Furono davvero "solo" le Brigate Rosse ad uccidere gli agenti di scorta e, successivamente, a volere la morte di Aldo Moro?
Alle ore 9:00 circa in via Mario Fani, quartiere Trionfale, l'auto con a bordo il senatore Aldo Moro e quella della scorta furono bloccate all'incrocio con via Stresa: un gruppo di terroristi aprirono immediatamente il fuoco, uccidendo in pochi secondi i cinque uomini della scorta e sequestrando Aldo Moro.
Sull'auto in cui viaggiava Aldo Moro vengono uccisi l'autista, appuntato dei carabinieri Domenico Ricci (42 anni), ed il responsabile della sicurezza, il maresciallo dei carabinieri Oreste Leonardi (52 anni). Sull'auto di scorta muoiono la guardia di P.S. Giulio Rivera (24 anni) e il vicebrigadiere di Pubblica sicurezza Francesco Zizzi (30 anni). Un solo agente riesce ad uscire dall'auto , impugnando la pistola: rimane riverso supino sul piano stradale, vicino all'auto, il corpo della guardia di P.S. Raffaele Iozzino, 24 anni
in alto Oreste Leonardi, in basso da sinistra: Raffaele Iozzino, Francesco Zizzi, Giulio Rivera, Domenico Ricci. |
Lo
abbiamo detto in altre occasioni: "(...) Morti innocenti, delitti oscuri perpetrati da mani a
cui abbiamo dato il nome di mafie, bande, terroristi, servizi segreti deviati,
golpisti. E’ successo e potrebbe succedere ancora: delitti commessi pensando
che, in Italia, potesse servire “a qualcosa e a qualcuno” spargere sangue
innocente, seminare paure e insicurezza per annientare persone, idee, valori.(...)"
Tanti , troppi dubbi permangono ancora sul reale svolgimento di quell'attentato che fu, come lo definisce La Repubblica, "Oltre l'immaginabile": un attacco al cuore delle istituzioni democratiche italiane. Furono solo componenti delle "Brigate Rosse" ad uccidere gli agenti di scorta e, successivamente, a volere la morte di Aldo Moro?
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