Vogliamo aspettare il prossimo allagamento?
(Non abbiamo dovuto aspettare troppo...E ieri sera abbiamo replicato)
Pinerolo. allagamento del sottopasso di C.so Torino |
La settimana scorsa, la sera del 14 giugno, si era svolta l’assemblea
pubblica indetta dall’Osservatorio 0121 sul tema. Il titolo dato all'incontro, quasi una preveggenza, era stato: “Vogliamo aspettare il
prossimo allagamento?”.
Gli organizzatori
Gli organizzatori
L’Osservatorio 0121 nasce
aderendo al Forum Italiano del movimento “Salviamo il paesaggio difendiamo il
Territorio”, e avendo come scopo la sensibilizzazione dei cittadini e delle
amministrazioni verso una delle risorse principali delle comunità, il Territorio-Paesaggio,
oggetto di tutela persino dalla nostra Costituzione laddove all’art. 9 si dice:
“La Repubblica promuove lo sviluppo
della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico della Nazione”.
L’Osservatorio 0121 ha introdotto il tema
dell’incontro sottolineando come l’attività edilizia, quando viene condotta in
maniera poco attenta e non tenendo conto della situazione esistenti, può costituire un pericolo per il territorio. La riduzione delle
superfici agricole e delle verdi diminuisce infatti la capacità drenante del suolo e quindi può determinare, in presenza di insufficienti sistemi fognari e di smaltimento delle
acque, episodi come quelli che si sono verificati: le acque che si riversano dalla collina pinerolese, e non
efficacemente intercettate, trovano in Via martiri del XXI una sorta di canale "naturale, insufficiente tuttavia a garantirne il corretto deflusso. Da qui il ripetersi degli allagamenti!
Sembra quindi poco lungimirante
continuare a consumare suolo in una cittadina nella quale circa 4.000 alloggi risultano sfitti. Quindi, perchè costruire ancora in una
area così delicata? Ricordiamo che questa è l’area prossima a Monte Oliveto, la famosa area CP7
del Piano Regolatore Generale, per la quale l’attuale Amministrazione ha di
fatto restituito alle imprese concessionarie dei diritti edificatori la possibilità di realizzare un
nuovo insediamento residenziale. Gli organizzatori rimarcano un altro aspetto, solitamente poco considerato: l’eccessiva estensione delle aree edificate, oltre ai problemi
contingenti di "invenduto" derivanti dalla crisi economica in atto, determina un aggravio dei
costi a carico della collettività dovuti alla manutenzioni ed ai servizi di cui
occorre dotare le arre di insediamento.
Da parte dell'Osservatorio si è
voluto sottolineare come una urbanistica “partecipata”, una gestione del
territorio che nasca anche valorizzando l’esperienza e le indicazioni di coloro
che vivono realmente in quel territorio, possa contribuire a cambiare
l’indirizzo di una attività, l’edilizia, che pare volta al perseguimento di un “profitto” che avvantaggia solo alcuni, e dove le condizioni e i limiti imposti dalla salvaguardia del bene comune "paesaggio-territorio" spesso non vengono considerati. La
richiesta è quindi anche quella di indire un Consiglio Comunale "aperto" nel quale si
discutano gli indirizzi urbanistici della città di Pinerolo.
Le richieste specifiche
avanzate dall’Osservatorio ( alle quali si è chiesto di aderire firmando il relativo documento) poste in discussione sono state le
seguenti:
a)
verifica situazione fognaria esistente
b)
messa in sicurezza del sottopasso e zone “alluvionate”
c)
studio ed intervento a breve termine su
pulitura-riassetto idrogeologico a monte (collina)
d)
rivalsa economica sul
progettista-appaltatore-collaudatore del sottopasso
e)
stop alla cementificazione
Gli interventi dei partecipanti.
I partecipanti hanno anzitutto posto in
evidenza come il problema “alluvione” per la zona di Via Martiri del XXI sia un problema serio e i danni economici subiti dalle
abitazioni -che hanno avuto garages e
cantine allagate- non siano trascurabili; danni in realtà quasi sempre non "riconosciuti" ai cittadini poichè la Regione ha
imposto una franchigia di € 3.500,00 sull’eventuale richiesta di risarcimento.
Interessante l’intervento che faceva notare come, accanto al fenomeno degli alloggi sfitti e dell'allargamento delle fasce sociali in difficoltà economiche, si unisca il paradosso di avere alloggi “popolari” davanti ai quali si vedono parcheggiate “Porsche” ( il noto marchio di automobili di lusso). Occorrerebbero pertanto attente verifiche su coloro che occupano alloggi di edilizia popolare, i quali rappresentano un notevole onere di manutenzione a carico del Comune, senza magari averne più diritto in considerazioni di migliorate situazioni economiche
Interessante l’intervento che faceva notare come, accanto al fenomeno degli alloggi sfitti e dell'allargamento delle fasce sociali in difficoltà economiche, si unisca il paradosso di avere alloggi “popolari” davanti ai quali si vedono parcheggiate “Porsche” ( il noto marchio di automobili di lusso). Occorrerebbero pertanto attente verifiche su coloro che occupano alloggi di edilizia popolare, i quali rappresentano un notevole onere di manutenzione a carico del Comune, senza magari averne più diritto in considerazioni di migliorate situazioni economiche
Da parte di alcuni cittadini è
stata avanza la proposta di far pagare lIMU anche ai costruttori
qualora gli edifici risultino ultimati e anche se le unità abitative siano ancora invendute.
Intervento del Sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero.
Il Sindaco di Pinerolo era stato immediatamente
chiamato in causa da gli organizzatori del dibattito, anche perchè egli ha mantenuto per sé, sino ad oggi, la delicata delega all’Urbanistica; forse,
come è stato detto, per curare meglio quell’ambito
non avendo trovato nessuno di sua fiducia all’altezza dell’incarico.
Il sindaco non ha voluto negare l’evidenza del problema: le nuove costruzioni che sono sorte a ridosso di Via Martiri sono un dato di fatto; così come è reale
l'insufficiente portata dell’impianto fognario esistente. Un impianto che
risente anche di una impostazione funzionale oramai superata, facendo confluire
in una unica canalizzazione sia le acque “bianche” che le acque “nere”. Questo
determina una complicanza alle soluzioni di smaltimento
ipotizzabili e consentite.
L’impegno assunto dal Sindaco è
stato di incaricare i tecnici del comune di un immediato e attento esame
della situazione per verificare lo stato reale degli impianti esistenti e le
misure adottabili. Occorre considerare, ha sottolineato il Sindaco, che gli interventi risolutivi e necessari non sono di
poco conto e potrebbero essere adottati solo nelle previsioni di spesa dei prossimi
anni. Riconoscendo una gestione oculata delle amministrazioni precedenti , il
Sindaco ha infatti rilevato come esiste la
possibilità di ricorrere a mutui per la
realizzazioni di opere impegnative come quelle ipotizzabili nel caso specifico
e che sarebbero -a suo dire- nell’ordine di €1.500.000,00.
Nell’immediato occorre tuttavia considerare la necessità di interventi di portata più
ridotta ma che possano alleviare il problema. Il
sindaco ha ribadito la sua vicinanza ai problemi dei cittadini,
assumendosi le responsabilità che ne incorrono anche se derivanti da fatti e situazioni pre-esistenti alla attuale amministrazione.
Conclusione.
Poichè l’adagio “prevenire è
meglio che curare” è stato citato sia dal Sindaco che dai cittadini, anche noi del presidio Libera "Rita Atria" saremo attenti a verificare che anche queste non siamo parole dettate dalla emergenza
del momento ma si tramutino in atti e politiche territoriali coerenti e
conseguenti: “Sentinelle del territorio” significa conoscere e vigilare anche su un ambito importante come quello dell'urbanistica della città!
presidio Libera "Rita Atria" Pinerolo
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