Il Dovere della Memoria. E' la notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2007. Per Torino è la notte della strage alla ThyssenKrupp.E' passata da poco l’una di notte quando, sulla sulla linea 5 dell’acciaieria di Torino della ThyssenKrupp, sette operai vengono investiti da una fuoriuscita di olio bollente nebulizzato che trasforma in "torce umane" i poveri corpi degli operai.
6 dicembre 2025. Oltre al sindaco e alle autorità locali, erano presenti al Cimitero Monumentale anche i familiari delle vittime e i parenti delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio, avvenuta nel giugno 2009, come gesto di solidarietà.
Il sindaco diTorino Stefano
Lo Russo: “Diciotto anni. Un tempo che non basta a lenire il dolore né a
chiudere una ferita che per Torino resta aperta. Oggi abbiamo ricordato le
vittime di quello che è stato un momento terribile della storia della nostra
città, stringendoci ai familiari di chi ha perso la vita in quella notte
tragica alla Thyssen. Torino non dimentica: non può e non vuole dimenticare
Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario
Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino, lavoratori e uomini strappati alle loro
vite e ai loro affetti",
Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia: “Non possiamo aspettare le tragedie, dobbiamo prevenirle. Da quella tragedia nacque il nuovo testo sulla sicurezza sul lavoro (81/2008) che resta ancora oggi all’avanguardia ma andrebbe fatto applicare, aggiornato con le nuove tipologie di lavoro, implementato con le innovazioni tecnologiche. Non possiamo aspettare le tragedie, dobbiamo prevenirle. E la prevenzione si fa con le leggi e i controlli, non con la retorica. Onorare la memoria delle vittime significa lavorare per garantire diritti, tutele, formazione e sicurezza. La nostra civiltà viene continuamente ferita da queste stragi, come disse il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.
Ancora si attende che in Italia si attuino, aldilà di parole e proclami, politiche e azioni concrete per fermare la strage di coloro che quotidianamente muoiono sui posti di lavoro.

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