccupa il trend"
Egregio direttore Maranetto, nel suo articolo “Troppo trash per avere diritti”, Lei imputa anche al presidio LIBERA “Rita Atria” “l'assordante silenzio” seguito all'intervista riportata dal suo giornale del consigliere della Lega Nord Gualtiero Caffaratto, intervista che avrebbe contribuito a fomentare un clima ostile, tale da far annullare il concerto del “rapper” Bello Figo. Premettendo che non siamo onniscenti né onni-presenti a tutto quanto accade in Pinerolo, a differenza di quanto scrive nel suo articolo abbiamo ritenuto che la questione “Bello Figo-Caffaratto” non fosse da porre in cima alle priorità del presidio “Rita Atria”. Tuttavia, il Suo ingeneroso rimprovero ci ha portati alle considerazioni seguenti.
Bello Figo è un “rapper” ghanese assurto ad una certa notorietà grazie ad una canzone “provocatoria” già nel titolo: “Io non pago affitto”. Il testo della canzone ci è parso “un minestrone” nel quale trovano disordinatamente posto immagini riferite al tema dell'immigrazione e alla politica italiana, “affogate” in considerazioni e situazioni d'altro tipo e volgarità. Il “minestrone” dovrebbe potersi ricondurre a quello che viene definito il “filone trash” (spazzatura).
Alla provocazione di Bello Figo ha replicato “idealmente” il consigliere Caffaratto. In un passaggio della succitata intervista, G. Caffarato ricorda a noi tutti uno dei fondamenti etico-antropologici che connotano il partito politico a cui egli fa riferimento:
-intervistatore:Lei ha definito il rapper ghanese un animale. E' pentito di averlo fatto?”
-G. Caffaratto: Per nulla , del resto tutti noi discendiamo dagli animali”.

Da "BelloFigo-Caffaratto"...a Dostoevskij (!) per scoprire che è solo "pubblicità"
Tutto questo ci ha fatto tornare alla mente un dialogo fra personaggi minori di “Delitto e castigo” (F. M. Dostoevskij). Ad un certo punto, uno dei personaggi esclama:“(...)Posso contribuire indirettamente all'evoluzione del mio prossimo e alla propaganda. Ogni uomo ha il dovere di sviluppare le menti altrui e di far propaganda e, probabilmente, quanto più essa è violenta, meglio è. Potrei gettare un'idea, un seme...da questo seme nascerà un fatto(…)”. In questo dialogo ci è parso di ritrovare “l'essenza” della questione: propaganda!...per meglio dire: “pubblicità”! Entrambi, Bello Figo e G. Caffaratto, paiono infatti accomunati dall'intento di far avvenire un fatto, di gettare un seme, usando “la propaganda-pubblicità” ben sapendo che quanto più il messaggio è violento tanto maggiore sarà la sua visibilità! ...Avranno letto Dostoevskij!
Una domanda ci è parsa quindi doverosa: “Pensiamo davvero che il messaggio del “rapper” e del “politico locale” possano contribuire “all'evoluzione del prossimo”? Ovvero: il messaggio “artistico” di Bello Figo serve alla causa dei migranti, a combattere gli stereotipi del razzismo e la schiavitù sessuale a cui sono costrette tante ragazze, anche africane? Il messaggio “politico” di G. Caffaratto contribuisce alla crescita etica e politica della nostra comunità?
Per quanto ci riguarda, noi facciamo fatica a crederlo. Diritto di ciascuno è quello di esprimersi liberamente entro i termini consentiti dalla legge-regola; nostro diritto-dovere formarci un giudizio -etico e culturale- sul messaggio espresso e quindi agire di conseguenza: ad esempio, parlando ai giovani, come noi facciamo da anni incontrando le ragazze ed i ragazzi delle scuole pinerolesi. Cosicché, invitati a riflettere sulla Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah, sul fenomeno della violenza, su mafie epensiero mafioso” (cercare di ottenere quello che non ci meritiamo), siamo partiti dall'essenza di quei fenomeni: l'INGIUSTIZIA. E abbiamo riflettuto insieme ai giovani prendendo spunto dai due fatti importati, a nostro parere, accaduti a Pinerolo nelle ultime settimane: il fallimento della PMT; l'arrivo a Pinerolo di 17 ragazze profughe.
Egregio Diretore, ci preoccupa “l'anima delle nostre comunità”, schiacciate da ingiustizia, conoscenza superficiale delle cose, indifferenza, assenza di progetti politici e culturali lungimiranti; comunità in cui all’impegno encomiabile di “singoli” si contrappongono complicità al “sistema” e cedimenti al “pensiero mafioso”. Questi i temi, “i trends”, che hanno catturato la nostra attenzione. Su quei temi il presidio LIBERA “Rita Atria” cerca di agire ed essere presente, sia pure con modeste capacità e risultati.
Egregio direttore Maranetto, abbiamo scansato il trash perchè ci proccupa il trend!
Con i nostri migliori saluti,
Arturo Francesco Incurato

referente presidio LIBERA “Rita Atria” Pinerolo