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lunedì 30 novembre 2020

Giacché “non siamo marionette”, chiediamo chiarimenti sul futuro della ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice

Giacché “non siamo marionette”, torniamo ad occuparci di gestione del territorio poiché, a nostro parere, questo può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli indirizzi, il “progetto generale” che guida e determina non solo il carattere di una amministrazione locale ma anche della sua comunità. 

Ci preoccupa pertanto quel che sta avvenendo in Val Pellice dove la querelle" sul tratto ferroviario Pinerolo-Torre Pellice pare contraddica “le buone pratiche” che mai come oggi sarebbero necessarie e che tante volte sentiamo sbandierare da più parti ("sbandierare" è ben differente che "attuare") soprattutto in merito alla tutela dell'Ambiente. "Niente dovrà essere come prima" sentiamo spesso proclamare. Eppure l'evidenza dei fatti mostra altrettanto evidenti contraddizioni: nelle nostre valli, amministratori e altri soggetti si ostinano nella contrapposizione fra linea ferroviaria e pista ciclabile, come se le due cose fossero paragonabili e confrontabili visto il servizio che una linea ferroviaria (ed una pista ciclabile) è chiamata a svolgere. Non solo: "il treno" è il mezzo di trasporto universalmente riconosciuto come il più ecologico, sicuro e sostenibile, ancor più se inserito in un sistema sinergico (con il trasporto su ruote e la bicicletta) e all'interno di un sistema strutturato ed efficiente. A queste valutazioni oggi, nel tempo della pandemia,si aggiunge pure il tema della maggior "sicurezza da contagio" negli spostamenti,  visto che il treno consente il necessario “distanziamento” pur con la conseguente riduzione dei posti a sedere dei vettori.

Sul tema della linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice avevamo già scritto  a seguito di un incontro avvenuto con gli amministratori locali i quali, paradossalmente, in quella occasione "(...) erano però all’oscuro di quanto previsto dagli atti della gara d’appalto vinta da Trenitalia che prevedono la riattivazione della tratta ferroviaria, e del fatto che la Regione ha già impegnato le somme necessarie a tale scopo.(...)" (puoi leggere qui)

una fermata dei bus a Pinerolo

Legambiente Val Pellice, che insieme ad altre associazioni sta conducendo la battaglia per il ripristino della ferrovia Pinerolo-Torre Pellice (ripristino addirittura previsto da un contratto di servizio in essere, come già  scritto, a completamento di una più estesa tratta), scrive ora una lettera inviata al Presidente dell’Unione Montana del Pinerolese e ai Sindaci dei Comuni della Val Pellice e di Pinerolo nella quale si sollecitano chiarimenti in merito al futuro della tratta ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice, ancora in bilico tra il ripristino delle linea ferroviaria e la realizzazione di una “ciclovia”.

Lettera inviata al Presidente dell’Unione Montana del Pinerolese 

ai Sindaci dei Comuni della Val Pellice e di Pinerolo 

Con la presente siamo a chiedervi chiarimenti su di un aspetto relativo al ripristino della tratta ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice.

In particolare, sia nell’incontro avuto con voi il 10 giugno 2020, ma anche prima e dopo, agli organi d’informazione avete sempre ribadito l’intenzione di dotarvi di uno studio comparativo tra la ferrovia ed altre soluzioni. Quale esempio citiamo l’ultima dichiarazione del Sindaco di Luserna San Giovanni, nonché Presidente dell’Unione Montana, fatta a Piazza Pinerolese il 17 ottobre 2020 “La Regione ci ha chiesto di portare una proposta e noi abbiamo incaricato il Politecnico di fare uno studio. Se ci dirà che il treno è la soluzione migliore, chiederemo quello, altrimenti faremo una proposta alternativa”.

Siamo però venuti a conoscenza che il 9 ottobre il Politecnico di Torino ha pubblicato un bando per una borsa di studio per un’attività di ricerca dal titolo “Studio di fattibilità tecnica ed economica per una ciclovia e di una sede per bus elettrico lungo il sedime della linea ferroviaria Pinerolo – Torre Pellice nel quadro delle reti di mobilità ciclo-pedonale di livello regionale”, a cui è seguito, il 27 ottobre, l’incarico per la realizzazione di tale studio a un neolaureato, per un periodo di 3 mesi prorogabili. Notiamo con preoccupazione che le vostre dichiarazioni non corrispondono a quanto previsto dalla borsa di studio del Politecnico di Torino.

Vi chiediamo inoltre se negli scorsi mesi il Politecnico e/o il CPE hanno già avviato gli studi per cui la Regione, l’Unione montana e il Comune di Pinerolo hanno stanziato 15.000 euro, o se, come temiamo, nulla è accaduto fino all’affidamento di tale borsa di studio.

Ci chiediamo quale possa essere il vantaggio di continuare a rinviare il ripristino della linea ferroviaria nell’attesa di uno studio di fattibilità che, ad oggi, non ha ancora portato alcun risultato. Non sarebbe stato più utile richiedere intanto il ripristino del treno, già previsto, e che garantisce anche maggior distanziamento rispetto ai bus? Ci sembra che sia stato perso tempo prezioso per via di una mancata presa di posizione forte e chiara delle amministrazioni locali verso la Regione Piemonte.

Siamo quindi a chiedervi un incontro urgente, ovviamente in videoconferenza, per confrontarci, a quasi sei mesi dal precedente incontro, su come intendete procedere relativamente al contratto di affidamento del TPL a Trenitalia.

Con l’occasione e per vostra informazione, vi trasmettiamo in allegato l’ordine del giorno, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Alba, avente come oggetto: ”Impegno per la riattivazione della linea ferroviaria Alba-Asti, per la difesa delle linee ferroviarie e il trasporto pubblico”.
Ci permettiamo di evidenziarvi il quarto punto delle premesse dove si dice “(Per) I costi della riattivazione … nessun onere sarebbe a carico dei Comuni, al contrario di quel che sarebbe in caso di trasformazione in pista ciclabile, in quanto le opere di ammodernamento e ripristino sono di competenza di Rete ferroviaria italiana”, stessa condizione valida per tutte le tratte ferroviarie, compresa la Pinerolo-Torre Pellice.

Vi alleghiamo anche la richiesta presentata ieri dalla Provincia di Vercelli alla Regione per chiedere il ripristino del servizio ferroviario sulla tratta Novara-Varallo, attualmente sospesa come la Pinerolo-Torre Pellice.

LEGAMBIENTE Circolo Val Pellice, Circolo Pinerolo, Circolo Barge, Circolo GreenTo, Legambiente Piemonte-VdA
COMITATO TRENOVIVO
ASSOCIAZIONE FERROVIE PIEMONTESI
PROGETTO TRATTOXTRATTO
SALVAICICLISTI PINEROLO
ASSOCIAZIONE RITA ATRIA PINEROLO
OSSERVATORIO 0121-SALVIAMO IL PAESAGGIO
ASSOCIAZIONE INVALPELLICE
FRIDAYS FOR FUTURE Val Pellice e Pinerol
o

lunedì 15 giugno 2020

comunicato stampa inerente il confronto del 10 giugno fra Associazioni e Amministratori locali sul futuro della ferrovia Pinerolo-Torre Pellice


L'incipit è sempre lo stesso: "Continuiamo ad occuparci di gestione del territorio poiché, a nostro parere, questo può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli indirizzi,  il “progetto generale” che guida e determina non solo il carattere di una amministrazione locale ma anche della sua comunità. Non solo: avere cura e amore per i territori è un primo ma fondamentale strumento per opporsi a "mafie e pensiero mafioso".

Torniamo ad occuparci della difesa della linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice perché, dopo quasi un mese e mezzo di attesa, il 10 giugno scorso si è potuto svolgere l'incontro fra le associazioni che si battono per la riattivazione della linea ferroviaria e gli Amministratori locali. Di seguito il comunicato delle associazioni: 



Il confronto, svoltosi nella sala polivalente “Giorgio Odetto” di Rorà, è stato costruttivo e sono state rese note dai presenti le posizioni e le conoscenze sull’argomento. 
Gli Amministratori locali hanno detto di avere ancora interesse per il treno e hanno tenuto a sottolineare il fatto che sino ad ora tutte le loro prese di posizione ufficiali sono andate in tale direzione. Ma dopo alcune riunioni in cui il neo Assessore regionale ai trasporti ha comunicato loro l’intenzione di non voler riattivare la linea, hanno preferito fare un passo indietro, nella speranza di ottenere almeno una soluzione di ripiego alternativa all’abbandono, senza però avere alcuna certezza sulla proposta da presentare e sul suo esito. In quel momento erano però all’oscuro di quanto previsto dagli atti della gara d’appalto vinta da Trenitalia che prevedono la riattivazione della tratta ferroviaria, e del fatto che la Regione ha già impegnato le somme necessarie a tale scopo. A seguito del confronto di Rorà, sembra che gli Amministratori locali vogliano comunque procedere con lo studio di fattibilità, ancora ad uno stadio molto embrionale, su una proposta di mobilità alternativa, per onorare l’impegno preso con l’Assessore Gabusi, ma hanno anche intenzione di ritrovarsi nuovamente per discutere sulle proposte portate avanti dalle associazioni.

Le associazioni hanno spiegato come e perché Trenitalia abbia ritenuto economicamente sostenibile il ripristino del servizio ferroviario sulla Pinerolo-Torre Pellice (e per questo motivo l’ha proposto nella sua offerta alla Regione Piemonte) e l’inesistenza di motivazioni valide che permettano all’Assessore regionale di dirottare le risorse destinate alla mobilità del nostro territorio ad un’altra area del Piemonte, oltre tutto in contrasto con gli atti della gara d’appalto. Inoltre Le associazioni sottolineano che in un’epoca in cui è sempre più chiara l’importanza della lotta al cambiamento climatico, del perseguimento della transizione energetica e della riduzione dell’inquinamento atmosferico, non è più pensabile continuare a basare la mobilità della Valle su autobus inefficienti che congestionano il traffico (110 corse al giorno sulla direttrice per Pinerolo) o sull’uso del mezzo privato (16.000 auto al giorno in transito alla rotatoria di Luserna). Un trasporto pubblico locale inefficiente ha ripercussioni importanti dal punto di vista ambientale, sociale ed economico:

  • ad oggi, non esistono mezzi di trasporto che siano una valida alternativa al treno dal punto di vista della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica.

  • si ritiene che proporre ipotesi di mobilità alternativa in questo momento, in cui si è ad un passo dalla riattivazione della linea, sia altamente controproducente, non essendoci tra l’altro alcuna garanzia di ottenere in tempi brevi alcunché di sostitutivo.

  • Il servizio su rotaia sicuramente può e deve essere migliorato per rispondere alle vere esigenze di spostamento verso Pinerolo e Torino, ma solo con il treno si avrà la garanzia di un futuro della mobilità di Valle rispettosa dell’ambiente.

Le associazioni hanno quindi invitato le Amministrazioni locali a perseguire insieme i seguenti due obiettivi:

1) Richiedere tempestivamente, con forza e in modo compatto, senza dare adito ad ipotesi di frammentazione del territorio, l’immediato ripristino del servizio ferroviario sulla linea  Pinerolo-Torre Pellice, come previsto dalla gara d’appalto aggiudicata a Trenitalia, perché economicamente sostenibile e già finanziato dalla Regione.

2) Istituire gruppi di lavoro, a cui le associazioni proponenti sono disponibili a partecipare sin da subito, che prevedano studi e azioni volte a rendere afferente al treno di Valle la mobilità attualmente sconnessa o parallela.

Le associazioni non escludono a priori l’eventuale redazione di uno studio di fattibilità su un mezzo alternativo al treno, ma sono consce che anche in caso di individuazione di una nuova soluzione per la mobilità della Valle una sua eventuale realizzazione richiederebbe tempi molto lunghi, superiori alla durata dell’attuale contratto con Trenitalia, quindicennale, e investimenti elevati.


i circoli di LEGAMBIENTE:

-circolo Val Pellice

-circolo Pinerolo

-circolo Barge

-circolo greenTO

-Legambiente Piemonte-VdA

COMITATO TRENOVIVO

ASSOCIAZIONE FERROVIE PIEMONTESI

PROGETTO TRATTOXTRATTO

SALVAICICLISTI PINEROLO

ASSOCIAZIONE “RITA ATRIA” PINEROLO

OSSERVATORIO 0121-SALVIAMO IL PAESAGGIO

ASS. INVALPELLICE

FRIDAYS FOR FUTURE Val Pellice Pinerolo