Sette giorni orsono, “Una commedia …Libera”.
E’ il titolo che le classi
terze della Scuola Media “F. Brignone”
di Pinerolo hanno voluto dare allo spettacolo allestito in occasione del loro
ultimo anno scolastico di scuola media. Un titolo che inorgoglisce il presidio “Rita Atria” di Pinerolo, perché la parola "Libera" contenuta nel
titolo stesso altro non è che il riferimento all’associazione di cui facciamo
parte: Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie
Nei mesi passati avevamo
incontrato quelle stesse classi e avevamo avuto conferma di quanto scriveva Paolo Borsellino:”(…) le nostre giovani
generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di
libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della
contiguità e quindi della complicità”.
In quelle mattine l’importanza
“dei nomi” di ognuno, le parole “regole” e “bullismo” da cui partire per arrivare a Giustizie e mafie; erano state queste le
chiavi per creare un momento di dialogo intenso e di arricchimento reciproco. E
poi, la partecipazione delle classi alla “Giornata della memoria e dell’Impegno
in Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie”.
Da quelle esperienze la decisione degli studenti di dedicare la loro “Commedia” a nuovi amici, agli eroi da poco conosciuti: a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e poi a Peppino Impastato, Rita Atriia ; a tanti altri, tutti gli oltre 800 nomi di Vittime Innocenti. E quindi dedicare lo spettacolo anche a Libera, al presidio pinerolese intitolato a “Rita Atria”
Da quelle esperienze la decisione degli studenti di dedicare la loro “Commedia” a nuovi amici, agli eroi da poco conosciuti: a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e poi a Peppino Impastato, Rita Atriia ; a tanti altri, tutti gli oltre 800 nomi di Vittime Innocenti. E quindi dedicare lo spettacolo anche a Libera, al presidio pinerolese intitolato a “Rita Atria”
"La Commedia…Libera"
Nella prima parte dello
spettacolo la commedia vera e propria: con tono apparentemente leggero, viene
affrontato il tema dell’accoglienza, dell’accettazione dello straniero, del
diverso, rapresentato in questo caso dalla figura di una figlia ( presunta) di
una matura coppia siciliana: una figlia tenuta
nascosta a tutti, concepita addirittura prima del loro matrimonio. Dopo tanti
anni, gli anziani coniugi vorrebbero far conoscere a tutti questa loro figlia “nascosta
e ritrovata”, e che era stata adottata da una famiglia tunisina.
Sono proprio le due figlie
legittime ad avanzare i dubbi, i sospetti e le ritrosie più forti: chi sarà mai
questa “presunta”?...sorella E perché compare adesso?...E poi: è addirittura tunisina! Di certo, è un inganno ordito a danno dei due anziani! Ma loro sapranno
svelare l’inganno facendo eseguire la prova del DNA di alcuni capelli della
ragazza.
Ma qualcosa sembra cambiare nell' animo della famiglia. Dopo averla incontrata e conosciuta, dopo aver constatato
che si tratta di una brava ragazza, proprio per le due figlie legittime della
coppia, la prova del DNA forse non è più così necessaria. Anzi: adesso non
vogliono neppure conoscere il risultato di quella maledetta prova che avevano
fatto eseguire all’insaputa della "tunisina"!
Adesso sentono di voler bene -comunque- a quella ragazza comparsa improvvisamente nella loro vita e che d’ora in poi -comunque- farà
parte della loro famiglia! L'onestà della "nuova sorella" si disvela
quando anche lei confessa di aver fatto eseguire una prova del Dna, per essere
sicura che i due anziani coniugi non si fossero ingannati nel considerarla loro
figlia. Oramai fanno parte, tutti, della stesa famiglia!
La commedia finisce e gli
attori sul palco non cercano ricompense per loro perché lo spettacolo è dedicato ai loro
nuovi amici…
docenti, attori, ballerini e cantanti a ricevere i meritati applausi |
E' allora che cominciano “I cento Passi"...Cento passi, e tanti altri ancora
dovranno percorrere questi ragazzi per attraversare il mondo, la vita che si apre
davanti alle loro esistenze. A loro, l’augurio che possano conservare
l’entusiasmo di credere e impegnare le loro vite nel rispetto dei valori della
Giustizia e nella difesa della Bellezza della loro stessa vita: come ci hanno insegnato, fra gli altri, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato, Rita Atria...i volti di questi nuovi amici, a memoria di tanti altri, appaiono sullo schermo accolti e accompagnati dagli appalusi del pubblico.
E quindi: Pensa!..ci sono stati uomini..."
Al preside, ai docenti e, soprattutto, alle ragazze e ai ragazzi della Scuola Media "F. Brignone" il ringraziamento del presidio "Rita Atria" per aver fatto riflettere e aver regalato a tutto il pubblico una serata nel segno della Bellezza: la Bellezza dell'entusiasmo, del'impegno e della capacità che questi giovani hanno saputo profondere nel loro spettacolo.
Grazie!...e "in bocca la lupo" per esiti ed esami di fine anno scolastico
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