Ventimila (20.000!) “pinerolesi fantasmi” continuano a chiedere cemento!
Nuovi condomini nell'area del Turck. Impatti ambientali, economici e sociali: la necessità di un Consiglio Comunale aperto.
Salvatore Settis, tratto da "PAESAGGIO COSTITUZIONE CEMENTO": "(...)
Solo imparando a muoversi nel labirinto delle norme, dei dati, delle
informazioni e controinformazione, potremo giudicare in prima persona (come è
nostro diritto) che cosa, di quanto ci accade intorno, è giusto o inevitabile e
che cosa è invece il frutto di cinica
speculazione che, per il vantaggio
di pochi, devasta il bene di tutti. Sta di fatto che ogni giorno, sotto gli occhi
di milioni di cittadini, poche migliaia di speculatori senza scrupoli
distruggono il paesaggio italiano.(...) specialmente al Nord, ma non
solo, i delitti contro il paesaggio si consumano non ignorando le regole ma
modificandole, o "interpretandole" con mille artifizi, perché siano al
servizio non del pubblico bene ma del "partito del cemento", invadente e
trasversale.(...)"
area TURK |
Dieci anni fa una coraggiosa sindaca piemontese, Matilde Casa di Lauriano Po, dando seguito al suo programma elettorale di chiaro stampo ambientalista, rese nuovamente agricoli dei terreni edificabili. Denunciata per abuso d'ufficio venne assolta dimostrando un fatto estremamente importante sotto l'aspetto ambientale: un'amministrazione comunale ha la possibilità imporre un reale stop al consumo del suolo.
Un'altra coraggiosa sindaca, la bolognese Isabella Conti di San Lazzaro di Savena, 9 anni fa bloccò addirittura un PEC (Piano Esecutivo Convenzionato) che prevedeva l'edificazione di oltre 500 alloggi. Anche in questo caso il TAR diede ragione alla sindaca dimostrando un ulteriore fatto: anche in presenza di un PEC un'amministrazione può bloccare tutto salvaguardando il suolo (e non solo). (puoi leggere qui la storia di Isabella Conti)
Perché non si fa tesoro di queste esperienze anche a Pinerolo, riducendo significativamente le aree edificabili attraverso una “coraggiosa” variante al Piano Regolatore?
Invece a Pinerolo abbiamo “ventimila (20.000!) cittadini fantasmi” che continuano a chiedere cemento (il piano regolatore -obsoleto e sovradimensionato- prevederebbe oltre 56.000 abitanti), mentre alcune stime parlano di circa 2.000 alloggi inutilizzati! Una riduzione delle aree edificabili di certo gioverebbero quindi ai 36.000 residenti-cittadini reali (!) che non vedrebbero svalutarsi le loro abitazioni e non assisterebbero ad un incremento di traffico ed inquinamento!
il TURK |
Eppure, in passato, nei programmi elettorali accadeva di leggere frasi come questa: “(…) occorre invertire la tendenza urbanistica alla dismissione di aree industriali per trasformarle in residenziale o commerciale e agevolarne piuttosto la riqualificazione polifunzionale, incentivando l’insediarsi anche di nuove attività manifatturiere e artigianali compatibili con la residenza”. Si perseguissero con coerenza i proclami elettorali attuando quei principi nel caso dell’area Turck, oltre a creare posti di lavoro a “km zero”, si avrebbero ulteriori vantaggi: la conservazione di uno storico edificio industriale, che è stato alla base dello sviluppo cittadino; la preservazione di un polmone verde nel cuore città; la creazione di una “cassa di espansione” per il Lemina, utile ad assorbire eventuali esondazioni del fiume.
Queste sono solo alcune delle riflessioni che hanno portato il Coordinamento delle Associazioni Pinerolesi (C.A.P.) a proporre un consiglio comunale aperto su un tema così importante.
Coordinamento delle Associazioni pinerolesi C.A.P.:
Associazioni: Italia Nostra Sezione del Pinerolese "Ettore Serafino" - LIPU delegazione di Torino Legambiente circolo di Pinerolo - LAC Lega Abolizione caccia Sezione di Pinerolo - Osservatorio 0121 Salviamo il paesaggio - Associazione Provinciale FederTerziario Torino - Comunità Laudato Si' Pinerolo
Gruppi: APP - Ambientalisti per Pinerolo - Ass. Rita Atria Pinerolo
Ringraziamo L'Eco del Chisone e Vita Diocesana per aver voluto dare spazio al tema e alle problematicità denunciate dal C.A.P.
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