SENTINELLE DEL TERRITORIO. Torniamo ad occuparci di Urbanistica perché, come abbiamo scritto sin dall'inizio della nostra attività come presidio LIBERA "Rita Atria" Pinerolo, "(...) può
rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli
indirizzi, il “progetto generale” che guida e determina il carattere di
una amministrazione locale".
Lo scorso 4-5 febraio 2015, il Consiglio Comunale di Pinerolo approvava il documento: «Adozione della proposta tecnica del progetto preliminare della variante strutturale denominata “variante ponte”(...)».
A circa un anno dalla fine-mandato del Sindaco Eugenio Buttiero, la cosiddetta "Variante ponte" costituisce forse l'ultimo atto, importante, della politica urbanistica dell'attuale Amministrazione cittadina. Una Amministrazione che, proprio nel campo della politica urbanistica, non ha mancato di suscitare perplessità.
Rileggendo i contenuti del programma elettorale di Eugenio Buttiero egli, al pari di tutti gli altri canditati-sindaci, aveva posto come punto qualificante la revisione dell'attuale Piano Regolatorre Generale, da tutti ( a parole") considerato sovra-dimensionato). Eppure, primo atto dell'attuale amministrazione era stato quello di riproporre l'edificazione della zona CP7, l'are a ridosso di Monte Oliveto (?) e la revisione del Piano Regolatore non è stata attuata.
Si è preferito invece proporre una "Variante ponte"!
All'epoca, ci si era chiesto "dove ci avrebbe portato il ponte" ( vedi qui). ed avevamo espresso le nostre riserve (vedi qui) sul contenuto del documento che si andava delineando, in quanto -sostanzialmente- non si teneva affatto conto dei rilievi e delle indicazioni presentate dalle associazioni e dai gruppi che si interessano all'Urbanistica della città.
Riconfermiamo quel giudizio e pubblichiamo il comunicato stampa oggi rilasciato
Lo scorso 4-5 febraio 2015, il Consiglio Comunale di Pinerolo approvava il documento: «Adozione della proposta tecnica del progetto preliminare della variante strutturale denominata “variante ponte”(...)».
A circa un anno dalla fine-mandato del Sindaco Eugenio Buttiero, la cosiddetta "Variante ponte" costituisce forse l'ultimo atto, importante, della politica urbanistica dell'attuale Amministrazione cittadina. Una Amministrazione che, proprio nel campo della politica urbanistica, non ha mancato di suscitare perplessità.
Rileggendo i contenuti del programma elettorale di Eugenio Buttiero egli, al pari di tutti gli altri canditati-sindaci, aveva posto come punto qualificante la revisione dell'attuale Piano Regolatorre Generale, da tutti ( a parole") considerato sovra-dimensionato). Eppure, primo atto dell'attuale amministrazione era stato quello di riproporre l'edificazione della zona CP7, l'are a ridosso di Monte Oliveto (?) e la revisione del Piano Regolatore non è stata attuata.
Si è preferito invece proporre una "Variante ponte"!
All'epoca, ci si era chiesto "dove ci avrebbe portato il ponte" ( vedi qui). ed avevamo espresso le nostre riserve (vedi qui) sul contenuto del documento che si andava delineando, in quanto -sostanzialmente- non si teneva affatto conto dei rilievi e delle indicazioni presentate dalle associazioni e dai gruppi che si interessano all'Urbanistica della città.
Riconfermiamo quel giudizio e pubblichiamo il comunicato stampa oggi rilasciato
Comunicato stampa
Le
Associazione ed i gruppi che partecipano al Forum pinerolese per
l'Urbanistica e il Territorio hanno presentato il 20 aprile scorso le
Osservazioni alla “Variante ponte”. Di seguito, i principali
temi trattati.
Premessa:
a nostro parere, la variante strutturale denominata “Variante
ponte” non risponde all'esigenze di una revisione dell'attuale
-ipertrofico- Piano Regolatore, punto qualificante anche del
programma elettorale dell'attuale Amministrazione. La Variante è
piuttosto la mera addizione di piccoli “aggiustamenti”, volti a
soddisfare le molteplici esigenze e richieste pervenute da cittadini
e professionisti, senza tuttavia che queste siano inscritte in un
disegno-progetto generale, organicamente compiuto.
L'effetto
“perverso”. Mentre
la Variante sembra
prospettare una riduzione (minima!) degli “abitanti teorici” (
passando da 54.420 a 52.520 abitanti teorici), in realtà si conferma
l'ipertrofia del Piano Regolatore in vigore: a fronte di dati storici
demografici che attestano per Pinerolo una popolazione reale intorno
ai 36.000 abitanti, si
consente ancora il
permanere di cubature residenziali sufficienti ai 52.520 “abitanti
teorici”.
Inoltre il
risparmio di consumo di suolo
dichiarato dalla Variante è dovuto solo in minima parte alla
riduzione della “capacità edificatoria”,
mentre
in gran parte si
basa essenzialmente sulla riduzione di infrastrutture previste nel
PRGC:
non sono più opere prioritarie la viabilità di bordo sud e la
strada al contorno di Villaggio San Giacomo di Riva.
Singole
aree: poco razionali!
Tali risultano
il cambiamento di destinazione d’uso
previsto
per l’area D 6.9 (area
Gallo) da
area produttiva ad area di tipo terziario-commerciale (ennesimo centro-commerciale a Pinerolo?); così come
l'aumento del rapporto di copertura dal 33 al 60% previsto per l'area
RU 6.4 (area
Corcos)
determina un consistente
incremento degli spazi destinati al commercio. Il tutto a possibile discapito del tessuto commerciale ancora presente nel
centro storico della città.
La
Variante presentata grava quindi il territorio comunale di un
possibile incremento di 16.000 abitanti ( il 44% della popolazione
reale residente!), realizzato edificando in aree agricole fertili e
ricche di relazioni ecologiche con l’ambiente naturale.
La Variante incide parzialmente anche sul
sistema viario di penetrazione e di scorrimento,
mutandone anche il carattere: da una impostazione “circolare” si
passa ad una impostazione “radiale”, variando i luoghi di
convergenza del traffico. Questa previsione, e tutte le altre a
carattere sub-urbano, implica una modificazione
dei flussi viari che
possono avere ripercussioni rilevanti sulla mobilità interna e sulla
vivibilità dei vari quartieri.
Chiediamo verifiche e adeguamenti. Riteniamo necessario sottoporre la Variante a procedura di VAS e quindi alla redazione del Rapporto Ambientale. Chiediamo l'adeguamento sostanziale ai Piani Territoriali Regionali e Provinciali ed alle loro prescrizioni; la definizione dei criteri generali di applicabilità delle deroghe previste dalla legge 106/2011, a garanzia della collettività attraverso regole certe di gestione; l'adozione di un piano commerciale complessivo e coerente con la variegata realtà del commercio pinerolese.
Chiediamo verifiche e adeguamenti. Riteniamo necessario sottoporre la Variante a procedura di VAS e quindi alla redazione del Rapporto Ambientale. Chiediamo l'adeguamento sostanziale ai Piani Territoriali Regionali e Provinciali ed alle loro prescrizioni; la definizione dei criteri generali di applicabilità delle deroghe previste dalla legge 106/2011, a garanzia della collettività attraverso regole certe di gestione; l'adozione di un piano commerciale complessivo e coerente con la variegata realtà del commercio pinerolese.
Concludendo,
quello
che pare mancare alla Variante in oggetto è soprattutto l'analisi e
la prefigurazione di un “progetto della città” che tenga conto
della sua comunità e ne delinei un futuro possibile, sostenibile e
desiderabile.
"Salviamo il paesaggio"
"Osservatorio 0121"
"Legambiente" Pinerolo
presidio LIBERA "Rita Atria Pinerolo
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