Visualizzazione post con etichetta Associazione Ipazia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Associazione Ipazia. Mostra tutti i post

giovedì 8 luglio 2021

SINDACI CONTRO LA MAFIA...e contro il "pensiero mafioso"

L'Associazione "Rita Atria" Pinerolo è onorata di partecipare ed invitare all'incontro che si terrà a Cumiana il prossimo sabato 10 luglio "SINDACI CONTRO LAMAFIA". Nell'incontro conosceremo più da vicino due storie emblematiche, due storie che dimostrano come il coraggio di essere amministratori che difendono la bellezza del proprio territorio sia premessa fondamentale per contrastare mafie, "pensiero mafioso" e "opportunisti" (vedi qui la definizione che ne diede Gian Carlo Caselli!). L'incontro vedrà come ospiti Dario Vassallo, fratello del “sindaco pescatore” Angelo Vassallo, ucciso a Pollica (SA) il 5 settembre 2010, e Matilde Casa, sindaco di Lauriano “Ambientalista dell’anno 2016”.

Sin dall'inizio della nostra esperienza associativa abbiamo scritto e ripetuto più volte come, a nostro parere, "(...) la "gestione del territorio" può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli indirizzi,  il “progetto generale” che guida e determina non solo il carattere di una amministrazione locale ma anche della sua comunità . Non solo: avere cura e amore per i territori è un primo ma fondamentale strumento per opporsi a mafie e "pensiero mafioso". 

Fonte: VITA Diocesana:

"Sabato 10 luglio alle ore 20:45 il parco pubblico comunale di Villa Venchi a Cumiana ospiterà “Sindaci contro la mafia”. Alla serata sarà presente Dario Vassallo, fratello del “sindaco pescatore” Angelo Vassallo, ucciso a Pollica (SA) il 5 settembre 2010 in un agguato di matrice camorristica, probabilmente per il suo impegno ambientale a difesa del territorio e del consumo del suolo. Ancora oggi non sono stati individuati mandanti ed esecutori dell’omicidio. Dario Vassallo presenterà il suo ultimo libro, “La verità negata”, offrendo un’occasione per riflettere sui temi della difesa del territorio, politiche ambientali, ruolo dei sindaci. 

Altro ospite dell’evento sarà il sindaco di LaurianoMatilde Casa, a cui Legambiente ha assegnato il premio “Ambientalista dell’anno 2016” per il suo impegno contro il consumo del suolo. Un operato, il suo, che l’ha condotta persino a finire sotto processo, per poi uscirne completamente assolta.(...)"





giovedì 5 marzo 2020

martedì 3 marzo 2020

Donne e mafie: come si rompe il silenzio

Giovanni Falcone :"Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare". 
Ci sono state donne che hanno deciso di rompere il silenzio agognando quel "fresco profumo di libertà" evocato da Paolo Borsellino
Fra tante, abbiamo scelto di "fare memoria" di cinque donne che hanno avuto il coraggio di spezzare il muro del silenzio, della paura, dell'ipocrisia, per denunciare lo scandalo di un Paese medioevale, l'Italia.
Francesca Serio, la mamma di Salvatore Carnevale, sindacalista ucciso dalla mafia il 16 maggio 1955.
Felicia Bartalotta Impastato, la mamma di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978.
Saveria Antiochia, la mamma di Roberto Antiochia , agente di Polizia ucciso il 5 agosto 1985.
Rosaria Costa Schifani, vedova dell'agente di Polizia Vito Schifani ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992.
Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa il 24 novembre 2009 dal marito, Carlo Cosco, esponente della 'ndrangheta calabrese.



mercoledì 29 gennaio 2020

Le Mafie in Piemonte. Vogliamo parlarne?

Paradossalmente si potrebbe dire che la cronaca delle mafie, anche in Piemonte, è una storia di "straordinario successo".
Non esiste gruppo criminale al mondo che possa vantare una storia lunga come le mafie italiane: segno che il fenomeno non tratta solo di reati penali ma anche di cultura distorta delle comunità.  
Perché, anche in Piemonte, la magistratura è stata lasciata sola a contrastare il fenomeno delle mafie?
Perché "Troncare, sopire...Sopire, troncare", pare essere a volte il sottaciuto ordine nonostante in molti si sappia "tutto" ( o quasi) da anni?
Perché la cosiddetta "società civile" non è capace di produrre anticorpi efficaci contro il fenomeno mafioso?
Perché il "pensiero mafioso" è così diffuso anche fra coloro che non possono essere certo definiti propriamente mafiosi?
Vogliamo parlarne?
A queste e ad altre domande abbiamo il dovere di dare risposta