giovedì 21 novembre 2019

Daniela Carrasco, "la Mimo'". "Suicidata"!

Si chiamava, e si chiamerà per sempre, Daniela Carrasco ma era nota come 'la Mimo', artista di strada cilena di 36 anni. Fermata dalla polizia cilena nella giornata del 19 novembre Daniela Carrasco viene ritrovata dopo poche ore, impiccata in un comune nel comune di Pedro Aguirre Cerda, vicino a Santiago del Chile.
Inizialmente, i medici avevano dichiarato si trattasse di un suicidio: la perizia condotta sul corpo della ragazza ha accertato la morte per soffocamento e dal rapporto della polizia  scientifica non risulterebbero violenze né torture, almeno secondo le fonti ufficiali e le dichiarazioni del procuratore. 
Ma tra chi chiede giustizia per la giovane donna, che aveva preso parte alle manifestazioni cilene, sta prendendo piede un’altra ricostruzione, tutta differente da quella ufficiale. Daniela Carrasco sarebbe stata infatti vittima di terribili torture e ripetute violenze sessuali, per erigerla a esempio per tutte le donne che stanno scendendo in piazza nell’ultimo mese per protestare contro il governo cileno. Sarebbero infatti molte le donne scomparse a seguito delle proteste. A sostenere questa ipotesi è il coordinatore di “Ni Una menos“, il corrispettivo cileno dell’organizzazione Non una di meno, che sui social network ha denunciato come Daniela sia stata «è stata violentata, torturata, nuovamente violentata fino al punto di toglierle la vita». Accuse sostenute anche dalla rete di attrici cilene, secondo cui la 36enne «è stata rapita dalle forze militari nei giorni della protesta il 19 ottobre».

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