venerdì 24 novembre 2017

"CATENE DA SPEZZARE. Una riflessione sulle violenze di genere in contesto migratorio".

Riceviamo ed estendiamo l'invito a partecipare all'incontro che si terrà questa sera al Museo della Emigrazione, a   Frossasco: "CATENE DA SPEZZARE. Una riflessione sulle violenze di genere in contesto migratorio".
Da parte nostra auspichiamo che la riflessione aiuta la comunità a comprendere la necessità del cambiamento culturale che si impone davanti a fenomeni epocali quali quello che stiamo vivendo a partire da alcune considerazione. La prima: sul corpo delle donne si combatte da secoli, da millenni,  la guerra dell potere per manifestare ed affermare il suo dominio. Altra considerazione: le migrazioni, le catastrofi umanitarie che avvengono quasi quotidianamente davanti agli occhi di un occidente che spesso si dimostra inerte, insensibile, assuefatto, sembrano essere solo l'ultimo frutto di politiche predatorie  perpetrate da secoli nei confronti dei popoli più deboli.
A suggellare l'inadeguatezza e la deriva di certe scelte politiche sono infine giunte le dichiarazioni dell'Alto commissario per i diritti umani, il principe giordano Zeid Raad al-Hussein che ha definito "disumana" la collaborazione tra Unione europea e la Libia per la gestione dei flussi migratori dall'Africa: "La politica dell'Unione Europea di assistere la guardia costiera libica nell'intercettare e respingere i migranti nel mediterraneo è disumana.La sofferenza dei migranti detenuti in Libia è un oltraggio alla coscienza dell'umanità".
Anche di questo occorre avere coscienza se avvertiamo il bisogno di ridare forza e vita ai valori di una società e di una cultura, quella "occidentale", che pare aver scordato la battaglia secolare per l'affermazione del valore assoluto della vita e dei diritti di ogni essere umano. 





Nel filmato, il reportage trasmesso dalla trasmissione Piazza Pulita, girato a bordo della nave Dattilo in soccorso ai barconi di migranti  (PiazzaPulita 9 mar 2015)





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