Sentinelle del territorio. Ritorniamo sul tema dell'etica nella pratica politica. Nella lettera aperta di alcuni giorni orsono, "E' finita l'era dei fossili"? avevamo espresso sconcerto riguardo "(...) a perniciose “liturgie della politica” quali nomine e deleghe frutti di accordi “sotto-traccia”, oppure “antichi personaggi”, detentori di “pacchetti di voti”, portatori di interessi particolari e privatistici.
Al contrario, fra altre cose, avevamo auspicato che i candidati-sindaco e tutte le forze politiche pinerolesi agognino sinceramente “il fresco profumo” di una azione politico-amministrativa nuova, saldamente ancorata a principi etici e morali.
Uno degli strumenti che indicavamo era la Carta di Avviso Pubblico", un documento alla cui adesione avevamo invitato i candidati sindaco. Accogliamo pertanto con piacere la scelta di spontanea adesione a quel documento da parte di Enrica Pazè, la candidata sindaco di SEL Pinerolo.
Vita Diocesana pubblica un interessante articolo di Giancarlo Chiapello nel quale si evidenziano le peculiari finalità del documento: "(...) Il Codice si rivolge ai politici e ne chiede impegni precisi per diventare testimoni visibili di una concreta azione di educazione alla legalità, di un impegno destinato a cancellare potenziali zone d’ombra nell’azione politico-amministrativa.".
Invitiamo ad una attenta lettura.
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Uno degli strumenti che indicavamo era la Carta di Avviso Pubblico", un documento alla cui adesione avevamo invitato i candidati sindaco. Accogliamo pertanto con piacere la scelta di spontanea adesione a quel documento da parte di Enrica Pazè, la candidata sindaco di SEL Pinerolo.
Vita Diocesana pubblica un interessante articolo di Giancarlo Chiapello nel quale si evidenziano le peculiari finalità del documento: "(...) Il Codice si rivolge ai politici e ne chiede impegni precisi per diventare testimoni visibili di una concreta azione di educazione alla legalità, di un impegno destinato a cancellare potenziali zone d’ombra nell’azione politico-amministrativa.".
Invitiamo ad una attenta lettura.
Fonte: Vita Diocesana
"Un’associazione
per gli amministratori che non hanno nulla da nascondere
La
Carta di Avviso Pubblico: un segno di trasparenza".
Giancarlo Chiapello
Giancarlo Chiapello
UN
CODICE ETICO – comportamentale, ecco in sostanza cos’è la Carta
di “Avviso Pubblico”,
l’associazione che raggruppa alcune centinaia di istituzioni
locali, Regioni, Provincie, Comuni, Unioni di Comuni e che si è data
come obbiettivo, dichiarato (cfr. www.avvisopubblico.it),
quello «di collegare
ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si
impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella
politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi
governati».
Non
serve di fatto a sostituire i politici con chissà quali figure
“messianiche” o “tecniche”, spesso digiune di una vera
visione comunitaria, non ha un’impostazione demagogica e meramente
teorica, ma rappresenta
un sostegno alla buona politica per emergere, in particolare in
territori e situazioni dove si potrebbero evidenziare rischi legati a
clientelismo, conflitti
di interessi, pressioni indebite, ecc… (e nel territorio
metropolitano questi rischi in molti casi forse non appartengono solo
a storie passate).
In
particolare, all’articolo
5 parla proprio delle situazioni di conflitto di interesse, come ad
esempio «la
sussistenza di interessi personali dell’amministratore che
interferiscono con l’oggetto di decisioni cui egli partecipa e
dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o
indiretto»;
«la
sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con
persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto
delle decisioni»; «rapporti di frequentazione abituale con persone
operanti in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto
di decisioni di rilevanza economica cui l’amministratore partecipa
direttamente, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano
situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o
da altre norme».
Questo
documento è entrato in maniera sostanziale nel dibattito politico
pinerolese, grazie all’azione del Presidio di Libera “Rita
Atria”,
apertosi da tempo sul tema della governance del territorio,
dell’urbanistica, in una Città destinata a vedere l’elaborazione
di un nuovo Piano Regolatore: molte realtà aggregative cittadine
hanno iniziato ad interrogarsi su un tema di spinosa attualità,
ossia trasparenza e conflitto di interessi.
Il
Codice si rivolge ai politici e ne chiede impegni precisi per
diventare testimoni visibili di una concreta azione di educazione
alla legalità, di un impegno destinato a cancellare potenziali zone
d’ombra nell’azione politico-amministrativa.
Nell’ambito
delle primarie del Pd è stato accolto
e rilanciato a seguito della personale sottoscrizione
da parte di Luigi Pinchiaroglio.
Anche
sul fronte dell’impegno sociale nel mondo cattolico, i
giovani cattolici democratici del “Comitato Primo Mazzolari” che
cercano di riorganizzare nella comunità una presenza radicata nella
triplice autonomia di analisi, valutazione ed azione,
considerano importante una così significativa presa di posizione.
GIANCARLO
CHIAPELLO
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