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mercoledì 2 novembre 2016

Sentinelle del Territorio: in Consiglio Comunale si presenta la delibera di adesione alla carta di Avviso Pubblico


Sentinelle del Territorio: apprendiamo con soddisfazione che, nella seduta del Consiglio Comunale di Pinerolo che si terrà nei giorni 2 e 3 novembre 2016, verrà presentata la delibera di adesione alla carta di Avviso Pubblico


Nella scorsa primavera, proprio all'inizio della campagna elettorale che avrebbe portato alle elezionie amministrative, avevamo dichiarato che, anche a Pinerolo, si avvertiva  la necessità di un cambiamento, necessario e non più rinviabile, anche nei modi e nei contenuti della politicca amministrativa. Nella riflessione "E' finita l'era dei  fossili" ( leggi qui) come presidio LIBERA "Rita Atria" così avevamo scritto . "(...) Noi auspichiamoche i candidati-sindaco e tutte le forze politiche pinerolesi agognino sinceramente il fresco profumo” di una azione politico-amministrativa nuova, saldamente ancorata a principi etici e morali. Onestà e trasparenza (...) competenza e credibilitàqualità del progetto politico a servizio del “bene lungimirante” della comunità, un progetto libero da condizionamenti e “conflitti di interessi”. Non si tratta di suscitare polemiche quanto di ribadire l'importanza di valori che devono essere patrimonio condiviso a fondamento di qualsivoglia candidatura alla gestione della “cosa-pubblica”."
Uno degli strumenti  che indicavamo utili a concretizzare quegli obiettivi, la cui importanza era stata condivisa anche dal "Comitato Primo Mazzolari" era la Carta di Avviso Pubblico (www.avvisopubblico.it) un documento alla cui adesione avevamo invitato tutti i candidati-sindaco. 
Un interessante articolo di Giancarlo Chiapello pubblicato in quei giorni da Vita Diocesana evidenziava le peculiari finalità del documento: "(...) Il Codice si rivolge ai politici e ne chiede impegni precisi per diventare testimoni visibili di una concreta azione di educazione alla legalità, di un impegno destinato a cancellare potenziali zone d’ombra nell’azione politico-amministrativa. (...) Non serve di fatto a sostituire i politici con chissà quali figure “messianiche” o “tecniche”, spesso digiune di una vera visione comunitaria, non ha un’impostazione demagogica e meramente teorica, ma rappresenta un sostegno alla buona politica per emergere, in particolare in territori e situazioni dove si potrebbero evidenziare rischi legati a clientelismo, conflitti di interessi, pressioni indebite, ecc… (e nel territorio metropolitano questi rischi in molti casi -forse- non appartengono solo a storie passate).(...)"
Avviso Pubblico svolge una importante azione per monitorare il fenomeno delle intimidazioni agli amministratori e al personale della pubblica amministrazione, collabora con “Libera” per la realizzazione della Giornata della Memoria e dell’Impegno, con ARCI e Sindacati, per l’organizzazione della Carovana Internazionale AntimafieRiportiamo ancora lo stralcio della Carta nella quale si tratta del cosiddetto "conflitto di interessi"

"CARTA DI AVVISO PUBBLICO":  Conflitto di interessi 
Sono situazioni di conflitto di interessi: 
a. la sussistenza di interessi personali dell’amministratore che interferiscono con l’oggetto di decisioni cui egli partecipa e dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o indiretto; 
b. la sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme; 
c. la sussistenza di rapporti di coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado, ovvero di convivenza, con persone operanti in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme. 
d. la sussistenza di rapporti di frequentazione abituale con persone operanti La Carta di Avviso Pubblico 7 in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto di decisioni di rilevanza economica cui l’amministratore partecipa direttamente, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme. 
e. l’appartenenza a categorie, associazioni o gruppi, in virtù della quale l’amministratore possa acquisire un vantaggio personale da decisioni cui egli partecipa, anche nei casi in cui tale appartenenza non generi le incompatibilità previste dalla legge o da altre norme. Non configura conflitto di interessi la situazione in cui l’amministratore ricavi da decisioni cui abbia partecipato un vantaggio in qualità di cittadino o membro di un’ampia categoria di persone. 
Quando si manifestino situazioni di conflitto di interessi, compreso il caso in cui non vi sia un obbligo giuridico in tal senso, l’amministratore deve rendere pubblica tale condizione e astenersi da qualsiasi deliberazione, votazione o altro atto nel procedimento di formazione della decisione.

mercoledì 4 maggio 2016

Anche Luca Barbero aderisce alla carta di Avviso Pubblico. Ma si riaccende il dibattito fra M5S e Luca Barbero (PD) sul "conflitto di interesse"

Lo scorso 30 aprile 2016 anche Luca Barbero, candidato-sindaco del PD,  ha aderito alla Carta di Avviso Pubblico. Abbiamo appreso con piacere  la notizia. 

Nella lettera aperta "E' finita l'era dei fossili" (qui il testo)   avevamo scritto: "(...) auspichiamo che i candidati-sindaco, tutte le forze politiche pinerolesi agognino sinceramente “il fresco profumo” di una azione politico-amministrativa nuova, saldamente ancorata a principi etici e morali. (...) Non si tratta di suscitare polemiche quanto di ribadire l'importanza di valori che devono essere patrimonio condiviso a fondamento di qualsivoglia candidatura alla gestione della “cosa-pubblica

A tal fine avevamo indicato proprio nella Carta di Avviso Pubblico un riferimento importante per coloro che si propongono ad incarichi pubblici. In particolare,  all'art. 5 Carta si parla delle situazioni di conflitto di interesse, il tema che aveva caratterizzato il confronto fra lo stesso Barbero e Luigi Pinchiaroglio nei giorni delle primarie interne al PD pinerolese. Ma all'indomani della adesione di Luca Barbero a quel documento,  il Movimento 5 Stelle riaccende il dibattito proprio sul tema del "conflitto di interessi" tirando in ballo la vicenda di una società immobiliare -OMEGA 2000- e la sua richiesta di risarcimento milionario intentato ai danni del Comune di Pinerolo. 

Riportiamo di seguito il comunicato del Movimento 5 Stelle e la immediata replica di Luca Barbero e  invitiamo ad una attenta lettura. 


Fonte: Voce Pinerolese
OMEGA 2000: UNA SPADA DI DAMOCLE DA 5 MILIONI DI EURO SULLA TESTA DEI CITTADINI PINEROLESI (Movimento 5 Stelle Pinerolo)
Due settimane fa è andato in scena l’ultimo Consiglio comunale di questa legislatura. E’ un vero peccato che all’ordine del giorno non sia stata inserita la delibera relativa all’attuazione del comparto commerciale dell’area DE6.1, passata in commissione urbanistica il 6 aprile 2016. Avremmo posto alcune domande al Presidente del Consiglio (nonché candidato Sindaco del PD), a tutta la maggioranza e a chi, oggi, lo sostiene. Lo facciamo qui e sugli organi di stampa, non avendo avuto altre occasioni istituzionali per farlo.
Prima delle domande va inquadrata la situazione.
Nel 2011 l’Amministrazione Covato si opponeva, con delibera di Giunta, all’attivazione di un comparto commerciale in area DE6.1 del PRGC (area ubicata dietro la Coop) i cui proprietari risultavano essere la Società OMEGA 2000 di Damiano Daniela (in cui figura, tra i soci, anche il noto imprenditore pinerolese Ezio Bigotti) e la ML Costruzioni.
Le suddette società risultavano proprietarie del 75% dell’area interessata dall’intervento, mentre il restante 25% è di proprietà della GALLO Costruzioni.
Secondo le Società proponenti, la legge urbanistica 56/77 e il Piano particolareggiato dell’area (oggi decaduto) obbligavano il Comune a procedere con l’attivazione del comparto anche senza accordo tra i proprietari dell’intera area, procedendo con l’esproprio delle restanti parti non in proprietà dei proponenti.
Secondo il Comune, invece, la legge dava facoltà al Comune (e non obbligo) di procedere all’esproprio, scelta che l’Amministrazione di allora non fece, negando appunto l’approvazione del comparto per mancanza di interresse pubblico e delle risorse necessarie per l’esproprio.
Le Società proponenti (OMEGA 2000 e ML Costruzioni) fecero ricorso al TAR per l’annullamento della Delibera di Giunta con la quale l’Amministrazione non procedeva all’attivazione del comparto commerciale di cui l’impossibilità per le società di edificare, quantificando il danno economico in 4.950.000 € e chiedendo, pertanto, al Comune il risarcimento dei danni.
Con sentenza depositata il 22 gennaio 2015 il TAR Piemonte dava nettamente ragione all’Amministrazione comunale.
Il Consiglio di Stato, a seguito del ricorso dei proponenti, con sentenza depositata il 28/01/2016 sospende invece la decisione, sentenziando che la delibera impugnata non era competenza della Giunta, bensì del Consiglio Comunale, e impone pertanto al Comune di Pinerolo di esprimersi attraverso l’organo competente (il Consiglio Comunale). Nel frattempo il piano particolareggiato dell’area è decaduto.
Ad oggi, pertanto, il Consiglio Comunale è tenuto a esprimersi sull’attivazione del comparto, e gli avvocati di parte hanno già diffidato il Comune a farlo al più presto.
La vicenda viene resa nota ai consiglieri comunali solo il 6 aprile, durante la Commissione urbanistica che doveva decidere come procedere.
Queste le domande che poniamo al Presidente del Consiglio, ai Consiglieri del Partito Democratico, a Luigi Pinchiaroglio, probabile vice sindaco in caso di vittoria di Luca Barbero:
- Perché di fronte ad una richiesta danni di quasi 5 milioni di euro, l’intera vicenda non è mai stata resa nota ai Consiglieri comunali?
Il Presidente del Consiglio Luca Barbero, che figura tra i progettisti dell’intervento, in Commissione Urbanistica non ha fatto trapelare nulla riguardo la sua precedente attività, ponendo anzi domande all’Avvocato del Comune come se nulla conoscesse della vicenda. Ci chiediamo se veramente Barbero non fosse a conoscenza di nulla, dato che risulta essere tra i progettisti delle opere architettoniche insieme all’Arch. Cattanea, professionista firmatario della perizia di richiesta danni.
- Perché la Commissione Urbanistica del 6 aprile è stata convocata direttamente dal Presidente del Consiglio Luca Barbero anziché, come previsto dal Regolamento del Consiglio comunale, dal Presidente di Commissione Berti? Fatto, questo, insolito per la Commissione Urbanistica.
- I Consiglieri di maggioranza sono a conoscenza di questi fatti?
- Come mai la delibera che adesso il Comune di Pinerolo deve riapprovare non è stata inserita all’OdG del Consiglio Comunale del 13 aprile, nonostante il Consiglio di Stato ci imponga di rivotarla, e vi sia anche una diffida degli avvocati di parte a procedere in tal senso?
- Cosa pensa Luigi Pinchiaroglio di questa vicenda? La sua posizione, e quella di Luca Barbero, è compatibile con la Carta di Avviso Pubblico da lui pubblicamente firmata e sponsorizzata appena qualche settimana fa?
E’ chiaro che da questa vicenda traspare un conflitto di interessi grosso come una casa (anzi come un supermercato!), e che tale conflitto di interessi non gioca a favore del Comune, che ad oggi deve assolutamente evitare di incorrere nel pagamento dei quasi 5 milioni di euro richiesti di danni.
Nessuno fa una colpa al candidato Sindaco PD perché in passato ha lavorato come architetto per i più noti imprenditori Pinerolesi: tuttavia una persona che non ha nulla da nascondere non nasconde nulla, e di fronte ad un caso del genere quanto meno dovrebbe dichiarare pubblicamente la sua posizione (o la posizione avuta in passato) e astenersi da ogni decisione in merito, a tutela non tanto della sua credibilità come candidato Sindaco, ma piuttosto dell’Ente che in questo momento rappresenta. Tutto ciò purtroppo non è avvenuto, e, anzi, la delibera non viene neanche portata in Consiglio, su decisione della maggioranza stessa che se ne prende la responsabilità, forse proprio per evitare che tutta la vicenda venisse a galla prima delle elezioni.
Se questo è il R-INNOVAMENTO che ci aspetta, non ci salverà nessuna #ideaconcreta !
PS: quanto dichiarato è provato da documentazione in nostro possesso, dalle sentenze e dalle memorie di parte depositate in sede di giudizio. Ci assumiamo, pertanto, ogni responsabilità su quanto abbiamo scritto.
Movimento 5 Stelle Pinerolo

 La replica di Luca Barbero

Sul Blog del Movimento 5 Stelle di Pinerolo è stata pubblicata, nella giornata di domenica 1 maggio u.s., una lunga nota contenente delle indicazioni che riguardano i rapporti tra una società denominata Omega 2000 e la Città di Pinerolo; nella nota si chiama in causa anche la mia figura di Presidente del Consiglio Comunale e Candidato a Sindaco. La nota contiene alcune sono considerazioni iniziali e alcune domande. Alle considerazioni iniziali non aggiungo nulla perché sono l’elencazione di fatti e di documenti legati ai sopra richiamati rapporti tra Omega 2000 e Città di Pinerolo.
Alle domande che mi riguardano, dopo averci riflettuto sopra, ho deciso di rispondere.
Lo dico premettendo che, dopo questo passaggio, non sarò disponibile ulteriormente a scendere al bassissimo livello che il Movimento 5 Stelle sta cercando di portare la campagna elettorale. Il loro obiettivo è chiaro: tentare di nascondere debolezza politica utilizzando cercando di mettere in discussione l’etica degli altri candidati.
Ho deciso di rispondere ad alcune delle domande che mi sono state indirizzate perché il silenzio sarebbe letto come debolezza e soprattutto perché, a differenza di quanto affermato, non ho nulla da nascondere e non vi è nulla da nascondere. Una breve premessa: da Omega 2000 ho avuto più incarichi per seguire, come professionista, gli sviluppi dell’area in loro proprietà a partire dal novembre del 2007, più di 8 anni addietro. Da parecchi mesi non ho più alcun incarico professionale in essere con la stessa società avendovi formalmente rinunciato.
In questi 8 anni di mie attività professionali Omega 2000 non è riuscita ad addivenire all’obiettivo che si era proposto (comprando un’area che aveva una sua destinazione urbanistica ben stabilita), ovvero realizzare un fabbricato a destinazione in parte commerciale e in parte terziaria per una SUL complessiva di loro competenza pari a circa 3.000,00 mq, pari quindi all’incirca al capannone esistente dove era collocata la ex falegnameria Gelato di proprietà ora della stessa società Omega 2000. Questo “insuccesso” nonostante il PRGC e il Piano Particolareggiato individuassero, per questa parte di territorio, queste destinazioni d’uso da anni. Il non raggiungimento di alcuno degli obiettivi di Omega 2000 credo abbia molte e diverse ragioni.
Mi preme evidenziare come, in tutti i circa 8 anni di incarico non mi è mai capitato di promuovere o partecipare ad alcuna riunione (e ribadisco nemmeno una) in Comune per parlare di questo tema con funzionari o assessori anche in un periodo (sino al 2011) dove il sottoscritto non aveva ancora alcun ruolo amministrativo. Nell’affermazione di questo dato credo ci sia già una indicazione di come nel come ci sia il cosa. Il Movimento 5 Stelle costruisce quindi le domande spinto dalla volontà di farmi apparire come “ambiguo” e in “conflitto di interessi”. Respingo queste indicazioni perché infondate e di seguito proverò a spiegarne le ragioni. Ad alcune domande credo di poter rispondere; ad altre non rispondo perché indirizzate ad altri o perché non ho elementi per rispondere a ragion veduta.

PERCHÉ DI FRONTE AD UNA RICHIESTA DANNI DI QUASI 5 MILIONI DI EURO, L’INTERA VICENDA NON È MAI STATA RESA NOTA AI CONSIGLIERI COMUNALI?
Questa domanda credo debba essere fatta non al sottoscritto ma a chi ha amministrato l’Ente in questi anni. In relazione a tutta la vicenda, al Presidente del Consiglio Comunale è stato solo chiesto, ad inizio marzo del 2016, di portare all’attenzione del Consiglio Comunale la discussione di una Delibera.  A questa richiesta credo di essermi attivato per rispondere in tempi rapidi.
La notizia della richiesta dei danni (così anche come le diverse sentenze) mi sembra di poter dire però che sia sempre stata pubblica. Ne è testimonianza che alcuni i giornali locali ne abbiano, più volte, dato notizia negli ultimi anni.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LUCA BARBERO, CHE FIGURA TRA I PROGETTISTI DELL’INTERVENTO, IN COMMISSIONE URBANISTICA NON HA FATTO TRAPELARE NULLA RIGUARDO LA SUA PRECEDENTE ATTIVITÀ, PONENDO ANZI DOMANDE ALL’AVVOCATO DEL COMUNE COME SE NULLA CONOSCESSE DELLA VICENDA. CI CHIEDIAMO SE VERAMENTE BARBERO NON FOSSE A CONOSCENZA DI NULLA, DATO CHE RISULTA ESSERE TRA I PROGETTISTI DELLE OPERE ARCHITETTONICHE INSIEME ALL’ARCH. CATTANEA, PROFESSIONISTA FIRMATARIO DELLA PERIZIA DI RICHIESTA DANNI.
Non capisco cosa avrei dovuto fare trapelare. La Commissione urbanistica non era convocata per esprimersi su un progetto firmato dal sottoscritto. Non era all’ordine del giorno e soprattutto non è mai stato presentato alcun progetto a firma del sottoscritto. L’incarico professionale per redigere il progetto preliminare non si è mai concretizzato e si è arrestato, nel 2013, ad una iniziale proposta che la propriètà ha deciso di non depositare ufficialmente a protocollo e che quindi non ha mai iniziato alcun iter amministrativo.
La Commissione Urbanistica era invece convocata in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato del 28 gennaio 2016 che imponeva al Consiglio Comunale di deliberare in materia di applicazione o meno del comparto obbligatorio. Essendo un passaggio molto delicato per le ripercussioni che potrebbe avere sull’Ente ero e sono tuttora interessato (come tutti i consiglieri comunali) ad avere delle risposte e delle indicazioni dall’avv. Papa per capire quale potesse e dovesse essere la miglior posizione da tenere a favore e a tutela della Città di Pinerolo e del Consiglio Comunale che presiedo.
A differenza di quello che cercano di fare apparire i pentastellati non ho rapporti con la rappresentanza legale di Omega 2000 da parecchio tempo e da anni non ho più chiesto aggiornamenti o informazioni su quanto avessero deciso di fare in relazione al contenzioso in corso con la Città di Pinerolo, argomento, quest’ultimo, sul quale non mi sono interessato.

PERCHÉ LA COMMISSIONE URBANISTICA DEL 6 APRILE È STATA CONVOCATA DIRETTAMENTE DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LUCA BARBERO ANZICHÉ, COME PREVISTO DAL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE, DAL PRESIDENTE DI COMMISSIONE BERTI? FATTO, QUESTO, INSOLITO PER LA COMMISSIONE URBANISTICA.
Perché il Presidente della Commissione Berti si trovava lontano da Pinerolo per alcuni giorni e quindi impossibilitato a firmare la convocazione; con il Sindaco e con il Dirigente si è convenuto, tutti insieme e informato il Presidente della Commissione Urbanistica stessa, che, data l’urgenza di portare la proposta di Deliberazione all’attenzione della  Commissione, per tutela della Città di Pinerolo e del Consiglio Comunale fossi io a convocare la Commissione Urbanistica. Era infatti necessario che la Commissione esaminasse la Delibera nei tempi dati in conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato e in riferimento all’avvicinarsi del silenzio amministrativo dato dall’avere fissato la data delle elezioni il 5 giugno.

COME MAI LA DELIBERA CHE ADESSO IL COMUNE DI PINEROLO DEVE RIAPPROVARE NON È STATA INSERITA ALL’ODG DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 13 APRILE, NONOSTANTE IL CONSIGLIO DI STATO CI IMPONGA DI RIVOTARLA, E VI SIA ANCHE UNA DIFFIDA DEGLI AVVOCATI DI PARTE A PROCEDERE IN TAL SENSO?
La domanda mi stupisce parecchio. Mettere all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 13 aprile non era possibile perché la Delibera stessa non era ancora passata, come previsto dal Regolamento, in Commissione. Come detto sopra è stata portata all’attenzione della Commissione urbanistica il 14 aprile e avrebbe dovuto andare in Consiglio Comunale nella seduta del 19-20 aprile.
La domanda oltre che stupirmi dimostra come tutte le domande siano strumentali ad altro fine che l’essere informati.
La risposta del perché la Delibera non sia stata portata in Consiglio comunale la si ritrova ascoltando tutta la registrazione e nella lettura del verbale della Commissione dei capigruppo del 14 aprile. Alla seduta era presente anche il capogruppo Carignano che dovrebbe quindi esserne informato. La decisione di proporre alla Commissione di non mettere all’Odg la Delibera nella seduta del Consiglio comunale del 19-20 aprile è stata presa insieme all’avvocato Papa e al Sindaco perché si è convenuto che la richiesta fatta da Omega 2000, attraverso i loro legali, non contenesse tutte le indicazioni per consentire al Consiglio Comunale di esprimersi.
Mi preme ribadire con forza che, nella seduta della Commissione capigruppo del 14 aprile ho dato, per evitare la strumentalizzazione che invece si sta cercando di mettere in atto, la mia piena disponibilità a portare comunque nell’ultimo Consiglio comunale (quello del 19 e 20) la Delibera se i capigruppo l’avessero chiesto, anche solo come minoranza e non facendo prevalere quindi i voti portati dai singoli capigruppo. Nessuno dei capigruppo presenti (di maggioranza e di minoranza) ha reputato, per ragioni diverse, opportuno percorrere questa strada. Nessuno ha quindi chiesto che la Delibera venisse messa “a ogni costo” all’ordine del giorno.
Visto che anche questi sono atti ufficiali, consiglio a tutti di andarsi a rileggere il verbale della Commissione e ai pentastellati locali di mettere in rete la registrazione dei lavori della Commissione stessa. Chi afferma altro non dice il vero.
Chiudo con alcune altre riflessioni che riprendono una mia nota di alcuni giorni addietro.
Ho sempre sostenuto che il rapporto tra etica e politica è, per chi come il sottoscritto ha dato la disponibilità a fare il Sindaco, fondamentale e discriminante. Per queste ragioni ho sottoscritto il 30 aprile scorso il Codice Etico per gli Amministratori Locali di cui alla Carta di Pisa e alla Carta di Avviso Pubblico. Ho sottoscritto il Codice nella consapevolezza che l’etica vada però esercitata nei fatti e non solo nelle affermazioni di principi. Credo sia quindi opportuno aggiungere alcune ulteriori riflessioni.
Da 25 anni faccio politica, da 20 l’architetto. Ho sempre operato tenendo separati il ruolo politico-amministrativo da quello professionale e nessuno può affermare il contrario. Non sono a capo di alcun grande studio di progettazione. Lavoro, sostanzialmente da solo, condividendo gli spazi con altri liberi professionisti. Non ho, a differenza di altri, terreni da valorizzare e, ormai da tempo, ho dismesso da tempo gli unici incarichi di natura urbanistica che non riguardavano, tra l’altro, alcuna grande impresa di costruzione.Mi sento pertanto libero di prendere sempre, da Consigliere oggi e come Sindaco domani, le migliori decisioni a tutela dell’Ente.
Qualora diventassi Sindaco non eserciterò attività professionale in questo territorio. La nomina di Luigi Pinchiaroglio ad assessore alla programmazione territoriale credo sia inoltre un’ulteriore garanzia di indipendenza. Spinto dagli insegnamenti, dall’etica e dai valori, dalle idee e dagli ideali che mi hanno sempre accompagnato confermo che mettermi al servizio della Città, per amministrare bene e senza condizionamenti Pinerolo, è il mio obiettivo oggi e lo rimarrà anche domani da Sindaco.
Non ho intenzione di portare la campagna elettorale a un livello così basso. Ognuno utilizzi gli argomenti che vuole; il sottoscritto valuterà come rispondere per riportare i fatti alla realtà e soprattutto valuterà come tutelarsi nelle forme e nei modi più opportuni.
Buona giornata,
Luca Barbero

mercoledì 27 aprile 2016

Anche Pietro Manduca aderisce alla CARTA DI AVVISO PUBBLICO

La Carta di Avviso Pubblico: un segno di trasparenza. Sentinelle del territorio, ritorniamo sul tema dell'etica nella pratica politica. Nella lettera aperta "E' finita l'era dei fossili" così avevamo scritto: "(...) auspichiamo che i candidati-sindaco, tutte le forze politiche pinerolesi agognino sinceramente il fresco profumo” di una azione politico-amministrativa nuova, saldamente ancorata a principi etici e morali. 

Abbiamo accolto con  quindi con piacere la adesione da parte di Pietro Manducacandidato sindaco della lista Sinistra Solidale Pinerolo, alla  CARTA DI AVVISO PUBBLICO. La firma del documento è avvenuta nel corso dell'incontro pubblico di presentazione della lista SINISTRA Solidale Pinerolo. In una sala gremita, tanto è l'interesse sucsitato la voglia di giovani pinerolesi di impegnarsi nella politica attiva, abbiamo sottolineato l'importanza e il significato di quella adesione: porsi al "servizio" della comunità nella costruzione di azioni politiche aministrative che abbiano a cuore il "bene comune", il bene lungimirante della comunità.

Alla Carta di Avviso pubblico ha già aderito anche Enrica Pazè, candidata sindaco di SEL Pinerolo. 

Riportiamo l'articolo di Giancarlo Chiapello nel quale si evidenziano le peculiari finalità del documento: "(...) Il Codice si rivolge ai politici e ne chiede impegni precisi per diventare testimoni visibili di una concreta azione di educazione alla legalità, di un impegno destinato a cancellare potenziali zone d’ombra nell’azione politico-amministrativa."

Invitiamo ad una attenta lettura ed iniseme al Comitato Primo Mazzolari Pinerolo ribadiamo: IMMISCHIAMOCI! ( leggi qui!)

Pietro Manduca firma la Carta di Avviso Pubblico
Fonte: Vita Diocesana
"Un’associazione per gli amministratori che non hanno nulla da nascondere
La Carta di Avviso Pubblico: un segno di trasparenza". 
di Giancarlo Chiapello

UN CODICE ETICO – comportamentale, ecco in sostanza cos’è la Carta di “Avviso Pubblico”, l’associazione che raggruppa alcune centinaia di istituzioni locali, Regioni, Provincie, Comuni, Unioni di Comuni e che si è data come obbiettivo, dichiarato (cfr.www.avvisopubblico.it), quello «di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati».
Non serve di fatto a sostituire i politici con chissà quali figure “messianiche” o “tecniche”, spesso digiune di una vera visione comunitaria, non ha un’impostazione demagogica e meramente teorica, ma rappresenta un sostegno alla buona politica per emergere, in particolare in territori e situazioni dove si potrebbero evidenziare rischi legati a clientelismo, conflitti di interessi, pressioni indebite, ecc… (e nel territorio metropolitano questi rischi in molti casi forse non appartengono solo a storie passate).
In particolare, all’articolo 5 parla proprio delle situazioni di conflitto di interesse, come ad esempio «la sussistenza di interessi personali dell’amministratoreche interferiscono con l’oggetto di decisioni cui egli partecipa e dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o indiretto»; «la sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni»; «rapporti di frequentazione abituale con persone operanti in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto di decisioni di rilevanza economica cui l’amministratore partecipa direttamente, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme».
Questo documento è entrato in maniera sostanziale nel dibattito politico pinerolese, grazie all’azione del Presidio di Libera “Rita Atria”, apertosi da tempo sul tema della governance del territorio, dell’urbanistica, in una Città destinata a vedere l’elaborazione di un nuovo Piano Regolatore: molte realtà aggregative cittadine hanno iniziato ad interrogarsi su un tema di spinosa attualità, ossia trasparenza e conflitto di interessi.
Il Codice si rivolge ai politici e ne chiede impegni precisi per diventare testimoni visibili di una concreta azione di educazione alla legalità, di un impegno destinato a cancellare potenziali zone d’ombra nell’azione politico-amministrativa.
Nell’ambito delle primarie del Pd è stato accolto e rilanciato a seguito della personale sottoscrizione da parte di Luigi Pinchiaroglio.
Anche sul fronte dell’impegno sociale nel mondo cattolico, i giovani cattolici democratici del “Comitato Primo Mazzolari” che cercano di riorganizzare nella comunità una presenza radicata nella triplice autonomia di analisi, valutazione ed azione, considerano importante una così significativa presa di posizione.
GIANCARLO CHIAPELLO

mercoledì 13 aprile 2016

“E’ finita l’era dei fossili? #immischiamoci”! Venerdì 15 aprile alle ore 21.00 presso la Sala “Pacem in terris”

E’ finita l’era dei fossili? #immischiamoci”. A Pinerolo,  venerdì 15 aprile alle ore 21.00 presso la Sala “Pacem in terris”, via Del Pino n.49.
Noi auspichiamo che i candidati-sindaco e tutte le forze politiche pinerolesi agognino sinceramente “il fresco profumo” di una azione politico-amministrativa nuova, saldamente ancorata a principi etici e morali”.
Questo è uno dei passaggi della lettera aperta del Presidio LIBERA “Rita Atria” pubblicata sull’ultimo numero di Vita Diocesana dal titolo significativo “E’ finita l’era dei fossili?” ( leggi qui). Su questa linea si pone anche l’azione dei cattolici democratici del “Comitato Primo Mazzolari” di Pinerolo.


la locandina dell'incontro

Tale azione rivolta alla comunità pinerolese non vuol fare cadere una battaglia significativa sui temi del rinnovamento, della trasparenza, di un “no” netto ai conflitti di interesse, effettivi e potenziali. Su questa linea si pone anche l’azione dei cattolici democratici del “Comitato Primo Mazzolari” di Pinerolo che si è ritrovato nell’azione moralizzatrice di Libera e che sta lavorando ad un documento volto al confronto che parte dall’’hashtag #immischiamoci (riprendendo il richiamo ai cattolici perché si impegnino per il bene comune fatto da Papa Francesco).
Da queste basi nasce l’iniziativa di venerdì 15 aprile alle ore 21.00 presso la Sala “Pacem in terris”, via Del Pino n.49 a Pinerolo: una serata aperta alla cittadinanza in cui il Presidio di Libera ed il Comitato Mazzolari invitano la cittadinanza, i giovani che non lasciano cadere la preoccupazione per la propria città, i politici che non temono il confronto su questi temi e che, anzi, vogliono mettere da parte vecchi e abusati schemi.
Occorre una visione comunitaria, perseguire il bene della comunità, liberandosi dalle ideologie che offuscano le idee.
Il titolo è semplice E’ finita l’era dei fossili? #immischiamoci. Mondi diversi, tradizioni politiche storiche e radicate si aprono al confronto, al dialogo, all’azione: già questa forse è una buona notizia!
Ringraziamo per l'attenzione e porgiamo cordiali saluti.

Giancarlo Chiapello - referente “Comitato Primo Mazzolari
Arturo Francesco Incurato – referente presidio LIBERA “Rita Atria” Pinerolo


domenica 28 febbraio 2016

Conflitto di interessi: Luigi Pinchiaroglio aderisce alla "Carta di Avviso Pubblico"

Sentinelle del Territorio. Pochi giorni orsono riportavamo il testo dell'intervista condotta da Giancarlo Chiapello, per  Vita Diocesana, al forum delle associazioni pinerolesi che si interessano di Urbanistica e territorio (leggi qui). In quella intervista, fra le altre cose, ci siamo domandati cosa mancasse nello strumento urbanistico più importante prodotto dalla presente amministrazione, la "Variante ponte": "(..) e la risposta che abbiamo trovato è stata quasi disarmante: manca “Pinerolo”(!) intesa nella sua complessità di comunità che va oltre singole esigenze e limitati rattoppi!" E affermavamo ancora: "(...) Limitarsi a sommare interessi particolari non vuol dire fare l’interesse generale, né avere un consenso vero(...). 
Alla luce di queste premesse si comprende bene come una delle parole chiavi dell'Alfabeto che proporremo ai cittadini pinerolesi assuma per noi una importanza fondamentale. "Quella parola in realtà sono due": conflitto di interessi

Conflitto di interesse
In una città che va alle elezioni, per dare un segnale tangibile di cambiamento non deve esserci conflitto di interessi, né in forma palese né indiretta,. Il no ad esso, (il no! al conflitto di interesse) significa un sì convinto ad amministrazioni trasparenti, sostituendo il "conflitto di interessi" con la trasparenza degli atti amministrativi e la messa in comune delle competenze.



Luigi Pinchiaroglio aderisce alla "Carta di  Avviso Pubblico"
Apprezziamo quindi la scelta di Luigi Pinchiaroglio, fra i "disponibili" alla candidatura di Sindaco per le prossime elezioni amministrative,  di aderire, con scelta autonoma e non "dovuta", alla "Carta di Avviso Pubblicopuoi leggerla qui). 
Auspichiamo che anche gli altri candidati sindaco aderiscano con consapevolezza e responsabilità a quel documento 
Ricordiamo che L. Pinchiaroglio contenderà a Luca Barbero la candidatura a Sindaco nell'ambito delle primarie interne al  PD pinerolese, primarie che si terranno il prossimo 13 marzo 2016, 

La dichiarazione di Luigi Pinchiaroglio:
In politica ci sono situazioni in cui, per trasparenza nei confronti dei Cittadini, è eticamente opportuno non si assumano incarichi elettivi se sussistono condizioni riconducibili ad un conflitto di interessi, anche solo potenziale.
Non trovandomi io in queste delicate condizioni, non ho alcuna esitazione a sottoscrivere la "Carta di Avviso Pubblico", già in questa fase di Primarie, e a consegnare la copia firmata al Segretario del PD di Pinerolo Stefano Ricchiardi.
Nel rispetto di quel "Patto per un'etica nella politica" che il PD di Pinerolo approvò nell’aprile del 2011, alla vigilia delle scorse elezioni amministrative, quando io ero il Segretario del PD di Pinerolo e sottoposi al Direttivo questo importante passaggio politico, oggi riporto all'attenzione delle Cittadine e dei Cittadini la questione dell'etica e della morale in politica. E con la stessa determinazione del 2011, l'affronto a viso aperto, senza indugi, facendone uno dei miei obiettivi del programma elettorale ben sicuro di non avere ostacoli di natura politica e professionale o vincoli di gratitudine nei confronti di miei sostenitori che possano impedirmelo qualora fossi eletto Sindaco.
Una scelta forte, chiara e concreta che pone l'etica al servizio della buona politica.
Al link http://www.partitodemocraticopinerolo.it/luigi-pinchiarogl…/ è possibile leggere la scheda del mio programma relativa all'adesione alla "Carta di Avviso Pubblico" e pendere visione della "Carta" da me sottoscritta in data 24 febbraio 2016."



estratto da "CARTA DI AVVISO PUBBLICO":  Conflitto di interessi 
Sono situazioni di conflitto di interessi: 
a. la sussistenza di interessi personali dell’amministratore che interferiscono con l’oggetto di decisioni cui egli partecipa e dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o indiretto; 
b. la sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme; 
c. la sussistenza di rapporti di coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado, ovvero di convivenza, con persone operanti in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme. 
d. la sussistenza di rapporti di frequentazione abituale con persone operanti La Carta di Avviso Pubblico 7 in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto di decisioni di rilevanza economica cui l’amministratore partecipa direttamente, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme. 
e. l’appartenenza a categorie, associazioni o gruppi, in virtù della quale l’amministratore possa acquisire un vantaggio personale da decisioni cui egli partecipa, anche nei casi in cui tale appartenenza non generi le incompatibilità previste dalla legge o da altre norme. Non configura conflitto di interessi la situazione in cui l’amministratore ricavi da decisioni cui abbia partecipato un vantaggio in qualità di cittadino o membro di un’ampia categoria di persone. 
Quando si manifestino situazioni di conflitto di interessi, compreso il caso in cui non vi sia un obbligo giuridico in tal senso, l’amministratore deve rendere pubblica tale condizione e astenersi da qualsiasi deliberazione, votazione o altro atto nel procedimento di formazione della decisione.