Il presidio Libera "Rita Atria" Pinerolo compie due anni!
Dovremmo, vorremmo, fare un bilancio di un altro anno trascorso.
Un altro anno denso di attività. Dovremmo aggiungere altri fotogrammi al collage di immagini che riportiamo sotto, un collage "fermo" in realtà a iniziative e momenti del nostro primo anno di vita. Dovremmo ricordare coloro che hanno fatto sì che il presidio "Rita Atria" si formasse. Dovremmo riicordare i tanti volti incontrati nelle scuole pinerolesi; le loro parole; il flash-mob della Giornata della Memoria; lo spettacolo teatrale che ci hanno dedicato gli studenti di una scuola media di Pinerolo alla fine dell'anno scolastico. Dovremmo ricordare il nostro impegno come sentinelle del territorio per difendere la Bellezza" della nostra città, Pinerolo. Dovremmo ricordare la nascita di Rachele, nata il 23 maggio di questo anno, e salutare -ringraziadoli- Angela e Francesco per l'impegno e la passione che ci hanno regalato in questi mesi. Dovremmo ricordare il nostro impegno nel provare a costruire "reti ed esperienze" per rendere più efficace l'impegno di coloro che agiscono nella nostra comunità.
Dovremmo ricordare tante cose, e parlare di tante altre che si approssimano, proprio a partire dai prossimi giorni. me parleremo
Dovremmo ricordare tante cose, e parlare di tante altre che si approssimano, proprio a partire dai prossimi giorni. me parleremo
Oggi, 12 novembre 2013, non abbiamo il tempo per fare tutto quello che vorremmo. Ma ci facciamo ugualmente gli auguri, regalandoci le parole scritte da Rita Atria nella conclusione del suo tema di maturità:
"(...) L'unica speranza è non arrendersi mai. Finché giudici come Falcone, Paolo Borsellino e tanti come loro vivranno, non bisogna arrendersi mai, e la giustizia e la verità vivrà contro tutto e tutti.
"(...) L'unica speranza è non arrendersi mai. Finché giudici come Falcone, Paolo Borsellino e tanti come loro vivranno, non bisogna arrendersi mai, e la giustizia e la verità vivrà contro tutto e tutti.
L'unico sistema per eliminare tale piaga è rendere coscienti
i ragazzi che vivono tra la mafia che al di fuori c'è un altro mondo fatto di
cose semplici, ma belle, di purezza, un mondo dove sei trattato per ciò che
sei, non perché sei figlio di questa o di quella persona, o perché hai pagato
un pizzo per farti fare quel favore. Forse un mondo onesto non esisterà
mai, ma chi ci impedisce di sognare. Forse se ognuno di noi prova a cambiare,
forse ce la faremo."
Rita Atria - Erice 5 giugno 1992
Rita Atria - Erice 5 giugno 1992
i rappresentanti del del presidio "Rita Atria" nel momento del "battesimo del presidio" . Torino , Fabbrica delle E, 12 novembre 2011) |
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