CASERMA BOCHARD: IL PUNTO DI VISTA DI TAC SUL TEMA DELLA PARTECIPAZIONE PUBBLICA. Un punto di vista che ci permettiamo di riportare in quanto, a nostro parere, pone questioni e riflessioni non banali.
Questa sera si terrà infatti l'incontro "CHIAMATA ALLE ARTI", promosso dall'amministrazione e rivolto "(...) alle diverse espressioni della società civile e del mondo imprenditoriale ed associativo locale". L'incontro avverrà a poche settimane dallo scadere dei termini utili per presentare il progetto di fattibilità che definisca, chiarisca, l'uso (e la relativa sostenibilità) dell'immobile acquisito gratuitamente dal Demanio.
Il gruppo informale di giovani architetti pinerolesi TAC -Territorio Architettura Cultura- esprime il proprio parere e il timore che la CHIAMATA ALLE ARTI si riveli esempio di partecipazione "di facciata", non avendo fornito preliminarmente ai cittadini gli strumenti di conoscenza utili e necessari per rendere concreta quella partecipazione.
Quel che è oggettivamente certo è il poco il tempo -due mesi- a disposizione degli architetti professionisti "TRA ARCHITETTI Srl" prescelti a gestire questa fase ( terminale?), laddove processi di partecipazione reale ed efficaci richiedono tempi ben maggiori.
"(...) Speriamo allora che il "mare magnum" delle proposte che verranno avanzate, la Bochard possa diventare la nuova base per "andare sulla luna"!"
"(...) Nel
2014 lo schema dell’Accordo di Valorizzazione è stato condiviso
con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del
Piemonte, l’Agenzia del Demanio e dal Consiglio comunale della
Città di Pinerolo ed il 16 dicembre 2014 è stato firmato
l’Accordo di valorizzazione per la Caserma, a cui è seguito a
luglio 2015 il trasferimento a titolo gratuito dallo Stato al Comune
dell’immobile.
Le
linee guida di valorizzazione prospettate nell’Accordo prevedono la
riconversione e rifunzionalizzazione dell’immobile con la finalità
di creare un polo culturale di eccellenza con spazi museali e
servizi, in grado di generare ricadute positive su turismo ed
economia locale. Tale funzione risulta compatibile con la
destinazione prevista a PRGC che qualifica l’area su cui insiste la
Caserma Bochard quale area per attrezzature pubbliche di interesse
generale.
Nella
scheda di approfondimento del Comune di Pinerolo con data 16
dicembre 2014 viene specificato che il programma di
valorizzazione consentirà alla Città di avviare un processo di
centralizzazione della cultura, permettendo di soddisfare le esigenze
dei servizi culturali del territorio. Per la restante parte della
Caserma si prevede la valorizzazione in ottica di mercato –
prospettando, tra l’altro, anche la possibile alienazione – per
sostenere la realizzazione del “polo culturale”.
Inoltre
con l’Atto
di Indirizzo del 21 aprile 2015,
l’Amministrazione Comunale di Pinerolo individua il progetto
Bochard quale “opportunità
per costruire una idea di città e di territorio possibili e per
ragionare, a scala adeguata, sulle priorità da affrontare”
e a tale proposito, viene specificato che il progetto si deve
“spendere
in chiave territoriale e in logica metropolitana (…) deve saper
interagire con altre iniziative presenti nel capoluogo e nell’area
metropolitana, nonché relazionarsi ai bisogni e alle proposte che
possono venire da tutto il Pinerolese.”
Nell’ambito
del procedimento è importante evidenziare che il federalismo
demaniale fa parte del più generale processo del federalismo
fiscale, che vuole assicurare autonomia di entrate e di spesa agli
enti locali, al fine di assicurare la massima responsabilizzazione e
l’effettiva trasparenza di gestione. L’obiettivo principale del
decreto consiste pertanto nel garantire la massima
valorizzazione funzionale ed economica del bene oggetto di
trasferimento e
qualora l’ente territoriale non utilizzi il bene nel rispetto delle
finalità e dei tempi indicati, è previsto uno specifico meccanismo
sanzionatorio in base al quale il Governo esercita il proprio potere
sostitutivo al fine di assicurare la migliore utilizzazione
dell’immobile. E’ inoltre evidente che la
previsione di utilizzo del bene debba essere verificata attraverso
specifico studio di fattibilità finalizzato a verificare la
sostenibilità della proposta, le modalità di attuazione della
stessa ed il fabbisogno di risorse finanziare (fund
raising).
Secondo
quanto emerge nei documenti disponibili la massima valorizzazione
funzionale ed economica del bene è stata declinata dal Comune
attraverso la previsione di un polo culturale di eccellenza con
spazi museali e servizi integrato nell’offerta metropolitana e
pertanto in sinergia con gli altri beni culturali (e non) di
proprietà dell’ente (quali ad esempio la biblioteca, Palazzo
Vittone, le carceri, ecc.). Non vengono rappresentati scenari
alternativi e nulla si dice specificatamente riguardo ai possibili
costi della riqualificazione, della gestione ed alle modalità di
approvvigionamento del capitale necessario.
La
totale assenza di coinvolgimento del territorio e
degli stakeholders da
parte dell’Amministrazione
e la serie di notizie estemporanee pubblicate dalla stampa locale
quali la realizzazione di housing sociale,
il trasferimento dell’Istituto Corelli e/o della biblioteca civica
hanno
spinto i cittadini – i veri beneficiari del progetto – ad
organizzarsi spontaneamente in quelli che potremmo definire gruppi di
lavoro.
Tra
questi ricordiamo Lapis che ha
presentato il 28 febbraio 2015 la sua proposta per un percorso
metodologico e procedurale nell’ambito della valorizzazione della
Caserma a Polo della cultura prospettando la fattibilità
dell’investimento attraverso la realizzazione e gestione di nuovi
parcheggi ed anche la stessa TAC che
ha presentato il 27 aprile 2015 la proposta di polo di mestieri e
saperi (di seguito allegata) rivolta al tessuto artigiano, in
grado di finanziarsi sulla base dei flussi economici generati dalla
locazione a canoni agevolati degli spazi e di generare esternalità
positive sul territorio fornendo servizi attraverso il meccanismo
della banca del tempo. E’ inoltre importante segnalare che il 5
settembre 2015 è stato istituito il comitato Pinhub costituito da un
gruppo di pinerolesi che intendono confrontarsi su punti di vista,
immaginari e proposte in grado di intercettare e mobilitare
contributi, alleanze, finanziamenti e investimenti per rivitalizzare
l’area della caserma.
Queste
esperienze – meritevoli e spontanee – sono espressione della
volontà di fare chiarezza sul processo e soprattutto sul
futuro dell’immobile
che può
sì rappresentare un asset strategico
per il territorio, ma allo stesso tempo rischia di diventare
l’ennesimo sperpero di risorse a seguito di una totale assenza di
visione e di coinvolgimento.
Purtroppo
queste occasioni di dibattito, favorite solo nella forma
dall’Amministrazione, non hanno condotto ad alcun risultato
concreto: le proposte avanzate non sono state nella sostanza prese in
considerazione dal Comune che, ad oggi, ha l’obbligo di chiarire
alla collettività su quali fondamenti si basa la fattibilità del
progetto e la conseguente sostenibilità economica.
In
tal senso il
Comune ha affidato, a distanza di oltre un anno dalla sottoscrizione
dell’Accordo di valorizzazione e attraverso la modalità
dell’incarico diretto, lo studio di fattibilità allo studio
torinese TRA ARCHITETTI Srl – Architettura Condivisa.
Tale studio dovrà essere concluso entro aprile e non è chiaro il
peso che avrà nella decisone attuativa delle modalità del progetto,
anche rispetto ai possibili cambiamenti che interverranno a seguito
delle elezioni amministrative previste in primavera. All’interno
del processo programmato da TRA ARCHITETTI Srl è previsto il 1
marzo alle 20.45 presso l’auditorium Baralis l’evento “Chiamata
alle Arti”, una call pubblica
finalizzata negli intenti a coinvolgere i cittadini.
TAC
crede...TAC ritiene...
-
TAC crede nella partecipazione fattiva della collettività e a
malincuore non parteciperà all’evento.
-
TAC ritiene che debbano essere forniti degli strumenti ai
cittadini per rendere concreta la partecipazione, in
primis il set delle
destinazioni d’uso ammesse rispetto ai vincoli da PRGC ed agli
impegni presi in sede di sottoscrizione dell’Accordo.
-
TAC ritiene che la fattibilità del progetto sia strettamente
correlata al fund
raising delle
risorse, non
bastano le idee, ma le buone idee che attraggono capitali ed
investitori. Il cittadino può esprimere una preferenza solo se viene
chiaramente esplicitato il rendimento, anche in termini sociali,
dell’operazione: quali sono i benefici e quanto pesano le
esternalità generate dal progetto?
-
TAC ritiene che la sostenibilità di un progetto possa essere
valutata sulla base di un business plan a vita intera
dell’iniziativa, non può considerarsi un risultato un
intervento estemporaneo su una porzione dell’immobile o un’apertura
limitata al singolo evento.
-
TAC ritiene che per definire un corretto budget per
l’intervento il primo passo consista nel ragionare sull’effettivo
utilizzo della caserma e sui possibili flussi economici
che verranno generati dall’eventuale messa a reddito dell’immobile
nel rispetto dei vincoli e dell’utilizzo ammesso.
-
TAC ritiene che il successo dell’operazione di
riqualificazione della Caserma debba essere misurato rispetto al
sistema complessivo dei beni di proprietà del Comune. Il
bilancio deve tener conto delle eventuali funzioni che verranno
spostate all’interno della Bochard e sul riutilizzo degli immobili
che conseguentemente verranno dismessi (es. edificio Corelli e
Biblioteca).
-
TAC ritiene che Pinerolo sia il posto più bello al mondo, ma
prima di pensare al turismo si dovrebbero favorire i cittadini ed i
lavoratori. Proprio per questo motivo TAC avrebbe
preferito partire dal territorio, cosicché l’immobile rappresenti
un’opportunità, piuttosto che dall’approccio sino ad ora
adottato a livello locale di richiedere la disponibilità di un
immobile al Demanio senza aver chiaro il contenuto da insediare e le
modalità di copertura dell’investimento. In un territorio in crisi
in cui i cittadini hanno bisogni fondamentali (lavoro, assistenza,
formazione) è imbarazzante dover rispondere a distanza di
oltre un anno dall’assegnazione del bene alla domanda “e
ora che ne facciamo della Caserma?”
La
“Chiamata alle Arti” di TRA ARCHITETTI Srl, pubblicata sul
sito il 23 febbraio, 7 giorni prima dell’incontro, “è
rivolta ai più diversi ambiti ed è il più possibile aperta alle
diverse espressioni della società civile e del mondo imprenditoriale
ed associativo locale”.
Speriamo allora che il "mare
magnum" delle
proposte che verranno avanzate la Bochard possa diventare la nuova
base per "andare sulla luna"!
Bravissimi i giovani architetti !!! 40 anni orsono ci fu il Palazzo Acaja con due miliardi della CRT andati in fumo; 25 anni fa ci fu l'inizio del Progetto Palazzo Vittone, ad oggi in stallo; oggi stesso copione con la Bochard: cui prodest ? Ai posteri l'ardua sentenza.
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