La
Costituzione Italiana pone il tema del Lavoro ai primi quattro punti
dei Principi Fondamentali. Rileggiamo quei Principi!
Comprenderemo
allora perché, alla luce delle vicende storiche passate e presenti,
proprio il Lavoro in Italia sia stato usato come arma di ricatto dalle
forme di potere -palesi e occulte- che dominano la storia di questo
Paese.
Anche contro questo, contro il ricatto del lavoro, manifestavano i
contadini di quel I maggio del 1947 a Portella delle Ginestre.
La Strage di Portella delle Ginestre viene considerata il primo esempio di "strage di stato", l'inizio di quella, negli anni successivi verrà detta "strategia della tensione": spargere sangue innocente per impedire che le cose cambino, oppure per indirizzare il cambiamento nella direzione voluta da un potere oscuro e criminale.
la stele che ricorda la strage di Portella delle Ginestre avvenuta il 1 maggio 1947 |
La
connivenza, la complicità, fra mala-politica e mafie è poi un
corollario drammatico, scandaloso, inequivocabile, provato.
Scandaloso è
vedere come i comportamenti del "potere" abbiano ricalcato spesso esattamente i
principi del potere mafioso: così come i capi-mafia siciliani
distribuivano le terre ai contadini - ingiustamente, non per merito
bensì per "appartenentza o contiguita", per ricatto!- così il "potere"
concede spesso il Lavoro.
Da principio a fondamento di una nazione,
il Lavoro è diventato merce di scambio, regalia per compensare e
premiare amici e servi del potere: uno scambio che appare "ricatto".
Anche contro questo, contro il ricatto del lavoro, manifestavano i contadini di quel I maggio del 1947 a Portella delle Ginestre.
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