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lunedì 20 giugno 2016

LUCA SALVAI ( M5S) è il nuovo Sindaco della Città di Pinerolo

LUCA SALVAI è il nuovo sindaco della città di Pinerolo. 


Rinnoviamo a Luca Salvai ( Movimento 5 Stelle), ai nuovi amministratori della città di Pinerolo, ai componenti tutti del Consiglio Comunale, l'augurio di svolgere il compito che gli elettori hanno loro affidato avendo a cuore unicamente "il bene lungimirante della nostra comunità". 
Nella lettera aperta "E' finita l'era dei fossilileggi qui il testo integrale), alcune settimane orsono avevamo scritto della necessità di un cambiamento necessario e non più rinviabile nei modi e nelle azioni dell'impegno politico-amministrativo. Avevamo pertanto auspicato "(...) che i candidati-sindaco e tutte le forze politiche pinerolesi agognino sinceramente il fresco profumo” di una azione politico-amministrativa nuova, saldamente ancorata a principi etici e morali." 
Quel che occorre ora è dare concretezza e continuità alla "volontà di cambiamento" che le cittadine e i cittadini di Pinerolo hanno voluto determinare.

A Luca Salvai, neo-sindaco, tutti gli eletti, i nostri Auguri per un proficuo lavoro 
al servizio della nostra comunità 


Gli esiti del ballottaggio svoltosi nella giornata di ieri hanno pertanto prodotto quella che per Pinerolo, città ritenuta "ideologicamente conservatrice", una vera e propria "rivoluzione politica". I numeri dell'affermazione di Luca Salvai (M5S) sanciscono la volontà espressa di "cambiamento". Luca Salvai ha infatti riportato 8013 voti , pari al 57.34%, contro i 5961 (42.66%) di Luca Barbero ( sostenuto da PD, Moderati, Citta Viva)
A partire da oggi  Luca Salvai, che ha già ricoperto la carica di consigliere comunale a Pinerolo, è chiamato ad amministrare Pinerolo coadiuvato da una giunta di cui si conoscono già alcuni degli assessori designati. In ordine alfabetico:   
- Antonella Clapier (istruzione); 
- Francesca Costarelli (turismo); 
- Martino Laurenti (cultura); 
- Lara Pezzano (politiche sociali); 
- Eros Primo (urbanistica). 

martedì 14 giugno 2016

Ai candidati-sindaco: "Giù le carte!...fuori i nomi! Dialogo fra Dario Seglie e A. Francesco Incurato

Oramai è noto ai pinerolesi che il primo turno della tornata elettorale ha portato al ballottaggio i due candidati-sindaco Luca Barbero e Luca Salvai. Citiamo i dati dell'articolo pubblicato da Vita Diocesana : "(...) Il primo sostenuto dalla coalizione formata da Partito Democratico, Moderati, Città Viva, ha riportato il 40,26% dei voti. Il secondo candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle il 25,22%. Guardando però ai relativi partiti di riferimento il risultato è di quasi parità. 3945 voti al PD 2 3772 al M5S. E questa è la sorpresa.(...)"
In attesa del ballottaggio che si terrà domenica 19 giugno 2016, riportiamo uno di quei dialoghi "via-mail", "dialoghi" che le moderne teconologie oggi giorno rendono possibile, avvenuto nei giorni passati e ora riportato dal giornale Vita Diocesana.
Nel dialogo alcuni dei temi che stanno a cuore ai cittadini che provino ad essere "cittadini responsabili".
I protagonisti del "dialogo": Dario Seglie, noto e infaticabile direttore Direttore CeSMAP-Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica  e Francesco Incurato, modesto referente del presidio LIBERA "Rita Atria" Pinerolo. 
Il dialogo ha preso le mosse da quanto si era scritto nelle ore della prima tornata elettorale: Votiamo liberamente e consapevolmente! ( qui l'articolo integrale)
L'articolo è stato riportato da Vita Diocesana e cade nel mezzo degli ultimi due confronti a cui sono chiamati i due candidati-sindaco: il confronto tenutosi ieri e organizzato dall'Eco del Chisone e quello che si terrà questa sera organizzato da Vita diocesana e da associazioni Pinerolesi. 
Giù le carte
Cerco sempre di leggere con attenzione quello che scrivono persone stimabili, specie se le conosco de visu. Francesco Incurato è uno di questi; recentemente con l'e-mail di LIBERA - presidio "Rita Atria Pinerolo del quale è il referente, ha scritto, riferendosi al 5 giugno:
"Oggi per noi pinerolesi oggi è il giorno del "voto": siamo chiamati ad eleggere il prossimo Sindaco e ed i componenti del Consiglio Comunale che amministrerà la Citta.  Nel sistema politico che chiamiamo Democrazia, l'atto di amministrare "pro-tempore" una comunità ha un unico significato ed un unico obiettivo: sapere mettere in atto, costruire, poliche (pensieri e azioni) che perseguano l'interesse pubblico; pensieri e azioni che portino alla realizzazione del "bene lungimirante di una comunnità". 
Solo donne e uomini liberi, onesti capaci e meritevoli possono adempiere a questo compito ammirevole. "
Gli ho risposto:(...) nel tepore della tarda primavera elettorale, il calore della passione per amministrare, sintonico col grido della "pasionaria" politica, attivista e antifascista spagnola Dolores Ibárruri, ugualmente necessario per votare la "pericolosa categoria degli onesti” che citi ricordando le parole di Paolo Borsellino: "La Rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano (…)”
Nella sua chiusa Francesco afferma che  “(...) ora le legittime speranze dei cittadini pinerolesi “vanno al ballottaggio” !...speriamo di non vederle riposte ad ammuffire, per altri cinque anni, in un qualche armadio di un qualche ufficio dello storico palazzo di “Piazza Fontana”.
Gli ho risposto: Quello storico palazzo, che fu l'Arsenale francese nel XVII secolo, ha una facciata rifatta con la torre che tu da architetto credo definiresti modernista-razionalista, e che il popolo semplicemente chiama fascista. Se i nuovi Amministratori terranno chiuse nei loro armadi la nostra idee e speranze per farle ammuffire, si manifesteranno come fascisti e dittatori e noi (la Società Civile) saremo obbligati (seguendo il precetto di Kant) a scendere in lizza e far abbassare il ponte levatoio. Se viceversa, come auspichiamo, saranno dei sinceri democratici aperti alla vera partecipazione (non quella improbabile ad es. dei focus group) avranno tutto il nostro contributo di idee, sempre per i famosi cieli blu dei nostri nipoti.
Si andrà al ballotaggio domenica 19 giugno e dovremo sapere qualche cosa di nuovo rispetto al primo turno elettorale; oramai i programmi li hanno dirameti in migliaia di volantini e santini.
Ora vogliamo sapere da ogni candidato sindaco, dai due Luca, con quale squadra si prepara a governare la Città, nomi e cariche assessorili. I curricula non servono più, ogni candidato consigliere presente nelle liste in ballo ci ha già detto chi è, familiari compresi. Se entreranno candidati esterni, allora diceci chi sono.

Giù le carte, il giro di poker è finito, vogliamo vedere chi dei due ha la scala reale in mano.
Dario Seglie

Infine , la locandina dell'incontro che si terrà questa sera:



venerdì 6 maggio 2016

“Il conflitto d'interesse a fasi alterne”...Ovvero, l'importanza del principio della coerenza e la replica di Luigi Pinchiaroglio

Ritorna il “conflitto di interesse” nel dibattito della politica pinerolese. Questa volta il tema è posto dall'articolo "Il conflitto di interessi a fasi alterne”, scritto da Alberto Maranetto, vice-direttore dell' “Eco del Chisone”.
Aggiungi didascalia
Il vulnus del “conflitto di interesse” nella politica amministrativa, lo ricordiamo, è uno dei cardini della Carta di Avviso Pubblico (leggi qui), alla cui adesione abbiamo invitato coloro che si presentano alle prossime elezioni amministrative. 
La Carta invita a comportamenti che si rifanno direttamente al principio fondamentale contenuto nell'art. 54 della Costituzione Italiana: “(...) i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore
Non si tratta quindi di “reati”!( ci mancherebbe!...per quelli intervengono magistrati e giudici!). . Per "trasgredire" alla Carta è sufficiente avere comportamenti “opachi”, non veritieri anzitutto nei confronti dell'obbligo di servire la comunità senza trarre da quel servizio alcun beneficio, per sé o per altri.
Siamo quindi nel campo dei “princìpi”, etici e morali, qualcosa di molto più importante delle regole-leggi, giacchè queste possono essere disposte -o piegate- dalla forza di chi detiene (“pro-tempore”) il “potere”: le leggi "ad-personam"; gli esempi di mala-politica; il cosiddetto “familismo amorale”; i privilegi...
A nostro parere, l'articolo di Alberto Maranetto è importante perchè, aldilà del caso specifico e delle scelte dei singoli che ne sono conseguite, parla proprio dell'importanza del “principio” che, se assunto, impone necessaria coerenza: assunzione di responsabilità e comportamenti conseguenti. Compito arduo, la coerenza!, a cui siamo tutti chiamati!
Come si legge nell'articolo, le dichiarazioni di Luigi Pinchiaroglio avevano suscitato l'attenzione di molti, anche del nostro presidio, perchè chiamavano in ballo “principi” che devono essere patrimonio di tutti coloro che si offrono a servire la comunità attraverso l'amministrazione della "cosa pubblica": assenza di “conflitti di interessi” e del perseguimento di interessi personalistici o privati; onestà e trasparenza nell'azione amministrativa; azione politica unicamente volta a perseguire "il bene lungimirante” della comunità.
Auspichiamo pertanto che l'adesione ai principi della Carta di Avviso Pubblico da parte dei candidati-sindaco, e dei prossimi amministratori pinerolesi,  sia una sorta di sincero “credo laico” dalla cui adesione emergano riconoscibili e coerenti comportamenti e azioni. 
Perchè la coerenza -fra le cose dette e le cose fatte- è la discriminante.
Invitiamo ad una attenta lettura dell'articolo che segue.

Fonte: Eco del Chisone" 4 maggio 2016

"IL CONFLITTO D’INTERESSE A FASI ALTERNE" 
Alberto Maranetto
Era marzo quando Luigi Pinchiaroglio si presentò alle Primarie del Pd per conquistare la candidatura a sindaco di Pinerolo. Ai cittadini si descrisse come convinto assertore della trasparenza e nemico del conflitto d’interessi. Postulati irrinunciabili che brandì come una spada nei confronti del suo rivale Luca Barbero, architetto che esercitava no a ieri la professione in città. «Luca, a causa dei suoi trascorsi professionali non potrà condurre il suo mandato senza condizionamentiNon basta che, se venisse eletto, rinunci ad esercitare», ripeté in più occasioni con tono fermo eirremovibile. 
Non solo, contestò dall’interno del partito l’alleanza con i Moderati, indicati come portatori di interessi delle lobby del mattone. In questo modo si conquistò le simpatie delle asso-ciazioni particolarmente attente a questi temi, come “Libera”, e di una parte del partito. Tutto questo non bastò a fargli vincere le Primarie, ma ottenne comunque un buon risultato.
Il 27 aprile scorso, Pinchiaroglio lo ritroviamo al Salone dei Cavalieri seduto a fianco del suo ex-rivale Luca Barbero. Barbero è sempre quel Barbero contro cui Pinchiaroglio aveva puntato il dito accusatore, ugualmente deciso a non modificare gli equilibri politici del passato, in primis l’alleanza con i Moderati, oggi ancor più legittimata dalla svolta centrista di Fassino e Renzi.
Luigi Pinchiaroglio invece non è più lo stesso. Adesso è il vicesindaco in pectore della futura Giunta di Luca Barbero (in caso di una sua vittoria, naturalmente) e soprattutto ha smesso i panni del fustigatore dei costumi politici. Ha completamente dimenticato il motivo per cui contestava la candidatura di Barbero e non sente nemmeno il bisogno di spiegarsi.
Un’amnesia fortissima, al punto da non ricordare che anche il capolista del Pd, Elvio Rostagno, se eletto, si ritroverà con un ingombrante conflitto d’interessi non solo per essere un architetto professionista molto attivo in città, ma anche per il fatto di essere contemporaneamente consigliere regionale, due cariche non incompatibili, ma difficilmente conciliabili.
Pinchiaroglio è diventato pure distratto e non si accorge che nella lista dei suoi alleati “Moderati” compaiono anche ex esponenti di Forza Italia che sicuramente sono l’antitesi di quello che lui ha sempre predicato in politica e che con ogni probabilità si potrebbe ritrovare gomito a gomito in maggioranza.
Sabato 30 in "zona Cesarini", Luca Barbero, di cui nessuno mette in dubbio l’onestà e nemmeno le intenzioni, per togliere argomenti ai veementi attacchi del Movimento 5 Stelle, dopo aver ribadito di “aver dismesso ogni incarico di natura urbanistica”, ha sottoscritto la Carta di avviso pubblico, ovvero un documento formale (redatto da alcuni associazioni sensibili a questo argomento tra cui Libera di don Ciotti) impegnandosi in questo modo a rispettare una sorta di decalogo che lo garantirebbe da ogni ombra di conflitto d’interesse.
Basterà questo gesto per dare soddisfazione a chi da Pinchiaroglio si sarebbe aspettato un po’ più di coerenza, una virtù ormai fuorimoda, ma indispensabile (o uno scotto da pagare) per chi dei princìpi ne fa una bandiera?

La replica di Luigi Pinchiaroglio all'articolo "IL CONFLITTO D’INTERESSE A FASI ALTERNE” 
Pinerolo 5 maggio 2016
In riferimento all’articolo di fondo a firma del Vicedirettore Alberto Maranetto, pubblicato su l’Eco del Chisone del 4 maggio, nel ritenere la critica giornalistica sempre libera e benefica per la democrazia, affinché la stessa non si esaurisca in un mero attacco personale, ritengo doveroso puntualizzare alcuni aspetti che temo siano sfuggiti. 
Le argomentazioni da me sostenute in occasione delle recenti Primarie, cui fa riferimento Maranetto, sono confermate nella loro interezza e, nel caso di mio impegno nella futura Amministrazione comunale, costituiranno il filo conduttore del mio personale agire istituzionale e politico. 
Certo avrebbe fatto molto più comodo a qualcuno se, a Primarie chiuse, avessi deciso di sbattere la porta, ritirarmi sull’Aventino o, nella migliore delle italiche tradizioni, avessi cambiato casacca uscendo dal PD e chiedendo asilo altrove. Forse lo avrei pure trovato, chissà! Già mi immagino i titoli dei giornali. Ma, per rispetto di quei Cittadini che hanno condiviso le mie proposte dandomi la fiducia e il voto alle Primarie, ho ritenuto doveroso fare nulla di tutto ciò. Anzi, forte della mia cocciutaggine e della mia testardaggine nel perseguire gli obiettivi anche in campo politico, mi sono sentito in dovere di rimanere sul pezzo, continuando a dare voce a chi mi ha sostenuto, ben consapevole delle critiche, anche pesanti, cui sarei andato incontro. 
Stare alla finestra, non perseverare nel metterci la faccia in prima persona per le proprie idee anche a costo di scontrarsi contro situazioni così ben radicate da apparire immutabili, abbracciare posizioni di pura testimonianza, buone solo a mettersi la coscienza a posto, continuare a voler giudicare gli altri senza mai porsi nella condizione di essere giudicati, sono soluzioni troppo di comodo che non mi si addicono. E come tali sono da me respinte con la ferma convinzione che per cambiare occorre esserci, anche in posizioni scomode, ma sempre coerenti nel perseguire il bene comune. Gli assenti non sono mai stati protagonisti di alcun cambiamento. Nella migliore delle ipotesi si sono spenti nella loro ombra.A questo proposito, il programma per “#LaCittàCheVerrà”, compresi i temi a me cari sull’etica in politica, contiene parecchi punti sostanziali delle mie ”#IdeeConcrete” che sono fiducioso potranno trovare riscontro nell’azione della futura Amministrazione di Luca Barbero. E il mio impegno affinché tutto ciò possa diventare realtà sarà totale. Saranno poi i fatti reali, e non le parole, a decidere se la missione si rivelerà impossibile e se io sarò stato o meno coerente con le mie idee. 
Sempre disponibile al confronto aperto e alla critica costruttiva sugli aspetti programmatici, in particolare su quelli che riguardano le mie potenziali deleghe, ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti.
Luigi Pinchiaroglio  


mercoledì 4 maggio 2016

Anche Luca Barbero aderisce alla carta di Avviso Pubblico. Ma si riaccende il dibattito fra M5S e Luca Barbero (PD) sul "conflitto di interesse"

Lo scorso 30 aprile 2016 anche Luca Barbero, candidato-sindaco del PD,  ha aderito alla Carta di Avviso Pubblico. Abbiamo appreso con piacere  la notizia. 

Nella lettera aperta "E' finita l'era dei fossili" (qui il testo)   avevamo scritto: "(...) auspichiamo che i candidati-sindaco, tutte le forze politiche pinerolesi agognino sinceramente “il fresco profumo” di una azione politico-amministrativa nuova, saldamente ancorata a principi etici e morali. (...) Non si tratta di suscitare polemiche quanto di ribadire l'importanza di valori che devono essere patrimonio condiviso a fondamento di qualsivoglia candidatura alla gestione della “cosa-pubblica

A tal fine avevamo indicato proprio nella Carta di Avviso Pubblico un riferimento importante per coloro che si propongono ad incarichi pubblici. In particolare,  all'art. 5 Carta si parla delle situazioni di conflitto di interesse, il tema che aveva caratterizzato il confronto fra lo stesso Barbero e Luigi Pinchiaroglio nei giorni delle primarie interne al PD pinerolese. Ma all'indomani della adesione di Luca Barbero a quel documento,  il Movimento 5 Stelle riaccende il dibattito proprio sul tema del "conflitto di interessi" tirando in ballo la vicenda di una società immobiliare -OMEGA 2000- e la sua richiesta di risarcimento milionario intentato ai danni del Comune di Pinerolo. 

Riportiamo di seguito il comunicato del Movimento 5 Stelle e la immediata replica di Luca Barbero e  invitiamo ad una attenta lettura. 


Fonte: Voce Pinerolese
OMEGA 2000: UNA SPADA DI DAMOCLE DA 5 MILIONI DI EURO SULLA TESTA DEI CITTADINI PINEROLESI (Movimento 5 Stelle Pinerolo)
Due settimane fa è andato in scena l’ultimo Consiglio comunale di questa legislatura. E’ un vero peccato che all’ordine del giorno non sia stata inserita la delibera relativa all’attuazione del comparto commerciale dell’area DE6.1, passata in commissione urbanistica il 6 aprile 2016. Avremmo posto alcune domande al Presidente del Consiglio (nonché candidato Sindaco del PD), a tutta la maggioranza e a chi, oggi, lo sostiene. Lo facciamo qui e sugli organi di stampa, non avendo avuto altre occasioni istituzionali per farlo.
Prima delle domande va inquadrata la situazione.
Nel 2011 l’Amministrazione Covato si opponeva, con delibera di Giunta, all’attivazione di un comparto commerciale in area DE6.1 del PRGC (area ubicata dietro la Coop) i cui proprietari risultavano essere la Società OMEGA 2000 di Damiano Daniela (in cui figura, tra i soci, anche il noto imprenditore pinerolese Ezio Bigotti) e la ML Costruzioni.
Le suddette società risultavano proprietarie del 75% dell’area interessata dall’intervento, mentre il restante 25% è di proprietà della GALLO Costruzioni.
Secondo le Società proponenti, la legge urbanistica 56/77 e il Piano particolareggiato dell’area (oggi decaduto) obbligavano il Comune a procedere con l’attivazione del comparto anche senza accordo tra i proprietari dell’intera area, procedendo con l’esproprio delle restanti parti non in proprietà dei proponenti.
Secondo il Comune, invece, la legge dava facoltà al Comune (e non obbligo) di procedere all’esproprio, scelta che l’Amministrazione di allora non fece, negando appunto l’approvazione del comparto per mancanza di interresse pubblico e delle risorse necessarie per l’esproprio.
Le Società proponenti (OMEGA 2000 e ML Costruzioni) fecero ricorso al TAR per l’annullamento della Delibera di Giunta con la quale l’Amministrazione non procedeva all’attivazione del comparto commerciale di cui l’impossibilità per le società di edificare, quantificando il danno economico in 4.950.000 € e chiedendo, pertanto, al Comune il risarcimento dei danni.
Con sentenza depositata il 22 gennaio 2015 il TAR Piemonte dava nettamente ragione all’Amministrazione comunale.
Il Consiglio di Stato, a seguito del ricorso dei proponenti, con sentenza depositata il 28/01/2016 sospende invece la decisione, sentenziando che la delibera impugnata non era competenza della Giunta, bensì del Consiglio Comunale, e impone pertanto al Comune di Pinerolo di esprimersi attraverso l’organo competente (il Consiglio Comunale). Nel frattempo il piano particolareggiato dell’area è decaduto.
Ad oggi, pertanto, il Consiglio Comunale è tenuto a esprimersi sull’attivazione del comparto, e gli avvocati di parte hanno già diffidato il Comune a farlo al più presto.
La vicenda viene resa nota ai consiglieri comunali solo il 6 aprile, durante la Commissione urbanistica che doveva decidere come procedere.
Queste le domande che poniamo al Presidente del Consiglio, ai Consiglieri del Partito Democratico, a Luigi Pinchiaroglio, probabile vice sindaco in caso di vittoria di Luca Barbero:
- Perché di fronte ad una richiesta danni di quasi 5 milioni di euro, l’intera vicenda non è mai stata resa nota ai Consiglieri comunali?
Il Presidente del Consiglio Luca Barbero, che figura tra i progettisti dell’intervento, in Commissione Urbanistica non ha fatto trapelare nulla riguardo la sua precedente attività, ponendo anzi domande all’Avvocato del Comune come se nulla conoscesse della vicenda. Ci chiediamo se veramente Barbero non fosse a conoscenza di nulla, dato che risulta essere tra i progettisti delle opere architettoniche insieme all’Arch. Cattanea, professionista firmatario della perizia di richiesta danni.
- Perché la Commissione Urbanistica del 6 aprile è stata convocata direttamente dal Presidente del Consiglio Luca Barbero anziché, come previsto dal Regolamento del Consiglio comunale, dal Presidente di Commissione Berti? Fatto, questo, insolito per la Commissione Urbanistica.
- I Consiglieri di maggioranza sono a conoscenza di questi fatti?
- Come mai la delibera che adesso il Comune di Pinerolo deve riapprovare non è stata inserita all’OdG del Consiglio Comunale del 13 aprile, nonostante il Consiglio di Stato ci imponga di rivotarla, e vi sia anche una diffida degli avvocati di parte a procedere in tal senso?
- Cosa pensa Luigi Pinchiaroglio di questa vicenda? La sua posizione, e quella di Luca Barbero, è compatibile con la Carta di Avviso Pubblico da lui pubblicamente firmata e sponsorizzata appena qualche settimana fa?
E’ chiaro che da questa vicenda traspare un conflitto di interessi grosso come una casa (anzi come un supermercato!), e che tale conflitto di interessi non gioca a favore del Comune, che ad oggi deve assolutamente evitare di incorrere nel pagamento dei quasi 5 milioni di euro richiesti di danni.
Nessuno fa una colpa al candidato Sindaco PD perché in passato ha lavorato come architetto per i più noti imprenditori Pinerolesi: tuttavia una persona che non ha nulla da nascondere non nasconde nulla, e di fronte ad un caso del genere quanto meno dovrebbe dichiarare pubblicamente la sua posizione (o la posizione avuta in passato) e astenersi da ogni decisione in merito, a tutela non tanto della sua credibilità come candidato Sindaco, ma piuttosto dell’Ente che in questo momento rappresenta. Tutto ciò purtroppo non è avvenuto, e, anzi, la delibera non viene neanche portata in Consiglio, su decisione della maggioranza stessa che se ne prende la responsabilità, forse proprio per evitare che tutta la vicenda venisse a galla prima delle elezioni.
Se questo è il R-INNOVAMENTO che ci aspetta, non ci salverà nessuna #ideaconcreta !
PS: quanto dichiarato è provato da documentazione in nostro possesso, dalle sentenze e dalle memorie di parte depositate in sede di giudizio. Ci assumiamo, pertanto, ogni responsabilità su quanto abbiamo scritto.
Movimento 5 Stelle Pinerolo

 La replica di Luca Barbero

Sul Blog del Movimento 5 Stelle di Pinerolo è stata pubblicata, nella giornata di domenica 1 maggio u.s., una lunga nota contenente delle indicazioni che riguardano i rapporti tra una società denominata Omega 2000 e la Città di Pinerolo; nella nota si chiama in causa anche la mia figura di Presidente del Consiglio Comunale e Candidato a Sindaco. La nota contiene alcune sono considerazioni iniziali e alcune domande. Alle considerazioni iniziali non aggiungo nulla perché sono l’elencazione di fatti e di documenti legati ai sopra richiamati rapporti tra Omega 2000 e Città di Pinerolo.
Alle domande che mi riguardano, dopo averci riflettuto sopra, ho deciso di rispondere.
Lo dico premettendo che, dopo questo passaggio, non sarò disponibile ulteriormente a scendere al bassissimo livello che il Movimento 5 Stelle sta cercando di portare la campagna elettorale. Il loro obiettivo è chiaro: tentare di nascondere debolezza politica utilizzando cercando di mettere in discussione l’etica degli altri candidati.
Ho deciso di rispondere ad alcune delle domande che mi sono state indirizzate perché il silenzio sarebbe letto come debolezza e soprattutto perché, a differenza di quanto affermato, non ho nulla da nascondere e non vi è nulla da nascondere. Una breve premessa: da Omega 2000 ho avuto più incarichi per seguire, come professionista, gli sviluppi dell’area in loro proprietà a partire dal novembre del 2007, più di 8 anni addietro. Da parecchi mesi non ho più alcun incarico professionale in essere con la stessa società avendovi formalmente rinunciato.
In questi 8 anni di mie attività professionali Omega 2000 non è riuscita ad addivenire all’obiettivo che si era proposto (comprando un’area che aveva una sua destinazione urbanistica ben stabilita), ovvero realizzare un fabbricato a destinazione in parte commerciale e in parte terziaria per una SUL complessiva di loro competenza pari a circa 3.000,00 mq, pari quindi all’incirca al capannone esistente dove era collocata la ex falegnameria Gelato di proprietà ora della stessa società Omega 2000. Questo “insuccesso” nonostante il PRGC e il Piano Particolareggiato individuassero, per questa parte di territorio, queste destinazioni d’uso da anni. Il non raggiungimento di alcuno degli obiettivi di Omega 2000 credo abbia molte e diverse ragioni.
Mi preme evidenziare come, in tutti i circa 8 anni di incarico non mi è mai capitato di promuovere o partecipare ad alcuna riunione (e ribadisco nemmeno una) in Comune per parlare di questo tema con funzionari o assessori anche in un periodo (sino al 2011) dove il sottoscritto non aveva ancora alcun ruolo amministrativo. Nell’affermazione di questo dato credo ci sia già una indicazione di come nel come ci sia il cosa. Il Movimento 5 Stelle costruisce quindi le domande spinto dalla volontà di farmi apparire come “ambiguo” e in “conflitto di interessi”. Respingo queste indicazioni perché infondate e di seguito proverò a spiegarne le ragioni. Ad alcune domande credo di poter rispondere; ad altre non rispondo perché indirizzate ad altri o perché non ho elementi per rispondere a ragion veduta.

PERCHÉ DI FRONTE AD UNA RICHIESTA DANNI DI QUASI 5 MILIONI DI EURO, L’INTERA VICENDA NON È MAI STATA RESA NOTA AI CONSIGLIERI COMUNALI?
Questa domanda credo debba essere fatta non al sottoscritto ma a chi ha amministrato l’Ente in questi anni. In relazione a tutta la vicenda, al Presidente del Consiglio Comunale è stato solo chiesto, ad inizio marzo del 2016, di portare all’attenzione del Consiglio Comunale la discussione di una Delibera.  A questa richiesta credo di essermi attivato per rispondere in tempi rapidi.
La notizia della richiesta dei danni (così anche come le diverse sentenze) mi sembra di poter dire però che sia sempre stata pubblica. Ne è testimonianza che alcuni i giornali locali ne abbiano, più volte, dato notizia negli ultimi anni.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LUCA BARBERO, CHE FIGURA TRA I PROGETTISTI DELL’INTERVENTO, IN COMMISSIONE URBANISTICA NON HA FATTO TRAPELARE NULLA RIGUARDO LA SUA PRECEDENTE ATTIVITÀ, PONENDO ANZI DOMANDE ALL’AVVOCATO DEL COMUNE COME SE NULLA CONOSCESSE DELLA VICENDA. CI CHIEDIAMO SE VERAMENTE BARBERO NON FOSSE A CONOSCENZA DI NULLA, DATO CHE RISULTA ESSERE TRA I PROGETTISTI DELLE OPERE ARCHITETTONICHE INSIEME ALL’ARCH. CATTANEA, PROFESSIONISTA FIRMATARIO DELLA PERIZIA DI RICHIESTA DANNI.
Non capisco cosa avrei dovuto fare trapelare. La Commissione urbanistica non era convocata per esprimersi su un progetto firmato dal sottoscritto. Non era all’ordine del giorno e soprattutto non è mai stato presentato alcun progetto a firma del sottoscritto. L’incarico professionale per redigere il progetto preliminare non si è mai concretizzato e si è arrestato, nel 2013, ad una iniziale proposta che la propriètà ha deciso di non depositare ufficialmente a protocollo e che quindi non ha mai iniziato alcun iter amministrativo.
La Commissione Urbanistica era invece convocata in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato del 28 gennaio 2016 che imponeva al Consiglio Comunale di deliberare in materia di applicazione o meno del comparto obbligatorio. Essendo un passaggio molto delicato per le ripercussioni che potrebbe avere sull’Ente ero e sono tuttora interessato (come tutti i consiglieri comunali) ad avere delle risposte e delle indicazioni dall’avv. Papa per capire quale potesse e dovesse essere la miglior posizione da tenere a favore e a tutela della Città di Pinerolo e del Consiglio Comunale che presiedo.
A differenza di quello che cercano di fare apparire i pentastellati non ho rapporti con la rappresentanza legale di Omega 2000 da parecchio tempo e da anni non ho più chiesto aggiornamenti o informazioni su quanto avessero deciso di fare in relazione al contenzioso in corso con la Città di Pinerolo, argomento, quest’ultimo, sul quale non mi sono interessato.

PERCHÉ LA COMMISSIONE URBANISTICA DEL 6 APRILE È STATA CONVOCATA DIRETTAMENTE DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LUCA BARBERO ANZICHÉ, COME PREVISTO DAL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE, DAL PRESIDENTE DI COMMISSIONE BERTI? FATTO, QUESTO, INSOLITO PER LA COMMISSIONE URBANISTICA.
Perché il Presidente della Commissione Berti si trovava lontano da Pinerolo per alcuni giorni e quindi impossibilitato a firmare la convocazione; con il Sindaco e con il Dirigente si è convenuto, tutti insieme e informato il Presidente della Commissione Urbanistica stessa, che, data l’urgenza di portare la proposta di Deliberazione all’attenzione della  Commissione, per tutela della Città di Pinerolo e del Consiglio Comunale fossi io a convocare la Commissione Urbanistica. Era infatti necessario che la Commissione esaminasse la Delibera nei tempi dati in conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato e in riferimento all’avvicinarsi del silenzio amministrativo dato dall’avere fissato la data delle elezioni il 5 giugno.

COME MAI LA DELIBERA CHE ADESSO IL COMUNE DI PINEROLO DEVE RIAPPROVARE NON È STATA INSERITA ALL’ODG DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 13 APRILE, NONOSTANTE IL CONSIGLIO DI STATO CI IMPONGA DI RIVOTARLA, E VI SIA ANCHE UNA DIFFIDA DEGLI AVVOCATI DI PARTE A PROCEDERE IN TAL SENSO?
La domanda mi stupisce parecchio. Mettere all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 13 aprile non era possibile perché la Delibera stessa non era ancora passata, come previsto dal Regolamento, in Commissione. Come detto sopra è stata portata all’attenzione della Commissione urbanistica il 14 aprile e avrebbe dovuto andare in Consiglio Comunale nella seduta del 19-20 aprile.
La domanda oltre che stupirmi dimostra come tutte le domande siano strumentali ad altro fine che l’essere informati.
La risposta del perché la Delibera non sia stata portata in Consiglio comunale la si ritrova ascoltando tutta la registrazione e nella lettura del verbale della Commissione dei capigruppo del 14 aprile. Alla seduta era presente anche il capogruppo Carignano che dovrebbe quindi esserne informato. La decisione di proporre alla Commissione di non mettere all’Odg la Delibera nella seduta del Consiglio comunale del 19-20 aprile è stata presa insieme all’avvocato Papa e al Sindaco perché si è convenuto che la richiesta fatta da Omega 2000, attraverso i loro legali, non contenesse tutte le indicazioni per consentire al Consiglio Comunale di esprimersi.
Mi preme ribadire con forza che, nella seduta della Commissione capigruppo del 14 aprile ho dato, per evitare la strumentalizzazione che invece si sta cercando di mettere in atto, la mia piena disponibilità a portare comunque nell’ultimo Consiglio comunale (quello del 19 e 20) la Delibera se i capigruppo l’avessero chiesto, anche solo come minoranza e non facendo prevalere quindi i voti portati dai singoli capigruppo. Nessuno dei capigruppo presenti (di maggioranza e di minoranza) ha reputato, per ragioni diverse, opportuno percorrere questa strada. Nessuno ha quindi chiesto che la Delibera venisse messa “a ogni costo” all’ordine del giorno.
Visto che anche questi sono atti ufficiali, consiglio a tutti di andarsi a rileggere il verbale della Commissione e ai pentastellati locali di mettere in rete la registrazione dei lavori della Commissione stessa. Chi afferma altro non dice il vero.
Chiudo con alcune altre riflessioni che riprendono una mia nota di alcuni giorni addietro.
Ho sempre sostenuto che il rapporto tra etica e politica è, per chi come il sottoscritto ha dato la disponibilità a fare il Sindaco, fondamentale e discriminante. Per queste ragioni ho sottoscritto il 30 aprile scorso il Codice Etico per gli Amministratori Locali di cui alla Carta di Pisa e alla Carta di Avviso Pubblico. Ho sottoscritto il Codice nella consapevolezza che l’etica vada però esercitata nei fatti e non solo nelle affermazioni di principi. Credo sia quindi opportuno aggiungere alcune ulteriori riflessioni.
Da 25 anni faccio politica, da 20 l’architetto. Ho sempre operato tenendo separati il ruolo politico-amministrativo da quello professionale e nessuno può affermare il contrario. Non sono a capo di alcun grande studio di progettazione. Lavoro, sostanzialmente da solo, condividendo gli spazi con altri liberi professionisti. Non ho, a differenza di altri, terreni da valorizzare e, ormai da tempo, ho dismesso da tempo gli unici incarichi di natura urbanistica che non riguardavano, tra l’altro, alcuna grande impresa di costruzione.Mi sento pertanto libero di prendere sempre, da Consigliere oggi e come Sindaco domani, le migliori decisioni a tutela dell’Ente.
Qualora diventassi Sindaco non eserciterò attività professionale in questo territorio. La nomina di Luigi Pinchiaroglio ad assessore alla programmazione territoriale credo sia inoltre un’ulteriore garanzia di indipendenza. Spinto dagli insegnamenti, dall’etica e dai valori, dalle idee e dagli ideali che mi hanno sempre accompagnato confermo che mettermi al servizio della Città, per amministrare bene e senza condizionamenti Pinerolo, è il mio obiettivo oggi e lo rimarrà anche domani da Sindaco.
Non ho intenzione di portare la campagna elettorale a un livello così basso. Ognuno utilizzi gli argomenti che vuole; il sottoscritto valuterà come rispondere per riportare i fatti alla realtà e soprattutto valuterà come tutelarsi nelle forme e nei modi più opportuni.
Buona giornata,
Luca Barbero

venerdì 25 marzo 2016

La Carta di Avviso Pubblico: un segno di trasparenza".

Sentinelle del territorio. Ritorniamo sul tema dell'etica nella pratica politica. Nella lettera aperta di alcuni giorni orsono, "E' finita l'era dei fossili"? avevamo espresso sconcerto riguardo "(...) a perniciose liturgie della politica” quali nomine e deleghe frutti di accordi “sotto-traccia”, oppure “antichi personaggi”, detentori di “pacchetti di voti”, portatori di interessi particolari e privatistici.
Aggiungi didascalia
Al contrario, fra altre cose, avevamo  auspicato che i candidati-sindaco e tutte le forze politiche pinerolesi agognino sinceramente il fresco profumo” di una azione politico-amministrativa nuova, saldamente ancorata a principi etici e morali.
Uno degli strumenti che indicavamo era la Carta di Avviso Pubblico", un documento alla cui adesione avevamo invitato i candidati sindaco. Accogliamo pertanto con piacere la scelta di spontanea adesione  a quel documento da parte di Enrica Pazè, la candidata sindaco di SEL Pinerolo.
Vita Diocesana pubblica un interessante articolo di Giancarlo Chiapello nel quale si evidenziano le peculiari finalità del documento: "(...) Il Codice si rivolge ai politici e ne chiede impegni precisi per diventare testimoni visibili di una concreta azione di educazione alla legalità, di un impegno destinato a cancellare potenziali zone d’ombra nell’azione politico-amministrativa.". 
Invitiamo ad una attenta lettura.

Fonte: Vita Diocesana
"Un’associazione per gli amministratori che non hanno nulla da nascondere
La Carta di Avviso Pubblico: un segno di trasparenza". 
Giancarlo Chiapello

UN CODICE ETICO – comportamentale, ecco in sostanza cos’è la Carta di “Avviso Pubblico”, l’associazione che raggruppa alcune centinaia di istituzioni locali, Regioni, Provincie, Comuni, Unioni di Comuni e che si è data come obbiettivo, dichiarato (cfr. www.avvisopubblico.it), quello «di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati».
Non serve di fatto a sostituire i politici con chissà quali figure “messianiche” o “tecniche”, spesso digiune di una vera visione comunitaria, non ha un’impostazione demagogica e meramente teorica, ma rappresenta un sostegno alla buona politica per emergere, in particolare in territori e situazioni dove si potrebbero evidenziare rischi legati a clientelismo, conflitti di interessi, pressioni indebite, ecc… (e nel territorio metropolitano questi rischi in molti casi forse non appartengono solo a storie passate).
In particolare, all’articolo 5 parla proprio delle situazioni di conflitto di interesse, come ad esempio «la sussistenza di interessi personali dell’amministratore che interferiscono con l’oggetto di decisioni cui egli partecipa e dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o indiretto»; «la sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni»; «rapporti di frequentazione abituale con persone operanti in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto di decisioni di rilevanza economica cui l’amministratore partecipa direttamente, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme».
Questo documento è entrato in maniera sostanziale nel dibattito politico pinerolese, grazie all’azione del Presidio di Libera “Rita Atria”, apertosi da tempo sul tema della governance del territorio, dell’urbanistica, in una Città destinata a vedere l’elaborazione di un nuovo Piano Regolatore: molte realtà aggregative cittadine hanno iniziato ad interrogarsi su un tema di spinosa attualità, ossia trasparenza e conflitto di interessi.
Il Codice si rivolge ai politici e ne chiede impegni precisi per diventare testimoni visibili di una concreta azione di educazione alla legalità, di un impegno destinato a cancellare potenziali zone d’ombra nell’azione politico-amministrativa.
Nell’ambito delle primarie del Pd è stato accolto e rilanciato a seguito della personale sottoscrizione da parte di Luigi Pinchiaroglio.
Anche sul fronte dell’impegno sociale nel mondo cattolico, i giovani cattolici democratici del “Comitato Primo Mazzolari” che cercano di riorganizzare nella comunità una presenza radicata nella triplice autonomia di analisi, valutazione ed azione, considerano importante una così significativa presa di posizione.
GIANCARLO CHIAPELLO

domenica 20 marzo 2016

Lettera aperta per un cambiamento non più rinviabile: "E' finita l'era dei fossili"

Abbiamo celebrato ieri, 19 marzo 2016, in anticipo con la data ufficiale, la Giornata della Memoria e dell'Impegno nel Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie. Ringraziamo le studentesse, gli studenti, i docenti, che hanno voluto partecipare in rappresentanza degli istituti pinerolesi nei quali abbiamo svolto gli incontri di quest'anno 2015-2916. Ringraziamo ovviamente anche il sindaco Buttiero e l'assessora Agnese Boni per aver partecipato ed essere intervenuti. 
A detta di tutti i partecipanti, si è trattato di un momento estremamente significativo che ha confermato quanto "fare memoria" ( conoscere, comprendere, impegnarsi) sia indispensabile per riflettere, indagare, comprendere la realtà che viviamo. Nei prossimi giorni daremo conto della GIORNATA.
alcune immagini della celebrazione del 19 marzo 2016
Proprio la qualità e la profondità degli interventi delle ragazze e dei ragazzi delle scuole pinerolesi, ci hanno confermato della necessità di quanto abbiamo scritto nei giorni passati: una "lettera aperta" che, prendendo spunto dai fatti che anche le cronache nazionali quotidianamente ci  offrono, si rivolge alla nostra comunità, alla comunità di Pinerolo, e alla sua classe politica. A noi è parso evidente che anche le ragazze ed i ragazzi presenti ieri all'Auditorium Baralis hanno fatto comprendere, con i contenuti dei loro interventi ( li pubblicheremo nelle prossimi giorni), che "E' finita l'era dei Fossili". 
E' necessario, anche a Pinerolo, un cambiamento necessario e non più rinviabile! 

Ringraziamo Vita Diocesana per aver voluto pubblica la nostra riflessione

E' finita l'era dei fossili”?
Riflettendo su vicende della vita politica pinerolese, le recenti primarie locali del PD che hanno visto prevalere Luca Barbero su Luigi Pinchiaroglio unitamente ad altri episodi, osserviamo quanto segue in una riflessione che –ovviamente- non riguarda solo Pinerolo.
Le componenti innovative contenute nelle azioni di due candidati-sindaco, Luigi Pinchiaroglio e Luca Salvai, nell'indicare preliminarmente i soggetti designati a ricoprire deleghe fondamentali (l'urbanistica!) nell'ambito della compagine amministrativa; l'adesione di Luigi Pinchiaroglio alla “Carta di Avviso Pubblico”; l'esperienza messa in atto nei mesi passati dal circolo pinerolese di SEL (gli incontri del ciclo “Human Factor”); la decisione dei giovani di Sinistra Solidale di volersi occupare della “res-pubblica” e della politica attiva come “luogo” di confronto e di impegno; questi esempi, a nostro parere, devono segnare uno spartiacque nel mondo della politica pinerolese. Un segnale di “non ritorno” a quello che, d'ora in poi, deve essere visto come “retaggio del passato”.
Per altre situazioni –il referendum sulle “trivelle”- stiamo dicendo: E' finita l'era dei fossili...”. E allora “fossili di un'era passata e preistorica” devono essere considerate, ad esempio, anche perniciose liturgie della politica” laddove nomine e deleghe sono frutti di accordi “sotto-traccia”: un “do ut des” ( io ti do affinchè tu mi dia...) che troppe volte mette a rischio la qualità della proposta politica-amministrativa, costituendo un ”vulnus” dello stesso sistema democratico. “Fossili” devono quindi essere giudicati anche quegli “antichi personaggi”, detentori di “pacchetti di voti”, portatori di interessi particolari e privatistici da far pesare sulla bilancia dell'azione politica-amministrativa. Inaccettabile deve essere considerato il ricorso a quei “personaggi” e a quei “pacchetti di voti”.
Plaudiamo pertanto al tentativo, concretizzatosi nelle azioni prima menzionate, di perseguire anche a Pinerolo “un cambiamento possibile, necessario e non più rinviabile”. Lo abbiamo detto altre volte ma occorre riaffermarlo con forza e convinzione.
Noi auspichiamo che i candidati-sindaco e tutte le forze politiche pinerolesi agognino sinceramente il fresco profumodi una azione politico-amministrativa nuova, saldamente ancorata a principi etici e morali.
Onestà e trasparenza delle persone che si candidano all'amministrazione della comunità come requisito preliminare -“non negoziabile”- sottolineato in questi giorni da Elvio Fassone; competenza e credibilità; qualità del progetto politico a servizio del “bene lungimirante” della comunità, un progetto libero da condizionamenti e “conflitti di interessi”. Non si tratta di suscitare polemiche quanto di ribadire l'importanza di valori che devono essere patrimonio condiviso a fondamento di qualsivoglia candidatura alla gestione della “cosa-pubblica”.
Se la politica pinerolese non saprà perseguire il cambiamento necessario, non più rinviabile, le cittadine e i cittadini responsabili devono assumersi la responsabilità di azioni coerenti: occorre parlare e reclamare il diritto ad una politica che sia concretamente al servizio del bene della comunità! Lo spirito nuovo, che a tratti si è materializzato negli episodi della politica locale prima citati, non deve essere ricacciato indietro né tanto meno cancellato. Altrimenti, noi stessi siamo “i fossili” che diciamo di voler combattere.


Presidio LIBERA “Rita Atria” Pinerolo