lunedì 18 giugno 2012

Sentinelle del Territorio: "Vogliamo aspettare il prossimo allagamento" ?



Vogliamo aspettare il prossimo allagamento?
(Non abbiamo dovuto aspettare troppo...E ieri sera abbiamo replicato)

Pinerolo. allagamento del  sottopasso di C.so Torino
 Due ore di pioggia torrenziale ieri sera hanno provocato a Pinerolo gli stessi effetti dello scorso 29 aprile quando un violento temporale, pure di minor durata, aveva determinato l’allagamento della parte terminale di Via Martiri del XXI, con l’acqua che si riversava nelle cantine e nei garages di case e condomini della zona e l’allagamento del sottopasso. 
La settimana scorsa, la sera del 14 giugno, si era svolta l’assemblea pubblica indetta dall’Osservatorio 0121 sul tema. Il titolo dato all'incontro, quasi una preveggenza, era stato: Vogliamo aspettare il prossimo allagamento?”.


Gli organizzatori
L’Osservatorio 0121 nasce aderendo al Forum Italiano del movimento “Salviamo il paesaggio difendiamo il Territorio”, e avendo come scopo la sensibilizzazione dei cittadini e delle amministrazioni verso una delle risorse principali delle comunità, il Territorio-Paesaggio, oggetto di tutela persino dalla nostra Costituzione laddove all’art. 9 si dice: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
L’Osservatorio 0121 ha introdotto il tema dell’incontro sottolineando come l’attività edilizia, quando viene condotta in maniera poco attenta e non tenendo conto della situazione esistenti,  può costituire un pericolo per il territorio. La riduzione delle superfici agricole e delle verdi diminuisce infatti la capacità drenante del suolo e quindi può determinare, in presenza di insufficienti sistemi fognari e di smaltimento delle acque,  episodi come quelli che si sono verificati: le acque che si riversano dalla collina pinerolese, e non efficacemente intercettate, trovano in Via martiri del XXI una sorta di canale "naturale, insufficiente tuttavia a garantirne il corretto deflusso. Da qui il ripetersi degli allagamenti!
Sembra quindi poco lungimirante continuare a consumare suolo in una cittadina nella quale  circa 4.000 alloggi risultano sfitti. Quindi, perchè costruire ancora in una area così delicata? Ricordiamo che questa è l’area  prossima a Monte Oliveto, la famosa area CP7 del Piano Regolatore Generale, per la quale l’attuale Amministrazione ha di fatto restituito alle imprese concessionarie dei diritti edificatori la possibilità di realizzare un nuovo insediamento residenziale. Gli organizzatori rimarcano un altro aspetto, solitamente poco considerato: l’eccessiva estensione delle aree edificate, oltre ai problemi contingenti di "invenduto" derivanti dalla crisi economica in atto, determina un aggravio dei costi a carico della collettività dovuti alla manutenzioni ed ai servizi di cui occorre dotare le arre di insediamento. 
Da parte dell'Osservatorio si è voluto sottolineare come una urbanistica “partecipata”, una gestione del territorio che nasca anche valorizzando l’esperienza e le indicazioni di coloro che vivono realmente in quel territorio, possa contribuire a cambiare l’indirizzo di una attività, l’edilizia, che pare volta al perseguimento di un “profitto” che avvantaggia solo alcuni, e dove le condizioni e i limiti imposti dalla salvaguardia del bene comune "paesaggio-territorio" spesso non vengono considerati. La richiesta è quindi anche quella di indire un Consiglio Comunale "aperto" nel quale si discutano gli indirizzi urbanistici della città di Pinerolo.
Le richieste specifiche avanzate dall’Osservatorio ( alle quali si è chiesto di aderire firmando il relativo documento) poste in discussione sono state le seguenti:
a)      verifica situazione fognaria esistente
b)      messa in sicurezza del sottopasso e zone “alluvionate”
c)      studio ed intervento a breve termine su pulitura-riassetto idrogeologico a monte (collina)
d)      rivalsa economica sul progettista-appaltatore-collaudatore del sottopasso
e)      stop alla cementificazione       
Gli interventi dei partecipanti.
I partecipanti hanno anzitutto posto in evidenza come il problema “alluvione” per la zona di Via Martiri del XXI sia un problema serio e i danni economici subiti dalle abitazioni -che hanno avuto garages e cantine allagate-  non siano trascurabili; danni in realtà quasi sempre non "riconosciuti" ai cittadini  poichè la Regione ha imposto una franchigia di € 3.500,00 sull’eventuale richiesta di risarcimento. 
Interessante l’intervento che faceva notare come, accanto al fenomeno degli alloggi sfitti e dell'allargamento delle fasce sociali in difficoltà economiche, si unisca il paradosso di avere alloggi “popolari” davanti ai quali si vedono parcheggiate “Porsche” ( il noto marchio di automobili di lusso). Occorrerebbero pertanto attente verifiche su coloro che  occupano alloggi di edilizia popolare, i quali rappresentano un notevole onere di manutenzione a carico del Comune, senza magari averne più diritto in considerazioni di migliorate situazioni economiche
Da parte di alcuni cittadini è stata avanza la proposta di far pagare lIMU anche ai costruttori qualora gli edifici risultino ultimati e anche se le unità abitative siano ancora invendute.
Intervento del Sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero.
Il Sindaco di Pinerolo era stato immediatamente chiamato in causa da gli organizzatori del dibattito, anche perchè egli ha mantenuto per sé, sino ad oggi, la delicata delega all’Urbanistica; forse, come è stato detto,  per curare meglio quell’ambito non avendo trovato nessuno di sua fiducia all’altezza dell’incarico. 
Il sindaco non ha voluto negare l’evidenza del problema: le nuove costruzioni che sono sorte a ridosso di Via Martiri sono un dato di fatto; così come è reale l'insufficiente portata dell’impianto fognario esistente. Un impianto che risente anche di una impostazione funzionale oramai superata, facendo confluire in una unica canalizzazione sia le acque “bianche” che le acque “nere”. Questo determina una complicanza alle soluzioni di smaltimento ipotizzabili e consentite.
L’impegno assunto dal Sindaco è stato di incaricare i tecnici del comune di un immediato e attento esame della situazione per verificare lo stato reale degli impianti esistenti e le misure adottabili. Occorre considerare, ha sottolineato il Sindaco, che gli interventi risolutivi  e necessari non sono di poco conto e potrebbero essere adottati solo nelle previsioni di spesa dei prossimi anni. Riconoscendo una gestione oculata delle amministrazioni precedenti , il Sindaco  ha infatti rilevato come esiste la possibilità di ricorrere a mutui per la realizzazioni di opere impegnative come quelle ipotizzabili nel caso specifico e che sarebbero -a suo dire-  nell’ordine di  €1.500.000,00. Nell’immediato occorre tuttavia considerare la necessità di interventi di portata più ridotta ma che possano alleviare il problema. Il sindaco ha ribadito la sua vicinanza ai problemi dei cittadini, assumendosi le responsabilità che ne incorrono anche se derivanti da fatti  e situazioni pre-esistenti alla attuale amministrazione.
Conclusione.
Poichè l’adagio “prevenire è meglio che curare” è stato citato sia dal Sindaco che dai cittadini, anche noi del presidio Libera "Rita Atria" saremo attenti a verificare che anche queste non siamo parole dettate dalla emergenza del momento ma si tramutino in atti e politiche territoriali coerenti e conseguenti: “Sentinelle del territorio” significa conoscere e vigilare anche su un ambito importante come quello dell'urbanistica della città!
presidio Libera "Rita Atria" Pinerolo

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