lunedì 16 febbraio 2015

I Falò della Libertà del popolo Valdese, simbolo di dialogo fra i popoli

Questa sera, alle ore 21,00 anche a Pinerolo, in Piazza D'Armi,  si accenderà il falò dei valdesi in ricordo dei fuochi di gioia per la firma delle "Lettere Patenti" , avvenuta il 17 febbraio 1848, con le quali il Re Carlo Alberto concedeva, per la prima volta nella storia del Piemonte, i diritti civili alla minoranza valdese e, qualche giorno dopo, anche alla minoranza ebraica. 
Libertà e fratellanza sono insiti nell'accensione del falò, "fuoco della libertà", simbolo gioioso di comunione e dialogo tra popoli, culture e fedi diverse.
La festa, da sempre, non ha un carattere religioso - sebbene i valdesi siano oggi ancora riconoscenti al Signore per la libertà ottenuta - ma civile. Intorno al falò si raduna tutta la popolazione al di là delle differenziazioni politiche, culturali, religiose, per una grande festa popolare.  

Fonte: Chiesa Evangelica Valdese

SIGNIFICATO DEI FALO'
È consuetudine che la sera del 16 febbraio nei villaggi e nelle borgate delle Valli valdesi si accendano dei fuochi di gioia in ricordo della firma delle "Lettere Patenti" , avvenuta il 17 febbraio 1848 con le quali il Re Carlo Alberto concedeva, per la prima volta nella storia del Piemonte, i diritti civili alla minoranza valdese e, qualche giorno dopo, anche alla minoranza ebraica.
Questa sera, alle ore 21,00 anche a Pinerolo, in Piazza D'Armi,  si accenderà il falò. La festa, da sempre, non ha un carattere religioso - sebbene i valdesi siano oggi ancora riconoscenti al Signore per la libertà ottenuta - ma civile. Intorno al falò si raduna tutta la popolazione al di là delle differenziazioni politiche, culturali, religiose, per una grande festa popolare.
Libertà e fratellanza sono insiti nell'accensione del falò, "fuoco della libertà", simbolo gioioso di comunione e dialogo tra popoli, culture e fedi diverse.
Quest'anno e, speriamo ancora di più l'anno prossimo, l'auspicio è che quante più persone, provenienti anche da paesi diversi, si uniscano alla gioia della popolazione locale per la libertà che è dono e conquista ad un tempo.
Celebrare oggi quell'evento non vuol dire solo ricordare un momento del passato, ma soprattutto essere consapevoli che la libertà di coscienza è una delle libertà fondamentali di uno stato democratico come del resto viene anche affermato nella Carta costituzionale della Repubblica Italiana. 

"Lettere Patenti": con questo atto il Regno del Piemonte non solo poneva fine ad una secolare discriminazione nei confronti di una parte dei suoi sudditi, ma avviava anche un processo di modernizzazione che lo poneva al livello degli altri stati europei e alla testa del movimento del Risorgimento italiano.
Impossibile dire quanti siano i falò che si accendono la sera del 16 febbraio sui fianchi delle colline del pinerolese e per le pendici dei monti della Val Pellice, della Val Chisone e della Val Germanasca. Qua e là, spontaneamente si formano delle fiaccolate che precedono l'accensione dei falò.
Alle ore 21,00 anche a Pinerolo, in Piazza D'Armi  si accenderà  il fuoco, il falò intorno ai quali la gente si riunisce per cantare, ascoltare brevi messaggi e riscaldarsi con un bicchiere di "vin brulé" generosamente offerto dalle associazioni locali. Suggestivo è lo spettacolo dei tanti fuochi che illuminano la notte.

Nessun commento:

Posta un commento

Abbiamo deciso di non moderare i commenti ai post del blog. Vi preghiamo di firmare i commenti.