venerdì 1 maggio 2015

Primo Maggio 1947: Strage di Portella delle Ginestre.

La Costituzione Italiana pone il tema del Lavoro ai primi quattro punti dei  Principi Fondamentali. Rileggiamo quei Principi
Comprenderemo allora perché, alla luce delle vicende storiche passate e presenti, proprio il Lavoro in Italia sia stato usato come arma di ricatto dalle forme di potere -palesi e occulte- che dominano la storia di questo Paese. 
Anche contro questo, contro il ricatto del lavoro, manifestavano i contadini di quel I maggio del 1947 a Portella delle Ginestre. 
La Strage di Portella delle Ginestre viene considerata il primo esempio di "strage di stato", l'inizio di quella, negli anni successivi verrà detta "strategia della tensione": spargere sangue innocente per impedire che le cose cambino, oppure per indirizzare il cambiamento nella direzione voluta da un potere oscuro e criminale.

la stele che ricorda la strage di Portella delle Ginestre avvenuta il 1 maggio 1947
la scena della strage tratta dal film di Francesco Rosi

La connivenza, la complicità, fra mala-politica e mafie è poi un corollario drammatico, scandaloso, inequivocabile, provato. 
Scandaloso è vedere come i comportamenti del "potere" abbiano ricalcato spesso esattamente i principi del potere mafioso: così come i capi-mafia siciliani distribuivano  le terre ai contadini - ingiustamente, non per merito bensì per "appartenentza o contiguita", per ricatto!- così il "potere" concede spesso il Lavoro
Da principio a fondamento di una nazione, il Lavoro è diventato merce di scambio, regalia per compensare e premiare amici e servi del potere: uno scambio che appare "ricatto".
Anche contro questo, contro il ricatto del lavoro, manifestavano i contadini di quel I maggio del 1947 a Portella delle Ginestre.

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