Stemma della città di Pinerolo |
Torniamo ad occuparci di Urbanistica perché, come abbiamo scritto sin dall'inizio, "(...) può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli indirizzi, il “progetto generale” che guida e determina il carattere di una amministrazione locale".
Riportiamo quindi il commento delle Associazioni e dei gruppi che partecipano al Forum pinerolese per l’Urbanistica e il Paesaggio alla delibera approvata lo scorso 25 marzo 2014, e vogliamo sottolinearne un passo : "(..) le azioni sinora condotte ( dall'Amministrazione) appaiono ben lontane dalla cosiddetta “urbanistica partecipata”: il coinvolgimento concreto e reale delle comunità al momento progettuale e decisionale partendo dall’analisi delle situazioni esistenti, dall’individuazione di obbiettivi rispettosi della vocazione dei territori, obbiettivi condivisi dalla comunità e “sostenibili”, sia dal punto di punto di vista economico che ecologico".
Riportiamo quindi il commento delle Associazioni e dei gruppi che partecipano al Forum pinerolese per l’Urbanistica e il Paesaggio alla delibera approvata lo scorso 25 marzo 2014, e vogliamo sottolinearne un passo : "(..) le azioni sinora condotte ( dall'Amministrazione) appaiono ben lontane dalla cosiddetta “urbanistica partecipata”: il coinvolgimento concreto e reale delle comunità al momento progettuale e decisionale partendo dall’analisi delle situazioni esistenti, dall’individuazione di obbiettivi rispettosi della vocazione dei territori, obbiettivi condivisi dalla comunità e “sostenibili”, sia dal punto di punto di vista economico che ecologico".
panorama di Pinerolo |
Commento del forum pinerolese alla delibera
"Linee programmatiche per la pianificazione urbanistica"
Il 25 marzo scorso il Consiglio Comunale di Pinerolo ha
approvato le “Linee programmatiche per la pianificazione urbanistica”,
documento la cui bozza era stata presentata alla Cittadinanza nel dicembre
2013. Anche le Associazioni e i gruppi che partecipano al Forum
pinerolese per l’Urbanistica e il
Paesaggio avevano fatto
pervenire proprie osservazioni a quel documento. Fra le Osservazioni
presentate, ci pare essere stata realmente accolta solo quella riguardante il Piano Particolareggiato della collina:
come richiesto dalle Associazioni, nel documento è stato esplicitato il
mantenimento dei vincoli più gravosi in caso di contrasto tra gli strumenti
comunali e quelli provinciali.Le altre osservazioni
da noi presentate sono state ignorate nella sostanza. In particolare:
- Non è stata quantificata, al di là delle dichiarazioni di principio, la quota di riduzione della capacità edificatoria rispetto al piano regolatore vigente e la conseguente riduzione del consumo di suolo. Inoltre non è stata esclusa l’individuazione di nuove aree residenziali.
- In relazione alle cosiddette “valorizzazioni immobiliari”, le Associazioni chiedevano fossero definiti criteri oggettivi che provassero l’esistenza di reali condizioni di “interesse pubblico” nel momento in cui si adottassero varianti urbanistiche puntuali e “permessi di costruire in deroga alle attuali destinazioni d’uso del PRG. Inoltre, si chiedeva di favorire il ricorso allo strumento della “variante” anzicchè i “permessi di costruire in deroga” previsti dalla LR106/2011.
- Nella delibera approvata viene ribadita la necessità di reperire una nuova area industriale. Al contrario, le Associazioni chiedevano di verificare la possibilità di riportare in città alcune delle attività di tipo terziario ( uffici, servizi) che – impropriamente!- sono state insediate nell’area industriale della Porporata. Si chiedeva inoltre di evitare ulteriore consumo di suolo agevolando l’insediamento di piccole/medie industrie nelle aree produttive dismesse, già presenti sul territorio. La previsione di una nuova area industriale ci pare ingiustificata e da doversi considerare solo in conseguenza di specifici e reali progetti, o proposte industriali, che possano assicurare un cospicuo e sostenibile sviluppo occupazionale.
- Nella delibera approvata nulla di concreto anche sul tema della mobilità sostenibile. Le Associazioni chiedevano l’adozione delle soluzione già prospettate nel lavoro condotto dagli uffici comunali con l’ Associazione Salvaciclisti: un progetto che stimolava soluzioni nuove nel campo dell’ accessibilità e dell’attraversamento dello spazio cittadino.
- Le Associazioni richiedevano una maggior attenzione al verde cittadino, con la realizzazione di una “fascia verde” attorno al centro abitato a salvaguardia delle residue zone agricole, per riportare in luce le cascine storiche, per valorizzare e salvaguardare i cosiddetti “coni visivi” e il paesaggio della città.
- Nel capitolo “obiettivi”, la delibera approvata introduce il tema del cosiddetto “miglioramento della qualità degli ingressi in città “. Le Associazioni paventano che sotto quelle parole si celi piuttosto l’alibi per individuare, ri-definire, nuove e grandi aree a destinazione commerciale.
A seguito di quanto esposto, pensiamo che le linee
programmatiche approvate dal Consiglio Comunale risultino generiche e poco
incisive. Ancora una volta manca l’idea, la visione, della Pinerolo “a venire”.
Inoltre, se da un lato abbiamo inizialmente apprezzato la dichiarazione dell’Amministrazione di voler adottare il
metodo del confronto nell’affrontare un tema fondamentale quale è tratteggiare
la Città “ a venire”, le azioni sinora condotte appaiono ben lontane dalla
cosiddetta “urbanistica partecipata”
, pratica a nostro parere fondamentale per indirizzare
eticamente le “pre-visioni” e il carattere della città futura. Alla necessità di prevedere la
partecipazione concreta delle comunità al momento progettuale e decisionale
fanno oramai riferimento i migliori e più moderni strumenti di gestione dei
territori: partire dall’analisi delle
situazioni esistenti; individuare obbiettivi rispettosi della vocazione dei
territori, obbiettivi condivisi
dalla comunità e “sostenibili”, sia dal punto di punto di vista economico
che ecologico.
Questi alcuni dei “fondamenti” necessari per iniziare il processo
della revisione - anche “culturale”-
dell’attuale Piano Regolatore: un Piano ipertrofico, non rispondente alla
realtà attuale, frutto di una idea meramente
speculativa del bene comune “Territorio-Paesaggio”. Pinerolo ha bisogno di un progetto che ne
difenda e ne rivitalizzi la sua Bellezza.
Le Associazioni e i gruppi del forum pinerolese sull'Urbanistica e il Paesaggio
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