venerdì 30 marzo 2012

"Un luogo dedicato a Mauro Rostagno", il Comune respinge la proposta

Il 27 marzo 2012, si è insediata la commissione consigliare Antimafia a Torino, strumento importante per il contrasto alle mafie e per una cultura della legalità che si deve anche fondare sulla memoria di chi è stato ucciso per "una società nella quale valesse la pena trovare un posto", come affermava Mauro Rostagno, giornalista e sociologo torinese ucciso a Trapani dalla mafia il 26 settembre 1988. Nella stessa giornata di ieri, la commissione Toponomastica del Comune di Torino ha votato l'ordine del giorno riguardante l'intitolazione di un luogo della città a Mauro Rostagno. 

Con grande rammarico abbiamo appreso che la proposta firmata da oltre mille torinesi nel 2008 è stata respinta. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da inchieste e indagini giudiziarie che svelano definitivamente il radicamento della 'ndrangheta sul nostro territorio, non ultimo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Leinì, crediamo sia importante legare un luogo dignitoso di Torino alla memoria di un concittadino che si è battuto contro le mafie e che per questo impegno è stato ucciso.   

Il 21 marzo, in piazza Castello, dove con i familiari e le istituzioni abbiamo letto 824 nomi di vittime innocenti delle mafie, abbiamo ricordato anche Rostagno. Oggi, 28 marzo, a Trapani è in corso l'ennesima udienza del processo volto ad individuare i mandanti dell'omicidio di Rostagno. Insieme alla sua famiglia, speriamo che presto si ottengano verità e giustizia. Nonostante la decisione di ieri, non ci fermeremo e continueremo a chiedere alla commissione toponomastica di essere auditi per un confronto sulle perplessità e sulla definizione di un luogo dignitoso della città alla memoria di Mauro Rostagno.

giovedì 29 marzo 2012

UNA TARGA PER DON TANO (Badalamenti) - di Salvo Vitale

Ha creato sdegno, sconcerto, rabbia, irritazione, particolarmente in Italia, la notizia che al Mob Museum di Los Angeles è stata collocata una targa dedicata al boss Gaetano Badalamenti. Il MOB è il primo museo tematico sulla criminalità organizzata, inaugurato appena il 18 febbraio scorso, tra malumori, ostilità e aperte prese di posizione contrarie, soprattutto da parte degli italo-americani, i cui esponenti di provenienza criminale sono particolarmente rappresentati. - LEGGI TUTTO QUI

SERATA CON DAVIDE MATTIELLO (Ex Referente Regionale di LIBERA Piemonte)




Venerdì 30 marzo 2012
Ore 21.00
Via Cesare Billia 10 Racconigi (Cinema San Giovanni)

Serata di presentazione e dibattito dell'ex Referente regionale di LIBERA Piemonte (dal 2002 al 2010) e Fondatore della fondazione Benvenuti in Italia. Verrà inoltre presentato il nuovo libro di Mattiello "La mossa del Riccio". 
Non mancate!!!

mercoledì 28 marzo 2012

Falso in bilancio, proposta legge Idv in calendario Camera a maggio

(Reuters) - La Camera esaminerà da maggio un progetto di legge dell'Idv per ripristinare il delitto di false comunicazioni sociali, un reato che era stato "depenalizzato" dieci anni fa dal governo di Silvio Berlusconi. Lo ha deciso oggi la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, come ha detto un portavoce dell'Idv.
"La calendarizzazione della nostra proposta di legge per il ripristino del reato di falso in bilancio mette alla prova dei fatti governo e Parlamento. Noi li attendiamo al varco e vigileremo", ha dichiarato il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, in una nota.

Il reato è stato largamente svuotato del suo contenuto punitivo dalla riforma degli illeciti penali ed amministrativi delle società commerciali nel 2002.

A favore dell'adozione di una norma più efficace si è speso ieri anche il procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco, a capo del pool anticorruzione, in un'audizione alla Camera, secondo cui "non si può contrastare la corruzione e l'evasione fiscale senza la norma sul falso in bilancio".

Su un pacchetto di norme anticorruzione è in corso da oltre due mesi una difficile trattativa tra governo e Pdl -- principale forza della maggioranza -- che sta frenando su possibili modifiche legislative.

L'ultimo vertice di maggioranza con il premier Mario Monti, il 15 marzo, si è concluso, per la parte che riguarda la giustizia, con un accordo di principio in quattro punti: integrare una più ampia disciplina anti-corruzione nel ddl sulla materia che giace alla Camera, nuove norme sulle intercettazioni, processo del lavoro più breve e soluzione "equilibrata" su responsabilità civile dei magistrati.

Venerdì prossimo il ministro della Giustizia, Paola Severino, dovrebbe vedere i capogruppo parlamentari della maggioranza per mettere sul tavolo alcune proposte e stabilire un calendario di lavoro.

(Roberto Landucci)

LEINI': Crolla il regno Coral

“La mia persona, la mia famiglia e i componenti della mia maggioranza sono quotidianamente soggetti a pressioni esterne su assurdi teoremi che nulla hanno a che fare con il lavoro svolto dalla mia squadra e che rifiuto fermamente”. Queste le parole scritte da Ivano Coral, sindaco di Leinì, al termine della lettera inviata ai cittadini per motivare la decisione di rassegnare le dimissioni. L'ex Sindaco, dopo la decisione presa dal Consiglio dei Ministri di sciogliere per infiltrazione mafiosa il comune da lui guidato per 6 anni, dovrà ricredersi. Quegli “assurdi teoremi” sono elementi oggettivi e tracciano in modo chiaro ed inequivocabile il condizionamento della criminalità organizzata nell'attività amministrativa. La relazione dellaCommissione di Accesso, che per mesi ha passato al setaccio gli atti amministrativi, ha dimostrato l'infiltrazione nel Palazzo Comunale di Leinì.

E' il secondo caso in Piemonte, dopo Bardonecchia nel 1995.

Non si andrà al voto, quindi. Un commissario dovrà ristabilire l'ordine all'interno del Municipio governato per 17 anni dalla famiglia Coral. Prima di Ivano, infatti, a Palazzo ha “regnato” Nevio Coral, il padre, da tutti definito il re di Leinì. L'uomo cerniera, secondo la Procura, tra 'ndrangheta e politica a Torino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Un uomo politicamente forte e di peso, definito nelle carte dell'operazione Minotauro “il biglietto da visita della 'ndrangheta” capace di stringere affari ed alleanze con uomini di spicco della criminalità torinese.

Nevio Coral concedeva lavoro alle ditte guidate da persone oggi in carcere per 41/bis, chiedendo in cambio un appoggio elettorale, come nel caso dell'elezione del figlio Ivano, alle provinciali del 2009. Il suo potere in municipio non era certo diminuito dopo la successione del figlio. Nevio Coral deteneva una fetta importante di potere. E in città tutti lo sapevano. Lo dimostrava nelle sedute di consiglio, fino ad arrivare al rapporto con la Provana Spa, municipalizzata che gestisce gli appalti a Leinì. In attesa del processo per dimostrare la fondatezza delle accuse mosse nei confronti di Nevio Coral, da ieri è possibile affermare, senza essere smentiti, che la 'ndrangheta ha bussato a Palazzo e, purtroppo, è stata accolta.

fonte acmos.net

martedì 27 marzo 2012

Pinerolo, variazione di 230mila euro al bilancio di previsione 2012

La variazione si è resa necessaria per coprire la maggiore spesa di 180.000 euro in relazione alla gestione 2012 del Ciss e di 50.000 euro sostenuta durante l'emergenza neve nel corso dell'inverno
Nella giornata di ieri, lunedì 26 marzo, la maggioranza ha portato in Consiglio Comunale a Pinerolo la prima delle variazioni relative al bilancio di previsione 2012. Variazione di 230.000 euro resasi necessaria per coprire la maggiore spesa di 180.000 euro (+5 euro per abitante) relativa alle spese di gestione 2012 del Ciss al fine di compensare i minori trasferimenti che il Consorzio riceve dalla Regione e non pregiudicare l'attività socio-assistenziale svolta dallo stesso e la maggiore spesa di 50.000 euro sostenuta durante l'emergenza neve.
Si manterrà comunque l'equilibrio di bilancio con minori spese di parte corrente in altri capitoli di spesa. La più rilevante è di 100.000 euro in relazione a minori previsioni di spesa afferenti il rinnovo dell'appalto di manutenzione pubblica e relativa fornitura di energia elettrica.

Scarica il documento 

http://pinerolo.torinotoday.it/

lunedì 26 marzo 2012

Nasce una Commissione antimafia al Comune di Torino


Il Consiglio Comunale di Torino ha finalmente approvato, con il voto unanime dell’assemblea, la Commissione Antimafia, nominando Roberto Tricarico presidente dell’organo. Una vittoria per l’intera città, a tre giorni dal 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie.  La composizione e le finalità dell’organo, che prende il nome di Commissione Consiliare Speciale di promozione della cultura della legalità e del contrasto dei fenomeni mafiosi, ricalcano le priorità individuate da Libera alcuni mesi fa. Per questo Libera Piemonte esprime soddisfazione per il passo compiuto dalla città di Torino.

 L’organo ha una duplice funzione: da una parte contrastare le infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione, dall’altra sensibilizzare la cittadinanza, in particolare i giovani, diffondendo i valori della legalità democratica, in contrasto alla cultura mafiosa. Libera, sin dalla sua nascita, è fermamente convinta della necessità di contrastare la criminalità organizzata a livello culturale. “Accogliamo con gioia l’istituzione della commissione, con la quale siamo disposti a collaborare sulla base dell’esperienza e del lavoro di questi 17 anni – spiega Maria Josè Fava, referente regionale di Libera - Educare la cittadinanza alla legalità democratica ed alla corresponsabilità di ognuno rappresentano azioni fondamentale per arginare l’avanzata delle mafie nella nostra società” Così come auspicato alcuni mesi fa da Libera Piemonte, la Commissione collaborerà con altre Istituzioni, tra cui Prefettura, Organi di Giustizia, Forze dell’ordine, Università, Associazioni. Uno scambio necessario per rendere più incisiva la capacità di contrasto ai fenomeni mafiosi: “La storia della nostra città ci racconta del radicamento della ‘ndrangheta e della sua capacità di rapportarsi con la cosiddetta zona grigia – aggiunge la referente di Libera Piemonte- Per questo crediamo sia fondamentale che la politica collabori e faccia rete con tutte le realtà impegnate a contrastare il fenomeno”. La commissione è presieduta da Roberto Tricarico (PD), unico astenuto, e composta dal vicepresidente Paola Ambrogio (PDL), Fosca Nomis e Michele Paolino (PD), Giuseppe Sbriglio (IDV), Marco Grimaldi (SEL), Fabrizio Ricca (Lega Nord), Federica Scanderebech (Terzo Polo FLI), Vittorio Bertola (5 stelle).