(Reuters) - La Camera esaminerà da maggio un progetto di legge dell'Idv per ripristinare il delitto di false comunicazioni sociali, un reato che era stato "depenalizzato" dieci anni fa dal governo di Silvio Berlusconi. Lo ha deciso oggi la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, come ha detto un portavoce dell'Idv.
"La calendarizzazione della nostra proposta di legge per il ripristino del reato di falso in bilancio mette alla prova dei fatti governo e Parlamento. Noi li attendiamo al varco e vigileremo", ha dichiarato il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, in una nota.
Il reato è stato largamente svuotato del suo contenuto punitivo dalla riforma degli illeciti penali ed amministrativi delle società commerciali nel 2002.
A favore dell'adozione di una norma più efficace si è speso ieri anche il procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco, a capo del pool anticorruzione, in un'audizione alla Camera, secondo cui "non si può contrastare la corruzione e l'evasione fiscale senza la norma sul falso in bilancio".
Su un pacchetto di norme anticorruzione è in corso da oltre due mesi una difficile trattativa tra governo e Pdl -- principale forza della maggioranza -- che sta frenando su possibili modifiche legislative.
L'ultimo vertice di maggioranza con il premier Mario Monti, il 15 marzo, si è concluso, per la parte che riguarda la giustizia, con un accordo di principio in quattro punti: integrare una più ampia disciplina anti-corruzione nel ddl sulla materia che giace alla Camera, nuove norme sulle intercettazioni, processo del lavoro più breve e soluzione "equilibrata" su responsabilità civile dei magistrati.
Venerdì prossimo il ministro della Giustizia, Paola Severino, dovrebbe vedere i capogruppo parlamentari della maggioranza per mettere sul tavolo alcune proposte e stabilire un calendario di lavoro.
(Roberto Landucci)
Nessun commento:
Posta un commento
Abbiamo deciso di non moderare i commenti ai post del blog. Vi preghiamo di firmare i commenti.