mercoledì 8 marzo 2017

8 marzo. Non abbiamo abbastanza per festeggiare quando c'è tanto per cui ancora lottare

Per la prima volta dopo molti anni, l'8 marzo torna ad essere soprattutto una giornata di lotta: manifestazioni, cortei, sit in e proteste in tutte le città italiane. E in 50 Paesi del mondo aderisioni e manifestazioni a sostegno dello sciopero globale delle donne. 

A Pinerolo, noi oggi vogliamo ricordare e lottare, per "i fantasmi" di Pinerolo: le donne e gli uomini della PMT, ancora senza certezze su quello che sarà il futuro della fabbrica e quello delle loro famiglie, a cui ancora oggi non vengono assicurati i cosiddetti "ammortizzatori sociali. E poi vogliamo ricordare altri "fantasmi": ancora una volta parliamo delle ragazza profughe ospitate da qualche settimana a Pinerolo, presso la Casa madre delle Suore Giuseppine


Auguri alle donne e agli uomini che non fanno festa perchè c'è ancora tanto per cui dover lottare.
Auguri alle donne che, "nel nostro mondo", 
scelgono di vivere il loro essere donna 
con responsabilità e consapevolezza.
Auguri più grandi alle donne "di altri mondi"
dove non sanno che questa è la "Giornata della Donna"
ed hanno per traguardo la fine del giorno
per avere un altro giorno da vivere.
Perchè non è un fim...e devi scegliere da che parte stare!


Alle Donne , a noi tutti.
"(...) Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare. Forse, se ognuno di noi prova a cambiare , forse ce la faremo. " 
 Rita Atria - Erice 5 giugno 1992

Non è un fim...e devi scegliere da che parte stare!


Non è un film quello che scorre in torno 
che vediamo ogni ogni giorno che giriamo distogliendo lo sguardo.
Non è un film e non sono comparse le persone disperse 
sospese e diverse tra noi e lo sfondo, 
e il resto del mondo che attraversa il confine 
ma il confine è rotondo si sposta man mano che muoviamo lo sguardo 
ci sembra lontano perché siamo in ritardo, perenne, costante, ne basta un istante, 
a un passo dal centro è gia troppo distante, 
a un passo dal mare è gia troppo montagna, 
ad un passo da qui era tutta campagna. 
Oggi tutto è diverso una vita mai vista 
questo qui non è un film e non sei protagonista,
puoi chiamare lo stop ma non sei il regista 
ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista.

Questo non è un film e le nostre belle case non corrono il pericolo di essere invase, non è un armata aliena sbarcata sulla terra, 
non sono extraterrestri che ci dichiaran guerra, 
son solamente uomini che varcano i confini, 
uomini con donne vecchi con bambini, poveri con poveri che scappan dalla fame 
gli uni sopra gli altri per intere settimane come in carri bestiame 
attraverso il deserto rincorrono una via in balia dell'incerto per rimanere liberi costretti a farsi schiavi 
stipati nelle stive di disastronavi 
come i nostri avi contro i mostri e i draghi 
in un viaggio nell'inferno che prenoti e paghi 
sopravvivi o anneghi questo il confine 
perché non è un film non c'è lieto fine.

Questo sembra un film di quelli terrificanti
dalla trasilvania non arrivano vampiri ma badanti,
da santo domingo non profughi o zombie,
ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi
dalle filippine colf e pure dal bangladesh
dalla bielorussia solo carne da lap dance
scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri
loro son le prede, noi siamo i mostri
loro la pietanza, noi i commensali
e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali
pronti a divorare a sazietà
pronti a lamentarci per la puzza della varia umanità
che ci occorre, ci soccorre, ci sostenta
questo non è un film ma vedrai che lo diventa
tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare 
i buoni vincon sempre, 
scegli da che parte stare.

Scegli da che parte stare, 
dalla parte di chi spinge, 
scegli da che parte stare, 
dalla parte del mare

Scegli da che parte stare, 
dalla parte del mare

Scegli da che parte stare, 
dalla parte del mare


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