Questa sera, alle ore 21,00 anche a Pinerolo, in Piazza D'Armi, si accenderà il falò dei valdesi in ricordo dei fuochi di gioia per la
firma delle "Lettere Patenti"
, avvenuta il 17 febbraio 1848, con le quali il Re Carlo Alberto concedeva, per la prima volta nella
storia del Piemonte, i diritti civili alla minoranza valdese e, qualche
giorno dopo, anche alla minoranza ebraica.
Libertà e fratellanza sono insiti nell'accensione del
falò, "fuoco della libertà", simbolo gioioso di comunione e dialogo tra
popoli, culture e fedi diverse.
La festa, da sempre, non ha un carattere religioso - sebbene i valdesi
siano oggi ancora riconoscenti al Signore per la libertà ottenuta - ma
civile. Intorno al falò si raduna tutta la popolazione al di là delle
differenziazioni politiche, culturali, religiose, per una grande festa
popolare.
Fonte: Chiesa Evangelica Valdese
SIGNIFICATO DEI FALO'
È
consuetudine che la sera del 16 febbraio nei villaggi e nelle borgate
delle Valli valdesi si accendano dei fuochi di gioia in ricordo della
firma delle "Lettere Patenti"
, avvenuta il 17 febbraio 1848 con le quali il Re Carlo Alberto concedeva, per la prima volta nella
storia del Piemonte, i diritti civili alla minoranza valdese e, qualche
giorno dopo, anche alla minoranza ebraica.
Questa sera, alle ore 21,00 anche a Pinerolo, in Piazza D'Armi, si accenderà il falò. La festa, da sempre, non ha un carattere religioso - sebbene i valdesi
siano oggi ancora riconoscenti al Signore per la libertà ottenuta - ma
civile. Intorno al falò si raduna tutta la popolazione al di là delle
differenziazioni politiche, culturali, religiose, per una grande festa
popolare.
Libertà e fratellanza sono insiti nell'accensione del
falò, "fuoco della libertà", simbolo gioioso di comunione e dialogo tra
popoli, culture e fedi diverse.
Quest'anno e, speriamo ancora di più l'anno prossimo, l'auspicio è che
quante più persone, provenienti anche da paesi diversi, si uniscano
alla gioia della popolazione locale per la libertà che è dono e
conquista ad un tempo.
Celebrare oggi quell'evento non vuol dire solo ricordare un momento
del passato, ma soprattutto essere consapevoli che la libertà di
coscienza è una delle libertà fondamentali di uno stato democratico come
del resto viene anche affermato nella Carta costituzionale della
Repubblica Italiana.
"Lettere Patenti": con questo atto il Regno del Piemonte non solo poneva fine ad una
secolare discriminazione nei confronti di una parte dei suoi sudditi, ma
avviava anche un processo di modernizzazione che lo poneva al livello
degli altri stati europei e alla testa del movimento del Risorgimento
italiano.
Impossibile dire quanti siano i falò che si accendono la
sera del 16 febbraio sui fianchi delle colline del pinerolese e per le
pendici dei monti della Val Pellice, della Val Chisone e della Val
Germanasca. Qua e là, spontaneamente si formano delle fiaccolate che
precedono l'accensione dei falò.
Alle ore 21,00 anche a Pinerolo, in Piazza D'Armi si accenderà il fuoco, il falò intorno ai quali
la gente si riunisce per cantare, ascoltare brevi messaggi e
riscaldarsi con un bicchiere di "vin brulé" generosamente offerto dalle
associazioni locali. Suggestivo è lo spettacolo dei tanti fuochi che
illuminano la notte.
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