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mercoledì 22 febbraio 2023

Pestaggio ai danni degli studenti del Liceo Michelangiolo di Firenze: Lettera della Preside Annalisa Savino agli studenti,ai genitori,ai docenti, al personale dell'istituto

Liliana Segre scelse la parola INDIFFERENZA affinchè venisse  impressa sul muro che accoglie i visitatori del  "Binario 21", divenuto il Memoriale della Shoah di Milano .

Vogliamo sottolineare il passaggio della lettera che Annalisa Savino, Preside del Liceo Scientifico "Leonardo Da Vinci " di Firenze, ha voluto indirizzare ai suoi studenti, ma anche ai genitori degli studenti e ai docenti dell'istituto,a seguito del pestaggio di cui sono state vittime alcuni studenti dell'istituto, passaggio nel quale si richiama il sentimento della INDIFFERENZA come condizione essenziale alla affermazione del fascismo italiano: "(...) Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. E' nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. "Odio gli indifferenti" diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee.(...)".

Qui il filmato della vile aggressione  operata da esponenti di gruppi  appartenente alla estrema destra


 

LICEO SCIENTIFICO STATALE "LEONARDO DA VINCI" 

- FIRENZE Via G. dei Marignolli, 

Comunicazione n. 197

Agli studenti e p. c.  alle loro famiglie ai docenti

alla DSGA e al personale ATA

 

Oggetto: messaggio sui fatti di via della Colonna

Cari studenti,

in merito a quanto accaduto lo scorso sabato davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze, al dibattito, alle reazioni e alle omesse reazioni, ritengo che ognuno di voi abbia già una sua opinione, riflettuta e immaginata da se, considerato che l'episodio coinvolge vostri coetanei e si è svolto davanti a una scuola superiore, come lo è la vostra. Non vi tedio dunque, ma mi preme ricordarvi solo due cose.

Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. E' nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. "Odio gli indifferenti" diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee.

Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così. 

La Dirigente Scolastica 

Dott.ssa Annalisa Savino

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