Continuiamo ad occuparci di gestione del territorio poiché, a nostro parere, questo può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli indirizzi, il “progetto generale” che guida e determina non solo il carattere di una amministrazione locale ma anche della sua comunità. Non solo: avere cura e amore per i territori è un primo ma fondamentale strumento per opporsi a "mafie e pensiero mafioso".
Come abbiamo già scritto, in piena emergenza COVID19 Rete Ferroviaria Italiana ha iniziare lo smantellamento della linea Pinerolo-Torre Pellice come se fosse una cosa urgente e improcrastinabile.
Perché? Forse è un intervento "improcrastinabile" per non onorare quanto Trenitalia si era impegnati a fare?
Necessario e utile riassumere sinteticamente la questione: a fine 2019 Trenitalia si è aggiudicata l'affidamento tramite gara del Servizio del Trasporto Pubblico Locale di alcune linee piemontesi tra cui la Torino-Torre Pellice. Tuttavia il contratto invece non è stato ancora firmato nonostante fosse molto vantaggioso e prevedesse la riapertura del tratto di linea da Pinerolo a Torre Pellice con numerose INNOVAZIONI dal punto di vista del Servizio (treni diretti per torino, cadenzamento, TRASPORTO GRATUITO DELLE BICICLETTE al di fuori delle ore di punta.
Alcune domande da porre in attesa delle necessarie risposte :
- Perché la Regione Piemonte non ha firmato un contratto così vantaggioso per il Pinerolese?
- Dove verrà dirottato l'impegno economico destinato da Trenitalia ala nostra tratta e quindi al nostro territorio?
- Perché RFI smantella la linea laddove dovrebbe già essere stato attivato il contratto tra Trenitalia e Regione?
- Perchè la Regione sta a guardare?
Contestualmente all'inizio dello smantellamento, lascia perplessi una raccolta firme di "amanti della bicicletta" ( probabilmente di coloro che considerarno la bicicletta -magari pure elettrica- un giocattolo utile al più come svago di sereni "pensionati") i quali propongono una trasformazione della ferrovia in una ulteriore strada (sarebbe la 3^ strada che si costruisce per andare in Val Pellice!) con la possibilità di utilizzo "limitato" a bus "ecologici" e biciclette. I promotori della raccolta firme non hanno considerato un fondamentale aspetto tecnico: la sezione utile dell'attuale ferrovia è troppo ristretta per accogliere una strada a doppio senso affiancata da una pista ciclabile in sicurezza.
Qualora si volesse perseguire questa soluzione sarebbero necessari anzitutto una serie di investimenti e spese a fondo perduto per studi, progettazioni, "nuovi tavoli", incarichi e consulenze che dureranno anni. Questo sì, sospettiamo, siamo un argomento valido per rimescolare le carte. E qualora il progetto venisse poi attuato, i lavori necessari sarebbero tali e tanti che costeranno al territorio molto di più che riattivare e mantenere la linea attuale. Senza considerare la sostenibilità ambientale e l'impatto sul Paesaggio che deriverebbe
Invece noi siamo sostenitori di una mobilità sostenibile, dolce, rispettosa dell'ambiente, che vede l'uso della bicicletta come mezzo da privilegiare nei centri urbani in alternativa all'automobile, da utilizzare per raggiungere fermate e stazioni dei mezzi pubblici nella logica dell'intermodalità e della sinergia efficace dei mezzi di trasporto.
La domanda che logicamente ne consegue è quindi la seguente: è:
"E' preferibile un treno che trasporti pure le biciclette, senza restrizioni, e che permetta ai turisti di raggiungere le valli e ai pendolari di viaggiare con un mezzo comodo, sicuro e non inquinante, un treno che già esiste e potrebbe ripartire senza costi con migliori orari e fermate e intermodalità (come previsto e finanziato da trenitalia in sede di gara già aggiudicata); oppure è meglio sprecare denaro pubblico per studi velleitari in "salsa fantasy"?
Per chiarire e approfondire siete tutti invitati
VENERDI' 8 MAGGIO ORE 21 Diretta You Tube
Canale di Legambiente VAL PELLICE
UN INCONTRO PUBBLICO PER DISCUTERE DI SERVIZIO, OPZIONI E PROSPETTIVE DELLA VALLE.
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