domenica 28 febbraio 2016

Conflitto di interessi: Luigi Pinchiaroglio aderisce alla "Carta di Avviso Pubblico"

Sentinelle del Territorio. Pochi giorni orsono riportavamo il testo dell'intervista condotta da Giancarlo Chiapello, per  Vita Diocesana, al forum delle associazioni pinerolesi che si interessano di Urbanistica e territorio (leggi qui). In quella intervista, fra le altre cose, ci siamo domandati cosa mancasse nello strumento urbanistico più importante prodotto dalla presente amministrazione, la "Variante ponte": "(..) e la risposta che abbiamo trovato è stata quasi disarmante: manca “Pinerolo”(!) intesa nella sua complessità di comunità che va oltre singole esigenze e limitati rattoppi!" E affermavamo ancora: "(...) Limitarsi a sommare interessi particolari non vuol dire fare l’interesse generale, né avere un consenso vero(...). 
Alla luce di queste premesse si comprende bene come una delle parole chiavi dell'Alfabeto che proporremo ai cittadini pinerolesi assuma per noi una importanza fondamentale. "Quella parola in realtà sono due": conflitto di interessi

Conflitto di interesse
In una città che va alle elezioni, per dare un segnale tangibile di cambiamento non deve esserci conflitto di interessi, né in forma palese né indiretta,. Il no ad esso, (il no! al conflitto di interesse) significa un sì convinto ad amministrazioni trasparenti, sostituendo il "conflitto di interessi" con la trasparenza degli atti amministrativi e la messa in comune delle competenze.



Luigi Pinchiaroglio aderisce alla "Carta di  Avviso Pubblico"
Apprezziamo quindi la scelta di Luigi Pinchiaroglio, fra i "disponibili" alla candidatura di Sindaco per le prossime elezioni amministrative,  di aderire, con scelta autonoma e non "dovuta", alla "Carta di Avviso Pubblicopuoi leggerla qui). 
Auspichiamo che anche gli altri candidati sindaco aderiscano con consapevolezza e responsabilità a quel documento 
Ricordiamo che L. Pinchiaroglio contenderà a Luca Barbero la candidatura a Sindaco nell'ambito delle primarie interne al  PD pinerolese, primarie che si terranno il prossimo 13 marzo 2016, 

La dichiarazione di Luigi Pinchiaroglio:
In politica ci sono situazioni in cui, per trasparenza nei confronti dei Cittadini, è eticamente opportuno non si assumano incarichi elettivi se sussistono condizioni riconducibili ad un conflitto di interessi, anche solo potenziale.
Non trovandomi io in queste delicate condizioni, non ho alcuna esitazione a sottoscrivere la "Carta di Avviso Pubblico", già in questa fase di Primarie, e a consegnare la copia firmata al Segretario del PD di Pinerolo Stefano Ricchiardi.
Nel rispetto di quel "Patto per un'etica nella politica" che il PD di Pinerolo approvò nell’aprile del 2011, alla vigilia delle scorse elezioni amministrative, quando io ero il Segretario del PD di Pinerolo e sottoposi al Direttivo questo importante passaggio politico, oggi riporto all'attenzione delle Cittadine e dei Cittadini la questione dell'etica e della morale in politica. E con la stessa determinazione del 2011, l'affronto a viso aperto, senza indugi, facendone uno dei miei obiettivi del programma elettorale ben sicuro di non avere ostacoli di natura politica e professionale o vincoli di gratitudine nei confronti di miei sostenitori che possano impedirmelo qualora fossi eletto Sindaco.
Una scelta forte, chiara e concreta che pone l'etica al servizio della buona politica.
Al link http://www.partitodemocraticopinerolo.it/luigi-pinchiarogl…/ è possibile leggere la scheda del mio programma relativa all'adesione alla "Carta di Avviso Pubblico" e pendere visione della "Carta" da me sottoscritta in data 24 febbraio 2016."



estratto da "CARTA DI AVVISO PUBBLICO":  Conflitto di interessi 
Sono situazioni di conflitto di interessi: 
a. la sussistenza di interessi personali dell’amministratore che interferiscono con l’oggetto di decisioni cui egli partecipa e dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o indiretto; 
b. la sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme; 
c. la sussistenza di rapporti di coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado, ovvero di convivenza, con persone operanti in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme. 
d. la sussistenza di rapporti di frequentazione abituale con persone operanti La Carta di Avviso Pubblico 7 in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto di decisioni di rilevanza economica cui l’amministratore partecipa direttamente, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme. 
e. l’appartenenza a categorie, associazioni o gruppi, in virtù della quale l’amministratore possa acquisire un vantaggio personale da decisioni cui egli partecipa, anche nei casi in cui tale appartenenza non generi le incompatibilità previste dalla legge o da altre norme. Non configura conflitto di interessi la situazione in cui l’amministratore ricavi da decisioni cui abbia partecipato un vantaggio in qualità di cittadino o membro di un’ampia categoria di persone. 
Quando si manifestino situazioni di conflitto di interessi, compreso il caso in cui non vi sia un obbligo giuridico in tal senso, l’amministratore deve rendere pubblica tale condizione e astenersi da qualsiasi deliberazione, votazione o altro atto nel procedimento di formazione della decisione.


                              

venerdì 26 febbraio 2016

LE MAFIE AL NORD."POTERE MAFIOSO E LIBERAZIONE": UNA SFIDA CHE CI RIGUARDA

POTERE MAFIOSO E LIBERAZIONE: UNA SFIDA CHE CI RIGUARDA. 
Le mafie al Nord? In realtà non è stupefacente... Dovunque volgiamo lo sguardo incontriamo l’intreccio tra potere e denaro…E dove c’è denaro le mafie si insinuano e prendono potere.”
ROSARIO GIUE’ guiderà una riflessione sulla cultura che favorisce l’intrusione delle mafie nelle nostre comunità . ROSARIO GIUE’prete palermitano, dal 1985 al 1989, fu parroco  nella chiesa di San Gaetano a Brancaccio (Palermo), la stessa parrocchia dove subito dopo fu parroco don Pino Puglisi. 
Quanto sia rilevante la presenza delle mafie nelle comunità del Nord, lo ha denunciato più volte lo stesso ex procuratore di Torino Gian Carlo Caselli. Nella sua arringa la Processo Minotauro Caselli sottolineò lo scandalo delle "relazioni esterne” della mafia in Piemonte. La mafia c’è perché c’è mercato per i suoi servizi”, ha spiegato, “ci sono tante persone che traggono vantaggio dall’esistenza della mafia, persone che non hanno nessun interesse a denunciarla. Persone, politici e amministratori, che la legge penale non può punire perché la loro colpa è l’opportunismo”. 
leggi qui l'articolo de "Il Fatto Quotidiano" per conoscere nomi, cognomi e circostanze. A noi la scelta di voler conoscere e assumere comportamenti conseguenti.

mercoledì 24 febbraio 2016

Sentinelle del Territorio: "Noi, innamorati di Pinerolo"

Torniamo ad occuparci di Urbanistica per riportare l'intervista corale che ha visto protagonista il forum delle associazioni pinerolesi che si interessano di Urbanistica e Territorio. "Noi, innamorati di Pinerolo". L'intervista è stata condotta da Giancarlo Chiapello per Vita Diocesana. (qui l'edizione del giornale)
Riportiamo il testo integrale di quanto pubblicato da Vita Diocesana perchè ci pare esprima bene il significato e le motivazioni dell'attività svolta dal forum. In particolare, per quanto riguarda il presidio LIBERA "Rita Atria " Pinerolo ripetiamo ancora: "(...) l'urbanistica può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli indirizzi,  il “progetto generale” che guida e determina il carattere di una amministrazione locale". 
Per questo consideriamo "(...) la tutela del “territorio” come parte di una educazione alla legalità comunitaria che si dota di anticorpi contro l’infiltrazione della criminalità organizzata(...)"


                              
Fonte: Vita Diocesana
                      Il forum delle associazioni pinerolesi: 
                                  impegno e attualità 
Si tratta di realtà associative (Cesmap, Italia Nostra, Legambiente, Libera – presidio Rita Atria, Salviamo il Paesaggio, Centro Studi Silvio Pellico, Tac) che, negli anni, hanno animato il dibattito attraverso l’attenzione alle problematiche e al patrimonio materiale ed immateriale del territorio, mettendo a disposizione della comunità impegno, tempo, idee, competenze legate alle proprie rispettive “missions”. In rapida sintesi ecco una carrellata delle battaglie portate avanti negli anni, di strettissima attualità per il futuro di Pinerolo: conservazione e riqualificazione di edifici storici come Palazzo Vittone, grande incompiuto; tutela del Palazzo detto “degli Acaja”; Turk come opportunità di sviluppo e non solo mero intervento edilizio in una città piena di alloggi sfitti ed invenduti; Caserma Bochard vista solo come un contenitore estraneo al contesto; battaglia per la conservazione di spazi di vivibilità come la piazzetta caratterizzata dai “Portici blu” che l’amministrazione vorrebbe sostituire con un ennesimo, ingombrante, edificio di undici piani; attenzione per la tutela del “territorio” come parte di una educazione alla legalità comunitaria che si dota di anticorpi contro l’infiltrazione della criminalità organizzata; comunicazione sociale e culturale diffusa, strumento per fare squadra tra associazioni, enti, cittadini; preparazione di significative osservazioni alla tardiva e poco convincente Variante Ponte; impegno culturale a favore della storia e delle tradizioni pinerolesi, con tutti i limiti del caso (i ringraziamenti vanno ancora al sindaco Bernardi per la concessione di sedi museali provvisorie durante i propri mandati avvenuti nel decennio 1965-1975: si è ancora fermi lì!)

Noi, innamorati di Pinerolo
#pinerolosite la malattia di chi ama Pinerolo! L’hashtag lanciato tempo fa da alcuni giovani professionisti pinerolesi, innamorati della propria città, aiuta, forse, a capire l’intervista corale al Forum delle Associazioni della città (formato dai rappresentanti, in ordine alfabetico, del Cesmap, di Italia Nostra, di Legambiente, di Libera-presidio "Rita Atria" Pinerolo, di Salviamo il Paesaggio, del Centro Studi Silvio Pellico, del Tac).
Appare evidente, da parte dei rappresentanti del Forum, esempio di collaborazione tra associazioni pinerolesi, l’uso di alcune parole chiave per descrivere l’importanza di curare il rischio dell’indifferenza sia quella dell’amministrazione verso la cittadinanza, sia quella della comunità verso un “Palazzo”, così, estraneo: allora diventa urgente parlare di partecipazione, visione, identità di Pinerolo, dei pinerolesi, di quell’area vasta che ha nella città la sua inespressa locomotiva.

L'intervista 
Il tema urbanistico è certamente quello che attrae maggiormente l’attenzione. Com’è cambiata Pinerolo negli ultimi 5/10 anni?
Piazza del Duomo
Innanzitutto, al crescendo di annunci fatti dagli amministratori comunali non è coincisa una vera e propria fase realizzativa: probabilmente immaginare di progettare senza una vera visione strategica ha di fatto condotto a costruire soltanto degli "slogan". Non ci si può nascondere dietro al semplice discorso degli introiti economici senza sapere dove la città vada: la necessità di un nuovo Piano Regolatore, collegato ad una visione strategica chiara, è evidente per superare quello vecchio che immaginava un aumento di abitanti fino a più di 52000: una enormità rispetto agli attuali 36.000 , con un insostenibile consumo di suolo. Ad un certo immobilismo è seguita l’elaborazione della “Variante Ponte” che non prende atto dei cambiamenti sociali, culturali, economici intervenuti e quindi non contiene una vera “idea di città”, con cui confrontarsi e che deve interessare, coinvolgere, tutto il territorio pinerolese.
Ci siamo domandati cosa mancasse nella Variante e la risposta che abbiamo trovato è stata quasi disarmante: manca “Pinerolo”(!) intesa nella sua complessità di comunità che va oltre singole esigenze e limitati rattoppi! L’urbanistica è la cartina di tornasole per comprendere la cura di un’amministrazione per il territorio, attraverso essa è possibile dare un giudizio sulla sua azione politica. Nel 2011 fu chiesto alla politica cittadina di ogni colore, se ci fosse la sensazione di essere responsabili della bellezza di Pinerolo: le azioni concrete di questi anni non permettono di riconoscere in pieno tale responsabilità! In tal modo però la città perde la sua identità contemporaneamente ad una passiva accettazione di perdita di pezzi di essa (dalle caserme al tribunale, ecc…) senza alcuno scatto in avanti per dotarsi di una strategia efficace per il cambiamento e una capacità nuova di agire e progettare per un duraturo sviluppo locale senza consumo di suolo, migliorando i servizi (si pensi alla necessità di un nuovo piano dei trasporti!), intrecciando l’urbanistica con la cultura, la socialità, la buona architettura, la storia di Pinerolo. C’è voglia di una città bella dove si viva bene, in cui si investa per il benessere comunitario. La comunità pinerolese ha un grande capitale umano inespresso bisognoso di essere sostenuto per il bene di tutti!

La Variante Ponte appare essere un nervo scoperto: perché?
Oltre a quanto già detto, è un’azione limitata! Inoltre, alle osservazioni avanzate dalle diverse
associazioni, non ci sono state vere risposte: la politica si è trincerata dietro a tecnicismi e all’iter burocratico, escludendo di fatto un vero e ampio dibattito cittadino. Rispetto all’art. 3 della nuova legge urbanistica regionale, che chiama alla co-partecipazione al lavoro di pianificazione i fruitori di quanto si va a progettare, tale coinvolgimento non c’è stato! Sintomatico di tale
Caserma Bochard di San Vitale
modalità d’azione è il destino della Caserma Bochard: mentre in città si discute, l’amministrazione ha già varato le sue vaghe linee di indirizzo.
È importante invece che la politica si apra, inverta questa tendenza di decidere dall’alto, enfatizzi il processo di co-partecipazione dell’associazionismo dei cittadini perché questa è buona amministrazione che non esclude ma include, che non si limita a rivedere i cittadini ogni cinque anni ma sa costruire percorsi partecipativi più costanti. Limitarsi a sommare interessi particolari non vuol dire fare l’interesse generale, né avere un consenso vero.
Il “Palazzo” sembra parlare un linguaggio che non corrisponde a quello dei pinerolesi: il Forum sta costruendo un’iniziativa di piazza che sia più di un banchetto informativo ma un invito alla partecipazione con una mostra fotografica dei luoghi sensibili del territorio oggetto di dibattito, progetti, dubbi, battaglie accanto alla proposta di un “Alfabeto” dei pinerolesi perché c’è il forte dubbio che la politica cittadina non parli la stessa lingua della comunità ed ogni cittadino avrà la possibilità di collaborare a costruire il significato di ogni lettera per aprire una stagione di vero dialogo popolare.

Come concludere una simile analisi della situazione cittadina?
Le associazioni del Forum idealmente mandano ai pinerolesi un tweet, con l’invito a girarlo agli amici, farlo diventare virale, mandarlo agli amministratori pubblici che conoscono perché il segnale è che è tempo di mettersi in cammino insieme come comunità: “#pinerolosite ci ammaliamo perché #amiamoPinerolo ammaliamoci tutti come? #impegno #partecipazione #trasparenza ai politici: #TRATTATELAbene”.

GIANCARLO CHIAPELLO


Sette anticipazioni dell’alfabeto dei pinerolesi. Tutto l’Alfabeto sarà in piazza Facta nei giorni 5, 12 e 19 marzo 



Comunità e politica parlano lingue diverse? Ecco un assaggio del lavoro del Forum a cui saranno chiamati a partecipare tutti i pinerolesi e che rappresenta un’ autentica sfida alla politica di Pinerolo: sarà capace di mettersi in sintonia con la comunità o aumenterà l’incomprensione?
Bellezza
Secondo Umberto Eco, l’ultimo popolo serio della storia sono stati i greci che, riconosciutisi mortali, hanno compreso l’esigenza di lasciare qualcosa di bello. Allora il bello da difendere. Costruire insieme corrisponde a fatica, professionalità, insomma individua la bellezza come valore etico (per capirci Pinerolo da amare e vivere o una oscura Gotham City?). Nella lingua della politica cittadina bellezza con cosa appare sostituita? Con la paura che corrisponde ad una mancanza di visione! 

Conflitto di interesse
In una città che va alle elezioni non deve esserci conflitto di interessi, né in forma palese né indiretta, per dare un segnale tangibile di cambiamento. Il no ad esso, il no! al conflitto di interesse,  significa un sì convinto ad amministrazioni trasparenti, sostituendolo ( il conflitto di interessi) con la trasparenza degli atti amministrativi e la messa in comune delle competenze.

Giovani
È la parola che comprende il futuro, il cambiamento, la trasparenza. Intende finanche la rottura col passato e la speranza per Pinerolo e riconoscere anche la sua dimensione di città che per molti versi attrae giovani, ma senza forti investimenti, per renderli protagonisti in una città lanciata a costruire il proprio avvenire (il Centro Studi oggi è solamente un centro di pendolari!). Guardando alle azioni politico amministrative questa parola sembra esser stata sostituita con “stantia”.

Iniziativa
Negli ultimi anni sono state proposte diverse iniziative concrete per la tutela territoriale e architettonica con molte idee interessanti: c’è stata, però, un’ assenza dei diretti interessati, dei decisori, che ha fatto sì che la società civile pinerolese si “sedesse” un po’. È tempo di riappropriarsi di un forte spirito di iniziativa. L’opposto usato in questi anni dalla politica? Esso sembra essere stato l’immobilismo!

Musei
Sono i luoghi dove si raccoglie il passato per progettare il futuro ma, in città, gode di scarsa considerazione non vedendone le grandi potenzialità. Nel linguaggio politico probabilmente sono solo “luoghi polverosi”.

Politica
Significa capacità di ciascuno di occuparsi della polis, della cosa pubblica che non appartiene a nessuno ma è di tutti e per questo occorre appassionarcisi. La politica è fatta di visione e incisività impastata di partecipazione, tutte cose che a Pinerolo sono mancate: la loro mancanza, però, conduce al suo contrario che è la mala gestione!

Recupero
Inteso come ri-valorizzazione. Insomma valorizzare senza ancorare però idee e progetti alla sola moneta, al guadagno immediato. È necessario che recuperare pezzi di territorio e città inizia ad essere visto come miglioramento di tutti e per tutti desiderabile ed utile. Ci sono molti segnali che nella popolazione pinerolese ci sia un forte aumento della sensibilità per i beni comuni. Il contrario su cui rischia di scivolare la politica? Lo spreco!

Suolo (Territorio,Paesaggio)
Esso è un bene comune che una volta distrutto non si può ricreare! Per molti anni Pinerolo in una panoramica provinciale è stata una città “mangia suolo”. Occorre cambiare visione e strategia in modo che coloro che si occupano di politica non continuino, come per tutto il secolo scorso, a parlare di suolo ma pensare unicamente agli oneri di urbanizzazione.

giovedì 11 febbraio 2016

RITA ATRIA: "UNA STORIA DISEGNATA NELL'ARIA".

Pinerolo - 12 febbraio 2016 Teatro Incontro - ore 21.00

"UNA STORIA DISEGNATA NELL'ARIA"

per raccontare RITA ATRIA che sfidò la mafia con PAOLO BORSELLINO. 

Una storia disegnata nell’aria” è uno spettacolo nel quale si narra la storia della "picciridda" (ragazzina, in dialetto siciliano), il vezzeggiativo col quale la indicava il giudice Paolo Borsellino: è la storia di Rita Atria, della sua voglia di vivere, della sua capacità di trasformare, grazie all’aiuto di Paolo Borsellino, il sentimento di vendetta in senso di giustizia. 
Le parole che Rita Atria scrisse sul suo diario poche ore dopo la morte di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta costituiscono la "pietra d'inciampo" dinanzi alla quale fermare le coscienze di ciascuno, una verità scomoda disvelata con semplicità e limpidezza, parole che da allora si impongono alla nostra riflessione:
“(…) Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici; la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci.(…)”. 

La scrittura di Guido Castiglia si è avvalsa delle testimonianze, preziose e significative, di PIERA AIELLO, che ha dato il suo assenso alla realizzazione dell'opera teatrale: un omaggio a RITA ATRIA.

La rappresentazione, la serata, vorremmo costituisse uno dei "cento passi" che ci porteranno alla Giornata della Memoria e dell'Impegno nel Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie che si terrà  il prossimo 21 marzo 2016.


La locandina dello spettacolo



Una storia disegnata nell’aria”


per raccontare Rita, che sfidò la mafia con Paolo Borsellino

Nonsoloteatro (Torino)
Di e con: Guido Castiglia - Spettacolo realizzato in collaborazione con: Piera Aiello (testimone di giustizia) e Libera Associazione contro le Mafie Presidio “Rita Atria” Pinerolo


Una storia disegnata nell’aria” è uno spettacolo nel quale l’arte della narrazione mira diritto al cuore dei ragazzi facendo emergere, con l’intelligenza delle emozioni e con la delicatezza di un linguaggio adeguato, la fragilità di una adolescente trovatasi al centro di uno dei momenti più drammatici della nostra Repubblica: le stragi di mafia.
La storia di Rita Atria, la più giovane testimone di giustizia in Italia, è emblematica; è una storia nella quale emerge forte il desiderio di affermare una realtà libera da veti e mutismi, da intimidazioni velate e soprusi subiti.(...) la sua voglia di vivere e la sua capacità di trasformare, grazie all’aiuto di Paolo Borsellino, il sentimento di vendetta in senso di giustizia. “Una storia disegnata nell’aria” vive il sentimento contemporaneo nelle pieghe degli stati d’animo e nella vitalità caparbia di una diciassettenne che ha visto sgretolare la sua speranza in quel tragico luglio 1992; una storia degna di essere raccontata, oggi, ai ragazzi”


Biglietti d’ingresso: € 5,00 

prenotazioni: Nonsoloteatro - 337.446004  

informazioni:  info@nonsoloteatro.com