giovedì 27 novembre 2014

Il Coraggio:Piera Aiello e Rita Atria insieme a Paolo Borsellino

PIERA AIELLO, testimone di giustizia; SALVATORE BORSELLINO,fratello del magistrato ucciso nella strage di via D'Amelio, questa sera a Grugliasco : "Alza gli occhi al cielo"
Piera Aiello: "La vita di Rita Atria e la mia sono una storia unica: Rita non sarebbe diventata testimone di giustizia se non avesse seguito- di sua spontanea volontà- il mio esempio; io non sarei stata presa in considerazione fino in fondo se lei non avesse fatto il gesto estremo di togliersi la vita." Le loro vite si incrociano con quella di un altro uomo “che una mattina mi ha preso sottobraccio e mi ha piazzato davanti ad uno specchio. Eravamo – spiega – in una caserma dei carabinieri. Mi ha fatto una domanda semplice e terribile insieme, mentre la mia immagine si rifletteva accanto alla sua”. Quell’uomo era Paolo Borsellino. “Da allora, da quando lo ‘zio Paolo’ mi ha accompagnata davanti a quello specchio e mi ha ricordato chi ero, da dove venivo e dove sarei dovuta andare, sono diventata una testimone di giustizia". 
Interverranno: COMPAGNIA VIARTISTI; MOVIMENTO AGENDE ROSSE TORINO gruppo "Paolo Borsellino"
Introduzione e conclusioni di FLORINDA MAISTO, Presidente del Consiglio Comunale e referente per le Pari Opportunità
Porteranno il proprio saluto il Sindaco di Grugliasco ROBERTO MONTÀ e l'Assessore Regionale alle PariOpportunità MONICA CERUTTI




mercoledì 26 novembre 2014

Un Anno chiamato Coraggio

“Clan Carrick1” Abbadia Alpina e presidio LIBERA “Rita Atria” Pinerolo  

 “Un Anno Chiamato Coraggio"

Pinerolo 28 novembre 2014,  via F.Brignone n.9 ore21.00


E’ l'invito esteso ai cittadini, alle associazioni, a tutti coloro che hanno a cuore il bene lungimirante della comunità.
Riscoprire  e rendere vivi i valori di conoscenza e partecipazione per essere cittadine e cittadini responsabili, perché questi sono tempi in cui "ci vuole Coraggio..." anche solo per "fare comunità", per “sentirsi parte di una comunità”.
Vorremmo costruire insieme un luogo -una “Agorà”- dove, partendo dalla conoscenza delle situazioni esistenti, si possano condurre analisi e considerazioni; discutere e prefigurare idee che portino a individuare e richiedere priorità. Il sogno è provare a elaborare una visione, un progetto! L'interesse dimostrato anche da giovani pinerolesi per quanto accade nella comunità deve darci il coraggio per provare a creare reti e ponti generazionali. Perchè "ci vuole coraggio" per mettere in discussione  le riflessioni, le idee di ciascuno; ci vuole coraggio per legare esperienze e non disperderle!
"Un Anno Chiamato Coraggio" : l’invito ad offrire e mettere insieme l'impegno e le capacità di ognuno al servizio del bene lungimirante della comunità. Questo il sogno!

“Clan Carrick1”  Abbadia Alpina 
presidio LIBERA “Rita Atria” Pinerolo 

il volantino

sabato 15 novembre 2014

Non si può non partire da Genova: arrestati i due fratelli Mamone; Genova in ginocchio!

Lo scorso sabato 8 novembre, al "Teatro del Lavoro" di Pinerolo si era svolto l'incontro pubblico a partire dalla riflessione sul libro “Le Città del Desiderio”. Il tema era quindi la città, l’urbanistica, vista e vissuta attraverso le esperienze delle donne delle “Città vicine” rappresentate da due delle autrici del libro, Elena Bottero e Anna Di Salvo. 
Cosa lega quell'evento al titolo dell'articolo? 
Il legame è dato dal fatto che  quello di cui si è discusso offriva una analisi degli organismi urbani, e dei problemi-opportunità che questi offrono, svolta in modo originale, a partire dall'espressione di visioni ed esigenze delle “città viventi” – le comunità.  Comunità che spesso si vedono contrapporre politiche e indirizzi urbanistici discutibili, incentrate sulle "esigenze" della “citta di pietra” (...e cemento”), sull’edilizia e le sue derive
Si era iniziata quella riflessione dicendo: “ Non si può non partire da Genova” Lo spunto era stato il richiamo agli ultimi disastri che avevano colpito Genova, la Maremma e tante zone d'Italia. Disastri "annunciati", che solo in parte sono da addebitarsi agli eventi metereologici che ci vengono indicati come “capro espiatorio”, etichettati ora con termini quali “bombe d’acqua”. Prestiamo attenzione a come vengono usate le parole in questo paese! Perchè in questo paese (non è una battuta di spirito!) "le parole e le bombe" spesso vengono usate per distogliere l’attenzione dei cittadini da quelle che invece sono le vere cause  dei problemi, oppure per "indurre" pensieri e azioni conseguenti.
Quanto avvenuto a Genova poche settimane orsono, quanto sta accadedo in queste ore, non è quindi opera della natura "matrigna o killer"! E' invece da addebitare: “(…) alle azioni di coloro che, amministrando quei territori, ne hanno sconvolto gli equilibri e le caratteristiche. Disastri annunciati, provocati da politiche urbanistiche davvero censurabili,perseguite da frotte di amministratori e classi dirigenti la cui unica preoccupazione pare essere il procacciamento del Potere e il suo mantenimento. (...) La presenza delle organizzazioni mafiose in quei territori è poi un filo conduttore che potrebbe spiegare tante delle cose che accadono in questo Paese.” 
Questo è quanto, fra altre cose, scrivevamo un mese fa!
I temi si legano perchè ieri 13 novembre, oltre all'ennesimo "allarme alluvione", gli organi di informazione hanno riportato la notizia che a Genova, sono stati arrestati i fratelli Gino e Vincenzo Mamone,( qui un articolo) imprenditori del settore edile e delle bonifiche. L’inchiesta, portata avanti dai carabinieri del Noe, riguarda appalti truccati per il post alluvione del 4 novembre 2011, alluvione che causò la morte di quattro donne e due bambine! 
Secondo l’accusa gli imprenditori avrebbero offerto cene a base di incontri sessuali ad alcuni dirigenti dell’Amiu, l’azienda pubblica di igiene urbana in cambio di appalti. Come si legge nell’ordinanza i presunti episodi di corruzione sarebbero "correlati a servizi per eventi alluvionali... tra cui la redazione da parte del responsabile del procedimento attestante i motivi dello stato di urgenza... in violazione dei principi di buon andamento, correttezza ed imparzialità della pubblica amministrazione".
Christian Abbondanza
Nella  puntata della trasmissione Presa Diretta intitolata “Mafia al Nord  ( qui il video) il giornalista Danilo Procacci intervista anche Christian Abbondanza dell'associazione "Casa della Legalità", associazione da sempre attenta a denunciare fatti e circostanze che avvengono nel territorio ligure. La trasmissione si era interessata proprio dei lavori di "somma urgenza" post alluvione affidati alla ditta della famiglia Mamone,  (qui articolo relativo di Casa della Legalià). 
Gino Mamone e il fratello Vincenzo si occupano ufficialmente di bonifiche industriali, con la società Eco.Ge. I due fratelli hanno costruito un vero e proprio impero, con ditte che  si aggiudicano importanti appalti pubblici che danno lavoro a centinaia di dipendenti. Tuttavia vi è qualcosa di paradossale poichè i Mamone, risultano iscritti, già dal 2002, nell’elenco delle famiglie ‘ndranghetiste (relazione semestrale della DIA, Direzione Investigativa Antimafia). 
Come scrive qualche foglio locale, qui l'articolo: "(...) anche alla luce dell’ennesimo guaio giudiziario per la famiglia Mamone, forse sarebbe il caso che la politica ligure spiegasse i rapporti con i due fratelli, oppure che ne prendesse le distanze".

giovedì 13 novembre 2014

Incontro pubblico sull'urbanistica di Pinerolo

Sentinelle del territorio. Invitiamo quindi a partecipare all'incontro pubblico che si terrà questa sera , alle ore 20.45 nella Sala di rappresentanza del Comune di Pinerolo e che avrà come tema il "Documento  programmatico per la pianificazione urbanistica"
Torniamo ad occuparci di Urbanistica perché, come abbiamo scritto sin dall'inizio, "(...) può rappresentare un indicatore utile ad individuare gli scopi, gli indirizzi,  il “progetto generale” che guida e determina il carattere di una amministrazione locale".
In attesa di partecipare all'incontro di questa sera, quanto emerso nelle riunioni della Commissione Urbanistica di Pinerolo dedicate specificatamente al tema in questione, ci induce a pensare che rimanga -purtroppo- ancora valido quanto scritto nel commento  delle associazioni pinerolesi ( qui il testo integrale)   al Documento Programmatico approvato dal Consiglio Comunale di Pinerolo nello scorso aprile  

"(...) pensiamo che le linee programmatiche approvate dal Consiglio Comunale risultino generiche e poco incisive. Ancora una volta manca l’idea, la visione, della Pinerolo “a venire”. Inoltre, se da un lato abbiamo inizialmente apprezzato la dichiarazione  dell’Amministrazione di voler adottare il metodo del confronto nell’affrontare un tema fondamentale quale è tratteggiare la Città “ a venire”, le azioni sinora condotte appaiono ben lontane dalla cosiddetta urbanistica partecipata , pratica a nostro parere fondamentale per indirizzare eticamente le “pre-visioni” e il carattere della città futura. Alla necessità di prevedere la partecipazione concreta delle comunità al momento progettuale e decisionale fanno oramai riferimento i migliori e più moderni strumenti di gestione dei territori: partire dallanalisi delle situazioni esistenti; individuare obbiettivi rispettosi della vocazione dei territori, obbiettivi condivisi dalla comunità e “sostenibili”, sia dal punto di punto di vista economico che ecologico.
Questi alcuni dei “fondamenti” necessari per iniziare il processo della revisione - anche “culturale”- dell’attuale Piano Regolatore: un Piano ipertrofico, non rispondente alla realtà attuale,  frutto di una idea meramente speculativa del bene comune “Territorio-Paesaggio”.  Pinerolo ha bisogno di un progetto che ne difenda e ne rivitalizzi la sua Bellezza.
Le Associazioni e i gruppi del forum pinerolese sull'Urbanistica e il Paesaggio  

Infine, riportiamo alcune considerazioni generali di Enzo Garnero, membro del circolo pinerolese dell'associazione "Salviamo il Paesaggio", scaturite dopo l'ultima seduta della Commissione Urbasnisti

·         Il risparmio di consumo di suolo, è dovuto solo in minima parte alla riduzione della capacità edificatoria, mentre  in gran parte è dovuto alla riduzione delle infrastrutture previste nel PRG (non è più prioritaria la viabilità di bordo sud e la strada al contorno di Villaggio San Giacomo di Riva). Le riduzioni di cubatura, specialmente in area CPS1 e prevedendo una riduzione del numero dei piani previsti per le nuove costruzioni, sono piuttosto ininfluenti sul consumo di suolo. (...)

·         Con questa variante viene dichiarata una diminuzione di abitanti teorici di circa 1900 abitanti passando da una previsione del PRG di 54.420 a 52520. Dai dati indicati sempre nella relazione illustrativa gli abitanti di Pinerolo si attestano negli ultimi 15 anni (da quando è stato approvato il PRGC vigente) sui 35-36000 abitanti. Pertanto la diminuzione prevista non tiene conto del reale andamento dell’incremento demografico. 

·         Il cambiamento di destinazione previsto per l’area D 6.9 (area Gallo) da produttiva a commerciale e l’aumento della quota residenziale e terziaria dal 22 al 40%  della RU 6.4 Corcos (con un aumento del rapporto di copertura dal 33 al 60%) determina un consistente aumento dell’offerta commerciale con un ulteriore impoverimento del tessuto commerciale del centro storico. Queste operazioni si devono inscrivere nell’obiettivo dichiarato nel documento di programmazione economica di migliorare la qualità di tutti gli ingressi alla città?




Commento del forum pinerolese alla delibera 
"Linee programmatiche per la pianificazione urbanistica"

Il 25 marzo scorso il Consiglio Comunale di Pinerolo ha approvato le “Linee programmatiche per la pianificazione urbanistica”, documento la cui bozza era stata presentata alla Cittadinanza nel dicembre 2013. Anche le Associazioni e i gruppi che partecipano al Forum pinerolese per l’Urbanistica e il  Paesaggio avevano fatto pervenire proprie osservazioni a quel documento. Fra le Osservazioni presentate, ci pare essere stata realmente accolta solo quella riguardante il Piano Particolareggiato della collina: come richiesto dalle Associazioni, nel documento è stato esplicitato il mantenimento dei vincoli più gravosi in caso di contrasto tra gli strumenti comunali e quelli provinciali.Le altre osservazioni da noi presentate sono state ignorate nella sostanza. In particolare:
  •  Non è stata quantificata, al di là delle dichiarazioni di principio, la quota diriduzione della capacità edificatoria rispetto al piano regolatore vigente e la conseguente riduzione del consumo di suolo. Inoltre non è stata esclusa l’individuazione di nuove aree residenziali.
  •  In relazione alle cosiddette “valorizzazioni immobiliari”, le Associazioni chiedevano fossero definiti criteri oggettivi che provassero l’esistenza di reali condizioni di interesse pubblico”  nel momento in cui si adottassero varianti urbanistiche puntuali e “permessi di costruire in deroga alle attuali destinazioni d’uso del PRG. Inoltre, si chiedeva di favorire il ricorso allo strumento della “variante” anzicchè i “permessi di costruire in deroga” previsti dalla LR106/2011.
  •  Nella delibera approvata viene ribadita la necessità di reperire una nuova area industriale. Al contrario, le Associazioni chiedevano di verificare la possibilità di riportare in città alcune delle attività di tipo terziario ( uffici, servizi) che – impropriamente!- sono state insediate nell’area industriale della Porporata. Si chiedeva inoltre di evitare ulteriore consumo di suoloagevolando l’insediamento di piccole/medie industrie nelle aree produttive dismesse, già presenti sul territorio. La previsione di una nuova area industriale ci pare ingiustificata e da doversi considerare solo in conseguenza di specifici e reali progetti, o proposte industriali, che possano assicurare un cospicuo e sostenibile sviluppo occupazionale.
  • Nella delibera approvata nulla di concreto anche sul tema della mobilità sostenibile. Le Associazioni chiedevano l’adozione delle soluzione già prospettate nel lavoro condotto dagli uffici comunali con l’ Associazione Salvaciclisti: un progetto  che stimolava soluzioni nuove nel campo dell’ accessibilità e dell’attraversamento dello spazio cittadino.
  • Le Associazioni richiedevano una maggior attenzione al verde cittadino, con la realizzazione di una “fascia verde” attorno al centro abitato a salvaguardia delle residue zone agricole, per riportare in luce le cascine storiche, per valorizzare e salvaguardare i cosiddetti “coni visivi” e il paesaggio della città.
  • Nel capitolo “obiettivi”, la delibera approvata introduce il tema del cosiddetto “miglioramento della qualità degli ingressi in città “. Le Associazioni paventano che sotto quelle parole si celi piuttosto l’alibi per individuareri-definire, nuove e grandi aree a destinazione commerciale.
A seguito di quanto esposto, pensiamo che le linee programmatiche approvate dal Consiglio Comunale risultino generiche e poco incisive. Ancora una volta manca l’idea, la visione, della Pinerolo “a venire”. Inoltre, se da un lato abbiamo inizialmente apprezzato la dichiarazione  dell’Amministrazione di voler adottare il metodo del confronto nell’affrontare un tema fondamentale quale è tratteggiare la Città “ a venire”, le azioni sinora condotte appaiono ben lontane dalla cosiddetta urbanistica partecipata , pratica a nostro parere fondamentale per indirizzare eticamente le “pre-visioni” e il carattere della città futura. Alla necessità di prevedere la partecipazione concreta delle comunità al momento progettuale e decisionale fanno oramai riferimento i migliori e più moderni strumenti di gestione dei territori: partire dallanalisi delle situazioni esistenti; individuare obbiettivi rispettosi della vocazione dei territori, obbiettivi condivisi dalla comunità e “sostenibili”, sia dal punto di punto di vista economico che ecologico.

Questi alcuni dei “fondamenti” necessari per iniziare il processo della revisione - anche “culturale”- dell’attuale Piano Regolatore: un Piano ipertrofico, non rispondente alla realtà attuale,  frutto di una idea meramente speculativa del bene comune “Territorio-Paesaggio”.  Pinerolo ha bisogno di un progetto che ne difenda e ne rivitalizzi la sua Bellezza.


martedì 11 novembre 2014

ROSA BIANCA - Studenti contro Hitler”.

Mercoledì 12 novembre alle ore 17.00 al Liceo  "Porporato" di Pinerolo avverrà l'inaugurazione della mostra: “ROSA BIANCA- Studenti contro Hitler”.

La mostra è organizzata dal "Comitato Val Pellice per la difesa dei valori della resistenza e della Costituzione repubblicana" e A.N.P.I. Sezione di Pinerolo.
Nella mostra si cercherà di ricreare il clima nel quale avvenne  il dramma vissuto da quei giovani studenti: saranno eseguiti brani di musica classica fra i più amati dal Gruppo anti-nazista della Rosa Bianca; saranno letti brani dei loro volantini e fatte vedere immagini che riassumono i momenti della loro lotta. Il tutto accompagnato da una serie di interventi che aiuteranno a capire l'opposizione al nazismo in Germania e il ruolo svolto dalla "Rosa Bianca". 
La mostra è allestita esposta nel corridoio centrale al piano terra del Liceo Porporato. 

La "Weiße Rose" ("Rosa Bianca") è il nome di un gruppo di studenti tedeschi che pagarono con la vita la loro opposizione al regime nazista. La "Weiße Rose" era composta da Hans Scholl, sua sorella Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell, Willi Graf, tutti poco più che ventenni, cui si unì successivamente il professor Kurt Huber.

"Come ci si può aspettare che il destino 
conceda vittoria ad una giusta causa 
quando nessuno è pronto a sacrificarsi pienamente per essa?" 
( Sophie Scholl - Ulma 1940)


venerdì 7 novembre 2014

ARCHITETTURE DEL DESIDERIO

Sentinelle del Territorio. VI invitiamo a riflettere insieme sui modi per realizzare la partecipazione democratica della nostra comunità alle scelte per il futuro della nostra città e alla cura dei suoi luoghi. 
SABATO  8  NOVEMBRE  2014,  ORE  17.00 - "TEATRO  DEL  LAVORO PINEROLO
BIANCA BOTTERO (urbanista) e ANNA  DI  SALVO (artista e insegnante) ci presenteranno il libro "ARCHITETTURE  DEL  DESIDERIO"



Le curatrici Bianca Bottero, Anna Di Salvo e Ida Farè hanno raccolto gli scritti preparatori e tutto il ricco dibattito svoltosi in occasione del convegno"Microarchitetture del quotidiano - Sapere femminile e cura della città", svoltosi a Milano nel 2008. Emerge dall’insieme un quadro vivissimo dei modi creativi con cui tante donne si esprimono per affermare la bellezza, la convivenza, la memoria delle loro città, e dei conflitti che guidano in prima persona contro il malgoverno che, nell’Italia di oggi, devasta la qualità degli spazi pubblici urbani e quindi la ricchezza intrinseca della "polis", i valori e l'etica dellecomunità.

la locandina



lunedì 3 novembre 2014

AL FIANCO DELLA FAMIGLIA DI STEFANO CUCCHI

AL FIANCO DELLA FAMIGLIA DI STEFANO CUCCHI

Dopo la sentenza di assoluzione in appello di tutti gli imputati del processo per la morte di Stefano Cucchi non possiamo che esprimere profondo sconcerto e amarezza. Libera è al fianco dei familiari di Stefano impegnati in questa lunga e difficile ricerca della verità.

Come ha sottolineato il Procura di Roma, Giuseppe Pignatone "non è accettabile dal punto di vista sociale e civile prima ancora che giuridico, che una persona muoia, non per cause naturali, mentre è affidata alla responsabilità degli organi dello Stato" e benché "tutte le sentenze meritano assoluto rispetto anche quando, come nel caso di specie, tra loro contrastanti e, a parere dell'ufficio di procura, in tutto o in parte non condivisibili" ci sono delle gravi responsabilità che devono essere verificate e attribuite e che non possono in nessun modo essere accantonate.

Libera anche in questo caso ribadisce inoltre che la morte di Stefano ha alle spalle il meccanismo di una legge che considera sul piano penale un problema come quello della droga, che è innanzitutto sociale e umano.