Ieri è stata la Giornata del Suolo. Non stupisce affatto che in Italia, a differenza di altre Giornate, questa sia passata in sordina, oscurata dai grandi mezzi di informazione e non solo da loro!
Troppe in Italia sono le complicità decennali che, causando la distruzione di parti rilevanti del nostro Paesaggio, invano protetto e tutelato addirittura dalla nostra Carta Costituzionale, hanno spesso favorito e protetto (a volte inconsciamente) ben altri interessi: rendite, speculazioni, corruzione, mafie.
Le mafie, tema che ci riguarda direttamente, anche in Piemonte utilizzano da decenni l'edilizia, l'investimento immobiliare (sia di tipo "residenziale" che di tipo "commerciale"), per riciclare e reinvestire i capitali provenienti dai traffici illeciti che gestiscono. A partire dal "sacco di Bardonecchia", alla realizzazione del centro commerciale "Le Gru", sino alle vicende portate alla luce dall"'Operazione Minotauro" o le ultime inchieste riguardanti il Villaggio Olimpico edificato a Torino per le Olimpiadi 2006, costruito del "re del riciclaggio" (leggi qui). Fingiamo di non saperlo?
Quale il motivo per il quale la stragrande maggioranza dei Piani Regolatori delle città italiane risultano essere sovra-dimensionati rispetto alle reali esigenze delle comunità?
Nell'articolo che citiamo di seguito, si sottolinea il fatto fondamentale: "(...) L’obiettivo “consumo zero” fissato al 2050 ha bisogno di un alleato che deve essere “una legge chiara ed efficace che orienti in maniera netta le politiche locali, perché è a quel livello che si assumono le decisioni”
Riportiamo allora l'appello semplice e chiaro di Marco Boschini, l'ispiratore dell'associazione "Comuni Virtuosi" (vedi qui): "La cura del pianeta inizia da noi. Niente scuse o recriminazioni, occorre azione e coerenza. Ogni giorno. Siamo divorati dal cemento, ce lo ripetiamo ogni anno con statistiche, numeri e denunce. Ma le cose faticano a cambiare, troppi interessi, troppa inerzia, troppa inadeguatezza da parte di molti amministratori e funzionari locali. Per non parlare di un Parlamento che in cinque anni non è stato capace di legiferare in materia.".
L'ISPRA, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha diffuso un video-spot per sensibilizzare istituzioni e cittadini sul grave problema di consumo incontrollato di una risorsa ambientale fondamentale: il suolo.
Testimonials con ISPRA dell'appello per la salvaguardia del territorio: Donatella Bianchi, Luca Mercalli, Paolo Pileri, Andrea Segrè
Segnaliamo a questo proposito l'articolo "Consumo di suolo. L’Italia perde ancora tre metri quadrati al secondo" nel quale, fra le altre cose, si legge: "Tra il novembre 2015 e il maggio 2016, il nostro Paese ha “alterato” 50 chilometri quadrati di territorio. 30 ettari al giorno. “Rimettendo” oltre 900 milioni di euro l’anno per i servizi ecosistemici dispersi. È quanto emerge dal nuovo Rapporto dell’ISPRA presentato il 22 giugno. (...) L’obiettivo “consumo zero” fissato al 2050 ha bisogno di un alleato che per Munafò deve essere “una legge chiara ed efficace che orienti in maniera netta le politiche locali, perché è a quel livello che si assumono le decisioni”. Il punto, però, è che la legge in discussione in Parlamento –attualmente è ferma al Senato– desta più di una perplessità(...)"(LEGGI QUI )
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