martedì 27 ottobre 2015

#RENZICIRIPENSI: innalzare la soglia del contante rischia di facilitare gli affari sposchi

Don Ciotti: no innalzamento soglia del contante, "sono norme che rischiano di facilitare gli affari sporchi"

Anche LIBERA si unisce alle critiche che da più parti sono giunte al provvedimento del governo che innalza la soglIA del contante, da 1.000 euro a 3.000 euro. Ancora una volta, la politica italiana emana leggi che sembrano andare "controtendenza", non solo rispetto al buonsenso. Siamo il paese europeo dove maggiore è l'evasione fiscale; dove le mafie dominano territori e conquistano "pezzi" sempre maggiori dieconomia, influenzando pesantemente la politica; siamo il paese dove la corruzione è il cancro che devasta quotidianamente il destino della nazione.

Ancora una volta ricordiamo  la denuncia di don Ciotti su certi provvedimenti-leggi: "frutto di accordi sottobanco fra i partiti". 

A quelle parole si uniscono le dichiarazioni di Roberto Scarpinato, procuratore generale a Palermo. In  un'intervista al fatto Quotidiano R. Scarpinato, fra le atre cose afferma: "(...) Abbiamo una giustizia penale che  pesta acqua nel mortaio con gran spreco di risorse e nessuna  reale efficacia dissuasiva. Su un piatto della bilancia, la  certezza di arricchirti a spese della collettività, sull'altro  piatto il rischio, se ti scoprono, di subire un processo  destinato a un nulla di fatto per prescrizione (...)".

A chi giova tutto questo?


Leggi qui: RIPARTE IL FUTURO

Portare l’uso del contante a 3.000 euro è un errore, perché non farà aumentare i consumi e renderà invece più semplice mettere in circolazione denaro proveniente dall’economia sommersa, dando un segnale di cedimento di fronte all’enorme problema dell’evasione fiscale.  
Chiediamo che venga mantenuta la soglia dei 1.000 euro e che l’Italia si impegni a fare quel che altri Stati europei hanno messo in pratica da tempo: semplificare l’impiego delle carte di credito e dei bancomat, in modo che possano essere usati da tutti a prezzi molto più contenuti.  
Vogliamo che il governo ritiri il provvedimento presentato nel Consiglio dei ministri. Chiediamo un messaggio chiaro a Camera e Senato, quando la legge di Stabilità andrà in aula: stralciare una norma che rappresenta un evidente segnale negativo perché dà l’idea che un po’ di “nero” sia tollerabile se si tratta di far girare i consumi. Questo il testo della nuova petizione rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a tutto il Parlamento per ritirare l'aumento a 3000 euro uso dei contanti. In sole 48 ore dal lancio sono state superate le 15mila firme.

La legge di Stabilità 2016 ci ha regalato una brutta sorpresa: la triplicazione della soglia per i pagamenti in contanti. Il pretesto è quello di facilitare i consumi, ma non è mai stato dimostrato che rendere indiscriminato l’uso dei contanti faccia aumentare gli acquisti. Al contrario, è provato che più alto è il ricorso alle transazioni elettroniche, maggiore è la possibilità di bloccare operazioni illecite. Le transazioni elettroniche eliminano la possibilità non solo di creare del “nero” ma anche di rimetterlo in circolazione. In questo senso, nel 2011 era stato finalmente portato a 1.000 euro l’uso dei contanti proprio per disincentivare l’impiego di denaro evaso o frutto di crimini. L’Italia è il secondo paese europeo per il valore dell’economia sommersa e ai vertici della classifica sull’evasione fiscale. Ci aspettiamo che il governo e il Parlamento non considerino questi tristi primati come semplici fatti, ma che impegnino tutte le loro energie per scalfire un fenomeno che ha costi enormi per la collettività. #Renziciripensi - è l'appello finale  della nuova iniziativa di Libera e Gruppo Abele- non è questo il messaggio di cui l’Italia ha bisogno. L’economia sana va a vantaggio di tutti.

“Sono norme- commenta Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera - che rischiano di facilitare gli affari sporchi. Le grandi organizzazioni criminali sono indifferenti al tetto dei 1000 o 3000 euro, non ne hanno bisogno per i loro affari, per le loro attività di riciclaggio ma le mafie “vivono di compiacenze, di altri livelli a loro servizio perché se il pesce è importante altrettanto lo è il bacino d’acqua all’interno del quale si alimenta, un bacino questo, anche alla luce della crisi economica e sociale che investe il paese, non indifferente all' aumento della soglia dell'uso del contante.”

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