venerdì 8 giugno 2012

Ci auguriamo sia davvero una certezza: Telejato non chiude, assegnate le frequenze


Telejato non chiude, assegnate le frequenze

Fonte: ANTIMAFIADUEMILA

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Pino Maniaci: “E' la vittoria della democrazia” 

di Aaron Pettinari - 7 giugno 2012

Ha vinto la democrazia, Telejato, la tv antimafia diretta da Pino Maniaci, è salva e potrà continuare a trasmettere. Il Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le Comunicazioni ha predisposto la graduatoria provvisoria delle emittenti televisive locali utile per l'assegnazione, nella Regione Sicilia, delle frequenze televisive in tecnica digitale ai sensi dell'art. 4, del decreto legge 31 marzo 2011, n. 34, convertito con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2011, n. 75.
Il forte ritardo con cui è stata comunicata stava facendo pensare al peggio in quanto il passaggio in digitale dell’emittente a conduzione familiare non era affatto scontata. A spiegarlo era stato lo stesso Maniaci nei mesi scorsi in quanto per le tv comunitarie, cioè senza fini di lucro, come Telejato, avere tutti i requisiti per piazzarsi in graduatoria era davvero difficile. Il paradosso voleva che per cause di bilancio ad essere messa a rischio era la libertà di espressione, di cui la televisione partinicese e lo stesso Maniaci erano diventati simbolo nell'intera Nazione. 
Per la sopravvivenza di Telejato si erano mobilitate molte associazioni e singoli politici con alcune interrogazioni parlamentari. Alla fine il telegiornale più lungo d'Italia ha vinto la propria battaglia ed anzi si rilancerà con un servizio ancora maggiore
Ce l'abbiamo fatta – racconta il direttore Pino Maniaci, preso d'assalto dalle telefonate per commentare il buon esito della vicenda – In primis voglio ringraziare tutti quelli che ci sono stati vicini non solo in Italia ma anche in altre parti del mondo e che hanno portato avanti con noi questa battaglia di democrazia. Per sostenere gli alti costi del passaggio al digitale e aggiudicarsi un posto in graduatoria, diverse emittenti hanno deciso di creare un consorzio: 36 solo in Sicilia. Tra queste anche noi insieme a televisioni di Sciacca, Messina, Catania e Palermo. Il nostro Consorzio in graduatoria si è piazzato 17° in base ad una serie di punteggi basati sul numero di dipendenti, sul capitale sociale e sulla copertura del territorio”. Alla fine il Consorzio ha ottenuto un punteggio di 32.42 entrando nel numero di emittenti che potrà trasmettere anche con il passaggio al digitale terrestre grazie all'assegnazione di un “multiplex”, di quattro o cinque canali. Particolarmente soddisfatta anche Nadia Furnari, del Comitato “Siamo tutti Telejato”: “Adesso non resta che attrezzarsi per trasmettere in digitale. E’ costoso, ma l’importante è avere ottenuto la possibilità di farlo”. “Come canale trasmetteremo sul 273 – continua Maniaci – ma avremo anche altre trasmissioni oltre al nostro telegiornale. Stiamo pensando ad un canale sarà dedicato ai giovani, un altro alla radio con una collaborazione con radio100passi, quindi con la trasmissione dei consigli comunali della zona. Insomma le idee non mancheranno. Per il resto continueremo comunque la nostra battaglia per la pluralità d’informazione. Faremo da testa d’ariete per tutte quelle altre televisioni comunitarie che, non solo in Sicilia, saranno spente”. I termini dello swicht off  per la Sicilia sono stati posticipati dal 1 giugno al periodo compreso tra l’11 giugno e il 4 luglio con 53 canali che rimarranno fuori dalle trasmissioni. Ma Telejato non sarà più oscurata e questo, si può dire, è davvero un successo di tutta la società civile, antimafia e non solo.

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