Giovanni Falcone. La giornata di venerdì 22 maggio, fino a sera, Giovanni Falcone l'aveva trascorsa a mettere ordine nelle sue cose. Cosa fanno -in quegli stessi momenti- Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Di Cillo? La vita di uomini diventa Storia.
Fonte : "STORIA DI GIOVANNI FALCONE" di Francesco La Licata
"(...) La giornata di venerdì 22 maggio, fino a sera, Giovanni Falcone l'aveva trascorsa a mettere ordine nelle sue cose. Aveva utilizzato la macchina trita carte per distruggere alcuni documenti che non gli servivano più. Chi gli è stato vicino è rimasto molto impressionato da tanta meticolosità. Presagiva la fine? Forse è più consolante pensare che si preparasse psicologicamente a lasciare quell'ufficio, in vista della Procura nazionale che, chissà per quale convinzione, sentiva vicina. Nulla fa pensare che temesse: non avrebbe portato con sé Francesca, non l'avrebbe attesa per un giorno e mezzo. Anzi, il ritardo della moglie sarebbe stata la scusa ideale per poter viaggiare da solo, salvaguardandola così senza metterla in apprensione. Invece ha spostato più volte la partenza, si è mosso con estrema tranquillità, trovando persino la voglia e il tempo di fare un salto a casa per cucinarsi un piatto di spaghetti. E quando ha lasciato la sua stanza si è rivolto alla segretaria, salutandola, in un modo che non lasciava trasparire timori: "io vado, ci vediamo lunedì".
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