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domenica 10 gennaio 2021

Salvatore Borsellino: "Uno sciacallo come lui non può fare altro che sciacallaggio"



"Vedendo quelle immagini mi viene da vomitare, ma uno sciacallo come lui non può fare altro che sciacallaggio". Così Salvatore Borsellino ha commentato delle immagini che ritraggono Matteo Salvini il quale, indossando una mascherina riportante il volto di Paolo Borsellino, si è fatto fotografare in via D'amelio. Il segretario della Lega, arrivato venerdì a Palermo per presenziare all'udienza preliminare per il caso Open Arms e per il quale è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, si è prodotto in una "passerella" proprio sul luogo della strage. 

Salvatore Borsellino propone ora di istituire una "Scorta della memoria", un presidio simbolico e volontario che possa custodire e difendere simbolicamente  quel luogo: "almeno dal primo primo maggio al 30 di luglio, i mesi delle stragi, quel luogo e quell'albero dalle 8 del mattino alle 8 della sera. Un giorno della nostra vita per chi a sacrificato la sua vita per noi. 

Salvatore Borsellino: "Mia nipote Roberta è andata in Via D'Amelio a chiedere scusa a Paolo. Se Rita fosse stata ancora in vita sarebbe scesa giù per cacciarlo via a calci. Purtroppo io abito lontano. Posso custodire quel posto soltanto il 19 luglio. Il 19 luglio abbiamo impedito agli avvoltoi di venire in Via D'Amelio a roteare sul luogo della strage ma purtroppo ci sono anche gli sciacalli e quelli vengono quando non c'è nessuno a fare da guardia a quell'albero. Sono felice che a nostra madre sia stato risparmiato lo spettacolo a cui ho dovuto assistere io ieri, quella mascherina con l'effige di Paolo ostentata da quel politico come in altri casi ha ostentato, per opportunismo o per raccogliere qualche misero voto, l'effige di Trump o il rosario.Via D'Amelio è sacra: quel luogo, quell'albero non possono restare incustoditi. Ho riflettuto a lungo: queste profanazioni non si possono e non si devono ripetere. Quell'albero, piantato nella buca che era stata scavata dall'esplosione che ha fatto a pezzi Paolo, Agostino, Claudio, Emanuela e Eddie Walter è stato voluto da nostra madre perché potesse accogliere le persone, i giovani soprattutto, che vengono in quella via a trovare Paolo, ad onorare la memoria di suo figlio e dei ragazzi della sua scorta uccisi insieme a lui. Chi si iscriverà per fare il suo turno di scorta, che durerà un giorno, sarà ospitato per la notte presso la Casa, avrà in consegna una pettorina rossa con la scritta Scorta per la memoria e farà per l'intera giornata, dalle 8 del mattino alle 8 di sera, da guardia all'albero avendo come arma una Agenda Rossa che potrà poi tenere come ricordo di quel giorno della sua vita che ha donato per fare da scorta a Paolo. I gruppi del Movimento delle Agende Rosse, sparsi tutta Italia, saranno i primi, spero, a contribuire a questo servizio di scorta, ma chiunque potrà farlo".