Per la prima volta i due presidi Libera presenti sul territorio pinerolese -il neonato presidio Rita Atria di Pinerolo e i Presidio Antonio Montinaro della Val Pellice- hanno organizzato anche a Pinerolo la celebrazione della XVII giornata della memoria e dell’ impegno.
Pinerolo potrebbe definirsi “una ridente cittadina” del nord Italia; quel nord che ancora qualcuno si ostina a credere escluso e al riparo dalle manovre delle mafie.
Al contrario, l'operazione "Minotauro" ha fatto emergere quanto siano profondi e consolidati i contatti tra le cosche della 'ndrangheta, la politica e il mondo imprenditoriale locale. Centottantadue indagati; circa 70 milioni di euro il valore dei beni sequestrati; tre comuni posti “sotto osservazione” per infiltrazioni mafiose. Queste le cifre di un'inchiesta resa possibile anche grazie alle dichiarazioni rese negli ultimi anni da due collaboratori di giustizia, Rocco Varacalli e Rocco Marando..
Anche le riflessioni scaturite dai risultati di quella operazione hanno contribuito alla nascita del Presidio di Pinerolo avvenuta lo scorso novembre 2011 e intitolato a Rita Atria, la ragazzina siciliana -testimone di giustizia- che ebbe il coraggio di ribellarsi alla mafia.
La manifestazione nazionale della Giornata della memoria e dell'impegno che si è svolta a Genova ha così assunto un valore di forte richiamo per tutto il nord Italia. Le parole di Don Ciotti rivolte dal palco di Genova impongono la necessità di una presa di coscienza, di una assunzione di responsabilità non più rinviabile.
E anche noi ci siamo messi in gioco per proporre e ricordare, anche alla comunità pinerolese, i nomi di coloro che hanno sacrificato al vita per i valori della Legalità e della Giustizia; per ricordare l’esistenza e la necessità di combattere il cancro mafioso; per proporre i prodotti, il cibo, la vita, che dalle terre confiscate ai mafiosi può essere restituita alle comunità.
La vendita dei prodotti di Libera Terra ha avuto un grande successo e devo dire che -da Corleonese- mi ha fatto piacere vedere il nome “Corleone” riportato su tante confezioni di quei prodotti.
Dopo la presentazione dei due presidi, nel pomeriggio si è svolta la lunga lettura dei nomi vittime delle mafie. A seguire, una fiaccolata per le vie della città.
Vorremmo sottolineare la partecipazione dei ragazzi dei licei alla Giornata: una partecipazione importante e numerosa, tanto che anche loro ne sono stati protagonisti.
Vista la situazione di forte penetrazione mafiosa del tessuto politico-imprenditoriale, l'obbiettivo del presidi, a nostro parere, deve essere duplice: da un lato i presidi devono essere presenti concretamente nella vita della comunità con iniziative pubbliche, attività di formazione e informazione; dall'altro lato, i presidi devono anche riuscire a creare legami e collaborazioni con la parte sana e volenterosa della comunità, per diventare tutti insieme, come ha ricordato il responsabile di libera Pinerolo Francesco Incurato, “argine” in grado di respingere l'attacco dell'illegalità.
Per questo motivo, dal presidio di Pinerolo “Rita Atria” è venuta una proposta -rivolta alla società civile,al mondo politico e imprenditoriale- per la creazione di un “Osservatorio della Legalità e della Giustizia” che metta insieme proprio l’impegno delle forze sane dellacomunità allo scopo di monitorare, studiare ed analizzare quello che accade sul territorio: diventare “sentinelle del territorio” per prevenire e impedire infiltrazioni mafiose e malaffare .
Di certo un’impresa ardua e difficile ma che non ci spaventa... tutti quei nomi di vittime sono un grido difficile da zittire..
Francesco Milazzo
Francesco Incurato
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