Vogliamo riprendere il tema sul dibattito che si svolge in Pinerolo sul tema urbanistico. Nei mesi trascorsi, vicende alterne e differenti avevano portato in primo piano le problematiche che si legano alla gestione del territorio...infine è arrivato "IL TURCK"!
parte dell'edificio del Merlettificio Turck detto " Il Follone" |
Proprio questa sera, 5 Febbraio 2013, il Consiglio Comunale di Pinerolo discuterà la proposta di delibera presentata dal gruppo "Progetto per Pinerolo" riguardante una attuazione regolamentata della Legge 106/2011 in materia di "permessi di costruire in deroga" ( in deroga al PRGC) e "valorizzazioni edilizie".
Voci di corridoio dicono che l''orientamento dell'Amministrazione sarà quello
di bocciare la proposta per non "legarsi le mani" e quindi
far sì che la Legge 106/2011 possa essere applicata a Pinerolo "a discrezione dell'Amministrazione e
del Consiglio, valutando di caso in caso".
Attendiamo i fatti, dopodicchè ci permetteremo di esprimere la nostra opinione giacchè , come avevamo scritto: "(...)’urbanistica ci pare un tema importante in quanto, a nostro
parere, può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli
indirizzi, il “progetto generale” che guida e determina il carattere di
una amministrazione locale.
IL Turck"
Infine , è arrivato anche "IL Turck", con la notizia riportata da La Stampa: si abbatte il Merlettificio Turck! Per chi pinerolese non è, riportiamo la descrizione del FAI nella sezione "I luoghi del cuore":
Uno dei primissimi insediamenti industriali della città, sopravvissuto e rimaneggiato nei secoli, sorge sul sito dell'antico paratore comunale di epoca settecentesca e sull'antichissimo canale artificiale che attraversa la città (il Moirano) le cui sponde nel tempo hanno ospitato laboratori artigiani e mulini prima e industrie poi che ne sfruttavano l'energia idraulica. L'attuale edificio, oggi dismesso, risale al IX secolo e rimane una delle poche testimonianze del passato industriale della città.
Ed ecco come si è sviluppata la vicenda.
A seguito dell'intervento accorato della locale sezione di Italia Nostra ( riportato di seguito) è giunta la replica di autorevoli esponenti del PD pinerolese, la forza politica che regge l'Amministrazione cittadina. La lettera in replica ( anche questa riportata di seguito) porta la firma di Luigi Pinchiaroglio segretario del PD pinerolese e di Luca Barbero, capogruppo del Pd nel Consiglio Comunale. Riportiamo di seguito i due documenti perchè pare di intravedere una svolta: la svolta può essere intravista nel fatto che il motivo che prima veniva addotto per procastinare la discussione dello strumento urbanistico fondamentale, il PRGC, ora viene sottolineato come elemento che determina la necessità di rivedere il Piano stesso (il PRGC), in tempi che pertanto "adesso" appaiono più opportuni.
Contraddizione? Pragmatismo? Visone strategica?
Attendiamo i fatti!
Contraddizione? Pragmatismo? Visone strategica?
Attendiamo i fatti!
Pinerolo
08 gennaio 2013
Sulla Stampa del 22 dicembre è
apparsa la notizia che il Sindaco Buttiero aveva raggiunto l’accordo con i
privati per abbattere il Merlettificio Turck; a distanza di alcuni giorni è arrivata
sull’Eco del Chisone la precisazione del Sindaco medesimo che la demolizione
non riguarderà il fabbricato su Corso Piave, il cosiddetto “Follone”,
rimandandone la valutazione ad un confronto con la Soprintendenza.
Benché la salvezza – temporanea -
del Follone sia comunque positiva, permane la sottovalutazione dell’importanza
che il Turck e la sua area rivestono per Pinerolo. Sottovalutazione che - dispiace doverlo constatare – riguarda
anche la pratica urbanistica nel suo complesso, vista spesso solo come edilizia
e come dispensatrice di cubature.
Ricordiamo a questo proposito che
si è pensato di risolvere il tema delle aree industriali in dismissione (PMT) con
semplici permessi di costruire, per di più in deroga e che si è affermato che
il nuovo Piano Regolatore, promesso in campagna elettorale, non serve più in
quanto manca la domanda di nuova edilizia, prescindendo dalla sproporzionata
offerta che l’attuale Piano ancora offre e che andrebbe anzitutto
ridimensionata.
In questo quadro, non stupisce
dunque che la preoccupazione per il Turck sia anzitutto fare pulizia, demolendo
parte dei fabbricati ed inghiaiando un piazzale, favorendo il successivo intervento
delle proprietà.
Ma se da un lato è assolutamente
condivisibile l’auspicio del Sindaco che il Turck, da area degradata si trasformi
in risorsa e sviluppo per la città, occorre valutare come questa operazione
verrà gestita.
La regia pubblica -da attuarsi
attraverso la compilazione d’ufficio del piano Particolareggiato dell’area da
parte del Comune di Pinerolo- non garantisce affatto rispetto all’esito
soddisfacente dell’intervento, poiché il problema sta nelle regole che il Piano
Regolatore fissa nella zona e nelle volumetrie che ammette.
Le norme del Piano Regolatore
omettono la valutazione del valore documentale e storico dell’ex Merlettificio
che andrebbe, viceversa, valorizzato quale importante brano di archeologia
industriale e quale ideale contenitore per numerose funzioni pubbliche e
private, come già evidenziarono i contributi resi dalla Soprintendenza e dalla
Prof.ssa Chierici a supporto del Convegno sul Turck promosso da Italia Nostra
nel 2010.
Ma le previsioni del Piano
Regolatore sono sovradimensionate anche sotto il profilo quantitativo, 800
nuovi alloggi in una zona già congestionata dal traffico e non più
giustificabili in rapporto alle classi di idoneità all’utilizzazione
urbanistica recentemente adottate recependo il PAI; difficilmente
giustificabili anche le previsioni viarie e infrastrutturali, in particolare il
costosissimo sottopasso che il Piano Regolatore prevede sotto la ferrovia per
Torre Pellice, peraltro ora dismessa, e a pochi passi dal Lemina, che
inevitabilmente lo sommergerà come già accade per altri analoghi manufatti a
Pinerolo.
Infine
l’area urbanistica del Turck, in gran parte inedificata benché di matrice
preindustriale, è delimitata dal Lemina e dal Moirano che rendono l'intervento fragile non solo dal punto di vista della sicurezza
idrogeologica ma difficilmente conciliabile con le disposizioni del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio
che tutela il valore ambientale e
paesaggistico delle relative
sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna. Come
non bastasse sono sottoposte a tutela monumentale anche gli apparati idraulici
facenti parte del Rio Moirano.
Insomma; prevedere un intervento di tale
rilevanza e così articolato in un’area simile è figlio di un’urbanistica
datata, ancorata agli anni ’50 se non addirittura agli anni ’30 ove si
demolisse il Merlettificio per questioni di igiene come si faceva nei celebri
“sventramenti” di littoria memoria.
Ma se questo Piano Regolatore
proprio non lo si vuole come detto correggere, invitiamo allora il Sindaco –
che è pur sempre anche assessore all’urbanistica – a valutare attentamente le
conseguenze delle ipotizzate demolizioni poiché in tal caso ricorreranno tutte
le norme previste per le nuove costruzioni, incluse soprattutto le prescrizioni
– non solo quelle delle Norme Tecniche del Piano Regolatore - ma anche quelle
dell’art. 29 della L.R. 56/77 che stabiliscono le distanze dei fabbricati dai
canali, per cui le nuove costruzioni non potranno certamente risorgere
sull’impronta del vecchio merlettificio.
Ci appelliamo infine in un’ottica
costruttiva alle forze progressiste che sostengono la Giunta attuale ed in
particolare al PD ed al suo capogruppo, architetto Luca Barbero, principale
forza di maggioranza, affinché memore della tradizione dei Cederna, dei De
Lucia e dei Cervellati, recuperino dignità e spessore culturale alla pratica urbanistica
a Pinerolo che non è solo regolamentazione della domanda e diritto ad edificare
ma anche visione, valori e partecipazione democratica.
Circolo intercomunale PD di Pinerolo
Spett.le
Direttivo Sezione del Pinerolese di Italia Nostra
c.a. Sig. Presidente
c.c. Spett.li Organi
di informazione del Pinerolese
c.a. Sigg. Direttori/Redattori
Oggetto: Verso un nuovo modello urbano di Pinerolo
Preg.mo Sig. Presidente,
in relazione alle argomentazione
contenute nella nota allegata alla presente, evidenziamo quanto segue.
La visione di città che
intendiamo dare alla Pinerolo del futuro ed il modello urbano sul quale pensiamo
di sviluppare il nuovo Piano Regolatore sono temi che non possono più essere
procrastinati nel tempo. La forte contrazione del mercato immobiliare,
derivante dalla negativa congiuntura economica che ha ridotto gli investimenti
nel campo dell’edilizia, sollecita l’avvio di un approfondito dibattito
politico volto a ridisegnare la città ed a porre mano allo studio di un nuovo
Piano Regolatore in grado di ridimensionare e riqualificare la capacità
insendiativa. Posticipare l’intervento sull’attuale strumento urbanistico ad
una fase successiva, concomitante con l’inizio di un’auspicata ripresa
economica, potrebbe comportare effetti addirittura peggiori di quelli che si
intende correggere.
Il PD di Pinerolo manifesta
questa consapevolezza non da oggi. E’ sufficiente rileggere il programma
dell’attuale Amministrazione comunale e le proposte in tema di governo del
territorio, formulate nel recente documento sullo sviluppo sostenibile del
Pinerolese, per verificare come sia inequivocabile la posizione del PD in
ordine all’adozione di una politica urbanistica che prenda concretamente in
considerazione la riduzione del consumo di suolo, a tutto vantaggio di
interventi di qualità volti a recuperare innanzitutto il patrimonio edilizio
esistente.
Avendo ben chiaro l’obiettivo di una nuova politica urbanistica,
ampiamente partecipata, che faccia della sostenibilità ambientale, economica e
sociale la tela sulla quale disegnare la Pinerolo di domani, è evidente la
possibilità di adottare provvedimenti/interventi “ponte” in variante
all’attuale PRGC, da selezionarsi nell’ambito di alcuni casi specifici, che
muovano un primo passo verso il futuro assetto urbanistico.
Il Merlettificio Turck, in
considerazione delle non più accettabili condizioni di degrado in cui versa lo
stabile, rappresenta un esempio di questi interventi dove, nel rispetto dei
vincoli preordinati (architettonici, edilizi, idraulici, monumentali,
paesaggistici, territoriali, ecc.), può essere data in tempi brevi una risposta
che coniughi le legittime istanze dei proprietari con il più generale interesse
collettivo di recuperare una parte di territorio da troppi anni lasciata in
abbandono.
Nel ringraziarVi per il prezioso
contributo, che sicuramente avremo modo di approfondire nel prossimo futuro, Vi
inviamo cordiali saluti.
il Capogruppo
PD del Comune di Pinerolo di
Pinerolo: Luca Barbero
il Segretario PD: Luigi Pinchiaroglio
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