mercoledì 11 giugno 2014

L'Ultimo dell'anno. Incontro alla Scuola CFIQ di Pinerolo

L'Ultimo dell'anno.
Lo scorso 30 maggio abbiamo avuto l'ultimo incontro con  gli studenti della scuola professionale CFIQ di Pinerolo...Anche quell'incontro si è svolto facendo memoria dell'intuizione di Paolo Borsellino: "(...) le nuove generazione, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità". Le figure dei nostri eroi, Falcone e Borsellino, e di Peppino Impastato, Rita Atria, insieme ai tanti di cui "facciamo memoria".
Anche quel giorno abbiamo provato a riflettere insieme ai ragazzi. E abbiamo compreso come parlare "di mafie" significhi anzitutto parlare e riflettere di noi stessi: dalla necessità di prestare attenzione "alle regole", alla difesa della propria dignità ( sempre!). Perché solo rispettando le regole, ma ancora di più operando ed impegnandosi affinchè le regole applicate siano "giuste", si può pensare di costruire una società migliore. Una società nella quale le ragazze ed i ragazzi possano vivere consapevolmente la loro vita; una società nella quale possano realizzare i propri sogni; una società nella quale siano riconosciuti i meriti e le capacità di ognuno ma nella quale si assicuri attenzione e dignità anche a chi si trovi a vivere situazione di difficoltà. Tutto questo "le mafie", le cricche, le caste, negano!
Dalle regole alla "regola delle regole" : la Costituzione Italiana
Leggendo insieme a loro quei principi comprendiamo il tanto lavoro ancora da compiere: occorre ancora lavorare, impegnarsi, tutti insieme,  affinchè diventino realtà i sogni di donne e uomini che hanno lottato affinchè nascesse una società, una nazione, più giusta e quindi più libera!
Abbiamo fatto conoscere alle ragazze e ai ragazzi il tema di maturità di una loro coetanea: Rita Atria. La fine del tema: 
"(...) 'unica speranza è non arrendersi mai. Finché giudici come Falcone, Paolo Borsellino e tanti come loro vivranno, non bisogna arrendersi mai, e la giustizia e la verità vivrà contro tutto e tuttiL'unico sistema per eliminare tale piaga è rendere coscienti i ragazzi che vivono tra la mafia che al di fuori c'è un altro mondo fatto di cose semplici, ma belle, di purezza, un mondo dove sei trattato per ciò che sei, non perché sei figlio di questa o di quella persona, o perché hai pagato un pizzo per farti fare quel favore. Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare. Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo".
 Rita Atria Erice, 5 giugno 1992
Infine, ancora le parole di Rita Atria a disvelare la verità più semplice e più gravosa:
"(...) Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi (...)". 
E le mafie, come ci insegna Peppino Impastato, sono la bellezza negata alle nostre vite!


Pertanto, ringraziamo dell'invito le studentesse e gli studenti della Scuola CFQI, i loro docenti, per aver contribuito a rendere reale quanto avevamo scritto in occasione della Giornata della memoria dello scorso 22 marzo: (...)  studenti, insegnanti, dirigenti scolastici pronti a riscrivere nella quotidianità la nostra scelta per la lotta alle mafie e per l'affermazione della giustizia sociale”. 

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