E' in atto la raccolta firme per i cosiddetti referendum «sociali». Sono già state raccolte oltre 300
mila firme: lo ha comunicato il Comitato promotore, che ha
lanciato contemporaneamente una mobilitazione straordinaria di
raccolta in giugno. «Ne servono altre 200 mila», spiegano il Forum
italiano dei movimenti per l’Acqua, il Movimento per la scuola
pubblica e la Campagna «Stop devastazioni» per i diritti ambientali
e sociali.
«La mobilitazione per abrogare gli aspetti peggiori
della legge 107 (la ("cattiva") scuola di Renzi), per bloccare il piano
nazionale che prevede la costruzione di altri 15 inceneritori sul
suolo italiano, per evitare la concessione di nuove trivellazioni in
mare o in terra e per bloccare la direttiva della ministra Marianna Madia volta a
privatizzare i servizi pubblici ha già ricevuto un’ottima
risposta dagli italiani e dalle italiane. Fra i molti – aggiungono
– ringraziamo Luciano Canfora, che ha firmato per i referendum
sociali al Salone del libro di Torino, e don Luigi Ciotti, che lo ha
fatto a Villafranca Tirrena. I loro e gli altri 300 mila nomi sui
nostri moduli ci danno la spinta per affrontare quest’ultimo mese
di raccolta firme, fiduciosi di uscirne vittoriosi»
Anche don Ciotti invita a firmare: qui il suo appello. Di seguito un estratto del suo appello:
"Anch'io ho firmato per i referendum sociali perchè condivido profondamente i loro obiettivi. Mi sembra importante chiedere il rispetto del voto del 2011 sull'Acqua pubblica....Importante contrastare la privatizzazione del diritto al sapere, tutelare l'ambiente, la salute di tutti...Io credo che in un tempo di privilegi e di diseguaglianze, di dignità e di libertà negate, la speranza stà nella condivisione e nella continuità dell'impegno. Dobbiamo essere "cittadini sempre"!...non ad intermittenza...Il No alla compra-vendita dei "beni comuni" è un cammino che dobbiamo percorrere insieme, tutti i giorni , ogni giorno..."
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