martedì 27 gennaio 2015

Giorno della Memoria: 27 gennaio 1945

"(…) Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati al fondo. Più giù di così non si può andare: condizione umana più misera non c'è. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga." 

 brano tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi

il cancello di Aushwitz con la scritta "Arbeit macht frei": "Il lavoro rende liberi")

"Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha trasformato la mia vita in una lunga notte, sette volte maledetta e sette volte sigillata. Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini, i cui corpi vidi trasformarsi in ghirlande di fumo sotto un muto cielo blu. Mai dimenticherò quelle fiamme che consumavano la mia fede per sempre. Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi privò, per tutta l'eternità, del desiderio di vivere. Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima e trasformarono i miei sogni in polvere. Non dimenticherò mai queste cose, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai".
Elie Wiesel, sopravvissuto dei campi di concentramento di Auschwitz, Buna e Buchenwald.
"...mio Dio, noi vogliamo vivere! Non vogliamo vuoti nelle nostre file. Il mondo è nostro e noi lo vogliamo migliore. Vogliamo fare qualcosa. E’ vietato morire!” 
                               Eva Picková, morta ad Auschwitz il 18 dicembre 1943 all’età di 12 anni


bambini del Lager mostrano il braccio tatutato

Il Giorno della Memoria ricorda la data in cui l'ersercito russo entra nel lager Aushwitz, oramai abbandonato dalle SS: 27 gennaio 1945 
Fare Memoria significa conoscere quanto è accaduto; fare Memoria significa capire i meccanismi" che si celano dietro ai fatti; fare Memoria significa impegnarsi affinché quanto è accaduto non abbia più “il tempo” e “il modo” di ripetersi. Fare Memoria significa conoscere per diventare ed essere cittadini responsabili. 
Come è stato possibile l'orrore dei Lager? 
Come è stato possibile concepire lo sterminio di popoli? 
La cosiddetta "banalità del male", il pericolo che il male possa ripresentarsi,  è un pericolo sempre presente Dopo quelli nazisti, l'Umanità ha sofferto per altri Lager, altri stermini, altre violenze terribili inflitte da uomini ad altri uomini. 
Perchè? Come è possibile che ciò accada dopo quello che è già accaduto? 
Primo Levi si interroga su come sia stato possibile il dramma dello sterminio nel libro “I sommersi e i Salvati. Luogo di quella ricerca è l'animo umano di ogni tempo; le risposte sono celate nell'eterna -mediocre- lotta per il potere, con attori che si dividono le parti dei "padroni" e dei "servi" alla conquista di un  "privilegio" possibile.
“Il privilegio per definizione difende il privilegio. (…) L’ascesa dei privilegiati, non solo nel Lager ma in tutte le convivenze umane, è un fenomeno angosciante ma immancabile: essi sono assenti solo nelle utopie. E’ compito dell’uomo giusto fare la guerra ad ogni privilegio non meritato, ma non si deve dimenticare che questa è una guerra senza fine. Dove esiste un potere esercitato da pochi - o da uno solo- contro i molti, il privilegio nasce e prolifica, anche contro il volere del potere stesso; ma è normale che il potere, invece, lo tolleri  e lo incoraggi.(…) la classe ibrida dei prigionieri-funzionari ne costituisce l’ossatura ed insieme l’elemento più inquietante. E’ una zona grigia, dai contorni mal definiti, che insieme separa e congiunge i due campi dei padroni e dei servi. (…)”.

lunedì 26 gennaio 2015

la nota di Libera sull'allarme mafie e corruzione lanciato ieri da numerose procure all'inaugurazione dell'anno giudiziario.

Inaugurazione Anno Giudiziario. Libera: "Governo e Parlamento hanno il dovere di dare risposte chiare e precise"


Tante e diverse le voci dei procuratori generali levatesi contro i provvedimenti del governo considerati insufficienti,  contraddittori, addrittura negativi per il buon funzionamento della Giustizia. Qui la rassegna presentata da Il Fatto Quotidiano.
Di oggi la nota di Libera sull'allarme mafie e corruzione lanciato ieri da numerose procure all'inaugurazione dell'anno giudiziario.
" Governo e Parlamento hanno il dovere di dare risposte chiare e precise di fronte al grido d'allarme autorevole lanciato in tutta Italia dalla magistratura in occasione dell' inaugurazione dell'anno giudiziario sul dilagare delle mafie e della corruzione nel nostro paese. Un grido d'allarme frutto anche del lavoro di indagini delle forze dell'ordine e del contributo di monitoraggio e di denuncia sui territori di una società civile responsabile. Servono norme efficaci a cominciare dalla prescrizione, sui beni confiscati, sui delitti ambientali,  che vanno approvate quanto prima, e risorse adeguate. Ma c'è sopratutto bisogno di una vera e propria rivoluzione culturale in cui tutti, nessuno escluso, facciano fino in fondo la loro parte contro ogni forma di illegalità. Il grido d'allarme lanciato ieri ci richiama tutti ad impegnarci per fare meglio e di piu', con corresponsabilità e decisione, perchè le mafie e la corruzione inquinano i processi della politica, minacciano il prestigio e la credibilità delle Istituzioni, sottraggono risorse destinate al bene della comunità, corrodono il senso civico e la stessa cultura democratica." 


Vi invitiamo: "PER QUESTO"

Venerdì 30 gennaio 2015, ore 21.00, al Teatro Incontro di Pinerolo,  l’appuntamento è per tutti, piccoli e grandi! ...
Organizzato in collaborazione con  Presidio LIBERA “Rita Atria” Pinerolo,andrà in scena lo spettacolo Per questo! di Eleonora Frida Mino. Lo spettacolo è tratto dal libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando, dedicato a Giovanni Falcone, alla storia del "pool anti-mafia", alla lotta a favore della Giustizia.
Lo spettacolo è parte della rassegna “Di Festa Teatrando” (QUI l'articolo integrale).

la locandina

perchè il Teatro?

Lo scorso anno andava in scena lo spettacolo "LIBERA...le emozioni...senza lacrime...a pugni chiusi ( qui l'articolo). Lo spettacolo era nato dall'impegno di alcune professoresse della scuola media "F. Brignone", con le quali si era progettato un percorso di esperienze da offrire a ragazze e ragazzi dell'Istituto. Fra queste esperienze, quella del "teatro". Grazie a Guido Castiglia, attore e regista teatrale, fra i fondatori del presidio "Rita Atria", si era potuto proporre agli studenti  una riflessione differente: alle ragazze ed ai ragazzi era stato chiesto di riversare nei testi di "uno spettacolo" le emozioni, le riflessioni, scaturite dagli incontri avuti col presidio"Rita Atria"Pinerolo. Il risultato era stato davvero emozionante
In quella occasione abbiamo avuto conferma che il Teatro, lo spettacolo, non dovrebbe mai essere "custode del sonno di una società in catene" ( Guj Deborge).  Il teatro infatti non è solo la magnificenza di "macchine e ingegni" fantastici; sin dalle sue origini,il Teatro è anche uno dei luoghi ove proporre, anche attraverso la satira e il sorriso,  Storie e Idee che aiutino a riflettere, a ricercare e scoprire i valori su cui fondare la comunità nella quale vogliamo riconoscerci.

domenica 25 gennaio 2015

Luigi Ciotti e Beppe Grillo si incontrano per discutere sul "reddito di cittadinanza".

Riportiamo la dichiarazione di Luigi Ciotti sull'incontro con Beppe Grillo e la delegazione del M5S dedicato al tema del reddito di cittadinanza. Ricordiamo che il tema del "reddito di cittadinanza" è uno fra i 10 punti della campagna "Miseria Ladra", lanciata da LIBERA e Gruppo Abele (qui). Il reddito di cittadinanza può essere una prima risposta al "ricatto del lavoro", il ricatto imposto dalle mafie e dai poteri osceni che dominano questo paese.

"Ci ha fatto piacere incontrare oggi come Libera Beppe Grillo e la delegazione di parlamentari del M5S presso la nostra sede nazionale. Abbiamo accolto volentieri la loro richiesta d'incontro perché condividiamo la preoccupazione sulla gravità di una crisi economica e sociale che sta moltiplicando nel Paese sofferenze, povertà, disuguaglianze e che alimenta mafie e corruzione. Lo sperimentiamo ogni giorno attraverso le tante realtà sociali che aderiscono a Libera. Non a caso abbiamo inserito al primo punto del manifesto conclusivo di Contromafie, che si è svolta a Roma nello scorso mese di ottobre, la richiesta di introdurre anche nel nostro Paese uno strumento, il reddito di cittadinanza o reddito minimo garantito, da applicare in modo sistematico, non emergenziale e non discrezionale per affrontare le difficoltà del momento che sta vivendo il Paese.
Molti esperti ritengono che si debba andare in questa direzione, come sollecitato peraltro anche dal Parlamento europeo già nel 2010. L'Italia ci arriva tra gli ultimi paesi d'Europa. Ora bisogna fare bene e in tempi certi. Ci sono in Parlamento proposte di legge già presentate da M5S e Sel e abbiamo oggi espresso l'auspicio che si possano trovare quanto prima le indispensabili convergenze perché si arrivi all'approvazione di una buona legge.
Nell'incontro abbiamo anche messo in evidenza tre questioni non marginali, da affrontare e risolvere insieme. Il primo problema è rappresentato da come, in questa fase, viene introdotto il reddito di cittadinanza, o reddito minimo garantito. Non bisogna lasciarsi trascinare dalla volontà di fare un bel programma senza pensare per tempo agli aspetti applicativi. Gli interventi di distribuzione di sussidi economici sono di norma ritenuti poco in grado di promuovere inclusione sociale e promozione dei diritti. Non basta dare soltanto i soldi, insomma, se non vengono accompagnati da un forte sistema di servizi di sostegno. La povertà ha all'origine molte cause ed eliminare solo quella relativa alla mancanza di denaro è limitativo.
Il secondo problema riguarda la difficile fase di transizione dall'attuale sistema al nuovo. Potrebbe non essere un passaggio indolore. E va gestito bene.
Il terzo interrogativo riguarda la capacità dell'amministrazione pubblica di mettere in atto un insieme di servizi per accompagnare concretamente e quotidianamente le persone nel loro percorso sociale e culturale.
Si tratta di costruire una risposta a problemi che riguardano la dignità e la libertà delle persone, di fronte alle diseguaglianze che aumentano e a una povertà fuori controllo. Non c'è bisogno di misure assistenziali né possiamo immaginare che il reddito di cittadinanza, o reddito minimo garantito, sia la soluzione del problema. E', però, una misura indispensabile nel breve periodo per contrastare la povertà assoluta, l'esclusione sociale e il ricatto delle mafie.

venerdì 16 gennaio 2015

GRETA RAMELLI E VANESSA MARZULLO. LIBERE!


LIBERE!





Roberto Saviano a Greta Ramelli e Vanessa Marzullo 


"Care Greta e Vanessa, sono felice per la vostra liberazione. E come me stasera sono felici in tanti. Ma vi aspetterà anche un'Italia odiosa, che vi considera ragazzine sprovvedute che invece di starsene a casa sono andate a giocare in Siria. Diranno che sono stati spesi molto soldi, più del valore delle vostre vite. All'Italia che in questi mesi vi ha offeso, motteggiato, che ha persino parteggiato per i vostri rapitori, non permettete di ferirvi. È il senso di colpa per non aver coraggio, è l’insofferenza dell’incapace che, fermo al palo, cerca di mitigare la propria mediocrità latrando contro chiunque agisca.

Spero saprete sottrarvi a questo veleno.
Un’altra parte di questa Italia è convinta che il vostro sia stato un atto di coraggio e di umanità e che nessuno possa essere considerato causa del proprio rapimento."

Caserma Bochard di San Vitale e "Cortile del Maglio". Progetti affini?

Sentinelle del territorio: questa sera parteciperemo all'incontro pubblico "CASERMA BOCHARD  e CORTILE EL MAGLIO. Progetti affini?".
La città di Pinerolo ha da poco acquisito l'isolato della Caserma Bochard di San Vitale. Obiettivo dell'Amministrazione è quello di farne un "Polo Culturale". 



Molti di noi avevano partecipato all'incontro dello scorso 15 dicembre:  "Caro Sindaco, la piazza del Sapere..." organizzato dalla Sezione pinerolese di Italia Nostra. Protagonista di quell'incontro era stata la dott.ssa Antonella Agnoli ( qui alcune note biografiche), una delle massime esperte di "spazi e piazze del Sapere",  la quale aveva offerto a tutti noi una riflessione profonda e "impertinente" ( è definizione data dalla stessa  Agnoli). 
Pensiamo che il contributo offerto dalla dott.ssa Agnoli abbia rafforzato il bisogno, la necessità, che  anche a Pinerolo si avvi un processo di "partecipazione", reale e costruttiva, sui temi fondamentali della comunità. 
L'Impertinente" dott.sssa Agnoli aveva iniziato quella sua riflessione dicendo che, sul polo Culturale pinerolese, le pareva non fosse stata ancora posta la domanda-considerazione fondamentale: "Mi serve un Polo Culturale? E se mi serve, che tipo di Polo Culturale mi serve?" 
Perchè nel caso di un Polo Culturale non si tratta tanto di risolvere i problemi -più o meno fondati- di un direttore bibliotecario, nè di risolvere il problema "dei libri" e neppure i problemi dei pochi o tanti frequentatori di una biblioteca. Fosse così semplice! 
 E' tutto quello ma anche molto di più! 
Anche noi ci poniamo domande di cui daremo conto dopo aver partecipato all'incontro di questa sera.Ne riparleremo!

domenica 11 gennaio 2015

Francesco Rosi: il cinema come denuncia e impegno civile

Il regista Francesco Rosi è morto ieri: con lui il cinema utilizzato come mezzo di denuncia e di impegno civile aveva raggiunto vertici  di altissima qualità artistica 
Fra questi,ricordiamo per tutti il film  "Le Mani sulla Città",  il film che - nel 1963!- denunciava e spiegava le cause del degrado irreversibile che stava subendo il territorio italiano ad opera della speculazione edilizia guidata da affaristi, mafiosi e mala-politica. Ricordiamo una delle scene principali del film: 


- Lo so che la città è là e da quella parte sta andando perché il Piano Regolatore così ha stabilito. Ma è proprio per questo che noi da là dobbiamo fare arrivare qua!

      - E ti pare una cosa facile?…Cambiamo il Piano Regolatore?

-Non c’è bisogno. La città va in là…E questa è zona agricola…E quanto la puoi pagare oggi? Trecento, cinquecento, mille Lire al metro quadrato! Ma domani questa terra, questo stesso metro quadrato, ne può valere sessantamila, settantamila!... E pure di più. Tutto dipende da noi: il 5.000% di profitto. Eccolo là: quello è l’oro oggi! E chi te lo dà? Il commercio? L’industria? L’avvenire industriale del Mezzogiorno, sì! Investili i tuoi soldi in una fabbrica: sindacati, rivendicazioni, scioperi, cassa malattia. Ti fanno venire l’infarto cu sti’ cose.

#CharlieHebdo: "Non è religione quella che non porta Pace e Amore!"

" Noi pensiamo che la migliore risposta che le comunità possono dare alla strage avvenuta nella redazione parigina di Charlie Hebdo sia quella di creare ponti di dialogo fra le religioni, azioni comuni,  rapporti incentrati sulla conoscenza e sul reciproco rispetto". Abbiamo ricordato il gesto del Vescovo di Pinerolo mons. De Bernardi (leggi qui ) e dato notizia del comunicato della Commissione della Diocesi di Pinerolo per il dialogo Islamo-Cristiano che condannava la  strage avvenuta a Parigi (leggi qui). 

Ieri mattina, insieme ad altre associazioni pinerolesi, abbiamo aderito all'invito di  EMERGENCY - Pinerolo a partecipare al presidio che si è tenuto in Piazza Facta.  

 I rappresentanti delle associazioni cominciano a giungere in piazza Facta.
A destra, i rappresentanti della comunità mussulmana

La riflessione di Stefano Ruffinatto 

"In questi giorni sul web e sulla carta stampata si è letto molto sulla tragica vicenda di Parigi: atti terroristici barbari e da condannare . Tuttavia, neppure questa volta sono state evitate  dietrologie improbabili e argomentazioni di stampo razzista, invocando ora fantomatici complotti interni di apparati i governativi francesi ora gli incubi delle guerre tra popoli. Argomentazioni che spesso hanno come unico scopo quello di ricercare il consenso della propria base elettorale La realtà è che si è trattato di un atto criminale nel quale l'aspetto religioso è stato la maschera dietro la quale nascondere la viltà dell'uccisione dei giornalisti di Charlie Hebdo al fine di instillare odio  e paura. 

Per quanto mi riguarda, sono convinto che parte della responsabilità indiretta sia da ricercare nella politica "guerrafondaia" praticata dall'occidente negli ultimi decenni, e negli interessi  occulti  del cosiddetto imperialismo economico. Se è forse vero che "Guerra chiama guerracon altrettanta convinzione si deve tuttavia affermare che nulla giustifica quanto avvenuto a Parigi e quanto sta avvenendo in altre parti del mondo, ad esempio i massacri perpetrati da "Boko Aram" in Nigeria. 

Per uscire da questi "attacchi mediatici" e cominciare a fare qualcosa di concreto, abbiamo accolto l'invito di Emergency-Pinerolo: siamo scesi in piazza per manifestare contro le guerre e i fanatismi. E là, in piazza, abbiamo incontrato i rappresentanti della  comunità di islamica di Pinerolo, presenti anche loro a testimoniare lo sdegno e la condanna per quanto sta avvenendo.  

"Sono semplicemente degli assassini! Parola fondamentale del Corano è Salam, che significa Pace!Questo il concetto col quale i mussulmani pinerolesi intervenuti alla manifestazione hanno esordito nella  conversazione che, spontaneamente, è  nata. 


l'intervento di Amid Taiert, per la comunità islamica pinerolese
Insieme,mussulmani e cristiani, abbiamo parlato e ci siamo confrontati, serenamente. Non è stata una sorpresa scoprire e conoscere persone semplici e con grandi valori morali. 

Se ci fossero ancora dei dubbi, vi assicuro che queste persone sono indignate quanto noi su quanto accaduto e condannano, senza distinzioni, gli atti terroristici. 

Lo hanno ribadito i mussulmani presenti in piazza: L'Islam non è quello che viene descritto in questi giorni da alcuni media.  Chi conosce la religione islamica sa che il principio fondamentale di essa è la Pace, concetto fondamentale nell'Islam come in altre religioni. "Non è religione quella che non porta Pace e Amore!".

Tutti abbiamo poi concordato sulla  strumentalizzazione che gli uomini fanno spesso delle religioni, plasmandone e distorcendone i principi  per propri, strumentali, interessi.

Io che sono un cristiano, ma anche fondamentalmente un laico, non ho problemi ad affermare che il mio sentimento religioso fatica spesso a ritrovare valori corrispondenti negli atti praticati da alcuni esponenti della chiesa, della Curia romana (gli scandali vergognosi e i comportamenti "poco edificanti", stigmatizzati tante volte dallo stesso Papa Francesco).
Consiglio a tutti il dialogo, l'incontro, la conoscenza reciproca, abbandonando  i pregiudizi  e rifiutando le paure che qualcuno vorrebbe inculcarci.  
Un grazie particolare ad Emergency che ha reso possibile questo incontro" 


Stefano Ruffinatto, presidio LIBERA "Rita Atria" Pinerolo.

venerdì 9 gennaio 2015

PRESIDIO CONTRO LE VIOLENZE E I FANATISMI

Ieri abbiamo scritto: " Noi pensiamo che la migliore risposta che le comunità possono dare alla strage avvenuta nella redazione parigina di Charlie Hebdo sia quella di creare ponti di dialogo fra le religioni, azioni comuni,  rapporti incentrati sulla conoscenza e sul reciproco rispetto". Abbiamo ricordato il gesto del Vescovo di Pinerolo (qui l'articolo) e dato notizia del comunicato della Commissione della Diocesi di Pinerolo per il dialogo Islamo-Cristiano che condannava la  strage avvenuta a Parigi (leggi qui).

Oggi riceviamo l'invito di EMERGENCY - gruppo di Pinerolo per un presidio da tenersi domani mattina, ore 10.00 in Piazza Facta. 

                                              Aderiamo e Vi invitiamo a partecipare


Il comunicato di EMERCENGY - gruppo di Pinerolo:

La strage di Parigi ci ha lasciati addolorati, sgomenti, arrabbiati. Tutti sentiamo il bisogno di reagire. Ricordiamo quello che il premier norvegese Stoltenberg disse dopo la strage di Utoya del 2011: “Reagiremo con più democrazia, più apertura e più diritti”. 
Non vogliamo cedere alla paura e all’odio. Rifiutiamo la logica di chi divide il mondo in base alla religione, al colore della pelle, alla nazionalità. Rifiutiamo la logica di chi specula sulla morte per i propri interessi, alimentando una spirale di odio e violenza.

È il momento di stare insieme, di far sentire la voce di tutti quelli, e sono tanti, che di fronte alla morte e alla violenza rispondono con il dialogo, la solidarietà e la pratica dei diritti. Tutti quelli che non fanno distinzione tra le vittime di Utoya e Peshawar, di Baqa, di Baghdad, e Parigi, nel Mediterraneo e a New York. Tutti quelli che credono che diritti, democrazia e libertà siano l’unico antidoto alla guerra, alla violenza e al terrore. Dove l’odio divide, i diritti possono unire.


Vi aspettiamo, sabato 10 gennaio, alle 10 in piazza Facta a Pinerolo

EMERGENCY - gruppo di Pinerolo

giovedì 8 gennaio 2015

#CharlieHebdo: "Preghiamo ad una voce sola il Dio Unico"

Noi pensiamo che la migliore risposta che le comunità possono dare alla strage avvenuta nella redazione parigina di Charlie Hebdo sia quella di creare ponti di dialogo fra le religioni, azioni comuni,  rapporti incentrati sulla conoscenza e sul reciproco rispetto . 

Ricordiamo quanto avvenuto a Pinerolo la mattina dello scorso 30 novembre  quando il Vescovo di Pinerolo, mons. Debernardi, aveva inaugurato le aule del Monastero della Visitazione offerte alla "Associazione culturale Moschea Taoub" affinchè le bambine ed i bambini di lingua araba possano apprendere la lingua "dei nonni". qui l'articolo). 

La commissione della Diocesi di Pinerolo per il dialogo Islamo-Cristiano esprime oggi il suo sgomento e la sua condanna per l'a strage avvenuta a Parigi

un momento dell'inaugurazione delle aule concesse dal Vescovo, mons. De Bernardi

Fonte: Vita Diocesana

La commissione per il dialogo della diocesi di Pinerolo: preghiamo ad una voce sola il Dio Unico

08 gennaio 2014
In seguito ai tragici fatti di Parigi, la commissione per il dialogo Islamo-Cristiano della diocesi di Pinerolo, ha rilasciato una nota. Nel testo, a firma di Hamid Tayert e Giorgio D’Aleo, si legge: « Noi, persone del gruppo dell’amicizia islamo-cristiana ci sentiamo profondamente feriti dal terribile attentato di Parigi. In questa azione vediamo l’intervento del demonio che vuole inquinare la Fede e il dialogo esistente, cercando di ostacolare così, il reciproco rispetto che, al contrario, vogliamo consolidare ed accrescere proprio in questa circostanza. Per questo noi, Cristiani e Mussulmani, insieme a tutte le persone di buona volontà, preghiamo ad una voce sola il Dio Unico che ci chiama alla vita, alla reciproca conoscenza e rispetto».
D'Aleo
Da sinistra, il vescovo di Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi, con Hamid Tayert e Giorgio D’Aleo del gruppo di amicizia Cristiano-Islamico

#CharlieHebdo: risparmiamoli dalla retorica!

VIVA LA SATIRA! 
... ma risparmiamo #CharlieHebdo dalla retorica ! 
Quelli di Charlie Hebdo la odiavano!




Facciamo memoria di quanti giornalisti, nel nostro stesso paese , sono stati uccisi proprio per aver testimoniato la forza della libertà di informazione contro mafie, terrorismo e Potere. Importante sarebbe sentirci tutti chiamati ad impegnarci affinchè quanto accaduto ieri e quanto accaduto nel passato non abbia più a ripetersi.


mercoledì 7 gennaio 2015

# CharlieHebdo



La SATIRA deve essere libera: "Ridens castigat mores"

Tratto da "Il Nome della Rosa":  dialogo fra Guglielmo da Baskerville e il venerabile Jorge sulle cose che inducono al riso


Guglielmo da Baskerville







venerabile Jorge

JorgeNon pronunciate parole vane che inducano al riso. Spero che le mie parole non vi abbiano offeso, fratello Guglielmo, ma ho udito persone che ridevano di cose risibili (…) Voi francescani, tuttavia, provenite da un Ordine dove la giocondità è vista con indulgenza.
Guglielmo . Oh, sì è vero, il nostro Francesco era disposto al riso.
J.  Il riso è un vento diabolico che deforma il viso degli uomini e li rende simili alle scimmie.
G.  Ma le scimmie non ridono, il riso è proprio dell’uomo.
J.  Come il peccato… Cristo non rideva mai!
G.  Ne siete così sicuro?
J.  Non c’è nulla nelle Scritture che induca a ritenerlo.
G. Ma non c’è nulla che induca a ritenere il contrario. I santi stessi hanno fatto uso delle burle per mettere in ridicolo i nemici della fede. Per esempio, quando i pagani misero S. Mauro nell’acqua bollente, lui si lamentò che l’acqua fosse troppo fredda, il sultano infilò una mano e rimase ustionato.
J. Un santo immerso nell’acqua bollente non si perde in giochi da bambino, reprime le urla e soffre per la verità.
G.  Tuttavia Aristotele dedica il secondo libro della sua “Poetica” alla Commedia come strumento di verità.
J.  Avete letto quell’opera?
G.  No, naturalmente, sono secoli che è andata perduta.    
J.  No, non fu perduta, non fu mai scritta, perché la Provvidenza non vuole che la futilità venga glorificata. 
G.  Ma no, devo contestare…