Ancora oggi, il vice
presidente del Csm Michele Vietti si è espresso in relazione al
"Il caso Ingroia".
Antorio Ingroia |
Il
vicepresidente Vietti ha dichiarato questa mattina: "Uscire
dalla psicosi degli attacchi ed entrare nell'ottica del servizio al cittadino:
è quello che devono fare i magistrati, oltre che "assicurare imparzialità"
anche fuori dall'esercizio delle loro funzioni. (...)
La risposta di Antonio Ingroia,
non si è fatta attendere: "Ho il diritto di partecipare al dibattito
pubblico, e rivendico il diritto di farlo ovunque. Se vado ad una festa
del Pd non succede nulla, perchè se vado a quella de Il Fatto Quotidiano
scoppia la polemica? Il problema per cui ci trasciniamo la mafia in questo
paese è da ricercarsi nei rapporti fra Cosa nostra e Stato italiano. Io dico
semplicemente, che nessun governo di maggioranza di centro destra o centro
sinistra è immune da peccati".
Riportiamo le parole pronunciate
alla festa del Fatto quotidiano e per le quali Antonio Ingroia, insieme
al collega Di Matteo, nei giorni scorsi è stato ripreso ufficialmente dal
Rodolfo Sabelli, presidente del Consiglio Superiore della Magistratura:
“La mafia è un sistema di potere
criminale, ha la sua forza dentro i piani alti delle società e pezzi delle
istituzioni politiche. Per questa ragione abbiamo bisogno di voi. Non è
questione di ricerca di consenso, è necessario che la gente sappia la verità
non solo giudiziaria, ma quella storica e politica. Non è questione di
addetti ai lavori – sostiene il magistrato – sappiamo bene che nel buio e nel
silenzio si commettono le più grandi nefandezze. Io credo la posta in gioco sia
alta, la campagna di stampa, di denigrazione contro la procura di Palermo nasce
da interessi e obbiettivi inconfessabili. Si vuole fare piazza pulita di
Palermo e delle chance di verità su quella stagione e di fare piazza pulita
delle intercettazioni. Abbiamo fatto la nostra partita, abbiamo fatto il nostro
lavoro. Abbiamo concluso la nostra indagine. Sarà un processo lungo, dei
giudici valuteranno se le prove saranno sufficienti. Sappiamo, siamo consapevoli
che è non emersa ancora tutta la verità su quella stagione. Abbiamo bisogno del
vostro sostegno, dell’attenzione. Che i riflettori siano sempre accessi. Ad
oggi in queste condizioni, questo è il massimo risultato”.
Ingroia poi parla del Parlmento delle
“leggi ad personam” e del “disastro legislativo” che ha provocato e quindi
invoca una legge che punisca lo scambio di favori tra politica e mafia, una
legge sull’autoriciclaggio.
Infine l’appello: “Tocca a voi – dice
al pubblico – non essere tifosi e spettatori. Dovete cambiare questo ceto
politico, questa classe dirigente perché io credo che per voltare pagina si
deve smettere con questa politica di convivenza con la mafia che ha
caratterizzato tutta la storia del nostro paese”. E infine: “Capisco che il
libro dei sogni ha troppe pagine, sappiate che il vostro futuro è nelle
vostre mani”.
Antonio Ingroia
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