domenica 11 gennaio 2015

#CharlieHebdo: "Non è religione quella che non porta Pace e Amore!"

" Noi pensiamo che la migliore risposta che le comunità possono dare alla strage avvenuta nella redazione parigina di Charlie Hebdo sia quella di creare ponti di dialogo fra le religioni, azioni comuni,  rapporti incentrati sulla conoscenza e sul reciproco rispetto". Abbiamo ricordato il gesto del Vescovo di Pinerolo mons. De Bernardi (leggi qui ) e dato notizia del comunicato della Commissione della Diocesi di Pinerolo per il dialogo Islamo-Cristiano che condannava la  strage avvenuta a Parigi (leggi qui). 

Ieri mattina, insieme ad altre associazioni pinerolesi, abbiamo aderito all'invito di  EMERGENCY - Pinerolo a partecipare al presidio che si è tenuto in Piazza Facta.  

 I rappresentanti delle associazioni cominciano a giungere in piazza Facta.
A destra, i rappresentanti della comunità mussulmana

La riflessione di Stefano Ruffinatto 

"In questi giorni sul web e sulla carta stampata si è letto molto sulla tragica vicenda di Parigi: atti terroristici barbari e da condannare . Tuttavia, neppure questa volta sono state evitate  dietrologie improbabili e argomentazioni di stampo razzista, invocando ora fantomatici complotti interni di apparati i governativi francesi ora gli incubi delle guerre tra popoli. Argomentazioni che spesso hanno come unico scopo quello di ricercare il consenso della propria base elettorale La realtà è che si è trattato di un atto criminale nel quale l'aspetto religioso è stato la maschera dietro la quale nascondere la viltà dell'uccisione dei giornalisti di Charlie Hebdo al fine di instillare odio  e paura. 

Per quanto mi riguarda, sono convinto che parte della responsabilità indiretta sia da ricercare nella politica "guerrafondaia" praticata dall'occidente negli ultimi decenni, e negli interessi  occulti  del cosiddetto imperialismo economico. Se è forse vero che "Guerra chiama guerracon altrettanta convinzione si deve tuttavia affermare che nulla giustifica quanto avvenuto a Parigi e quanto sta avvenendo in altre parti del mondo, ad esempio i massacri perpetrati da "Boko Aram" in Nigeria. 

Per uscire da questi "attacchi mediatici" e cominciare a fare qualcosa di concreto, abbiamo accolto l'invito di Emergency-Pinerolo: siamo scesi in piazza per manifestare contro le guerre e i fanatismi. E là, in piazza, abbiamo incontrato i rappresentanti della  comunità di islamica di Pinerolo, presenti anche loro a testimoniare lo sdegno e la condanna per quanto sta avvenendo.  

"Sono semplicemente degli assassini! Parola fondamentale del Corano è Salam, che significa Pace!Questo il concetto col quale i mussulmani pinerolesi intervenuti alla manifestazione hanno esordito nella  conversazione che, spontaneamente, è  nata. 


l'intervento di Amid Taiert, per la comunità islamica pinerolese
Insieme,mussulmani e cristiani, abbiamo parlato e ci siamo confrontati, serenamente. Non è stata una sorpresa scoprire e conoscere persone semplici e con grandi valori morali. 

Se ci fossero ancora dei dubbi, vi assicuro che queste persone sono indignate quanto noi su quanto accaduto e condannano, senza distinzioni, gli atti terroristici. 

Lo hanno ribadito i mussulmani presenti in piazza: L'Islam non è quello che viene descritto in questi giorni da alcuni media.  Chi conosce la religione islamica sa che il principio fondamentale di essa è la Pace, concetto fondamentale nell'Islam come in altre religioni. "Non è religione quella che non porta Pace e Amore!".

Tutti abbiamo poi concordato sulla  strumentalizzazione che gli uomini fanno spesso delle religioni, plasmandone e distorcendone i principi  per propri, strumentali, interessi.

Io che sono un cristiano, ma anche fondamentalmente un laico, non ho problemi ad affermare che il mio sentimento religioso fatica spesso a ritrovare valori corrispondenti negli atti praticati da alcuni esponenti della chiesa, della Curia romana (gli scandali vergognosi e i comportamenti "poco edificanti", stigmatizzati tante volte dallo stesso Papa Francesco).
Consiglio a tutti il dialogo, l'incontro, la conoscenza reciproca, abbandonando  i pregiudizi  e rifiutando le paure che qualcuno vorrebbe inculcarci.  
Un grazie particolare ad Emergency che ha reso possibile questo incontro" 


Stefano Ruffinatto, presidio LIBERA "Rita Atria" Pinerolo.

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