Il presidente di Libera presenta
la diciottesima edizione della “Giornata della Memoria e dell’impegno in
ricordo delle vittime delle mafie“ in programma il 16 marzo.
Fonte: La Repubblica
Fonte: La Repubblica
“Le radici delle mafie sono certo
al Sud, ma i loro rami e loro frutti si propagano fino al Nord, passando per il
Centro. E anche in Toscana i clan hanno messo radici”. Per don Luigi Ciotti la
lotta alla criminalità organizzata ormai è una battaglia “da combattere in
Parlamento, con leggi giuste e interventi giusti, non più soltanto con le forze
dell’ordine”. Con questo appello il presidente di “Libera" ha scelto di
presentare la diciottesima edizione della “Giornata della Memoria e
dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie“ in programma a Firenze per
il 16 marzo. Un grande evento per cui Libera conta di far arrivare in città 150
mila persone. “Non chiamatela più mafia, ma peste. Perché questo è diventata
per il nostro Paese la criminalità organizzata”, dice don Ciotti di fronte al
parlamento regionale degli studenti.
Quest’anno la Giornata, che
tradizionalmente si svolge il 21 marzo nel primo giorno di primavera, viene
anticipata a sabato 16 marzo per favorire una massiccia partecipazione di
quanti (sono attesi 500 pullman nonché un treno speciale dalla Liguria)
arriveranno da ogni parte di Italia. Lo slogan 2013 (“Semi di giustizia, fiori
di corresponsabilità“) accompagnerà il meeting e la marcia. A Firenze sono
attesi circa 600 familiari delle vittime di mafia, in rappresentanza di un
coordinamento composto da oltre 5 mila familiari. Saranno loro ad aprire il
corteo che partirà dalla Fortezza da Basso (ore 9) per sfilare in centro e
poi approdare all’Artemio Franchi. Proprio sotto la curva Maratona verrà
allestito il palco da cui si susseguiranno gli interventi e verramnno letti i
900 nomi delle vittime di mafia. Un appuntamento preceduto da 100 iniziative su
tutto il territorio regionale ma anche seguito nel pomeriggio da 17 forum
tematici.
“Sono molte le ragioni che ci
hanno fatto scegliere Firenze - dice don Andrea Bigalli, coordinatore toscano
di Libera - È innanzitutto la città sfregiata dalla strage di via Georgofili,
di cui quest’anno ricorreranno i vent’anni dall’attentato in cui morirono 5
persone. Firenze è poi la città adottiva di Nino Caponnetto, quella in cui è
nato Pier Luigi Vigna nonché del giudice Gabriele Chelazzi”.
Firenze come tappa del rinascimento morale, sociale e civile, continua Don Ciotti, che però non dimentica come "la Toscana sia anche terra di massoneria". Lo fa ricordando un'omelia che il cardinale Carlo Maria Martini pronunciò nel 1984 nel Duomo di Milano. "Parlò di corruzione bianca e siriferiva alla corruzione dei colletti bianchi come ad una peste. Lo faceva molto prima di Mani Pulite e oggi quel discorso è di nuovo di sconcertante attualità".
Ma Firenze sarà protagonista di molte iniziative a partire dal 15 marzo. Nel pomeriggio nel Salone dei Cinquecento è previsto un incontro dei familiari delle vittime e una preghiera interreligiosa alle 18 è prevista in Santa Croce. Alle 21, all'Obihall, la presentazione del No crime festival e lo spettacolo teatrale di Fiamma Negri "Ultimo domicilio: sconosciuto e sempre alle 21 una veglia organizzata dall'Agesci presso la Palestra Ridolfi.
Firenze come tappa del rinascimento morale, sociale e civile, continua Don Ciotti, che però non dimentica come "la Toscana sia anche terra di massoneria". Lo fa ricordando un'omelia che il cardinale Carlo Maria Martini pronunciò nel 1984 nel Duomo di Milano. "Parlò di corruzione bianca e siriferiva alla corruzione dei colletti bianchi come ad una peste. Lo faceva molto prima di Mani Pulite e oggi quel discorso è di nuovo di sconcertante attualità".
Ma Firenze sarà protagonista di molte iniziative a partire dal 15 marzo. Nel pomeriggio nel Salone dei Cinquecento è previsto un incontro dei familiari delle vittime e una preghiera interreligiosa alle 18 è prevista in Santa Croce. Alle 21, all'Obihall, la presentazione del No crime festival e lo spettacolo teatrale di Fiamma Negri "Ultimo domicilio: sconosciuto e sempre alle 21 una veglia organizzata dall'Agesci presso la Palestra Ridolfi.
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