Sentinelle del territorio. Invitiamo quindi a partecipare all'incontro pubblico che si terrà questa sera , alle ore 20.45 nella Sala di rappresentanza del Comune di Pinerolo e che avrà come tema il "Documento programmatico per la pianificazione urbanistica"
Torniamo ad occuparci di Urbanistica perché, come abbiamo scritto sin dall'inizio, "(...) può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli indirizzi, il “progetto generale” che guida e determina il carattere di una amministrazione locale".
In attesa di partecipare all'incontro di questa sera, quanto emerso nelle riunioni della Commissione Urbanistica di Pinerolo dedicate specificatamente al tema in questione, ci induce a pensare che rimanga -purtroppo- ancora valido quanto scritto nel commento delle associazioni pinerolesi ( qui il testo integrale) al Documento Programmatico approvato dal Consiglio Comunale di Pinerolo nello scorso aprile
"(...) pensiamo che le linee programmatiche approvate dal Consiglio Comunale risultino generiche e poco incisive. Ancora una volta manca l’idea, la visione, della Pinerolo “a venire”. Inoltre, se da un lato abbiamo inizialmente apprezzato la dichiarazione dell’Amministrazione di voler adottare il metodo del confronto nell’affrontare un tema fondamentale quale è tratteggiare la Città “ a venire”, le azioni sinora condotte appaiono ben lontane dalla cosiddetta “urbanistica partecipata” , pratica a nostro parere fondamentale per indirizzare eticamente le “pre-visioni” e il carattere della città futura. Alla necessità di prevedere la partecipazione concreta delle comunità al momento progettuale e decisionale fanno oramai riferimento i migliori e più moderni strumenti di gestione dei territori: partire dall’analisi delle situazioni esistenti; individuare obbiettivi rispettosi della vocazione dei territori, obbiettivi condivisi dalla comunità e “sostenibili”, sia dal punto di punto di vista economico che ecologico.
Questi alcuni dei “fondamenti” necessari per iniziare il processo della revisione - anche “culturale”- dell’attuale Piano Regolatore: un Piano ipertrofico, non rispondente alla realtà attuale, frutto di una idea meramente speculativa del bene comune “Territorio-Paesaggio”. Pinerolo ha bisogno di un progetto che ne difenda e ne rivitalizzi la sua Bellezza.
Le Associazioni e i gruppi del forum pinerolese sull'Urbanistica e il Paesaggio
Infine, riportiamo alcune considerazioni generali di Enzo Garnero, membro del circolo pinerolese dell'associazione "Salviamo il Paesaggio", scaturite dopo l'ultima seduta della Commissione Urbasnisti
· Il risparmio di consumo di suolo, è dovuto solo in minima parte alla riduzione della capacità edificatoria, mentre in gran parte è dovuto alla riduzione delle infrastrutture previste nel PRG (non è più prioritaria la viabilità di bordo sud e la strada al contorno di Villaggio San Giacomo di Riva). Le riduzioni di cubatura, specialmente in area CPS1 e prevedendo una riduzione del numero dei piani previsti per le nuove costruzioni, sono piuttosto ininfluenti sul consumo di suolo. (...)
· Con questa variante viene dichiarata una diminuzione di abitanti teorici di circa 1900 abitanti passando da una previsione del PRG di 54.420 a 52520. Dai dati indicati sempre nella relazione illustrativa gli abitanti di Pinerolo si attestano negli ultimi 15 anni (da quando è stato approvato il PRGC vigente) sui 35-36000 abitanti. Pertanto la diminuzione prevista non tiene conto del reale andamento dell’incremento demografico.
· Il cambiamento di destinazione previsto per l’area D 6.9 (area Gallo) da produttiva a commerciale e l’aumento della quota residenziale e terziaria dal 22 al 40% della RU 6.4 Corcos (con un aumento del rapporto di copertura dal 33 al 60%) determina un consistente aumento dell’offerta commerciale con un ulteriore impoverimento del tessuto commerciale del centro storico. Queste operazioni si devono inscrivere nell’obiettivo dichiarato nel documento di programmazione economica di migliorare la qualità di tutti gli ingressi alla città?
Commento del forum pinerolese alla delibera
"Linee programmatiche per la pianificazione urbanistica"
Il 25 marzo scorso il Consiglio Comunale di Pinerolo ha approvato le “Linee programmatiche per la pianificazione urbanistica”, documento la cui bozza era stata presentata alla Cittadinanza nel dicembre 2013. Anche le Associazioni e i gruppi che partecipano al Forum pinerolese per l’Urbanistica e il Paesaggio avevano fatto pervenire proprie osservazioni a quel documento. Fra le Osservazioni presentate, ci pare essere stata realmente accolta solo quella riguardante il Piano Particolareggiato della collina: come richiesto dalle Associazioni, nel documento è stato esplicitato il mantenimento dei vincoli più gravosi in caso di contrasto tra gli strumenti comunali e quelli provinciali.Le altre osservazioni da noi presentate sono state ignorate nella sostanza. In particolare:
- Non è stata quantificata, al di là delle dichiarazioni di principio, la quota diriduzione della capacità edificatoria rispetto al piano regolatore vigente e la conseguente riduzione del consumo di suolo. Inoltre non è stata esclusa l’individuazione di nuove aree residenziali.
- In relazione alle cosiddette “valorizzazioni immobiliari”, le Associazioni chiedevano fossero definiti criteri oggettivi che provassero l’esistenza di reali condizioni di “interesse pubblico” nel momento in cui si adottassero varianti urbanistiche puntuali e “permessi di costruire in deroga alle attuali destinazioni d’uso del PRG. Inoltre, si chiedeva di favorire il ricorso allo strumento della “variante” anzicchè i “permessi di costruire in deroga” previsti dalla LR106/2011.
- Nella delibera approvata viene ribadita la necessità di reperire una nuova area industriale. Al contrario, le Associazioni chiedevano di verificare la possibilità di riportare in città alcune delle attività di tipo terziario ( uffici, servizi) che – impropriamente!- sono state insediate nell’area industriale della Porporata. Si chiedeva inoltre di evitare ulteriore consumo di suoloagevolando l’insediamento di piccole/medie industrie nelle aree produttive dismesse, già presenti sul territorio. La previsione di una nuova area industriale ci pare ingiustificata e da doversi considerare solo in conseguenza di specifici e reali progetti, o proposte industriali, che possano assicurare un cospicuo e sostenibile sviluppo occupazionale.
- Nella delibera approvata nulla di concreto anche sul tema della mobilità sostenibile. Le Associazioni chiedevano l’adozione delle soluzione già prospettate nel lavoro condotto dagli uffici comunali con l’ Associazione Salvaciclisti: un progetto che stimolava soluzioni nuove nel campo dell’ accessibilità e dell’attraversamento dello spazio cittadino.
- Le Associazioni richiedevano una maggior attenzione al verde cittadino, con la realizzazione di una “fascia verde” attorno al centro abitato a salvaguardia delle residue zone agricole, per riportare in luce le cascine storiche, per valorizzare e salvaguardare i cosiddetti “coni visivi” e il paesaggio della città.
- Nel capitolo “obiettivi”, la delibera approvata introduce il tema del cosiddetto “miglioramento della qualità degli ingressi in città “. Le Associazioni paventano che sotto quelle parole si celi piuttosto l’alibi per individuare, ri-definire, nuove e grandi aree a destinazione commerciale.
A seguito di quanto esposto, pensiamo che le linee programmatiche approvate dal Consiglio Comunale risultino generiche e poco incisive. Ancora una volta manca l’idea, la visione, della Pinerolo “a venire”. Inoltre, se da un lato abbiamo inizialmente apprezzato la dichiarazione dell’Amministrazione di voler adottare il metodo del confronto nell’affrontare un tema fondamentale quale è tratteggiare la Città “ a venire”, le azioni sinora condotte appaiono ben lontane dalla cosiddetta “urbanistica partecipata” , pratica a nostro parere fondamentale per indirizzare eticamente le “pre-visioni” e il carattere della città futura. Alla necessità di prevedere la partecipazione concreta delle comunità al momento progettuale e decisionale fanno oramai riferimento i migliori e più moderni strumenti di gestione dei territori: partire dall’analisi delle situazioni esistenti; individuare obbiettivi rispettosi della vocazione dei territori, obbiettivi condivisi dalla comunità e “sostenibili”, sia dal punto di punto di vista economico che ecologico.
Questi alcuni dei “fondamenti” necessari per iniziare il processo della revisione - anche “culturale”- dell’attuale Piano Regolatore: un Piano ipertrofico, non rispondente alla realtà attuale, frutto di una idea meramente speculativa del bene comune “Territorio-Paesaggio”. Pinerolo ha bisogno di un progetto che ne difenda e ne rivitalizzi la sua Bellezza.