LA LEGALITA' LIBERA TUTTI
Ce lo siamo dimenticati. Ce lo hanno fatto dimenticare le cosche, le cricche, le caste: LA LEGALITA' LIBERA TUTTI.Anche questa, Legalità, è una di quelle parole speso abusate e -paraddossalmente- sempre presente proprio nei discorsi di coloro che poi si scordano poi di farla seguire da atti di Giustizia vera.
"Quanto vale la Legalità" se lo chiede anche Leonardo La Rocca, esponente di LIBERA Milano, impegnato sul tema dei "beni confiscati". Riportiamo una sua riflessione, nella quale egli cerca si dare peso e forma alla parola Legalità
Leonardo La Rocca |
Ecco
la prima misura: con 120 miliardi di Euro, considerando che una moneta da un euro è
circa 2 cm
di diametro, potremmo coprire la circonferenza terrestre con monete da un euro
per ben 40 volte. Con 120 miliardi potremmo creare tre
torri di monetine da un euro che vanno dalla Terra alla Luna. Potemmo
addirittura coprire di monete da un euro, come fece Pollicino, la strada che
parte da Peschiera Borromeo, porta a Lisbona, torna a Barcellona, va a Parigi e
poi Amburgo, Mosca, Bucarest, Atene, Roma e torna a Peschiera per ben 200
volte.
Ma
perché ho scelto 120 MILIARDI di euro? Semplice, perché si stima che il peso
della corruzione, del sommerso, del lavoro nero, dell’economia in nero, in
Italia (soltanto in Italia), valga circa 120 miliardi l’anno. Ecco, adesso
comincio a misurarla questa legalità. Ma non sono ancora sazio, perché non mi
serve a nulla coprire l’equatore con monete da un euro, non percepisco ancora
il valore ma solo la grandezza.
E
allora faccio una seconda misura: considerato che la mia bimba il prossimo anno
inizierà le scuole medie, mi sono informato sul costo dei libri. 300 euro. Con 120
miliardi ci compro i libri per 400 milioni di bambini. Secondo quello spione di
google, pare che ci riuscirei a pagare i libri per la metà dei bambini di età
scolare (6/14 anni) del mondo.
Ma
non mi basta mandare a scuola tutti i bambini, al momento ho speso solo i soldi
di un anno di illegalità: voglio immaginarmi almeno tre anni di legalità totale!
E
allora penso che ho dovuto cambiare gli ammortizzatori della macchina perché ho
le strade piene di buche. Ed ecco che scopro che con 120 miliardi potrei
asfaltare 800.000 km
di strade. Caspità! più economico del gioco di pollicino. E siamo a due anni.
Ed
al terzo anno? Al
terzo anno mi occupo di wellfare! Ecco che mi rispondono quegli spioni di
google tramite Unicredit. Pare che il valore economico del Wellfare italiano
nel 2013 (e se lo dice una banca direi che ci possiamo credere) si aggiri
intorno ai 400 milioni di euro annui. Quindi con la mia brava calcolatrice
faccio due conti e scopro che, se da domani smettessero tutti di comportarsi
illegalmente, io potrei avere un wellfare del terzo settore pagato per 300
anni. E che me ne faccio? Non so potrei per esempio aumentare di 10 volte il
peso del terzo settore e portarlo a 4 miliardi di euro l’anno per 30 anni. Wow!
Così anche lo vedo finchè son vivo!
Ma
adesso che ho trovato un senso al valore economico della legalità non sono
ancora soddisfatto. Non lo sono perché non ho dato un valore etico alla
legalità, non sono riuscito a dare una misura a quanto bella sia la legalità
così com’è raccontata dalla mia Costituzione (si, mi piace pensare che chi l’ha
scritta me ne abbia regalato un pezzo da proteggere e coccolare!).
E allora
faccio un’ultima misura. La faccio pensando al 22 marzo 2014, a Latina, alla
manifestazione per la giornata della memoria e dell’impegno organizzata da Libera.
La giornata in cui si rinnova l’impegno di ciascuno di noi come garanti della
legalità, l’impegno alla partecipazione attiva per la legalità e contro le mafie,
la corruzione, il lavoro nero, il gioco d’azzardo, il voto di scambio, il malaffare,
lo sfruttamento dei minori, lo sfruttamento dei deboli e l’indebolimento della
democrazia. La stessa giornata in cui si ricordano (la memoria…) le vittime
delle mafie e se ne leggono i nomi, uno per uno, sul palco. Ed in cui si versa
una lacrima, ed un brivido ti brucia lungo la schiena a sentirli quei nomi, uno
per uno. I nomi di chi ha dato la vita per la legalità. I nomi "famosi" che fanno
breccia nel cuore, come quelli di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino
Impastato, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Pio La Torre e quelli come Hyso Telaray, un bracciante albanese che in pochi ricordano: ammazzato a 22 anni perché si era ribellato allo
sfruttamento "negriero" nei campi della Puglia (ma non nel 1800, solo quindici
anni fa!).
Caspita!
Ora la misura è colma! Ora è chiaro cosa significa legalità e cosa non lo è.
Ora anche a me è più chiaro perché non esiste la mezza legalità, quell’alibi di
molti per il quale “ma è solo uno scontrino…; ma è solo una fattura, però se mi
fa lo sconto…; ma è solo una piccola mazzetta, però l’appalto lo fa bene…;” lo
si può sempre dire.
Ora
è chiaro. Perché ho capito che ogni volta che rinuncio a quel pezzo di legalità
devo immaginare che quel pezzo è un grammo dei 400 chili di tritolo che
massacrarono Giovanni. Sì, Giovanni lo chiamiamo in casa, perché per noi è uno
di famiglia: lui come la legalità.
Leonardo La Rocca, presidio Libera Milano
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