Erri
De Luca è stato oggi assolto per le dichiarazioni No Tav! In Aula aveva
ribadito: Sabotare, verbo nobile e democratico pronunciato e praticato
da Gandhi e Mandela".
Ma troppe altre cose, oscene e immorali, sussistono in questo paese e
che occorrerebbe davvero "sabotare" avendo il coraggio etico
dell'eresia, del dire la verità che si conosce! Fra le
cose dette da Erri De Luca: "Ciò che è costituzionale si misura al
pianoterra della società."
La
dichiarazione resa da di Erri De Luca al processo di Torino.
"Sarei presente in quest’aula anche se non fossi io lo scrittore incriminato per istigazione.
Aldilà del mio trascurabile caso personale, considero
l’imputazione contestata un esperimento, il tentativo di mettere a
tacere le parole contrarie. Perciò
considero quest’aula un avamposto affacciato sul presente
immediato del nostro paese.
Svolgo l’attività di scrittore e mi ritengo parte lesa di ogni volontà di censura.
Sono incriminato per un articolo del codice penale che risale al
1930 e a quel periodo della storia d’Italia. Considero quell’articolo
superato dalla successiva stesura della Costituzione della
Repubblica. Sono in quest’aula per sapere se quel testo è in vigore e
prevalente o se il capo di accusa avrà potere di sospendere e
invalidare l’articolo 21 della Costituzione.
Ho impedito ai miei
difensori di presentare istanza di incostituzionalità del capo
di accusa. Se accolta, avrebbe fermato questo processo, trasferito
gli atti nelle stanze di una Corte Costituzionale sovraccarica di
lavoro, che si sarebbe pronunciata nell’arco di anni. Se accolta,
l’istanza avrebbe scavalcato quest’aula e questo tempo prezioso. Ciò
che è costituzionale credo che si decida e si difenda in posti
pubblici come questo, come anche in un commissariato, in un’aula
scolastica, in una prigione, in un ospedale, su un posto di lavoro,
alle frontiere attraversate dai richiedenti asilo.
Ciò che è costituzionale si misura al pianoterra della società.
Inapplicabile al mio caso le attenuanti generiche, se quello che
ho detto è reato, l’ho ripetuto e continuerò a ripeterlo.
Sono incriminato per avere usato il verbo sabotare. Lo considero nobile e democratico.
Nobile perché pronunciato e praticato da valorose figure come Gandhi e Mandela, con enormi risultati politici.
Democratico perché appartiene fin dall’origine al movimento
operaio e alle sue lotte. Per esempio uno sciopero sabota la
produzione.
Difendo l’uso legittimo del verbo sabotare nel suo significato più efficace e ampio.
Sono disposto a subire condanna penale per il suo impiego, ma non a
farmi censurare o ridurre la lingua italiana. ”A questo servivano
le cesoie” : a cosa? A sabotare un’opera colossale quanto nociva con
delle cesoie? Non risultano altri insidiosi articoli di ferramenta
agli atti della mia conversazione telefonica. Allora si incrimina
il sostegno verbale a un’azione simbolica?
Non voglio sconfinare nel campo di competenza dei miei difensori.
Concludo confermando la mia convinzione che la linea di sedicente
alta velocità in Val di Susa va ostacolata, impedita, intralciata,
dunque sabotata per la legittima difesa della salute, del suolo,
dell’aria, dell’acqua di una comunità minacciata.
La mia parola contraria sussiste e aspetto di sapere se costituisce reato".
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