Replichiamo all'articolo comparso su l'Eco del Chisone in edicola lo scorso 15 febbraio! In quell'articolo il vice-direttore Alberto Maranetto tirava in ballo il presidio LIBERA "Rita Atria" a proposito della questione che ha visto opposti ( sia pure a debita distanza) il rapprer ghanese Bello Figo ed il consigliere comunale della Lega Nord Gualtiero Caffaratto.
La vicenda ha addirittura avuto un colpo di coda nella seduta del Consiglio Comunale dello scorso 22 febbraio: il consigliere Caffaratto è arrivato a chiedere le dimissioni del sindaco Salvai, reo di aver minacciato "verbalmente" lo stesso consigliere ritenendolo "responsabile " di eventuali disordini che si fossero verificati durante il concerto di Bello Figo. Concerto che, come oramai sappiamo tutti, è stato annullato.
Coloro che avranno la pazienza di leggere la nostra replica scopriranno come e perchè continui a poco importarci di quella questione giacchè, grazie a F. M. Dostoevskij abbiamo scoperto che era solo "pubblicità"! I pazienti lettori avranno chiaro che "Abbiamo scansato il trash perchè ci preoccupa il trend". Ovviamente abbiamo inviato la nostra replica al vice-direttore Maranetto.
Pubblichiamo il testo della replica nella sua versione integrale!
Coloro che avranno la pazienza di leggere la nostra replica scopriranno come e perchè continui a poco importarci di quella questione giacchè, grazie a F. M. Dostoevskij abbiamo scoperto che era solo "pubblicità"! I pazienti lettori avranno chiaro che "Abbiamo scansato il trash perchè ci preoccupa il trend". Ovviamente abbiamo inviato la nostra replica al vice-direttore Maranetto.
Pubblichiamo il testo della replica nella sua versione integrale!
"Abbiamo scansato il trash
perchè ci preoccupa il trend"
Egregio direttore
Maranetto, nel suo articolo “Troppo trash per avere diritti”,
Lei imputa anche al presidio LIBERA “Rita Atria” “l'assordante
silenzio” seguito all'intervista riportata dal suo giornale del
consigliere della Lega Nord Gualtiero Caffaratto, intervista
che avrebbe contribuito a fomentare un clima ostile,
tale da far annullare il concerto del “rapper” Bello Figo.
Premettendo che non siamo
onniscenti né onni-presenti a tutto quanto accade in Pinerolo, a
differenza di quanto scrive nel suo articolo abbiamo ritenuto che la
questione “Bello Figo-Caffaratto” non fosse da porre in cima alle
priorità del presidio “Rita Atria”. Tuttavia, il Suo ingeneroso
rimprovero ci ha portati alle considerazioni seguenti.
Bello
Figo è un “rapper” ghanese assurto ad una certa notorietà
grazie ad una canzone “provocatoria” già nel titolo: “Io non
pago affitto”. Il testo della canzone ci è parso “un minestrone”
nel quale trovano disordinatamente posto immagini riferite al tema
dell'immigrazione e alla politica italiana, “affogate” in
considerazioni e situazioni d'altro tipo e volgarità. Il
“minestrone” dovrebbe potersi ricondurre a quello che viene
definito il “filone trash” (spazzatura).
Alla provocazione di
Bello Figo ha replicato “idealmente” il consigliere Caffaratto. In un passaggio della succitata intervista, G.
Caffarato ricorda a noi tutti uno dei fondamenti etico-antropologici
che connotano il partito politico a cui egli fa riferimento:
-intervistatore:
“Lei ha definito il rapper ghanese un animale. E' pentito di
averlo fatto?”
-G. Caffaratto:
“Per nulla , del resto tutti noi discendiamo
dagli animali”.
Da "BelloFigo-Caffaratto"...a Dostoevskij (!) per scoprire che è solo "pubblicità"
Tutto questo ci ha fatto
tornare alla mente un dialogo
fra personaggi minori di “Delitto e castigo” (F. M.
Dostoevskij). Ad un
certo punto, uno dei personaggi esclama:“(...)Posso
contribuire indirettamente all'evoluzione del mio prossimo e alla
propaganda. Ogni uomo ha il dovere di sviluppare le menti altrui e di
far propaganda e, probabilmente, quanto più essa è violenta, meglio
è. Potrei gettare un'idea, un seme...da questo seme nascerà un
fatto(…)”.
In questo dialogo ci è parso di ritrovare “l'essenza”
della questione: propaganda!...per meglio dire: “pubblicità”!
Entrambi, Bello
Figo e G. Caffaratto, paiono infatti accomunati dall'intento
di far avvenire un fatto, di gettare un seme, usando
“la propaganda-pubblicità” ben sapendo che quanto più il
messaggio è violento tanto maggiore sarà la
sua visibilità! ...Avranno letto
Dostoevskij!
Una domanda ci è parsa
quindi doverosa: “Pensiamo davvero che il messaggio del “rapper”
e del “politico locale” possano contribuire “all'evoluzione del
prossimo”? Ovvero: il
messaggio “artistico” di Bello Figo serve alla causa dei
migranti, a combattere gli stereotipi del razzismo e la schiavitù
sessuale a cui sono costrette tante ragazze, anche africane? Il
messaggio “politico” di G. Caffaratto contribuisce alla crescita
etica e politica della nostra comunità?
Per quanto ci
riguarda, noi facciamo fatica a crederlo. Diritto di ciascuno è
quello di esprimersi liberamente entro i termini consentiti dalla
legge-regola; nostro diritto-dovere formarci un giudizio -etico e
culturale- sul messaggio espresso e quindi agire di conseguenza: ad
esempio, parlando ai giovani, come
noi facciamo da anni incontrando le ragazze ed i ragazzi delle scuole
pinerolesi. Cosicché,
invitati a riflettere sulla Giornata della Memoria in
ricordo delle vittime della Shoah, sul fenomeno della violenza,
su mafie e “pensiero mafioso” (cercare di ottenere
quello che non ci meritiamo), siamo partiti dall'essenza di quei
fenomeni: l'INGIUSTIZIA. E abbiamo riflettuto insieme ai
giovani prendendo spunto dai due fatti
importati, a nostro parere, accaduti a Pinerolo nelle ultime
settimane: il fallimento della PMT; l'arrivo a Pinerolo di
17 ragazze profughe.
Egregio Diretore, ci
preoccupa “l'anima delle nostre comunità”,
schiacciate
da ingiustizia, conoscenza superficiale delle cose, indifferenza,
assenza di progetti politici e culturali lungimiranti; comunità in
cui all’impegno encomiabile di “singoli” si contrappongono
complicità al “sistema” e cedimenti al “pensiero mafioso”.
Questi i
temi, “i trends”, che hanno catturato la nostra attenzione.
Su quei temi il presidio LIBERA “Rita Atria” cerca di agire ed
essere presente, sia pure con modeste capacità e risultati.
Egregio direttore
Maranetto, abbiamo scansato il trash perchè ci proccupa il trend!
Con i nostri migliori
saluti,
Arturo Francesco Incurato
referente presidio LIBERA
“Rita Atria” Pinerolo
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