Come aveva facilmente predetto Alberto Maranetto, vice-direttore dell'Eco del Chisone, i contenuti dell'intervista a Luca Salvai, sindaco di Pinerolo, non hanno mancato di suscitare sconcerto fra coloro che hanno a cuore il "bene essere" del nostro territorio. Luca Salvai, giunto alla "campanella" dell'ultimo anno dal termine del suo mandato amministrativo, nell'intervista si produce infatti in una serie di "giravolte" che paiono sconfessare le posizioni dichiarate -solo quattro anni orsono- su punti significativi del programma elettorale in virtù del quale era stato eletto.
Nel programma del M5S pinerolese si legge infatti: "(...) Il pinerolese nell'ultimo decennio è stato un territorio abbandonato a se stesso. La crisi dell'industria è stata accompagnata da pesanti perdite di servizi fondamentali non solo per la città di Pinerolo, ma per tutto il territorio. Ad una situazione di crescente disoccupazione, si è associata la perdita del Tribunale, il progressivo depotenziamento dell'Ospedale E. Agnelli", la perdita della Camera di Commercio, la perdita del Nizza Cavalleria, la soppressione della linea ferroviaria Pinerolo-Torre(...).
Per quanto riguarda l'urbanistica, l'edilizia, così dichiarava il M5s pinerolese: "(...) può dirsi cessato l’aumento demografico della Città e il conseguente sviluppo urbanistico: a Pinerolo non servono più nuovi condomini. La quantità di invenduto è tale da coprire un incremento della popolazione che mai vedremo.(...)".
Sembra esser passato "un secolo", tanto lontane e opposte appaiono ora le azioni tratteggiate da Luca Salvai nell'intervista . Oltre alla coerenza col programma elettorale ( è solo una questione di etica politico-partitica?) quel che ci preoccupa è il fatto che il contenuti dell'intervista contrastano alcuni dei cardini della difesa e della sostenibilità ambientale, obiettivo imprescindibile di qualsivoglia pratica politica lungimirante: fra quelle, la priorità da dare all'uso e sviluppo di mezzi di trasporto "virtuosi", il treno primo fra tutti; la riduzione del "consumo di suolo", "mangiato" dalla speculazione edilizia.
Pertanto, a partire dalle parole di Salvai il quale afferma testualmente "(...) credo che la tratta a Pinerolo non interessi a nessuno e in Val Pellice a pochi (...)", le associazioni che si stanno impegnando a difesa della linea ferroviaria hanno sentito il bisogno di esprimersi con la lettera il cui testo riportiamo integralmente e con l'info-grafica che segue:
Egregio
Direttore
Abbiamo appreso, nell’intervista al vostro giornale, cosa pensa il Sindaco di Pinerolo sulla ferrovia Pinerolo-Torre Pellice. Finalmente, dopo vari incontri tra Sindaci e con l’assessore ai trasporti della Regione Piemonte, di cui la cittadinanza è stata informata solo dai giornali locali, è il primo Sindaco che si esprime pubblicamente, forse anche in virtù della campagna sulla linea fatta dalle associazioni del territorio in difesa della linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice.
La concessione a Trenitalia del servizio di trasporti metropolitano, di cui fa parte la linea Torino Torre Pellice, contiene il ripristino della linea Pinerolo-Torre Pellice con l’istituzione di 12 coppie di treni ma anche il miglioramento della Pinerolo-Torino con ben 7 diretti ed il trasporto gratuito delle biciclette in molte fasce orarie.
E’
abbastanza stupefacente affermare che questa linea non interessi a chi abita a
Pinerolo per almeno quattro ragioni specifiche:
1)
il miglioramento del collegamento tra Pinerolo e Torino con i treni diretti,
che potrebbero perdere la loro utilità trasportistica se non ci sarà il
prolungamento della linea;
2)
le corse del treno potrebbero eliminare circa 100 pullman che entrano in
Pinerolo e attraversano la città tutti i giorni (se si facesse in futuro una
razionalizzazione anche per le linee che arrivano da Barge, con attestamento
dei pullman alla fermata di Bibiana potrebbero essere molti di più);
indubbiamente la qualità dell’aria della città viene migliorata, con conseguente
riduzione di agenti inquinanti e polveri sottili;
3)
molti pendolari della val Pellice, vista la scarsa qualità del servizio offerta
dai bus, preferiscono prendere il treno per Torino a Pinerolo Olimpica; anche
in questo caso avremo meno intasamento in Pinerolo.
4)
la linea verso la val Pellice con la possibilità del treno+bici promuoverebbe
il turismo di prossimità. Pinerolo non
può non essere interessata!
Per
quanto riguarda lo sviluppo urbanistico della città, è facile obiettare che non
lo si può progettare a favore di interessi di singole aree urbanistiche, prevalentemente private, ma a scapito di un sistema di trasporto collettivo e
pubblico che ha in assoluto il minor impatto ambientale.
Inoltre
l’eliminazione della linea ferroviaria in Pinerolo è condizionata dalla linea
elettrica che dalla sottostazione di Bricherasio alimenta la linea
Pinerolo-Torino, la cui eliminazione comporterebbe lo spostamento della
sottostazione in Pinerolo. Forse sarebbe più funzionale, invece di eliminare la
linea, istituire una fermata a servizio delle nuove zone urbanizzate.
Le associazioni:
Legambiente Circolo Pinerolo
Salvaiciclisti Pinerolo
Ass. Rita Atria Pinerolo
Osservatorio 0121-Salviamo il paesaggio
Legambiente Circolo Valpellice - Circolo Barge - Circolo greenTO
Legambiente Piemonte-VdA
Associazione Ferrovie Piemontesi
Progetto Trattoxtratto
Ass. Invalpellice
FFF Val Pellice
FFF Pinerolo
FIAB Torino Bici&Dintorni
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