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sabato 16 marzo 2013

FIRENZE 16 marzo 2013: XVIII Giornata della memoria e dell'Impegno in ricordo delle Vittime innocenti delle mafie


Firenze 16 marzo 2013. 

Semi di Giustizia, fiori di Corresponsabilità


Quest'anno saranno ricordati a Firenze gli oltre 900 nomi di vittime delle mafie: semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali: m

orti per mano delle mafie perché colpiti inermi, senza colpa alcuna; morti per mano delle mafie perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.
“Ma da questo terribile elenco - sottolinea Libera - mancano tantissime altre vittime, impossibili da conoscere e da contare”.





Libera, per la XVIII edizione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in Ricordo delle Vittime delle mafie", ha scelto la Toscana, ha scelto Firenze ."Semi di Giustizia, fiori di Corresponsabilità" è lo slogan della manifestazione.
La piazza si riempirà di fiori colorati di vita, colorati di impegno grazie ai lavori realizzati dagli studenti di tutte le scuole d'Italia  in  memoria delle vittime. Sui fiori sarà scritto il nome della vittima, una frase, un disegno, per ricordare e far vivere il sacrificio della persona uccisa dalla criminalità mafiosa. Nel pomeriggio si svolgeranno 17 seminari tematici dalla corruzione al doping, dall'intreccio mafia e politica all' ecomafie, dall'educazione ai beni confiscati, dall' informazione all' etica delle professioni. Sono previsti sette  spettacoli teatrali. 
Perché Firenze? Le ragioni sono tante. Firenze è, la città sfregiata dalla strage di via Georgofili, nella notte del 26 e 27 maggio 1993 e di cui quest'anno ricorre il ventennale. Vittime del terrorismo mafioso, morirono cinque persone: la famiglia Nencioni composta dal papà Fabrizio e mamma Angela, le figlie Nadia di 9 anni e Caterina di soli 50 giorni. Morì Dario Capolicchio, studente siciliano di architettura trasferitosi in Toscana, amante della montagna e impegnato nella difesa dell'ambiente. 
Firenze è la città adottiva del giudice Antonino Caponnetto, l'uomo che succedette a Rocco Chinnici- anche lui ucciso dalla mafia-  alla guida della Procura di Palermo, l'uomo che strutturò il "pool antimafia" di Falcone e Borsellino
Firenze ha dato i natali anche  a un altro valoroso magistrato, Pier Luigi Vigna, da poco scomparso, nonché al giudice Gabriele Chelazzi, morto anni fa, e alle cui strenue indagini sulla strage di Via dei Georgofili  si devono molti dei risultati dell'inchiesta. 
Faremo memoria di tutti. Li ricorderemo insieme a tutte le altre vittime innocenti delle mafie, stretti attorno ai loro parenti e famigliari.



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